Gabriella d.i · Werther

la visita di Gabriella e Werther, pomeriggio dell’8 agosto 2019

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Cani · Gabriella d.i · Panchine · Werther

Attorno alla PANCHINA della vite: Gabriella e Werther, estate 2018

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a: da classificare · Gabriella d.i

sono qui da un giorno e già i colori quasi autunnali che ho lasciato mi pare di averli sognati…, 26 agosto 2017

è vero: anche le estati invecchiano

Mi scrive G.D.I.

“ciao Paolo,

sono qui da un giorno e già i colori quasi autunnali che ho lasciato mi pare di averli sognati…un abbraccio”

 

a: da classificare · Gabriella d.i · Luoni Basilio (1941-2024)

Poeti in Sala Lalla Romano: BASILIO LUONI, a cura di Gabriella D’Ina, interviene Carlo Rognoni, coordina Antonio Ria,alla Biblioteca Braidense, Via Brera 28, Milano, 16 aprile 2016

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Gabriella d.i · Luoni Basilio (1941-2024)

BASILIO LUONI, El libro di figur, Sedizioni Diego Dejaco edizioni. Presentazione con GABRIELLA D’INA, Biblioteca comunale di Lezzeno (Como), 28 novembre 2015, ore 17, AUDIO dell’incontro

AUDIO DELL’INDIMENTICABILE INCONTRO:

1: D’Ina: introduzione

2: Luoni, Quirico e Giuditta

3: D’Ina: figure e immagini in Luoni

4: Luoni si racconta

5: Luoni: Annunciazione

6: Luoni: colori e animali

7: Luoni: Ganimede

8: D’Ina e Luoni, Libro di figure

9: Luoni, Filemone e Bauci

10: dialetto

11: Dioniso


Locandina dell’editore sedizioni diego dejaco:

http://www.sedizioni.it/sedizioni/catalogo/Voci/2015/8/25_basilio_luoni,_el_libro_di_figur.html

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Basilio Luoni è nato a Como il 30 maggio 1941. Vive sul lago a Lezzeno, dove dagli anni Sessanta dirige una Compagnia teatrale di “dilettanti”, per la quale ha tradotto commedie di Molière, Regnard, Beaumarchais, Aristofane, Plauto, Cecov, Puskin. Sempre per la Compagnia ha scritto un ‘mistero’: El Natal, e una rivisitazione dell’ Odissea El Baloss.

Ha tradotto varie opere per Rizzoli, Rusconi e Guanda: Les Tragiques di d’Aubigné, Le mille e una notte e un’ampia scelta di fiabe del Cabinet des Fées.

Ha riunito alcune traduzioni molieriane nel Molière travestito, stampato dalla Nodo Libri di Como. Per la stessa casa editrice ha pubblicato El Natal.

Dante Isella ha presentato alcune composizioni di questoLibrô di figur nell’Almanacco dello Specchio 1993 (Mondadori). Un poemetto in dialetto El ball de la garigôla è stato pubblicato dalla editrice Lythos con litografie di Donato Bocelli. Incisioni di Bocelli accompagnano anche le liriche italiane raccolte nella plaquette Sparizioni e nel volumetto Amor vitae, amor mortis per i tipi dell’editore Dominioni.


al seguente link tutte le mie “tracce di memoria su Basilio Luoni:

https://coatesa.com/?s=basilio+luoni&submit=Cerca

BIBLIOGRAFIE, LIBRI e EDITORI · Gabriella d.i

CON GLI OCCHI CHIUSI FEDERIGO TOZZI E LA SUA CAPACITÀ VISIONARIA: I BOSCHI, LE NUVOLE, LE CAMPAGNE COME MIRAGGI IN UN DESERTO, seminario a cura di Gabriella D’Ina, Lua libera università dell’autobiografia, Anghiari, 8-10 maggio 2015

8-10 maggio a cura di Gabriella D’Ina

CON GLI OCCHI CHIUSI
FEDERIGO TOZZI E LA SUA CAPACITÀ VISIONARIA: I BOSCHI, LE NUVOLE, LE CAMPAGNE COME MIRAGGI IN UN DESERTO

