CONVEGNI, incontri, dibattiti, corsi, festival · Lanzo · Poesie · Valle Intelvi

POETI E POESIE, comparazione fra il dialetto di FRANCO SPAZZI e l’italiano di ALESSANDRO DI FALCO, alla biblioteca comunale di LANZO (in Val d’Intelvi, provincia di Como), 7 agosto 2019, ore 17,30

Locandina A4 manifestazioni V. Turconi - Letture Biblioteca(5)

Lanzo · Poesie

Franco Spazzi e Jean Blanchaert a Lanzo, per la presentazione del libro: Alessandro Di Falco, FONDALI. Poesie, con nota di Bruno Perlasca e acquerelli di Franco Spazzi, edizioni I Frutti dell’Albero , 2016. Con gli AUDIO della serata del 7 agosto 2017

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gli audio della serata:

 

Lanzo · LEGGERE e SCRIVERE · Natura · Novi Vittorio (1866-1955) · Sculture

Fine estate e inizio autunno: UNA STRETTA AL CUORE, LASCIARE QUESTI ALBERI MAESTOSI , CHE CI RESTITUISCONO ARMONIA E STABILITA’. PER GIORNI LI HO OSSERVATI E ASCOLTATI …

OGNI VOLTA , QUANDO CHIUDO LE  FINESTRE SUL LATO DEL GIARDINO, SENTO UNA STRETTA AL CUORE.
CHIUDERE QUELLE VECCHIE ANTE, UNA AD UNA,  E’ CHIUDERE FUORI DALLA VISTA LA MERAVIGLIA DELLA NATURA.
UNA STRAORDINARIA  MASSA DI FOGLIE, ONDEGGIANTI QUELLE  VERDI, PIU’ FERME QUELLE GRANATA, FRUSCIANTI, AL MINIMO VENTO QUELLE TENERE, SONANTI COME UNA SINFONIA, TUTTE.
GLI UCCELLI PICCOLI, PICCOLI SI RINCORRONO IN CERCHI RAPIDISSIMI, SU IN ALTO TRA I RAMI LUMINOSI. IN BASSO, INVECE, VOLANO, INDAFFARATI COME NOI, I MERLI, SOTTO LO SGUARDO FELINO DELLA GATTA BIANCA E NERA CHE  VA E VIENE, BEATA, A RINFRESCARSI TRA IL FOLTO DELLE FELCI.
UNA STRETTA AL CUORE, LASCIARE QUESTI ALBERI MAESTOSI , CHE CI RESTITUISCONO ARMONIA E STABILITA’.
PER GIORNI LI HO OSSERVATI E ASCOLTATI,  NELLA LUCE DORATA E TREMANTE DEL MATTINO, NELLE SOBRIE TONALITA’ DELLE ORE CALDE, NELLE INTENSE TINTE DEL TRAMONTO ,ILLUMINATI, LA NOTTE, DALLA LUCE TRAFORANTE DI VENERE E DELLA LUNA.
IMMENSI ABBRACCI  REGALANO QUESTI DUE FAGGI CENTENARI, DELLA VALLE.
MI SENTO UN TUTT’UNO CON LORO, MA, A MALINCUORE,  DEVO SCENDERE DI QUOTA, LASCIARE  LORO A CUSTODIA DELL’ARMONIA,
A ME LA CAPACITA’ DI  CONTINUARE A VEDERLI E SENTIRLI , PER  DIMENTICARE IL GRIGIORE DELL’ASFALTO, LE INCESSANTI  ACCELERAZIONI DEI MOTORI, LO STRIDORE  DEI CLACSON, LA SCHIFEZZA DELLO SMOG, LA ROTTURA DI OGNI ARMONIA.
A ME DI ESSERE  GRATA, SEMPRE, ALLA BELLEZZA DEL CREATO.
ANNA
17.09.2011

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Lanzo · Novi Vittorio (1866-1955) · Sculture

Ricordo dello scultore intelvese Vittorio Novi al Convegno di Torino

 

Convegno sul legame tra Italia e Thailandia

Padiglione siamese all’Esposizione Universale (Torino 1911)

