ARTE · ElleciStudio · Mostre

MATRICI DELLO SPAZIO.  Filo. Forma. Tensione.  Mimmo Totaro all’Archivio Terragni,  Fino al  6 gennaio 2026,  Como.  Novocomum, via Sinigaglia 1

MATRICI DELLO SPAZIO.  Filo. Forma. Tensione.  Mimmo Totaro all’Archivio Terragni,  Fino al  6 gennaio 2026,  Como.  Novocomum, via Sinigaglia 1 

Il Novocomum, edificio residenziale progettato da Giuseppe Terragni tra il 1927 e il 1929, rappresenta il primo esempio compiuto di architettura moderna in Italia applicata alla tipologia dell’abitazione. La sua struttura innovativa, costruita su un equilibrio di volumetrie eleganti e leggere, si definisce attraverso un uso sapiente di piani, trasparenze e colori, che entrano in relazione tanto con il paesaggio circostante quanto tra loro. Ne deriva un organismo architettonico armonioso, capace di restituire una percezione di intimità e accoglienza pur nella chiarezza del linguaggio razionalista.

È in questo contesto che trova spazio l’Archivio Terragni, luogo prezioso in cui sono raccolti e conservati progetti, fotografie, documenti e materiali originali dell’architetto: ciò che A. A. Terragni definisce la “partitura originale” del lavoro di Giuseppe Terragni. L’archivio non è solo un deposito di memoria, ma un ambiente vivo, attraversato da relazioni e da continui rimandi tra passato e presente. È un luogo che “sa di casa”, in cui il progetto architettonico entra in un dialogo naturale con le opere contemporanee degli artisti che lo abitano e di quelli che vengono accolti in forma temporanea. Questa dimensione domestica e creativa trasforma l’archivio in una piazza culturale, un punto d’incontro e di confronto, dove lo scambio – intellettuale, artistico, umano – diventa il vero motore di una ricerca condivisa. Lo spazio comprende infatti anche gli studi degli artisti Attilio Terragni, Riccardo Longo e Chiara Smedile, che contribuiscono a rendere il Novocomum un luogo vivo, abitato e in continua trasformazione.

Con Matrici dello spazio – Filo. Forma. Tensione, l’Archivio entra in connessione con l’artista Mimmo Totaro, figura di rilievo della fiber art italiana. La mostra presenta un nucleo significativo di opere che ripercorrono l’intero arco della sua attività e che si manifestano attraverso molteplici forme espressive. Il legame interno alla produzione poliedrica di Totaro è un profondo amore per la materia tessile, che si traduce soprattutto nella presenza dei fili tesi che attraversano e definiscono le opere; fili che, anche quando perdono tridimensionalità e si trasformano in segni grafici, continuano a generare vibrazioni visive che oscillano, si sovrappongono e fanno vacillare i confini tra astrazione e percezione. I rapporti spaziali che si creano hanno tutto il sapore dell’architettura, la “terza arte” e altro grande amore di Totaro.

In mostra sono presenti ventotto opere dell’artista tra sculture, disegni, stampe e grandi pannelli a parete.

CURATELA:  Chiara Ghizzoni,  Riccardo Longo

APERTURA

dal 9 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026

Orari 10.00 – 13.00, 14.00 – 18.00, da martedì a domenica

Contatti

https://www.miniartextil.it/it

Contatti per la stampa

Paola Carlotti Ellecistudio

+39.3357059871

 

Architettura · ElleciStudio · Mostre · STORIA LOCALE E SOCIETA'

ANTONIO SANT’ELIA. VISIONI FUTURISTE TRA COMO E MILANO, Alla Pinacoteca civica di Como (la mostra continua fino all’11 gennaio 2026)

ANTONIO SANT’ELIA. VISIONI FUTURISTE TRA COMO E MILANO, Alla Pinacoteca civica di Como (la mostra continua fino all’11 gennaio 2026)

Milano: chiude l’8 dicembre 2025 — Como: prosegue fino all’11 gennaio 2026)

Fino all’8 dicembre all’ADI Design Museum di Milano e fino all’11 gennaio 2026 alla Pinacoteca Civica di Como è in corso l’importante appuntamento espositivo dedicato all’architetto futurista Antonio Sant’Elia, a cura dei Musei Civici di Como e dell’Accademia di Belle Arti di Brera.

La prosecuzione della esposizione nella sede comasca valorizza il legame storico tra Sant’Elia e la sua città natale, offrendo al pubblico un periodo esteso di visita per approfondire visioni urbanistiche e progetti che hanno segnato l’immaginario dell’architettura del Novecento.

Le due mostre hanno valorizzato l’opera di Antonio Sant’Elia e hanno messo in luce il dialogo tra città reale e visioni urbanistiche futuriste, anche attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale e di installazioni multimediali.