Federigo Tozzi scrittore senese (1883-1920) si colloca con almeno due opere Con gli occhi chiusi (1919) e Ricordi di un impiegato (1920) tra i maestri europei del Novecento. Per primo Pirandello ha segnalato lo sguardo dell’autore come “sguardo dal di dentro”del mondo rappresentato. Una veduta bassa o rasoterra sulle cose. Veduta che porta sempre in primo piano particolari isolati dal fondo. Ed è un’ottica che consente allo sguardo di soffermarsi su tutto ciò che è infimo, insignificante, brulicante: la foglia secca, il ramo caduto, le formiche, la mosca e perfino “un filo d’erba che si crolli percosso da un insetto” (L.Pirandello). “L’ottica rasoterra”, sono parole di Gianni Celati che ha studiato e scritto sull’autore, “parifica tutto quello che incontra, dando un uguale peso emotivo a cose, persone o animali. Ma non è un azzeramento di tutto, come avverrà in altre forme di scrittura moderna, bensì un lavoro attivo della visione per dare importanza a ogni cosa.”

FINALITA’ 
Il seminario si pone la finalità di scoprire o riscoprire, attraverso gli scritti di Tozzi, quello sguardo interno sulle cose, l’attenzione all’ambiente naturale e a se stessi , la messa fuoco di ciò che sia piccolo, inerme, dentro e fuori di noi. Tozzi è un visionario: nei suoi testi c’è sempre un’emozione che si volge ugualmente ai fenomeni naturali, alle sensazioni corporee, ai pensieri e ai comportamenti. Un’emozione che può rivolgersi a qualsiasi aspetto e “abbracciare anche le cose che sembrano meno suscettibili di essere scritte” (F. Tozzi in un articolo del 1918 su San Bernardino da Siena, suo maestro di scrittura).
A supportare questa ricerca verranno proposte anche immagini d’arte, di pittura in particolare, coeve o immediatamente successive a Tozzi. I silenzi, ad esempio di Casorati o di Lalla Romano, che facciano emergere la naturalità delle cose.

METODO 
Per ciò che concerne il laboratorio autobiografico, verrà proposta e commentata una scelta di frasi specifiche dai testi di Tozzi, tali da indurre la riflessione e la scrittura. Es.: “ […] ed egli poteva vedere quel che non avevano visto i suoi occhi. Egli ora vedeva da dentro le cose, e non da fuori”. Con la stessa finalità verranno mostrate immagini attinenti al tema dello sguardo dal di dentro.

La docente
Gabriella D’Ina,già Direttore editoriale ed editor, è attualmente docente al Master in editoria IULM. E’ Counsellor con indirizzo rogersiano, conduce Gruppi di lettura e opera nel campo letterario.

da

Libera Universita’ Autobiografia – 8-10 maggio – D’Ina – Con gli occhi chiusi.

AUDIO e VIDEO · Biblioteca comunale di Nesso · CONVEGNI, incontri, dibattiti, corsi, festival · Gabriella d.i · Lezzeno · Luoni Basilio (1941-2024) · NESSO · Storia e Economia

BASILIO LUONI e MAURO VACCANI, LA VITA LA GHE VA ‘DREE A LA CAMISA. La vita a Lezzeno alla fine della civiltà contadina 1900-1950. Modera l’incontro GABRIELLA D’INA , incontro a cura della Biblioteca del Comune di Nesso, 5 dicembre 2014. VIDEO e AUDIO della presentazione

REGISTRAZIONE AUDIO:

Locandina tratta dal sito del Comune di Nesso:

http://www.comune.nesso.co.it/po/mostra_news.php?id=144&area=H&x=

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INDICE del libro:

