Categoria: Biblioteca comunale di Nesso
Metti il Lario su Wikipedia, Maratona di scrittura a NESSO- 1 giugno 2019
Metti il Lario su Wikipedia
Maratona di scrittura a Nesso
L’enciclopedia libera è la prima voce che compare su google quando di cerca lago di Como. Eppure mancano tantissimi paesi e monumenti. Il 1° giugno nell’ambito del festival “Le Primavere” una giornata per incrementare la conoscenza delle bellezze comasche a livello mondiale
Manca, per esempio, l’Orrido di Nesso, benché sia stato descritto addirittura da Leonardo nel Codice Atlantico. Ma domani si rimedierà a questa ed altre mancanze, grazie alla giornata “Sui passi di Carlo Amoretti: scriviamo insieme voci di Wikipedia ispirandoci al libro Viaggio da Milano ai tre laghi”, promossa dal festival “Le Primavere”, che come lo scorso anno punta con questa iniziativa a lasciare una ricaduta concreta nella conoscenza del territorio a livello sia locale che mondiale. L’iniziativa è curata dalle associazioni InFormAzioni, Wikimedia Svizzera e Sentiero dei Sogni con il Comune di Nesso. Dopo un’introduzione alle fonti da parte dell’architetto Franco Pagani, e aver ricevuto le coordinate basiche da esperti wikipediani su come si scrivono le voci dell’enciclopedia libera, comincerà il lavoro per gruppi
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Metti il Lario su Wikipedia Maratona di scrittura a Nesso – Como città Como
l’assessore Cristiana Gambotti, il sindaco Massimo Morini e Pietro Berra parlano di NESSO , al programma Conversescion di Radio CiaoComo 89,4. 17 maggio 2019. Audio
Cristiana Gambotti era a Conversescion nella sua qualità di Assessore del Comune di Nesso, piccolo, ma bellissimo, comune della sponde orientale del lago di Como . C’era anche il sindaco Massimo Morini e Pietro Berra, presidente dell’ associazione Sentiero dei Sogni che per sabato 25 maggio 2019 condurrà la passeggiata creativa a Nesso sulle orme di Leonardo da Vinci
vai al sito di CiaoRadio:
Video della serata: MEMORIE DEI SOLDATI DI NESSO NELLA GRANDE GUERRA. Canti e voci dal fronte della guerra 1915-1918, con le immagini del fotografo LUIGI MARZOCCHI e il CORO ALPINO MONTE COLMENACCO. Nesso, 3 novembre 2018
vai alla documentazione della intera serata:
nel calendario di novembre del Corriere di Como (allegato al Corriere della Sera) si annuncia: MEMORIE DEI SOLDATI DI NESSO NELLA GRANDE GUERRA. Canti e voci dal fronte della guerra 1915-1918, con le immagini del fotografo LUIGI MARZOCCHI e il CORO ALPINO Monte Colmenacco, a Nesso, sabato 3 novembre 2018, ore 21, nel salone dell’oratorio
AUDIO dell’incontro
1° audio, 46 minuti:
2° audio, 73 minuti
Qui i due file in formato mp3 e scaricabili per l’ascolto in cuffia:
bibliotecanesso.files.wordpress.com/2018/11/nesso-1918-parte1.mp3
bibliotecanesso.files.wordpress.com/2018/11/nesso-1918-parte2.mp3
(è un preparazione il VIDEO dell’incontro)
da Corriere della Provincia (inserto del Corriere della Sera):
Scaletta della serata
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Saluto del Sindaco Massimo Morini e della presidente della biblioteca Cristiana Gambotti
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lettura di una poesia tratta dal libro: Poesie dal fronte, a cura di Pietro Berra, Nodolibri editore, 2015 (legge Anna Morini)
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Coro: Ave Maria.
-
intervista a Cesare Scotti su dati storici della guerra ed in particolare sulla partecipazione dei soldati di Nesso.