L’iniziativa rappresenta la prima tappa del progetto triennale Documentare, valorizzare: tra ricerca e progettazione digitale, avviato nel 2024 grazie alla collaborazione tra Comune di Como, Pinacoteca Civica e Accademia di Brera. Il programma ha coinvolto gli studenti della Scuola di Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico e della Scuola di Nuove Tecnologie, impegnati durante l’anno accademico 2024–25 in un percorso di studio e ricerca sull’opera di Sant’Elia, di cui la Pinacoteca conserva oltre 180 disegni originali.

Le città di Como e Milano sono state fondamentali nelle vicende umane ed esperienziali di Sant’Elia”. Questa ricerca che ha coinvolto più istituzioni rappresenta “un percorso di divulgazione dell’immenso patrimonio dell’architetto comasco, affinché le nuove generazioni siano sempre più consapevoli del valore delle collezioni dei Musei civici e possano esserne i primi custodi” – ha dichiarato Enrico Colombo, Assessore alla Cultura, Musei, Biblioteca, Turismo e Como UNESCO Creative City.

Antonio Sant’Elia continua a ispirare generazioni di giovani con la forza visionaria delle sue idee. La sua architettura futurista, audace e proiettata verso il domani, parla direttamente a chi sogna un mondo nuovo, dinamico e tecnologico. I suoi disegni, conservati in Pinacoteca, sono spesso oggetto di studio e reinterpretazione da parte di studenti, artisti e designer, che ne colgono l’energia innovativa e il coraggio di rompere con il passato. Sant’Elia non è solo un nome della storia: è un punto di partenza per immaginare il futuro” – afferma Veronica Vittani, Responsabile dei Musei civici.

L’ esposizione di Como presenta 10 disegni originali delle collezioni della Pinacoteca databili tra il 1913 e il 1914 e raramente esposti. Si tratta di progetti e studi di edifici industriali, centrali elettriche, stazioni e infrastrutture, messi in relazione con i contesti urbani di Como e Milano, le due città che più hanno influenzato l’immaginario visionario dell’architetto. L’intenso sviluppo industriale e culturale delle due città a cavallo tra XIX e XX secolo fu infatti determinante nella formazione del suo pensiero.

A Como, l’esposizione è allestita nelle sale dedicate al Sant’Elia al secondo piano della Pinacoteca civica. Il percorso è accompagnato da un video, fruibile sul proprio device tramite qr code, che racconta i luoghi delle città di Como e Milano che sono stati fonte d’ispirazione per l’architetto. Inoltre, su un touch screen permanente, è possibile consultare tutta la collezione civica dei disegni dell’architetto.

Informazioni pratiche mostra a COMO

  • Sede: Pinacoteca Civica di Como – Via Diaz 84
  • Durata: fino all’11 gennaio 2026
  • Orari: martedì-domenica, ore 10.00–18.00 (ultimo ingresso 17.30) – chiusi tutti i lunedì tranne 8 dicembre – chiusi il 25 dicembre e il 1 gennaio.
  • Biglietti: mostra compresa nel biglietto d’ingresso della Pinacoteca – https://museicomo.vivaticket.it/
  • Info: Tel. +39 031 269869 – pinacoteca@comune.como.it – www.comune.como.it
  • Social: Facebook e Instagram @museicivicicomo 

Crediti

Il progetto vede il sostegno di ASF

Partner istituzionale per i Musei civici di Como, Camera di Commercio Como-Lecco

Curatori del progetto:

  • per la Pinacoteca di Como: Veronica Vittani, Francesca Testoni
  • per l’Accademia di Brera: Alessandra Coppa, Rosanna Ruscio, Lorella Giudici

Corsi universitari coinvolti:

  • Storia dell’arte contemporanea (prof.ssa Lorella Giudici, a.a. 2023-24)
  • Storia e documentazione dei beni architettonici (prof.ssa Alessandra Coppa, a.a. 2024-25)
  • Storia dell’architettura e dell’urbanistica (prof.ssa Alessandra Coppa, a.a. 2024-25)
  • Sistemi editoriali per l’arte (prof.ssa Chiara Savino, a.a. 2024-25) 

CONTATTI PER LA STAMPA
Ellecistudio

Paola Carlotti   paola.carlotti@ellecistudio.it +39 335 7059871

Chiara Lupano  chiara.lupano@ellecistudio.it +39 335 7835403

ARTE · Gatti · Pittura

Pitture di GATTI che GUARDANO dalla finestra

FOTOGRAFIE · Mostre

FIORIGRAMMI,  Mostra fotografica di DINO SILINGARDI, The ART COMPANY COMO,  Via Borgovico 163 – 22100 – Como, inaugurazione il 5 dicembre 2025

