Attraverso un’analisi dei processi di genesi storica e adattamento ambientale, delle forze sociali ed economiche, il volume tenta di rispondere alle grandi questioni conoscitive che i paesaggi terrazzati pongono con la loro diffusa presenza in Italia, offrendo uno strumento utile per le politiche territoriali ad essi indirizzate.
La presenza di versanti terrazzati a fini agricoli mostra in Italia aspetti di indubbia straordinarietà, in termini di superfici occupate e di varietà tipologiche. Il libro rende ragione di un’articolata distribuzione in rapporto ai fattori geologici, morfologici e climatico-ambientali, nonché alla luce delle specificità regionali dei processi insediativi, demografici e socio-economici. Le profonde trasformazioni che hanno investito i rilievi alpini, appenninici e insulari soprattutto a partire dal secolo scorso, hanno comportato un destino di prevalente abbandono dei terrazzamenti, anche se con modalità di risposta diverse a seconda dei casi, e con non pochi esempi di resistenza, cui si sono affiancate negli ultimi anni esperienze di recupero e valorizzazione, buone pratiche qui raccontate anche attraverso il contributo degli operatori naturalistici e culturali del Comitato Scientifico Centrale del CAI. Le analisi dei processi di genesi storica e adattamento ambientale, delle forze sociali ed economiche che ne regolano l’evoluzione, restituiscono in questo volume le grandi questioni conoscitive che i paesaggi terrazzati pongono con la loro diffusa presenza in Italia, offrendo uno strumento utile per le politiche territoriali ad essi indirizzate.
Luca Bonardi insegna Geografia dell’Ambiente e del Paesaggio presso l’Università degli Studi di Milano. Le sue ricerche si concentrano sull’ambiente naturale e umano delle montagne europee e del Mediterraneo. È autore di numerose pubblicazioni, apparse in Italia e all’estero, sui paesaggi terrazzati e ha partecipato a vari progetti nazionali e internazionali centrati sul medesimo tema. Mauro Varotto è docente di Geografia e Geografia culturale presso l’Università degli Studi di Padova. Conduce studi e coordina progetti sull’evoluzione dei paesaggi culturali nella montagna alpina e prealpina contemporanea. Come coordinatore del Gruppo Terre Alte ha promosso la campagna di segnalazioni “Living Stones”, in seno al Comitato Scientifico del Club Alpino Italiano.
Carlo Alberto Garzonio, Prefazione Parte I. Luca Bonardi, Geografia e storia dei terrazzamenti agrari Introduzione Dimensione ambientale (Distribuzione e fattori ambientali; Terrazzare, perché?; Influenze o convergenze?; Costruzione e conservazione) Moventi storici (Gli inizi; Le “forze motrici”) Contesti geografici (La distribuzione dei terrazzamenti in Italia; Il terrazzamento alpino; Le fasce dei liguri; Le grandi costiere terrazzate; Il terrazzamento insulare; L’Appennino e i terrazzamenti sovra-locali) Evoluzione recente (Il secolo dell’abbandono; L’evoluzione ambientale dei terrazzamenti abbandonati; Quale futuro?) Parte II. Mauro Varotto, Paesaggi terrazzati che tornano a vivere Introduzione Living Stones: buone pratiche nei paesaggi terrazzati italiani (Tommaso Saggiorato, Una scommessa per Prosecco; Tommaso Saggiorato, Il ritorno della pietra a secco ad