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MANTERO Edito in occasione della mostra allestita a Como presso lo spazio culturale “A. Ratti”, il volume (NodoLibri, 2011) presenta per la prima volta in modo organico la produzione architettonica dell’ingegnere Gianni Mantero (1897-1985) e dell’architetto Enrico Mantero (1934-2001), padre e figlio, interpreti tra i più alti dell’architettura del Novecento nel territorio lariano.
Attraverso l’analisi di tredici architetture (documentate con testi, immagini d’epoca e attuali, disegni) e alcuni saggi conclusivi, si disegna il percorso di queste due figure di progettisti (ma anche intellettuali a tutto tondo) dall’iniziale storicismo di Gianni, alla sua successiva adesione alle poetiche del razionalismo lariano, alle prove del dopoguerra, fino alle opere in cui Enrico adotta un linguaggio che, facendo tesoro dell’eredità razionalista, è rivolto a una piena attualità, immerso nel dibattito contemporaneo e impegnato nella gestione e soluzione dei problemi sociali posti all’architettura.
Il volume, che si avvale della collaborazione di numerosi studiosi, presenta per la prima volta molti materiali conservati nell’archivio professionale dei due progettisti, recentemente riordinato.
A cura di Jessica Anaïs Savoia |
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Categoria: Architettura
La Città Nuova a Villa Olmo: aperta la grande mostra, video QuiComo.it ed Espansione TV
La città nuova. Oltre Sant’Elia. Cento anni di visioni urbane 1913-2013, Pinacoteca civica, via Diaz 84, ore 16 Villa Olmo, via Cantoni 1, ore 18
LA CITTÀ NUOVA. OLTRE SANT’ELIA
Pinacoteca civica, via Diaz 84, ore 16
Villa Olmo, via Cantoni 1, ore 18
La città nuova. Oltre Sant’Elia. Cento anni di visioni urbane 1913-2013
L’esposizione, aperta al pubblico da domani fino al 14 luglio, analizzerà un secolo di visioni urbane, attraverso 100 opere, alcune delle quali inedite, tra dipinti, disegni, modelli, filmati, installazioni di artisti, architetti, registi quali
Antonio Sant’Elia, Umberto Boccioni, Fernand Léger, Mario Sironi, Le Corbusier, Frank Lloyd Wright, Fritz Lang,Yona Friedman, Archizoom, Superstudio, Chris Burden,Carsten Höller e altri.
In contemporanea, una sezione allestita nella Pinacoteca Civica presenterà 50 disegni di Sant’Elia di proprietà del Comune, da anni inaccessibili al pubblico. La mostra di quest’anno sarà la prima di un progetto concepito in tre tappe che si svilupperanno in un triennio e che vedrà nel 2015 il suo i deale completamento, in contemporanea con l’apertura di Expo 2015, con una grande esposizione dedicata alle tematiche dello spazio urbano, delle sua identità presenti e future, dei luoghi e delle forme della convivenza collettiva. A partire dalle 16 sarà visitabile la sezione della mostra allestita a Palazzo Volpi, mentre alle 18 verrà inaugurata l’esposizione a Villa Olmo. Un bus navetta gratuito, offerto da Asf Autolinee, effettuerà un servizio di collegamento per Villa Olmo. La partenza è prevista da viale Varese (chiesa del Crocifisso) alle 17 e alle 17.30.
http://www.lacittanuova.it
La Provincia: Mostra La città nuova Oggi l’inaugurazione
Mostra LA CITTÀ NUOVA. OLTRE SANT’ELIA, a Villa Olmo e in Pinacoteca, 24 marzo-14 luglio 2013
Como – A Villa Olmo e in Pinacoteca Civica la mostra “LA CITTÀ NUOVA. OLTRE SANT’ELIA”
24 marzo – 14 luglio 2013
L’esposizione analizzerà un secolo di visioni urbane, attraverso 100 opere, alcune delle quali inedite, tra dipinti, disegni, modelli, filmati, installazioni di artisti, architetti, registi quali Antonio Sant’Elia, Umberto Boccioni, Fernand Léger, Mario Sironi, Le Corbusier, Frank Lloyd Wright, Fritz Lang, Yona Friedman, Archizoom, Superstudio, Chris Burden, Carsten Höller e altri.