The ART COMPANY COMO,  Via Borgovico 163 – 22100 – CO
Tel.+39 031576103
A dicembre la galleria The Art Company Como ospita Fiorigrammi, una serie di immagini in bianco e nero che racconta i fiori, frutto di un lavoro interamente analogico
“Se non sai sognare, non puoi vedere.”
Questa è la chiave di lettura dell’intero progetto: vedere non sempre come registrazione del reale, ma come atto visionario, come sogno che si fa forma.
FIORIGRAMMI,  Mostra fotografica di DINO SILINGARDI
A cura di ROBERTO MUTTI
Inaugurazione 5 dicembre 2025 ore 18.00 – fino 16 gennaio 2026
orari: da lunedì a venerdì dalle ore15.00 alle 18.30 sabato con prenotazione cell. 3492632706
ARTE · Camminare in COMO città · Centro Storico di Como · Liceo classico e Liceo scientifico · STORIA LOCALE E SOCIETA'

Le colonne del Liceo Classico: duemila anni di Como, articolo di Massimiliano Mondelli, in la Provincia 1 dicembre 2025

L’articolo di Massimiliano Mondelli intitolato “Le colonne del Liceo Classico: duemila anni di Como,” pubblicato su La Provincia il 1 dicembre 2025, riguarda la presentazione dei risultati del restauro delle antiche colonne romane e dei capitelli del porticato del Liceo Classico e Scientifico “Alessandro Volta” di Como.

Il restauro, concluso a settembre 2025, è stato finanziato dalla Provincia di Como per celebrare il Bimillenario Pliniano e rappresenta un importante intervento di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico cittadino.

La presentazione si è svolta nella Grand’Aula del Liceo Volta con la partecipazione di autorità locali, esperti e studiosi che hanno illustrato le fasi del restauro, le scoperte archeologiche e il significato storico-culturale delle colonne e dei capitelli. Tra gli intervenuti vi erano il Presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca, la preside del Liceo Barbara Pintus, e lo stesso Massimiliano Mondelli, presidente dell’Accademia Pliniana.

L’evento ha sottolineato come queste testimonianze architettoniche siano un pezzo fondamentale della storia e dell’identità comasca, da conoscere e custodire per rafforzare il legame delle nuove generazioni con la città.

Il restauro non è stato solo un intervento tecnico ma anche un gesto simbolico verso la conservazione della memoria storica di Como romana, con un progetto che ha coinvolto la Provincia, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, l’Accademia Pliniana e il Comitato per le Celebrazioni del Bimillenario Pliniano.

È stata anche utilizzata una ricostruzione digitale 3D per meglio documentare e valorizzare le colonne restaurate.primacomo+1

  1. https://primacomo.it/attualita/il-liceo-volta-presenta-i-risultati-del-restauro-delle-colonne-romane/
  2. https://www.ciaocomo.it/2025/12/01/liceo-volta-presentati-i-risultati-del-restauro-delle-storiche-colonne-romane/319134/
  3. https://www.facebook.com/rotarycomo/photos/-quotidiano-la-provincia-di-como-articolo-del-15-novembre-2025-pagina-14rassegna/830637506493946/
  4. https://coatesa.com/2024/12/26/storia-del-liceo-classico-di-como-noto-come-liceo-ginnasio-alessandro-volta/
  5. https://coatesa.com/2025/02/24/capiago-intimiano-clemente-tajana-il-paese-di-ariberto-e-le-piaghe-dei-lebbrosi-in-lordine-la-provincia-23-febbraio-2025/
  6. https://sabapcolc.cultura.gov.it/1-dicembre-2025-il-restauro-come-scoperta-le-colonne-e-i-capitelli-del-liceo-volta-di-como/
  7. https://www.valtellinanews.it/al-liceo-volta-presentati-i-risultati-del-restauro-delle-storiche-colonne-romane/26126/
  8. https://www.varesenews.it/2020/10/duemila-anni-nasceva-plinio-vecchio-como-lo-celebrera/973924/
  9. https://fondazionealessandrovolta.it/lattualita-di-plinio-il-vecchio-comasco-a-duemila-anni-dalla-nascita/
  10. https://patrimoniosubacqueo.cultura.gov.it/newspage/
Gatti · Pittura

gatto che guarda

ARTE · ElleciStudio · Villa Carlotta

BALLO OTTOCENTESCO A VILLA CARLOTTA: Il 30 novembre 2025 si terrà la penultima iniziativa nell’ambito della mostra “Ritratto di famiglia. I Bisi, una dinastia di artisti nella Lombardia romantica tra Manzoni, Hayez e la principessa Belgiojoso”