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Altri ricordi di  BASILIO LUONI:

https://coatesa.com/category/autori/luoni-basilio-1941/

Gabriella d.i · infarto · lettere e email

Carteggio con G

Caro Paolo,
ti mando degli auguri belli per questa festa importante per la Chiesa. San Paolo, mente affilata, grande combattente, padre duro e lungimiante.
In realtà è solo per dirti che ti penso e ti seguo, ammirata per la tua capacità di metterti totalmente in gioco. Naturalmente ne sono anche sconcertata, a volte, come dicevi tu, quelli della tua generazione (io sono un po’ più grande), a volte non ti capiscono. Per me non è così, ma è l’indicazione di una strada totalmente diversa che mi attrae e mi respinge…
Ora vado un po’ al mare, torno a metà luglio e a fine luglio sarò a *** .
Spero che tu stia sempre meglio, e spero di vederti assieme a *** che ha avuto tanti problemi: una grossa ciste per cui abbiamo dovuto tagliare la sua bella coda…è seguita una infezione terribile,ora, dopo un mese di cure più che quotidiane si sta riprendendo e tra poco sarà in forma.
Ti abbraccio, un abbraccio da estendere a luciana, di cui immagino la presenza silenziosa e luminosa, accanto a te.
————————————
grazie tantissime, ***!
mi fa piacere che inseguiamo le nostra reciproche tracce.
L’immagine delle tracce e dei sentieri mi appartiene molto.
Credo derivi anche dal fatto che sono cresciuto in un paesino di lago: fino ai 5 anni stavo a Torno e quei sentierini di sasso senza pericoli e auto mi consentivano , a tre o 4 anni, di andare all’asilo da solo
quanto a internet conosci il mio punto di vista: è quello di Michel De Montaigne.
sono certo che lui alla fine del ‘500 avrebbe usato un blog per i suoi Essais.
Io non ho la tempra e la stoffa di Montaigne però lo “scrivere per me” (ma meglio sarebbe dire il “prendere appunti” per me) e appiccicare questi foglietti su una porta mi aiuta molto a dare senso ai giorni che restano
sono felice che la buona ***si stia rimettendo in salute.
noi per ora facciamo avanti e indietro a nesso/coatesa e saremo lì fissi proprio a fine luglio. e così potremo vederci a parlare in quello spazio che amiamo
cari saluti da me e luciana
e a presto
Gabriella d.i

lettera a Gabriella

ciao gabriella
ti ringrazio per i vari messaggi di vicinanza
mi sto abituando alla lentezza. e scopro che non mi è particolarmente difficile.
in questo hanno ragione i buddisti quando dicono che ci immaginiamo le cose che poi, in concreto, sono diverse da come ce le siamo rappresentate
ti voglio dire che sia io che luciana siamo davvero molto contenti per la nostra amicizia
sarà bello questa estate ritrovarci nel nostro “luogo del destino”
lì il “bello soggettivo” (intendo quello che sentiamo come bello) dà il senso del tempo da vivere
siamo curiosi del tu dire “vi spiegherò”
abbracci e saluti
Biblioteca comunale di Nesso · Gabriella d.i · LETTERATURA: romanzi, racconti, poesie · Librerie

le recensioni di Gabriella D’Ina su Lo scaffale segreto della libreria Hoepli di Milano

vai a: GABRIELLA

Intervista con Gabriella D’Ina (Feltrinelli) – La Repubblica

ricerca.repubblica.it/…/intervista-con-gabriella-ina-feltrine…Condividi

16 set 2000 – Il suo nome è sconosciuto al grande pubblico dei lettori ma una sua parola può decidere la sorte di un autore

scaffalesegreto.hoepli.it/autoriCondividi

GABRIELLA D’INAGABRIELLA D’INA Ho lavorato subito dopo il liceo nell’editoria, occupandomi di realtà molto diverse: illustrazioni di fascicoli d’arte alla 

copertina

Album Feltrinelli. 1955-2005
Cinquant’anni di storia culturale attraverso le immagini

Cura: Gabriella  D’Ina 
Contributi: Carlo  Feltrinelli 
Salvatore   Gregorietti 
Collana: Fuori collana
Pagine: 192
Prezzo: Euro 25