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Proiezione diapositive di Luigi Marzocchi (a cura di Fausto Zambra)
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Lettura: Cola Settimio e descrizione di un assalto
-
Lettura: Molinari Rodolfo
-
Coro: Monte Canino
-
Lettura Leoni Nicola
-
Lettura Pestuggia Saverio
-
Coro: Testamento del capitano
-
Lettura dei 3 fratelli Gussoni
-
Coro: La penna dell’alpino
-
Lettura: Colombo Natale
-
Lettura: Longoni Luigi
-
Coro: e tu Austria
-
Lettura: Cadenazzi Marco
-
Lettura: Longoni Giuseppe
-
Coro: Benia Calastoria
-
Saluti finali e ringraziamenti
-
Coro: Signore delle cime.
LE CAUSE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE.
Diverse furono le cause nella prima guerra mondiale. Il blocco degli imperi centrali, Germania e Austria-ungheria era in contrasto per motivi legati ad occupazioni territoriali e coloniali con Francia e Inghilterra.
L’Austria inoltre voleva controllare i Balcani contrastando l’espansionismo della Serbia che voleva unire tutti gli slavi in unica nazione. L’impero ottomano,in decadenza, non era più in grado di controllare i Balcani.
Ma la causa principale fu la nascita in tutti i paesi europei di un forte movimento nazionalistico accompagnato in Germania Austria ad un esasperato militarismo.
Il nazionalismo fu il male del secolo scorso, sopratutto nella prima metà, fu la conseguenza dell’insorgere di diverse dittature e provocò due sanguinose guerra mondiali con decine di milioni di morti.
Già dall’inizio del novecento in Europa si aveva la sensazione che da un momento all’altro potesse scoppiare un conflitto.
Due blocchi si contrapponevano: la Triplice Alleanza Germania, Austria-Ungheria e Italia) e gli Stati dell’Intesa (Impero britannico, Francia, Russia )
Il pretesto fu l’assassinio a Seraievo dell’erede al trono d’Austria Francesco Ferdinando e della moglie da parte di un nazionalista serbo il 28 giugno del ’14.
Dopo un mese l’Austria dichiarò guerra alla Serbia, la Russia accorse in aiuto alla Serbia visto i legami fra popoli slavi, la Germania si schierò con l’Austria provocando l’intervento di Francia e Inghilterra.
ITALIA
L’Italia era legata ad una triplice alleanza con Germania e Austria. Era un patto difensivo, cioè se uno stato alleato fosse stato aggredito gli altri due andavano in soccorso. Essendo stata l’Austria la prima a dichiarare guerra, l’Italia preferì restale neutrale.
Intanto nel paese stava sorgendo un movimento interventista, formato da nazionalisti, destra e socialisti dissidenti, guidato da D’Annunzio e Mussolini. Ma nonostante che fossero in minoranza di fronte ai neutralisti, erano piuttosto rumorosi, occuparono le piazze per convincere il governo ad entrare in guerra contro l’Austria, nemica storica, e liberare Trento e Trieste, compiendo l’Unità d’Italia.
Nel frattempo il governo italiano trattava segretamente sia con l’Austria sia con Francia ed Inghilterra. L’Austria per tenere l’Italia neutrale offerse il Trentino ma non Trieste, Francia e Inghilterra per portare l’Italia dalla parte dell’Intesa offrirono il Trentino, il SudTirolo(Alto Adige), Trieste, la Venezia Giulia con l’Istria e una parte della Dalmazia.
Il 20 maggio 1915 l’Italia dichiarò guerra all’Austria- Ungheria ed il 24 seguente entrò in guerra a fianco degli Stati dell’Intesa.
NESSO
Nesso nel 1915 era un paese di circa 1550 abitanti, molti contadini e diversi immigrati stagionali nella vicina Svizzera.
Essendo l’esercito italiano formato in maggior parte da contadini Nesso contribuì con diversi uomini.
I soldati di Nesso chiamati alle armi durante la prima guerra mondiale furono 137 divisi in 22 classi dal 1878 al 1899. Le classi più anziane (78-80) furono riservate alla milizia territoriale impiegati nelle retrovie. Tutti gli altri inviati al fronte compresi il ragazzi del ’99 che entrarono in guerra alla fine del 1917 a 18 anni.
I morti di Nesso nella grande guerra furono 33, 14 in combattimento, tra i quali tre dispersi,19 deceduti per cause inerenti alla guerra( ferite o malattia).