BALLO OTTOCENTESCO A VILLA CARLOTTA

Il 30 novembre si terrà la penultima iniziativa nell’ambito della mostra “Ritratto di famiglia. I Bisi, una dinastia di artisti nella Lombardia romantica tra Manzoni, Hayez e la principessa Belgiojoso” (chiuderà l’8 dicembre), un’esposizione che ha riportato alla luce la straordinaria vicenda di una famiglia di artisti capace di attraversare e interpretare un’epoca in cui l’arte si intrecciava con la storia, il pensiero e l’impegno civile. In questo contesto si inseriscono tre nuovi appuntamenti che approfondiscono il tema della mostra e conducono il pubblico nel cuore della Lombardia romantica, tra salotti culturali, fermenti patriottici e raffinate atmosfere borghesi.

Domenica 30 novembre 2025 alle ore 15.15, nelle sale affrescate di Villa Carlotta, andrà in scena uno dei momenti più evocativi dell’intero programma:

il Ballo Romantico, realizzato in collaborazione con l’Associazione Magia Mask Como Danza Storica.

Avvolti in abiti di seta, tulle e velluto, impreziositi da ricami e accessori d’epoca, con acconciature ispirate alla moda elegante del primo Ottocento, i danzatori faranno rivivere il fascino della società romantica, trasportando il pubblico sulle note dei più celebri compositori del tempo. Un’occasione preziosa per immergersi nella magia dei salotti nobiliari, ritrovando l’arte della danza come rito sociale, linguaggio estetico e spettacolo di grazia — un vero viaggio nella sensibilità e nella memoria culturale del XIX secolo.

dal 6 all’8 dicembre 2025, ore 10.00-16.00 (ultimo biglietto ore 15.30)

Nei giorni di chiusura, sarà possibile visitare la mostra solo su prenotazione scrivendo a segreteria@villacarlotta.it

Un periodo ideale per vivere la Villa con calma, tra il silenzio del parco e le sale dedicate all’arte romantica.

Il biglietto include la visita al giardino botanico, al museo e alle mostre temporanee. È possibile acquistare i biglietti online sul sito ufficiale: www.villacarlotta.it.

Prenotazioni e info: segreteria@villacarlotta.it

 Qui IMMAGINI autunnali e QUI CARTELLA STAMPA  della mostra 

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Ellecistudio

Paola Carlotti

Chiara Lupano

Tel. +39.031301037   +39.3357059871

ARTE · ElleciStudio · Mostre

MATRICI DELLO SPAZIO.  Filo. Forma. Tensione.  Mimmo Totaro all’Archivio Terragni.   9 dicembre 2025 – 6 gennaio 2026,  Como,  Novocomum, via Sinigaglia 1

MATRICI DELLO SPAZIO.  Filo. Forma. Tensione.  Mimmo Totaro all’Archivio Terragni.   9 dicembre 2025 – 6 gennaio 2026,  Como,  Novocomum, via Sinigaglia 1 

Il Novocomum, edificio residenziale progettato da Giuseppe Terragni tra il 1927 e il 1929, rappresenta il primo esempio compiuto di architettura moderna in Italia applicata alla tipologia dell’abitazione.

La sua struttura innovativa, costruita su un equilibrio di volumetrie eleganti e leggere, si definisce attraverso un uso sapiente di piani, trasparenze e colori, che entrano in relazione tanto con il paesaggio circostante quanto tra loro.

Ne deriva un organismo architettonico armonioso, capace di restituire una percezione di intimità e accoglienza pur nella chiarezza del linguaggio razionalista.

È in questo contesto che trova spazio l’Archivio Terragni, luogo prezioso in cui sono raccolti e conservati progetti, fotografie, documenti e materiali originali dell’architetto: ciò che A. A. Terragni definisce la “partitura originale” del lavoro di Giuseppe Terragni.

L’archivio non è solo un deposito di memoria, ma un ambiente vivo, attraversato da relazioni e da continui rimandi tra passato e presente. È un luogo che “sa di casa”, in cui il progetto architettonico entra in un dialogo naturale con le opere contemporanee degli artisti che lo abitano e di quelli che vengono accolti in forma temporanea. Questa dimensione domestica e creativa trasforma l’archivio in una piazza culturale, un punto d’incontro e di confronto, dove lo scambio – intellettuale, artistico, umano – diventa il vero motore di una ricerca condivisa. Lo spazio comprende infatti anche gli studi degli artisti Attilio Terragni, Riccardo Longo e Chiara Smedile, che contribuiscono a rendere il Novocomum un luogo vivo, abitato e in continua trasformazione.

Con Matrici dello spazio – Filo. Forma. Tensione, l’Archivio entra in connessione con l’artista Mimmo Totaro, figura di rilievo della fiber art italiana.