Artegna; Mauro Varotto, Nuovi custodi per le masiere di Valstagna; Angelica Dal Pozzo, I “vignaioli delle marogne”: lo sposalizio di vino e terrazze in Valpolicella; Bernardo Della Ricca, Biologico al femminile: la fattoria “La Fonte” a Gruim di Folgaria; Manuel Micheletti, Vigneti biodinamici e tutela del paesaggio al Maso Crozzolhof di Salorno; Andrea Marini, Ridare vita alla terra e speranza agli uomini: i terrazzamenti della Valtellina come valore progettuale; Dino Genovese, Al villaggio di Ghesc… One love, one heart; Dino Genovese, Un “cantiere orizzontale” per la Trappa di Sordevolo; Dino Genovese, La Bella Dormiente: nuova vita sulle rive del lago di Alice Superiore; Angelica Dal Pozzo, Muretti a secco e fasce liguri: creatività e cooperazione tra Levante e Ponente; Silvia Costetti, Il ritorno dei capperi a Vetto; Fiorenzo Gei, Talking Stones: le pietre parlanti di Poggio Castiglioni; Edoardo Micati, La montagna di Mila: colture e cultura della pietra a Lettomanoppello; Alessio di Giulio, Stessa terra, stessi semi, stesso sapere: le terrazze e i fagioli di Frattura vecchia; Michela Crescenzo, Passato e futuro: la riscoperta del patrimonio agricolo in Costiera Amalfitana; Ciro Cenatiempo, Mille vigne in mezzo al mare: le parracine ischitane; Fabrizio Meli, Alle pendici del vulcano: “mastri” dell’Etna e vigneti di Castiglione di Sicilia) Oltre la forma: il paesaggio terrazzato tra vecchie pietre e visioni di futuro (Buone pratiche: dentro e oltre il paesaggio terrazzato; “È opportuno preservare alcuni spazi nei quali si evitino interventi umani che li modifichino continuamente”: il valore della longue durée; Quality turn: locale, artigianale, diverso; “C’è posto anche per gli altri”: la sostenibilità ecologica; “Cantieri orizzontali” per addomesticare una difficile verticalità; Il paesaggio come teatro: valenza estetica e funzione didattico-educativa; Conclusioni).
Un racconto dell’Italia dal Sud al Nord, attraverso itinerari poco battuti che svelano i profondi cambiamenti avvenuti in quasi un secolo nel nostro Paese
Campi coltivati, boschi, sentieri della transumanza, corsi d’acqua, ma anche territori devastati dalle guerre e dai terremoti. Nei secoli dell’età moderna l’Italia era costituita per la maggior parte da aree ubicate al di fuori dei centri urbani. Esse diventarono l’oggetto del crescente interesse delle autorità politiche degli Stati, che si proposero di gestire le risorse ambientali.
Gli studi sul paesaggio agrario di Emilio Sereni restano tuttora di grande attualità. La storia dei territori, nel loro intrinseco rapporto tra uomo e natura, è la storia del suolo modellato dal lavoro dei contadini, delle trasformazioni fondiarie, degli ordinamenti colturali, degli insediamenti e delle infrastrutture, ma anche dei rapporti di produzione, con esiti che si caricano di valenze sociali, culturali e visive.
I contributi qui presenti raccolgono l’eredità di Emilio Sereni e dimostrano l’attualità della sua lezione, la robustezza delle sue argomentazioni e il fascino che il mondo delle campagne non smette di esercitare. Riprendere oggi a studiare Emilio Sereni ha un significato forte, che richiama i valori dell’antifascismo, della resistenza e le lotte per la giustizia sociale.