Due soldati di Nesso sono sepolti in sacrari militari: Morini Vincenzo presso il Sacrario Militare del Tonale e Pertusini Saverio nel Cimitero Monumentale Italiano di Bligny nella zona di Reims in Francia.
Cosa si sapeva della guerra a Nesso
L’arciprete di Nesso divenne il tramite tra i soldati e le famiglie. Riceveva le lettere dei soldati e le comunicava alle famiglie, interveniva per presso i comandi per sapere di soldati che da tempo non davano notizie, domandava sussidi per le famiglie dei soldati caduti, per ottenere speciali licenze o per togliere dalla prima linea soldati in particolari situazioni.
Ed infine aveva il gravoso compito di comunicare alla famiglia la morte in guerra di un congiunto.
Tutto questo l’arciprete Manzoni l’ha registrato in un diario per tutto il periodo della guerra.
Dopo Caporetto e fine della guerra.
Fino all’ottobre del 1917 il conflitto con l’Austria era rimasta sostanzialmente stabile sulle posizioni di partenza nonostante sanguinose scontri : 11 battaglie sull’Isonzo e la battaglia dell’Ortigara. Ogni volta dai 10 ai 20 mila soldati morti ed in alcune fino a 40mila morti.
Il 24 ottobre 1917 a Caporetto gli Austriaci, con l’aiuto di armate germaniche, sfondarono il fronte italiano catturando un intera armata(300.000 prigionieri) dilagando nella pianura friulana-veneta. Il fronte si attestò sul Grappa ed il Piave in difesa. Due battaglie le battaglie difensive importanti: a novembre del ’17 la battaglia d’arresto e a giugno ’18 la battaglia del solstizio. L’invasione fu fermata.
Ad un anno esatto da Caporetto, il 24 ottobre del 1918 l’esercito italiano iniziò un offensiva sul Grappa e sul Piave, la battaglia di Vittorio Veneto. L’esercito austro-ungarico cedette e l’Austria chiese l’armistizio. Il 4 novembre 1918 la guerra era terminata.
Determinanti furono i ragazzi del ’99, diciottenni che vennero schierati al fronte per sostituire i paurosi vuoti che si erano creati dopo Caporetto.
Vogliamo raccontare la storia di due ragazzi del’99 di Nesso, di Vico. Entrambi alpini del battaglione Morbegno morti in modo diverso. Il primo Cadenazzi Marco, fece parte dei reparti degli arditi, reparti d’assalto per missioni pericolose cadde in combattimento sull’altipiano di Asiago, al secondo, Longoni Giuseppe, la guerra gli distrusse la mente e morì nel manicomio di Mombello a Limbiate poco più che 18enne.
Gli orrori della guerra.
MEMORIE DEI SOLDATI DI NESSO NELLA GRANDE GUERRA. Canti e voci dal fronte della guerra 1915-1918, con le immagini del fotografo LUIGI MARZOCCHI e il CORO ALPINO Monte Colmenacco, a Nesso, sabato 3 novembre 2018, ore 21, nel salone dell’oratorio, AUDIO della serata
AUDIO dell’incontro
1° audio, 46 minuti:
2° audio, 73 minuti
Qui i due file in formato mp3 e scaricabili per l’ascolto in cuffia:
bibliotecanesso.files.wordpress.com/2018/11/nesso-1918-parte1.mp3
bibliotecanesso.files.wordpress.com/2018/11/nesso-1918-parte2.mp3
(è un preparazione il VIDEO dell’incontro)
da Corriere della Provincia (inserto del Corriere della Sera):
Scaletta della serata
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Saluto del Sindaco Massimo Morini e della presidente della biblioteca Cristiana Gambotti
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lettura di una poesia tratta dal libro: Poesie dal fronte, a cura di Pietro Berra, Nodolibri editore, 2015 (legge Anna Morini)
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Coro: Ave Maria.
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intervista a Cesare Scotti su dati storici della guerra ed in particolare sulla partecipazione dei soldati di Nesso.