In contemporanea, una sezione allestita nella Pinacoteca Civica presenterà 50 disegni di Antonio Sant’Elia di proprietà del Comune di Como, da anni inaccessibili al grande pubblico.
La mostra è la prima di un progetto concepito in tre tappe che si svilupperanno nel prossimo triennio.
Dal 24 marzo al 14 luglio 2013, torna a Villa Olmo di Como il consolidato appuntamento primaverile con la grande arte. Il nuovo evento espositivo che si sviluppa nelle due sedi di Villa Olmo e della Pinacoteca Civica, nasce da un originale progetto scientifico, pensato per uno sviluppo triennale, e analizza cento anni di visioni urbane che hanno attraversato l’intero ventesimo secolo, prendendo avvio dai disegni dell’illustre concittadino Antonio Sant’Elia (Como, 1888 – Monfalcone, 1916).
Curata da Marco De Michelis, docente allo IUAV di Venezia, e organizzata dal Comune di Como – Assessorato alla Cultura, la mostra si avvale del patrocinio e del contributo della Regione Lombardia, Assessorato Istruzione Formazione e Cultura, e della Provincia di Como, oltre che del fondamentale sostegno di Fondazione Cariplo. Importante inoltre l’apporto di numerosi sponsor che hanno consentito la realizzazione del progetto: Camera di Commercio di Como, Acsm Agam, Bennet S.p.A., BCC di Alzate Brianza, Cantù e Lezzeno, Confindustria Como, Lega Coop, ANCE Como, Nessi & Maiocchi, Tessitura serica A.M.Taborelli, Villa d’Este, Confcommercio Como, Albergo Terminus-Hotel Villa Flori; sponsor tecnici: CSU S.P.A, Coin Como, Menphis, Consorzio Como Turistica, Amici di Como; media partner: Corriere della Sera e Magiclake.
LA CITTÀ NUOVA. OLTRE SANT’ELIA presenterà 100 opere, alcune delle quali inedite, tra dipinti, disegni, modelli, filmati, installazioni di artisti, architetti, registi, quali Antonio Sant’Elia, Umberto Boccioni, Fernand Léger, Mario Sironi, Le Corbusier, Frank Lloyd Wright, Fritz Lang, Yona Friedman, Archizoom, Superstudio, Chris Burden, Carsten Höller e altri.
La rassegna vedrà nel 2015 il suo ideale completamento, in contemporanea con l’apertura dell’Expo 2015 di Milano, con una grande esposizione dedicata alle tematiche dello spazio urbano, delle sua identità presenti e future, dei luoghi e delle forme della convivenza collettiva.
“La mostra – afferma Luigi Cavadini, assessore alla cultura del Comune di Como – nasce dalla considerazione che parlare di Expo significa parlare di città; questo comporta una riflessione sul futuro e sullo sviluppo del panorama urbano. È naturale che tutto dovesse partire da Antonio Sant’Elia che, all’inizio del secolo scorso guardava a queste prospettive con occhio lucido e lungimirante. L’iniziativa rappresenta anche la volontà dell’amministrazione di rivalutare la figura dell’architetto comasco e il patrimonio conservato nella pinacoteca cittadina”.