La mostra presenta un nucleo significativo di opere che ripercorrono l’intero arco della sua attività e che si manifestano attraverso molteplici forme espressive. Il legame interno alla produzione poliedrica di Totaro è un profondo amore per la materia tessile, che si traduce soprattutto nella presenza dei fili tesi che attraversano e definiscono le opere; fili che, anche quando perdono tridimensionalità e si trasformano in segni grafici, continuano a generare vibrazioni visive che oscillano, si sovrappongono e fanno vacillare i confini tra astrazione e percezione. I rapporti spaziali che si creano hanno tutto il sapore dell’architettura, la “terza arte” e altro grande amore di Totaro.

In mostra saranno presenti ventotto opere dell’artista tra sculture, disegni, stampe e grandi pannelli a parete.

CURATELA

Chiara Ghizzoni

Attilio Terragni

Riccardo Longo

Francesca Caspani

APERTURA

dal 9 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026

Orari 10.00 – 13.00, 14.00 – 18.00, da martedì a domenica 

BIGLIETTI

intero 5 euro, l ridotto 3 euro (studenti fino ai 18 anni, over 65)

gratuito | bambini fino ai 10 anni, disabili e accompagnatori)

E’ previsto un sovrapprezzo di 2 euro per chi volesse acquistare il catalogo. 

Contatti per la stampa

Paola Carlotti Ellecistudio

+39.3357059871

ARTE · CONVEGNI, incontri, dibattiti, corsi, festival · ElleciStudio · Mostre

DISEGNARE IN PINACOTECA, Sabato 6 dicembre 2025, ore 15:30 – alla Pinacoteca Civica di Como

Sabato 6 dicembre 2025, ore 15:30 – Pinacoteca Civica di Como

DISEGNARE IN PINACOTECA

La pratica di disegno dal vero
Lezione con Giovanni Colombo, pittore e incisore

Da secoli il disegno dal vero è un esercizio fondamentale per allenare lo sguardo e affinare la mano: osservare un volto, percepirne le proporzioni, coglierne la luce e tradurla in segno è una forma di conoscenza che attraversa le epoche. Durante l’incontro i partecipanti potranno sperimentare questa pratica direttamente sulle opere esposte in mostra, stabilendo un dialogo sensibile con i ritratti di personaggi che hanno segnato la storia.

Un pomeriggio immersi nella bellezza dell’arte e nella pratica viva dell’osservazione

l’evento si svolge nell’ambito della mostra
La Collezione. Paolo Giovio e i ritratti senza tempo, con gli oltre 38 ritratti autentici oggi ritrovati e conservati — provenienti dalla Pinacoteca Civica di Como e integrati da prestiti da musei e collezioni private — in un percorso che rievoca la straordinaria impresa collezionistica di Paolo Giovio e il suo visionario progetto di museo delle personalità illustri,
a cura dello storico dell’arte Bruno Fasola, visitabile fino all’8 febbraio 2026. 

La lezione è aperta a tutti — anche a chi non ha mai seguito un corso di disegno — perché l’atto di guardare e tracciare è un gesto primario e accessibile. Agli iscritti verrà inviato via email un tutorial PDF introduttivo alla pratica artistica dell’incontro.

Durata: 1 h e 30’
Costo: € 11,00 + biglietto d’ingresso alla Pinacoteca (€ 4,00, da pagare sul posto)
Prenotazione obbligatoria entro venerdì 5 dicembre via email: amicideimuseicomo@gmail.com

Evento realizzato in collaborazione con l’Associazione Amici dei Musei di Como. 

QUI CARTELLA STAMPA DELLA MOSTRA con video e immagini 

LA COLLEZIONE. PAOLO GIOVIO E I RITRATTI SENZA TEMPO

Per la prima volta esposti tutti i ritratti originali della Pinacoteca civica di Como, accanto ai prestiti dei musei e dei privati in una mostra evocativa del primo Museo moderno

A cura dello storico dell’arte Bruno Fasola 

24 ottobre 2025 – 8 febbraio 2026

Pinacoteca civica di Como 

Una mostra storica per il Giubileo 2025

Nell’anno del Giubileo, la Pinacoteca civica di Como celebra uno dei suoi più illustri concittadini con una grande mostra dedicata a Paolo Giovio (1483–1552), umanista, vescovo, medico e storico, nonché ideatore della più ambiziosa galleria di ritratti del Rinascimento europeo.

La Collezione. Paolo Giovio e i ritratti senza tempo, a cura di Bruno Fasola, riunisce per la prima volta un nucleo consistente di opere originali della collezione gioviana, provenienti dalla Pinacoteca, da prestigiose istituzioni museali e dai collezionisti privati. L’ultima mostra dedicata alla collezione gioviana risale al 1983 in occasione del V centenario della nascita di Paolo Giovio, pertanto l’esposizione di Como è molto attesa dal pubblico e dagli studiosi. 