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Proiezione diapositive di Luigi Marzocchi (a cura di Fausto Zambra)
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Lettura: Cola Settimio e descrizione di un assalto
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Lettura: Molinari Rodolfo
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Coro: Monte Canino
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Lettura Leoni Nicola
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Lettura Pestuggia Saverio
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Coro: Testamento del capitano
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Lettura dei 3 fratelli Gussoni
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Coro: La penna dell’alpino
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Lettura: Colombo Natale
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Lettura: Longoni Luigi
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Coro: e tu Austria
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Lettura: Cadenazzi Marco
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Lettura: Longoni Giuseppe
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Coro: Benia Calastoria
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Saluti finali e ringraziamenti
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Coro: Signore delle cime.
LE CAUSE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE.
Diverse furono le cause nella prima guerra mondiale. Il blocco degli imperi centrali, Germania e Austria-ungheria era in contrasto per motivi legati ad occupazioni territoriali e coloniali con Francia e Inghilterra.
L’Austria inoltre voleva controllare i Balcani contrastando l’espansionismo della Serbia che voleva unire tutti gli slavi in unica nazione. L’impero ottomano,in decadenza, non era più in grado di controllare i Balcani.
Ma la causa principale fu la nascita in tutti i paesi europei di un forte movimento nazionalistico accompagnato in Germania Austria ad un esasperato militarismo.
Il nazionalismo fu il male del secolo scorso, sopratutto nella prima metà, fu la conseguenza dell’insorgere di diverse dittature e provocò due sanguinose guerra mondiali con decine di milioni di morti.
Già dall’inizio del novecento in Europa si aveva la sensazione che da un momento all’altro potesse scoppiare un conflitto.
Due blocchi si contrapponevano: la Triplice Alleanza Germania, Austria-Ungheria e Italia) e gli Stati dell’Intesa (Impero britannico, Francia, Russia )
Il pretesto fu l’assassinio a Seraievo dell’erede al trono d’Austria Francesco Ferdinando e della moglie da parte di un nazionalista serbo il 28 giugno del ’14.
Dopo un mese l’Austria dichiarò guerra alla Serbia, la Russia accorse in aiuto alla Serbia visto i legami fra popoli slavi, la Germania si schierò con l’Austria provocando l’intervento di Francia e Inghilterra.
ITALIA
L’Italia era legata ad una triplice alleanza con Germania e Austria. Era un patto difensivo, cioè se uno stato alleato fosse stato aggredito gli altri due andavano in soccorso. Essendo stata l’Austria la prima a dichiarare guerra, l’Italia preferì restale neutrale.
Intanto nel paese stava sorgendo un movimento interventista, formato da nazionalisti, destra e socialisti dissidenti, guidato da D’Annunzio e Mussolini. Ma nonostante che fossero in minoranza di fronte ai neutralisti, erano piuttosto rumorosi, occuparono le piazze per convincere il governo ad entrare in guerra contro l’Austria, nemica storica, e liberare Trento e Trieste, compiendo l’Unità d’Italia.
Nel frattempo il governo italiano trattava segretamente sia con l’Austria sia con Francia ed Inghilterra. L’Austria per tenere l’Italia neutrale offerse il Trentino ma non Trieste, Francia e Inghilterra per portare l’Italia dalla parte dell’Intesa offrirono il Trentino, il SudTirolo(Alto Adige), Trieste, la Venezia Giulia con l’Istria e una parte della Dalmazia.
Il 20 maggio 1915 l’Italia dichiarò guerra all’Austria- Ungheria ed il 24 seguente entrò in guerra a fianco degli Stati dell’Intesa.
NESSO
Nesso nel 1915 era un paese di circa 1550 abitanti, molti contadini e diversi immigrati stagionali nella vicina Svizzera.
Essendo l’esercito italiano formato in maggior parte da contadini Nesso contribuì con diversi uomini.
I soldati di Nesso chiamati alle armi durante la prima guerra mondiale furono 137 divisi in 22 classi dal 1878 al 1899. Le classi più anziane (78-80) furono riservate alla milizia territoriale impiegati nelle retrovie. Tutti gli altri inviati al fronte compresi il ragazzi del ’99 che entrarono in guerra alla fine del 1917 a 18 anni.