Una sezione della mostra, infatti, allestita nella Pinacoteca Civica, proporrà 50 disegni di Antonio Sant’Elia di proprietà del Comune di Como. Sarà un’occasione rara per ammirare un numero così consistete di opere dell’architetto comasco che, per ragioni di conservazione, sono da anni inaccessibili al grande pubblico. In Pinacoteca si potranno osservare le diverse ipotesi progettuali di Sant’Elia che spaziano alle dighe alle centrali elettriche, dagli edifici monumentali alle abitazioni con ascensori esterni, dagli hangar alle stazioni, tutte caratterizzate dalla presenza dinamica di linee oblique, forme ellittiche, torri di distribuzione e smistamento del traffico, strade su più livelli.
Il percorso espositivo in Villa Olmo si aprirà proprio con ‘La Città Nuova’, ovvero una serie di dodici disegni che Sant’Elia aveva presentato alla mostra milanese delle Nuove Tendenze del 1914, nei quali si riassumevano le visioni urbane del giovane architetto comasco che aveva appena formulato il suo manifesto per una architettura futurista.
Fin dal suo apparire, nel corso dell’Ottocento, la metropoli era apparsa come una delle manifestazioni più drammatiche e più contraddittorie dell’età moderna, caratterizzata da inediti e drammatici problemi, igienici, morali, politici, culturali, funzionali, che richiedevano riforme radicali sia nel campo della viabilità e dei trasporti, che in quello dell’abitazione e della organizzazione della vita domestica.
A questi temi hanno cercato di dare risposte radicali i grandi architetti come Le Corbusier o Frank Lloyd Wright, con le straordinarie visioni della Città contemporanea per tre milioni di abitanti di Le Corbusier e di Broadacre City, la città ideale americana fondata sulla casa d’abitazione unifamiliare e sulla automobile come mezzo di trasporto individuale, disegnata da Wright, di cui sarà in mostra il grande modello. Il futuro della città era rimasto un protagonista cruciale delle discussioni e degli interrogativi che avevano agitato le neoavanguardie europee, ma anche americane e giapponesi, fino all’inizio degli anni Settanta: l’olandese Constant, il franco-ungherese Yona Friedman e gli inglesi di Archigram avevano immaginato città sospese sul suolo nelle quali gli abitanti potevano liberamente organizzare la loro vita, non diversamente da quanto stavano proponendo il tedesco Walter Jonas o il “metabolista” giapponese Arata Isozaki. Nel contesto tempestoso del Sessantotto i gruppi radicali italiani, come Archizoom o Superstudio, articolavano una critica senza compromessi della città capitalistica, mettendone in discussione struttura e significato.
Fin dalla metà del XIX secolo, la città moderna aveva attirato lo sguardo – affascinato ma anche spaventato – degli artisti. I grandi boulevard di Parigi invasi dalla folla e dal traffico erano stati protagonisti cruciali dell’opera dei pittori impressionisti. Il futurista Umberto Boccioni ne aveva interpretato la crescita esplosiva in quadri come La città che sale, di cui verrà esposto un raro disegno preparatorio, e Mario Sironi in nuovi paesaggi urbani delle periferie industriali. Anche i cubisti non rimasero insensibili alle suggestioni che provenivano dalla crescita dei nuclei urbani, come dimostra l’olio su tela di Fernand Léger, proveniente dal Philadelphia Museum of Art. Nel 1926, il regista tedesco Fritz Lang aveva girato Metropolis sullo sfondo delle scenografie visionarie e espressioniste di Erich Kettelhut e, pochi anni dopo, l’ungherese Moholy-Nagy aveva celebrato il panorama luminoso e fremente della città contemporanea nelle sequenze per il film Things to Come (1936) che oggi l’artista Jan Tichy ha riutilizzato in uno spettacolare video a tre canali.
La mostra si concluderà con alcune opere-chiave della ricerca artistica degli anni più recenti: Pizza City, lo sterminato plastico di una città composta soltanto da centinaia di giocattoli dell’artista americano Chris Burden e il video della cinese Cao Fei che rappresenta una città sospesa nello spazio virtuale di Second Life. Nel tentativo di riunire le sperimentazioni delle avanguardie degli anni Venti con le condizioni del presente, l’artista tedesco Carsten Hoeller ha “ricostruito” il progetto fantastico concepito dal sovietico Krutikov nel 1928 per una “città volante” facendola oggi librare sopra il cielo di Como.