<La valorizzazione del patrimonio culturale comasco è il faro che ha guidato ogni singolo intervento sui beni dei cittadini comaschi, siano beni immobili, beni mobili o beni museali – afferma Alessandro Rapinese, Sindaco di Como – quando mi sono insediato ho trovato un patrimonio con un potenziale immenso ma svilito e umiliato, oggi, dopo tre anni di duro lavoro guardo con orgoglio a ciò che è diventata la Pinacoteca e a ciò che potrà essere nei prossimi anni: un serio modello di gestione e valorizzazione culturale a servizio della comunità. Il viaggio sarà ancora lungo ma la strada è quella giusta. Viva la Pinacoteca civica di Como>. 

Una collezione enciclopedica di volti e storie

La raccolta, costituita da Giovio in circa trent’anni, comprendeva oltre quattrocento ritratti di personaggi di ogni tempo e provenienza: da Romolo fino ai protagonisti del suo tempo, passando per figure del mondo musulmano, dell’Etiopia e della Moscovia.

La selezione, straordinariamente inclusiva per l’epoca, includeva anche avversari della cristianità come i pirati turchi, nemici personali di Giovio come Georg Frundsberg, e donne celebri come Faustina Mancini e Rossellana, moglie di Solimano il Magnifico. Una parte significativa era dedicata a letterati, umanisti, papi ed ecclesiastici — da Pietro Bembo a Daniele Barbaro, fino a Clemente VII. 

<Questa esposizione rappresenta il giusto connubio tra la tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio museale e la sua restituzione ad un pubblico eterogeneo – afferma Enrico Colombo, Assessore alla Cultura del Comune di Como – Un lavoro corale, frutto della condivisione delle professionalità in capo al settore Musei, i cittadini comensi, le istituzioni e le associazioni culturali del territorio che hanno deciso di puntare sulla Pinacoteca civica attraverso l’Art Bonus e ad altre forme di sostegno. Un momento, questo, in cui dobbiamo essere fieri della ricchezza del patrimonio culturale cittadino e della sua comunità che sta vivendo una nuova primavera, nel riaffezionarsi ai propri Musei.

“La collezione. Paolo Giovio e i ritratti senza tempo” è la chiave di volta all’interno di un progetto molto più ampio di rigenerazione culturale della città di Como>. 

I ritratti erano accompagnati da testi illustrativi, gli Elogia, redatti dallo stesso Giovio a descrizione fisica e morale del personaggio raffigurato.

Come spiega il curatore Bruno Fasola < Paolo Giovio si procurò i ritratti richiedendoli ai suoi protettori, ai personaggi che conobbe personalmente, uomini politici, ecclesiastici, uomini di cultura e agli artisti che conosceva personalmente come il Vasari, di cui fu ispiratore nella compilazione delle Vite. Più che la qualità artistica del ritratto, che comunque non mancò di esser presente nella collezione, a Giovio interessava che il ritratto fosse veritiero. Egli cercava la “vera imago” del personaggio rappresentato e si documentava, per quanto possibile, sulla provenienza della fonte da cui era tratto il ritratto, quando non era stato realizzato dal vero. La collezione, come il Museo in cui era ospitata, divennero subito famosi presso gli uomini di cultura e i potenti del tempo che inviarono i loro pittori a Como a copiare i ritratti, primo fra tutti il duca Cosimo I Medici, protettore del Giovio. Si formarono così altre serie che vennero in seguito integrate: la Gioviana degli Uffizi, quella della Pinacoteca Ambrosiana di Milano, la serie del castello di Ambras ora al Kunsthistorisches Museum di Vienna. La stampa degli Elogia del 1575 con le illustrazioni di Tobias Stimmer dei ritratti gioviani diede poi impulso ulteriore alla diffusione delle immagini degli uomini illustri>. 

La “Villa Museo” e la dispersione della collezione

I ritratti erano destinati a un edificio senza precedenti: la “Villa Museo” sulle rive del lago di Como, concepita da Giovio come luogo di celebrazione della memoria storica attraverso l’arte.

Decorata con affreschi raffiguranti le Muse e i loro interpreti, la villa fu il primo esempio di spazio progettato per custodire una collezione pubblica.

Demolita prima del 1615 per far posto all’attuale Villa Gallia, vide la dispersione della collezione, oggi in parte riunita con il maggior nucleo conosciuto dei 38 dipinti originali conservati in Pinacoteca Civica. 