I morti di Nesso nella grande guerra furono 33, 14 in combattimento, tra i quali tre dispersi,19 deceduti per cause inerenti alla guerra( ferite o malattia).
Due soldati di Nesso sono sepolti in sacrari militari: Morini Vincenzo presso il Sacrario Militare del Tonale e Pertusini Saverio nel Cimitero Monumentale Italiano di Bligny nella zona di Reims in Francia.
Cosa si sapeva della guerra a Nesso
L’arciprete di Nesso divenne il tramite tra i soldati e le famiglie. Riceveva le lettere dei soldati e le comunicava alle famiglie, interveniva per presso i comandi per sapere di soldati che da tempo non davano notizie, domandava sussidi per le famiglie dei soldati caduti, per ottenere speciali licenze o per togliere dalla prima linea soldati in particolari situazioni.
Ed infine aveva il gravoso compito di comunicare alla famiglia la morte in guerra di un congiunto.
Tutto questo l’arciprete Manzoni l’ha registrato in un diario per tutto il periodo della guerra.
Dopo Caporetto e fine della guerra.
Fino all’ottobre del 1917 il conflitto con l’Austria era rimasta sostanzialmente stabile sulle posizioni di partenza nonostante sanguinose scontri : 11 battaglie sull’Isonzo e la battaglia dell’Ortigara. Ogni volta dai 10 ai 20 mila soldati morti ed in alcune fino a 40mila morti.
Il 24 ottobre 1917 a Caporetto gli Austriaci, con l’aiuto di armate germaniche, sfondarono il fronte italiano catturando un intera armata(300.000 prigionieri) dilagando nella pianura friulana-veneta. Il fronte si attestò sul Grappa ed il Piave in difesa. Due battaglie le battaglie difensive importanti: a novembre del ’17 la battaglia d’arresto e a giugno ’18 la battaglia del solstizio. L’invasione fu fermata.
Ad un anno esatto da Caporetto, il 24 ottobre del 1918 l’esercito italiano iniziò un offensiva sul Grappa e sul Piave, la battaglia di Vittorio Veneto. L’esercito austro-ungarico cedette e l’Austria chiese l’armistizio. Il 4 novembre 1918 la guerra era terminata.
Determinanti furono i ragazzi del ’99, diciottenni che vennero schierati al fronte per sostituire i paurosi vuoti che si erano creati dopo Caporetto.
Vogliamo raccontare la storia di due ragazzi del’99 di Nesso, di Vico. Entrambi alpini del battaglione Morbegno morti in modo diverso. Il primo Cadenazzi Marco, fece parte dei reparti degli arditi, reparti d’assalto per missioni pericolose cadde in combattimento sull’altipiano di Asiago, al secondo, Longoni Giuseppe, la guerra gli distrusse la mente e morì nel manicomio di Mombello a Limbiate poco più che 18enne.
Gli orrori della guerra.
GIANFRANCO GARGANIGO, un ragazzo di NESSO: impegno, cultura, storia per rappresentare il territorio, domenica 18 Marzo 2018. In collaborazione con la Biblioteca di Nesso. FOTOGRAFIE e 3 VIDEO dell’incontro
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SIMONA RIVA, NON CI SIAMO DETTI ADDIO, Youcanprint edizioni. VIDEO della presentazione del libro alla Biblioteca di Nesso (Como), il 21 gennaio 2018. Intervengono: Cristiana Gambotti, Paolo Ferrario, Gianluca Vagnarelli
SIMONA RIVA, NON CI SIAMO DETTI ADDIO, Youcanprint edizioni. Paolo Ferrario presenta il libro alla Biblioteca di Nesso, 20 gennaio 2018, ore 21
NESSO (sul Lago di Como): libri di STORIA LOCALE promossi dalla Biblioteca nel corso degli anni
CANI FABIO e SCOTTI CESARE, NESSO, GENEALOGIA DI UN PAESE. Nomi, famiglie, persone nella storia, presentazione del libro a cura del Comune di Nesso – Biblioteca comunale, 2 dicembre 2017 ore 21. In ricordo di Gianfranco Garganigo. APPUNTI, VIDEO e AUDIO della serata e un articolo di Pietro Berra
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