Presentazione
I. Studi e ricerche
Carlo Tosco, L’eredità di Emilio Sereni tra storia e politica
Anna Sereni, Non era una semplice “scampagnata”. I paesaggi privati di Emilio Sereni
Emilio Martín Gutiérrez, Il paesaggio in evoluzione: riflessioni sul libro di Emilio Sereni Storia del paesaggio agrario italiano
Franco Cambi, Emilio Sereni e l’archeologia. La costruzione di una globalità, delle fonti e degli approcci
Giuliana Biagioli, Catasti e toponomastica come fonti per la storia del paesaggio agrario
Carlo Alberto Gemignani, Sereni in Liguria (settembre 1951). Fonti e osservazioni di terreno per la storia del paesaggio agrario
Mauro Agnoletti, L’approccio di Emilio Sereni nello studio del paesaggio e nelle politiche di tutela
Tiziano Tempesta, La legge di inerzia del paesaggio agrario di Emilio Sereni
Giuseppe Barbera, «Razionalmente curato, modernamente sviluppato»: l’auspicio di Emilio Sereni per il paesaggio delle nuove generazioni
Marco Marchetti, Transizione ecosistemica e diversità negli usi del suolo del paesaggio italiano nel XXI secolo
Jan Douwe van der Ploeg, La rinascita dell’agricoltura contadina e il suo impatto paesaggistico
II.a. Le trasformazioni del paesaggio agrario da Sereni a oggi. Italia settentrionale e centrale
Emiro Endrighi, Presentazione
Carmen Angelillo, Nicola Balboni, Carlo Peraboni, Leggere le trasformazioni del paesaggio a partire dal riconoscimento del valore delle permanenze
Walter Baricchi, Paesaggio e case rurali. Il caso della Regione Emilia-Romagna: tra distruzione e rigenerazione del patrimonio storico-culturale
Sara Cipolletti, Alessia Guaiani, Trasformazioni del paesaggio agrario. Dalle organizzazioni mezzadrili alle nuove produzioni vitivinicole nel Medio Adriatico
Davide Donatiello, Valentina Moiso, Il paesaggio vitivinicolo nei territori del Moscato bianco. Immaginari, tradizione, retorica della qualità
Chiara Lanzoni, Paesaggio agrario e sostenibilità. Le aree di transizione della Riserva MAB UNESCO Po Grande
Raffaella Laviscio, Permanenze e trasformazioni del paesaggio agrario di villa: esperienze di Lombardia
Simona Messina, Susanna Passigli, Francesco Spada, Persistenza di una pastorizia tradizionale nella Campagna Romana
Stefano Piastra, Apogeo, declino, riconversione di un paesaggio. Geostoria dello zucchero in Romagna nell’ultimo sessantennio
Pietro Giovanni Pistone, Federico Rossi, I mutamenti nei paesaggi agrari delle “sistemazioni montane” a partire dall’opera di Sereni
Alessandro Raffa, Per un paesaggio-laboratorio climate-resilient nel sito UNESCO delle Colline del Prosecco
Roberto Ricci, Il paesaggio agrario in Abruzzo tra mutamenti e persistenze: l’aristocrazia contadina di Camillo Montori a Controguerra
Bianca M. Seardo, Non è (solo) un paesaggio del vino. Forme della viticoltura promiscua fra specializzazione e abbandono: il Canavese
II.b. Le trasformazioni del paesaggio agrario da Sereni a oggi. Italia meridionale e insulare
Saverio Russo, Presentazione
Beatrice Agulli, Paesaggi serricoli mediterranei: spazi in attesa tra innovazione e obsolescenza. Il caso della Piana di Vittoria
Marina Arena, Paesaggi della smallness. Piccoli centri e patrimonio rurale nel sistema ambientale e paesaggistico messinese
Roberto Banchini, La pianificazione paesaggistica di fronte alle dinamiche di trasformazione del paesaggio agrario italiano
Patrizia Burlando, “Italian” Countryside. A Report
Maria Rossana Caniglia, L’architettura del paesaggio del Marchesato di Crotone dopo la Riforma agraria degli anni Cinquanta
Giuseppe Carlone, Maddalena Scalera, I paesaggi della riforma agraria in Basilicata nel Piano Paesaggistico Regionale