Accompagna l’esposizione un catalogo Silvana editoriale che presenta i testi del curatore e di Esther da Costa Meyer, Antonello Negri, Antonio Costa, Anna Rosellini, Jean-Louis Cohen, Aya Lurie, Mark Wigley, Manuel Orazi, Simon Sadler, Roberto Gargiani, Gabriele Mastrigli, Peter Pakesch, Paola Nicolin, Joseph Grima.
La mostra prevede una serie di eventi, conferenze, laboratori, visite guidate che consentiranno di approfondire il tema secondo gli aspetti più diversi. Tra questi, nella sede di Confindustria, a un centinaio di metri dalla Pinacoteca (via Raimondi 1, ingresso gratuito, da lunedì a giovedì, ore 9-18, venerdì, ore 9-17), si segnala l’esposizione Sant’Elia. Piccola mostra di studi che presenta 12 schizzi progettuali dell’architetto, provenienti dalle collezioni degli eredi.
Como, marzo 2013
“Federico Frigerio architetto: tradizione e modernità”, ciclo di incontri ideato e condotto da Fabio Cani. Titolo della prima lezione è “Vita di un architetto”.
Università Popolare Como AUSER
Centro Diurno Comunale, via Volta 83, Como
Prende il via il ciclo “Federico Frigerio architetto: tradizione e modernità”, ideato e condotto da Fabio Cani. Titolo della prima lezione è “Vita di un architetto”.
L’architetto Frigerio è uno dei protagonisti del Novecento comasco: progettista di molti edifici, restauratore di grandi monumenti, ma soprattutto intellettuale a tutto campo, tutt’altro che arroccato sull’esclusiva difesa della tradizione, come invece lo si continua a descrivere.
MERCOLEDI’ 5 DICEMBRE 2012 ORE 15:30
Comincia “Nelle pieghe della storia: due narratori italiani del Novecento”, ciclo di due incontri ideato e condotto daEnrico Meroni. Il primo incontro è dedicato a Vincenzo Consolo e a due suoi romanzi: La ferita dell’aprile e Il sorriso dell’ignoto marinaio.
Il razionalismo lariano nelle fotografie di Carlo Pozzoni by ecoinformazioni
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FEDERICO FRIGERIO E RICCARDO PIATTI IL DUOMO DI COMO, Completano il volume due contributi di Fabio Cani e Darko Pandakovic dedicati alla storia dell’immagine del Duomo e alla sua importanza storico-artistica, Libreria Alessandro Dominioni Editore

FEDERICO FRIGERIO E RICCARDO PIATTI
IL DUOMO DI COMO
Realizzate da Federico Frigerio e Riccardo Piatti nel 1910-1911 le oltre quaranta fotografie che costituiscono il corpo centrale di volume rappresentano il primo e più importante esempio di rilievo fotografico di un monumento comasco. Grazie alla sapiente scelta delle inquadrature (rese possibili da ponteggi appositamente costruiti) e delle condizioni di luce, gli scatti di Frigerio e Piatti mettono in evidenza i più minuti dettagli delle decorazioni del Duomo comasco, in anni precedenti gli interventi novecenteschi e l’inquinamento.
Completano il volume due contributi di Fabio Cani e Darko Pandakovic dedicati alla storia dell’immagine del Duomo e alla sua importanza storico-artistica, e una essenziale bibliografia.
2004 – pp. 32 + 80 con 40 illustrazioni a piena pagina, cm. 34 × 24, brossura.
Codice: ISBN 88-87867-10-0
Prezzo: € 36,00Libreria Alessandro Dominioni Editore :: nostre edizioni :: IL DUOMO DI COMO.