Compra su lafeltrinelli.it
In breve
Una storia illustrata della Casa editrice, della Fondazione e delle Librerie Feltrinelli. Un percorso culturale in cinquant’anni di storia, scandito anno per anno.
Il libro
Dai primi libri pubblicati nel 1955, Il flagello della svastica di Lord Russell di Liverpool e l’Autobiografia di Nehru, si snoda la storia di un’impresa editoriale e culturale che non ha eguali in Italia, per la persistenza degli obiettivi, per il riscontro di pubblico, per l’apertura a tematiche letterarie, politiche, sociali, di avanguardia. Scorrono, come in un film, le immagini dei successi più clamorosi, Pasternak, Tomasi di Lampedusa, e delle avventure più singolari, dalla pubblicazione clandestina dei Tropici di Miller alla proposta di avanguardia del gruppo ’63 che vide schierati grandi intellettuali come Sanguineti e Pagliarani.
Nelle pagine scorre, come contraltare, una didascalia che contestualizza il momento storico, il qui e ora: nell’anno del Gruppo ’63 leggiamo, in questa sorta di titolo corrente, la notizia della morte di Kennedy, della tragedia del Vajont, del Kenya indipendente, del trattato dell’Eliseo, firmato da Adenauer e De Gaulle. Così, nel 1964, quando viene pubblicato La prossima volta il fuoco di James Baldwin, leggiamo in filigrana che si tratta dell’anno dell’intervento Usa in Vietnam, dell’anno in cui Cassius Clay è campione mondiale, dell’anno dei Beatles e dei Rolling Stones…
Scorrendo la storia illustrata dei primi cinquant’anni della casa editrice vediamo affacciarsi alla ribalta letteraria autori come Tabucchi, Benni, Isabel Allende, Arbasino, Kapuściński, saggisti quali Maldonado, Cacciari, Foucault, Galimberti… vediamo la nascita della Fondazione Feltrinelli, delle Librerie, straordinario punto di aggregazione culturale, fino alle esperienze più recenti di nuove collane posizionate sui fenomeni dell’oggi.
Una storia che si snoda attraverso centinaia e centinaia di fotografie, di copertine, di materiali editoriali, irripetibile come ogni storia, ma anche crocevia di storie diverse, di storie individuali, di storie sociali, di storie del pensiero. Un Album di come eravamo, ma soprattutto di come siamo, o meglio di come le parole e le immagini continueranno a cambiare la nostra vita.
“Il grado di civiltà del nostro paese,” scriveva Giangiacomo Feltrinelli nel catalogo del 1965, dopo dieci anni di attività – dopo aver sintetizzato le direzioni della casa editrice verso il confronto delle idee, ma anche verso la cosiddetta letteratura d’evasione – “dipenderà anche, e in larga misura, da cosa, anche nel campo della letteratura di consumo gli italiani avranno letto”.
Approfondimento
“Cinquant’anni di Feltrinelli in un album fotografico: qui troverete momenti, luoghi, facce, grafiche che hanno reso tremendamente seria questa avventura. Naturalmente non c’è tutto, o meglio, c’è una piccola parte del tutto. Impossibile riproporre i quasi settemila titoli pubblicati dalla casa editrice dal 1955: e come riprodurre la competenza, la tenacia, la creatività di cosi tanti amici e collaboratori? E tutte le articolazioni di pensiero, di progetto, di vita che questa storia letteralmente inventata da Giangiacomo Feltrinelli ha prodotto? Davvero non si può cercare di esaurire in poche pagine il ruolo scientifico che svolge la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e, prima del decreto presidenziale del 1974, che ha svolto l’Istituto Feltrinelli. O l’avventura – alla quale rimango legatissima – delle Librerie Feltrinelli. Ma io che sono nata come fotoreporter (e non ho mai preteso di essere una vera fotografa) ho sempre amato quelle che in gergo si chiamano snapshots, che il mio dizionario traduce come “istantanee”. In un certo senso, questo album è una collezione di snapshotsche Gabriella D’lna ha ritrovato nei nostri archivi e ha affidato alle mani di Salvatore Gregorietti (inventore con Bob Noorda negli anni ottanta del nostro attuale marchio, con la effe a freccia). Guardo il lavoro che abbiamo fatto e il tempo mi restituisce il senso della progettualità che trova sempre il calco di una storia, la forma di un’idea. La precisa sensazione di un “caos organizzato” in cui mi riconosco. Siamo stati e continuiamo a essere sensori e generatori di cultura, dentro la modernità.”
Inge Feltrinelli