di questi tempi era divenuta una magnifica abitudine il darci appuntamento al Cinema Astra per l’avvio di una nuova edizione del Festival del Cinema Italiano.
Purtroppo, come ben sai, il cinema è ancora chiuso, in una situazione di stallo che però lascia ancora spazio alla speranza.
Proprio ieri abbiamo avuto ulteriori rassicurazioni in merito dalla parrocchia di San Bartolomeo, proprietaria dello stabile: la sfida è ancora aperta.
Ci spiace moltissimo non poter fare al momento nulla di più.
Le opere di adeguamento alla normativa vigente richiedono uno sforzo economico molto importante.
Ma siamo certi che tutti insieme, appena ci verrà richiesto, saremo pronti a far valere la ben più alta importanza sociale e culturale del nostro storico monosala.
Nella speranza di poterci ritrovare a condividere belle emozioni, ti salutiamo con sincero affetto
Francesca e Paolo Lipari
per fortuna, il monosala cittadino ha di fronte a sé un futuro con rinnovate speranze e, soprattutto, meno a tinte fosche rispetto ad alcuni mesi fa. «I problemi restano, ma il pericolo della chiusura è meno incombente. Sarà fondamentale avere un importante segnale da parte degli affezionati ma anche di chi, semplicemente, ama il cinema di qualità vissuto insieme con sguardo consapevole», spiega il regista Paolo Lipari, nuovo direttore dell’Acecc, l’associazione che gestisce la struttura per conto dell’Ufficio cinema della Diocesi. L’obiettivo è diventare sempre più la “sala della comunità”, punto di riferimento culturale e sociale per tutto il territorio.
La stagione comincia giovedì, alle 21, con Il colore nascosto delle cose, alla presenza del regista e amico dell’Astra Silvio Soldini che conosce la nostra sala perché è stato ospite del festival tre anni fa con un altro bellissimo film, Per altri occhi, dedicato ai non vedenti.
Lo proietta Confcooperative a Como perché tra le storie raccontate c’è quello dei soci della cooperativa Patrol Line che quando la loro azienda ha deciso di chiudere potevano anche cercarsi lavoro ognuno per conto suo, e invece hanno deciso di costituirsi in cooperativa per rilevare l’azienda.
Aiuta molto per l’organizzazione (come indicato nel volantino ) se chi vuole venire ci avvisa via mail (indizidifelicita@confcooperative.it) prenotando i posti a cui è interessato.
«Per tanti anni l’Astra e il Gloria sono stati gli ultimi presìdi per dare una boccata d’ossigeno agli amanti del cinema. Continuano a essere una risorsa preziosa per la città». Così il sindaco di Como Mario Lucini risponde all’appello lanciato in questi giorni da due realtà culturali in pericolo, il cinema Astra – gestito dall’Ufficio Cinema della Diocesi – e il Gloria, gestito dall’Arci. È Lucini il destinatario della petizione online per salvare l’Astra, diramata in occasione del Festival del Cinema di Como, che si è chiuso sabato con la partecipazione di Marco Bellocchio che ha ribadito pieno sostegno «a un’iniziativa preziosa, che va difesa. Spero possa continuare perché è l’unico modo per far vedere un cinema che si trova sempre meno nei circuiti normali»