“140 anni di relazioni italo-thailandesi” svelano il rapporto speciale tra la Thailandia e Torino: dai nostri artisti in Siam, ai preziosi testi thai della Biblioteca Cesmeo

TORINO

Esiste un rapporto speciale tra Torino e la Thailandia, con radici profonde nel tempo, attestato da numerose testimonianze architettoniche –a Bangkok, architetti piemontesi come Mario Tamagno e Annibale Rigotti gli artefici di opere quali la Sala del Trono, la Villa Norasingh, alcuni ponti, molte ville private…- e culturali, tra le quali spicca la Biblioteca del Cesmeo che, con la sua cospicua collezione di testi in lingua thai e volumi sulla Thailandia, è diventata una realtà pressoché unica in tutta Italia.

Questo legame, e più in generale quello dello Stato asiatico con l’Italia, è il tema conduttore del Convegno “140 anni di relazioni italo-thailandesi” organizzato dal Cesmeo e dal Consolato Generale di Thailandia, con il patrocinio del Politecnico di Torino, che si svolgerà a Torino oggi, dalle ore 15.30 presso il Centro Congressi Unione Industriale – Sala Piemonte – in via Fanti 17, al quale parteciperà l’Ambasciatore di Thailandia a Roma, S.E. Pradap Pibulsonggram.

Attraverso numerose relazioni di esperti italiani e thailandesi in vari settori culturali, si delineerà l’ampiezza dei rapporti italo-thai e saranno messe in evidenza le attestazioni di tale vicinanza, ossia le opere architettoniche italiane presenti sul territorio.

Infatti, ancora oggi a Bangkok, all’ombra dei moderni grattacieli, rimangono numerose e ammirate le testimonianze monumentali, frutto dell’intensa attività artistica italiana. Si tratta di opere eseguite da artisti e architetti italiani che soggiornarono alla corte del Siam e che, pur assecondando le aspettative di grandiosità e di modernità della casa reale, rivelano un mirabile connubio tra le strutture architettoniche occidentali e gli stilemi decorativi thai.

“I rapporti di collaborazione tra il Cesmeo e la Thailandia si inseriscono e si riconnettono naturalmente alla tradizione degli intensi e proficui rapporti che dal 1868 legano la Thailandia al nostro Paese e al Piemonte in particolare. –afferma Irma Piovano, Supervisor of the scientific activities and cultural relations, Cesmeo- Il Convegno del 15 maggio intende mantenere e intensificare i rapporti di amicizia e collaborazione con la Thailandia e, al contempo, studiarne le radici storiche e culturali e gli importanti esiti tuttora presenti e ammirati nell’attuale Bangkok. A tal fine il Cesmeo ha avviato il progetto per la pubblicazione di un volume dedicato agli artisti e architetti piemontesi e toscani in Siam, affidato a Francesca B. Filippi della I Facoltà di Architettura, Politecnico di Torino, e a Neungreudee Lohapon, Direttore del Dipartimento di Lingue Occidentali dell’Università Chulalongkorn, Bangkok Alla versione italiana del Volume farà seguito la sua pubblicazione in lingua thai a cura dell’Università Chulalongkornk”.

Come si evince dal titolo del Convegno, le relazioni tra Italia e Thailandia divennero particolarmente profonde quasi un secolo e mezzo fa: nel 1868 fu stipulato fra i due Paesi il Trattato di Amicizia e alle due visite, nel 1897 e 1907, del sovrano Rama V in Italia (una tappa importante del suo viaggio fu proprio a Torino), fece seguito l’interesse della corte thai per l’arte italiana e viceversa. Non a caso per l’Esposizione Internazionale del 1911 al Valentino fu costruito il padiglione siamese a forma di pagoda.
Una relazione del convegno sarà appunto incentrata sui torinesi e piemontesi in Siam, tra i quali si ricordano il pittore Cesare Ferro, gli artisti e architetti Annibale Rigotti, Ercole Manfredi, Mario Tamagno, e lo scultore Vittorio Novi.