“ICO PARISI, ARCHITETTURA, FOTOGRAFIA E DESIGN” Fotografie originali realizzate da Parisi tra gli anni ‘30 e gli anni ‘80 SPAZIO ENZO PIFFERI EDITORE VIA DIAZ 58 – COMO
Giovedì 6 settembre alle ore 16,00 apre la mostra
“ICO PARISI, ARCHITETTURA, FOTOGRAFIA E DESIGN”
Fotografie originali realizzate da Parisi tra gli anni ‘30 e gli anni ‘80
SPAZIO ENZO PIFFERI EDITORE
VIA DIAZ 58 – COMO
Tel. 031 273594
La mostra rimarrà aperta dal 6 al 13 settembre con orario 16,00 – 19,00
(Chiuso domenica 9 settembre)
Invito alla mostra GIUSEPPE TERRAGNI, ARCHITETTO RAZIONALISTA
Giovedì 30 agosto alle ore 16,00 apre la mostra
“GIUSEPPE TERRAGNI, ARCHITETTO RAZIONALISTA”
un percorso fotografico delle opere realizzate tra il 1925 e il 1940
SPAZIO ENZO PIFFERI EDITORE
VIA DIAZ 58 – COMO
Tel. 031 273594
La mostra rimarrà aperta dal 30 agosto al 3 settembre con orario 16,00 – 19,00
Ricorre quest’anno il centenario della nascita dell’architetto razionalista comasco Cesare Cattaneo: L’Archivio Cattaneo di Cernobbio ha organizzato due iniziative per introdurre le manifestazioni celebrative, da Newsletter Nodolibri 13/7
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Cesare Cattaneo 25 e 26 luglio – Como e Cernobbio Ricorre quest’anno il centenario della nascita dell’architetto razionalista comasco Cesare Cattaneo. Scomparso a soli 31 anni, Cattaneo ha lasciato un’impronta non dimenticata, tanto con le poche, ma qualificatissime opere realizzate (Asilo Garbagnati ad Asnago; Fontana di Camerlata; Casa d’affitto a Cernobbio; Palazzo dell’Unione Lavoratori dell’Industria a Como), quanto con i numerosi progetti che si distinguono per la singolare sperimentazione plastica, e con alcuni acutissimi saggi critici che lo hanno portato a teorizzare l’innovativo concetto di “polidimensionalità”. L’Archivio Cattaneo di Cernobbio ha organizzato due iniziative per introdurre le manifestazioni celebrative del centenario, che avrà uno dei suoi eventi principali a Roma, presso l’Accademia Nazionale di San Luca, con la mostra Cesare Cattaneo 1912-1943. Pensiero e segno nell’architettura in programma dal 5 ottobre al 17 novembre prossimi.
Mercoledì 25 luglio alle 18.00 presso la Biblioteca Comunale di Como alla presentazione del quaderno di architettura La fontana di Camerlata curato da Luigi Cavadini. Interverranno Giorgio Ciucci e Pierre Alain Croset.
Giovedì 26 luglio, in coincidenza con la data della nascita, unamostra di maquette dei principali progetti dell’architetto viene allestita negli spazi della Casa da lui realizzata a Cernobbio, edificio fondamentale della sua rigorosa archite ttura ed esempio illustre del razionalismo italiano. Interverranno Pierre Alain Croset e Angelo Monti.
Info: Archivio Cesare Cattaneo 031.342396 – 031.513960 |
“Architettura romanica in Ticino: la Val Leventina”. Con la guida di Darko Pandakovic
La Val Leventina
Sabato 14 luglio – Giornico
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GLI ARTISTI CI INSEGNANO A GUARDARE IL LAGO, Lezione con immagini a cura di Darko Pandakovic, a Moltrasio 15 giugno 2012, organizzato da Territori Arte Cultura
Venerdì 15 giugno
Moltrasio Cooperativa Moltrasina GLI ARTISTI CI INSEGNANO A GUARDARE IL LAGO
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Audio della lezione:
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