Pier Amato Perretta, nato il 24 febbraio 1885 a Laurenzana, in provincia di Potenza, è stato un magistrato e attivista antifascista italiano. Proveniente da una famiglia con forti ideali patriottici, essendo figlio di un garibaldino, si laureò in Giurisprudenza presso l’Università di Napoli nel 1908, ottenendo il massimo dei voti[2][4].
Carriera e Impegno Politico
Perretta iniziò la sua carriera come uditore giudiziario a Napoli, lavorando successivamente in diverse città italiane, tra cui Locorotondo e Conselve. Nel 1921, fu nominato giudice presso il Tribunale di Como. Durante gli anni ’20, si distinse per le sue posizioni di principio contro le infiltrazioni fasciste nella magistratura e per la difesa dell’autonomia giudiziaria. Nel 1924, presentò un ordine del giorno a favore dell’indipendenza della magistratura durante un’assemblea di magistrati lombardi, un atto che gli costò un trasferimento punitivo a Lanciano l’anno successivo[1][2][3].
Perretta fu anche attivo nel sociale e nella cultura; partecipò alla creazione di cooperative abitative e scrisse su riviste antifasciste. La sua opposizione al regime fascista lo rese un bersaglio per le autorità, che tentarono di silenziarlo attraverso intimidazioni e arresti[1][2].
Resistenza e Morte
Con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale e la caduta del regime fascista, Perretta si unì attivamente alla Resistenza. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, divenne un importante esponente del movimento partigiano in Lombardia, collaborando con le Brigate Garibaldi. Tuttavia, il 13 novembre 1944 fu catturato dalle SS a Milano. Nonostante fosse gravemente ferito durante la cattura, rifiutò le cure mediche per paura di rivelare informazioni sui suoi compagni partigiani. Morì tre giorni dopo, il 15 novembre 1944, all’ospedale Niguarda[2][3][5].
Eredità
La figura di Pier Amato Perretta è commemorata in diverse iniziative commemorative e istituzioni. A Como è stata intitolata una piazza in suo onore e sono state erette lapidi che ne celebrano il sacrificio per la libertà e la giustizia. La sua vita è un simbolo della resistenza contro l’oppressione e dell’impegno per i valori democratici[2][4][6].
Citations:
[1] https://www.questionegiustizia.it/articolo/pier-amato-perretta-una-vita-per-la-liberta_14-09-2018.php
[2] https://www.anpi.it/biografia/pietro-amato-perretta
[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Amato_Perretta
[4] https://www.isc-como.org/isc/index.php?page=pier-amato-perretta
[5] https://www.storiain.net/storia/pier-amato-perretta-un-magistrato-antifascista/
[6] https://www.reteparri.it/in_evidenza/pier-amato-perretta-1492/
[7] https://www.isc-como.org/archivio/database-como/
[8] https://www.nodolibri.com/architettura-e-urbanistica/208-pier-amato-perretta-un-uomo-in-difesa-della-liberta.html