Le opere in mostra

Oltre ai 38 ritratti originali di proprietà comunale, la mostra annovera il bellissimo ritratto di Alessandro Achillini delle Gallerie degli Uffizi, il ritratto di Francesco Maria Della Rovere attribuito alla bottega di Tiziano, l’autoritratto di Baccio Bandinelli o l’affascinante Rossellana Uxor Solimani, che rappresentano solo una parte degli enigmatici personaggi delle collezioni private, che si potranno ammirare in Pinacoteca. 

Tra i capolavori figurano infatti opere di Dosso Dossi, Amico Aspertini, Bernardino Campi, Ridolfo del Ghirlandaio, Francesco Salviati, Baccio Bandinelli e le botteghe di Tiziano, di Sebastiano del Piombo e di François Clouet. In esposizione anche il celebre ritratto di Cristoforo Colombo, considerato il più veritiero tra quelli pervenuti.

In mostra, virtualmente, e in catalogo saranno presenti anche i preziosi singoli ritratti della Pinacoteca di Brera, della National Gallery of Canada di Ottawa, del Chicago Art Institute e della Sidney Art Gallery of New South Wales, che per motivi conservativi non è stato possibile esporre. 

Un allestimento che dialoga con il visitatore

Il percorso espositivo allestito nelle sale del piano nobile della Pinacoteca civica di Como accompagna il pubblico in un’esperienza immersiva e coinvolgente.

Arte, storia e tecnologia si intrecciano per restituire vita e attualità alla visione di Paolo Giovio, primo collezionista della storia a intuire il potere del ritratto come strumento di memoria e identità.

Quattro sale tematiche mettono in dialogo i ritratti, mentre il grande salone centrale ospita un’installazione multimediale che permette ai visitatori di “varcare la soglia del tempo” e incontrare idealmente Giovio e i protagonisti della sua collezione. 

Le installazioni multimediali site-specific, ideate e realizzate da OLO creative farm, rinnovano lo spirito innovatore di Giovio con tre esperienze originali che uniscono narrazione visiva, interattività e scoperta.

Nella stanza immersiva, proiezioni e video accompagnano il visitatore in un viaggio tra le vite e le gesta di sei personaggi emblematici scelti con il curatore Bruno Fasola. Le immagini si animano sulle pareti fino a dar vita al Dialogo degli uomini illustri, un confronto visivo tra guerrieri e letterati che si trasforma in una suggestiva “costellazione umana”.

Lo spazio Campo quadro propone invece un approfondimento interattivo dei ritratti esposti: un grande touchscreen consente di esplorare le opere, scoprire le connessioni tra i personaggi e addentrarsi nel mondo culturale e politico del tempo di Giovio.

Infine, con La Collezione Siamo Noi, ogni visitatore può fondere digitalmente il proprio volto con quello di un personaggio storico, ricevendo via e-mail un ritratto personalizzato — simbolico passaggio di testimone tra passato e presente.

L’allestimento trasforma la Pinacoteca di Como in un luogo di memoria viva, dove la tecnologia diventa strumento di conoscenza e partecipazione. Un ponte tra arte e innovazione che celebra la modernità di Paolo Giovio e la sua visione universale della cultura.

Due nuove sale rimarranno dedicate permanentemente alla quadreria di Paolo Giovio, rinnovando così il percorso di visita del museo e il legame tra la città e il suo più illustre umanista. 

<Dopo un intenso lavoro di ricerca e valorizzazione, siamo orgogliosi di restituire alla comunità una collezione che rappresenta un patrimonio prezioso per la città. Paolo Giovio, comasco di nascita, pose proprio qui le fondamenta di quella che oggi definiamo la moderna concezione di museo – dichiara Veronica Vittani, responsabile dei Musei Civici e curatrice della Pinacoteca. La sua raccolta, audace e visionaria, di ritratti di personaggi antichi e contemporanei, si configura come un racconto visivo straordinario: una costellazione di storie che continua a stimolare curiosità, riflessione e dialogo>. 

Restauri, pubblicazione e attività didattiche

La mostra è il risultato di una campagna di restauri avviata dal Comune di Como nel 2021 con il sostegno di istituzioni, associazioni e privati del territorio.

A corredo dell’esposizione, sarà pubblicato un importante volume scientifico edito da Electa, curato da Bruno Fasola che raccoglierà le schede dei ritratti ad oggi conosciuti e un importante contributo dalle Gallerie degli Uffizi. 

Un convegno per la comunità scientifica

Il 31 gennaio 2026 la Pinacoteca Civica organizzerà un convegno di approfondimento sugli studi più recenti dedicati a Paolo Giovio e alla sua collezione con la partecipazione di Bruno Fasola, Sonia Maffei (Università di Pisa), Alberica Barbolani Da Montauto (Gallerie degli Uffizi), Francesca Del Torre (Kunsthistorisches Museum di Vienna), Costanza Barbieri (Accademia di Belle Arti di Roma), Andrea Donati (storico dell’arte) e Magda Noseda (già Archivio di Stato). 

