Serata Pasolini, (a 100 anni dalla nascita), Martedì 29 marzo, ore 20.45. proiezione del documentario Cinema in forma di mito – miti e mitologie nell’opera di PPP el regista Mario Bianchi che dialogherà con Davide Fent. The Art Company Como, Via Borgovico 163 (cortile interno)
Posti limitati, prenotazione necessaria al numero 335.8095646
L’intelligenza non avrà mai peso, mai nel giudizio di questa pubblica opinione. Neppure sul sangue dei lager, tu otterrai da uno dei milioni d’anime della nostra nazione,
un giudizio netto, interamente indignato: irreale è ogni idea, irreale ogni passione, di questo popolo ormai dissociato da secoli, la cui soave saggezza gli serve a vivere, non l’ha mai liberato.
Mostrare la mia faccia, la mia magrezza – alzare la mia sola puerile voce – non ha più senso: la viltà avvezza a vedere morire nel modo più atroce gli altri, nella più strana indifferenza. Io muoio, ed anche questo mi nuoce.
A Rantan, decadente metropoli nel deserto, esseri umani e Volpi vivono separati, odiandosi e temendosi a vicenda. La vita scorre fra la violenza e la paura del diverso e i bambini vengono separati alla nascita a seconda della specie di appartenenza. Ma qual è allora il posto giusto per una creatura nata nel mezzo?
Kit, un diciassettenne schivo e solitario, non ha mai compreso la sua vera natura. Grazie al suo potere può vedere le shine, immagini di chakra prodotte dai sentimenti e dai pensieri degli esseri umani. Alla disperata ricerca di sé stesso, Kit passa le nottate a lavorare come corriere per la Daruma Express osservando il mondo da dietro una maschera e nascondendo la sua vera identità.
Presto però, qualcosa di strano inizierà a rompere il precario equilibrio che umani e Volpi hanno faticosamente instaurato. Con…
Quattro gatti, tutti diversi eppure amici. Quattro donne che pensavano di salvare dei randagi e invece ne verranno salvate. Quattro storie che diventano una, in un valzer di incontri, amicizie fortissime e amori inaspettati, legami che si creano e rinsaldano grazie alla presenza, silenziosa e potente, dei gatti.
Il regno della Natura è per Emily Dickinson lo scenario teatrale che l’Invisibile ha scelto per celarsi e a tratti rivelarsi, in modo sibillino e insieme imperativo, tramite quelli che la poetessa chiama i «Bollettini dell’Immortalità». Dunque Dickinson altro non è che un radar, o meglio una creatura in grado di dare forma poetica ai messaggi che le provengono con «toccante maestà» dalla «più dolce delle Madri» e vengono affidati da Emily a «mani che non vede» nell’assoluta certezza che saranno raccolti e diffusi; questi segreti messaggi, che hanno attraversato nella loro intatta bellezza la storia della poesia, sono stati selezionati, raccolti e tradotti dal poeta Silvio Raffo, che li accompagna con una sua ricca introduzione.