Marco Cillis, Il paesaggio della piana di Monastero a Pantelleria: permanenze, trasformazioni, scenari
Maurizio Di Mario, Ager-saltus: per una ritrovata armonia tra ritmi della natura e bisogni dell’uomo
Ilaria Falconi, I paesaggi rurali: il ruolo dell’agricoltura, le agroenergie, la sostenibilità ambientale e il ruolo della PAC
Nicola Galluzzo, Ruolo dei distretti e delle produzioni di qualità certificata nella tutela e valorizzazione del paesaggio agrario italiano
Giuseppe Lo Pilato, Laura Sarti, Il Giardino della Kolymbethra nel Parco della Valle dei Templi: il paesaggio agrario nell’era del turismo esperienziale
Davide Marino, Lorenzo Nofroni, Serena Savelli, Per una lettura “paesaggistica” delle trasformazioni e delle permanenze di uso del suolo
Barbara Pizzo, Alessandra Valentinelli, Alle radici del dibattito Post-Growth: la lezione di Emilio Sereni
Daniela Stroffolino, Il paesaggio irpino dall’Inchiesta di Emilio Sereni e Manlio Rossi Doria per l’Inea ai giorni nostri
III.a. Fonti e metodi per la storia del paesaggio. Archeologia, geostoria e patrimonio intangibile
Anna Sereni, Presentazione
Durdica Bacciu, Marcello Cabriolu, Il paesaggio agropastorale del nord Sardegna: la Gallura e l’habitat disperso
Paola Branduini, Mauro Varotto, «L’essenziale è invisibile agli occhi»: il paesaggio rurale storico tra evidenze tangibili e intangibili
Serena Caroselli, Augusto Ciuffetti, Memorie di luoghi e paesaggi. Per una storia ambientale dell’Appennino centrale
Maurizio Coccia, La vite maritata in Valle Umbra e sull’Appennino: da “coltura colonizzatrice” a patrimonio culturale. Appunti per la tutela
Annalisa Colecchia, Patrimonio paesaggistico e forme di gestione comunitaria nell’Abruzzo montano
Valentina De Santi, Luisa Rossi, Metodologie per lo studio del paesaggio agrario di un sito UNESCO: il caso dell’Isola Palmaria
Alessia Morigi, Filippo Fontana, Francesco Garbasi, Inter Amnes: ricognizioni di superficie, lettura integrata e restituzione digitale del paesaggio parmense antico
Roberto Ibba, Paesaggi immaginati. Visioni del paesaggio rurale sardo nel Settecento
Andrea Marçel Pidalà, Il paesaggio dei Nebrodi in Sicilia come “giardino del Mediterraneo”
Manuel Vaquero Piñeiro, Paesaggi agrari in trasformazione. Le bonifiche pontine nell’Archivio Gelasio Caetani di Roma
III.b. Fonti e metodi per la storia del paesaggio. Sistemazioni agrarie, tradizione e sviluppo
Mauro Agnoletti, Presentazione
Pier Luigi Dall’Aglio, Paolo Storchi, Comprendere il paesaggio attuale nella sua complessità. Riconoscere l’eredità del passato attorno a noi
Viviana Ferrario, La coltura promiscua della vite nei catastici e nelle mappe peritali di area veneta (XVI-XIX secolo)
Nicola Gabellieri, Pietro Piana, Fonti odeporiche per la storia del paesaggio tra epistemologie sereniane e nuove prospettive metodologiche
Hessam Khorasani Zadeh, Appunti per una storia congiunta del paesaggio agrario e della riproduzione sociale delle famiglie contadine
Achille Lodovisi, Alla ricerca di un difficile equilibrio: il fiume Panaro tra media collina e alta pianura. Fonti per la storia di un paesaggio
Andrea Longhi, Mauro Volpiano, Paesaggi agrari, dall’interpretazione storica alla pianificazione paesaggistica: il Piano Paesaggistico Regionale del Piemonte
Frida Occelli, Denise Rusinà, Simone Vallero, Torino, linea 2 della metropolitana: analisi archeologica tramite la lettura storica del paesaggio
Alessandra Panicco, La crisi del paesaggio tradizionale della piantata padana nel Piemonte meridionale
Giovanna Pezzi, Marco Conedera, Enrico Muzzi, Patrik Krebs, Utilizzo del Dizionario corografico di Serafino Calindri per ricostruire i sistemi agro-forestali del XVIII secolo