La collezione diventa un album delle figurine

La Pinacoteca, in collaborazione con l’associazione Luminanda e le insegnanti Erica Pigliapochi (Istituto Como Lago), Chiara Butti (Istituto Como Nord) e Laura Somigliana, ha dato vita a un progetto originale: trasformare la collezione museale in un album di figurine. Questo strumento, pensato per stimolare la curiosità e la partecipazione dei più piccoli, sarà distribuito a tutti gli alunni delle classi terze delle scuole primarie della città.

Attraverso giochi, attività e contenuti educativi, i bambini potranno scoprire la figura di Paolo Giovio e immergersi nella sua straordinaria raccolta di ritratti. La storia si trasforma così in un’esperienza ludica e condivisa, capace di avvicinare i giovani esploratori all’arte e alla memoria del territorio. 

Iniziative collaterali

La mostra vedrà la realizzazione di una serie di eventi collaterali e verranno inoltre programmate visite guidate con il curatore e attività per bambini e famiglie durante tutto il periodo della mostra. 

Durante il periodo di apertura, la mostra sarà visitabile con il normale biglietto d’ingresso della Pinacoteca oppure con la CoMmUnity card, la tessera annuale che consente l’accesso a tutte le mostre temporanee e alle collezioni permanenti della Pinacoteca civica.

La card consente di accedere senza limiti alla Pinacoteca civica, al Tempio Voltiano e alla Cattedrale di Como negli orari di apertura ed è valida 365 giorni dalla data di acquisto.

È acquistabile presso le biglietterie museali, l’Info point del Broletto e su https://museicomo.vivaticket.it/ 

https://www.oggiacomo.it/eventi/La-Collezione.-Paolo-Giovio-e-i-ritratti-senza-tempo/  

Info mostra

Sede | Pinacoteca Civica di Como – via Diaz 84

Durata |24 ottobre 2025 – 8 febbraio 2026

Inaugurazione |23 ottobre ore 18

Orari | da martedì a domenica ore 10.00 -18.00 (ultimo ingresso ore 17.30)

Mostra compresa nel biglietto d’ingresso della Pinacoteca

Biglietti acquistabili su https://museicomo.vivaticket.it/

Info pubblico Tel. +39 031 269869 – pinacoteca@comune.como.it

www.comune.como.it > vivere il comune > luoghi

Facebook e Instagram @musei civici como 

Pinacoteca civica di Como

Inaugurata nel 1989 nel seicentesco Palazzo Volpi, la Pinacoteca conserva le opere pittoriche e scultoree patrimonio della città. La collezione, che dal Medioevo arriva sino al contemporaneo, si è costituita attraverso lasciti, donazioni, acquisti e documenta l’arte del territorio a partire dagli edifici religiosi, passando per la ritrattistica, il paesaggio, la pittura di genere sino alle ricerche novecentesche legate al Futurismo, al Razionalismo e al design. Fulcro delle collezioni, la cinquecentesca raccolta di ritratti di Uomini Illustri di Paolo Giovio, i disegni dell’architetto futurista Antonio Sant’Elia e alcune delle opere più significative del Gruppo Como, gli Astrattisti comaschi del Novecento. 

Biografia di Bruno Fasola

Bruno Fasola, storico dell’arte, è uno dei massimi esperti della collezione gioviana. È professore di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Como Aldo Galli. Collabora con vari enti e istituzioni per la realizzazione di studi monografici e ricerche storico-artistiche. È consulente per la Commissione Nazionale per l’Edizione dell’Opera Completa di Paolo Giovio per la quale ha realizzato parte delle schede del volume Iconografia di cui è curatore, di prossima pubblicazione presso il Poligrafico dello Stato. 

CONTATTI PER LA STAMPA

Ellecistudio

Paola Carlotti   paola.carlotti@ellecistudio.it +39 335 7059871

Chiara Lupano  chiara.lupano@ellecistudio.it +39 335 7835403                                                                                                                       

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Piazza del Popolo 14

Como

Tel. +39.031301037   +39.3357059871

ARTE · Biografie di persone · Monizza Gerardo · Nodo Libri

Giuliano Collina, 1938-2025. Il ricordo di Gerardo Monizza

+ In memoria +
Giuliano Collina [1938-2025]
Giuliano Collina: artista totale. È stato uno sperimentatore, ma capace di giungere sempre ad un risultato. Così per tutta la sua lunga vita artistica.
Era anche invidiabile.
Il suo studio (prima a Maslianico poi in via Brusadelli, zona ex Ticosa) è stato un luogo di riferimento aperto a tutti. Anche ai non artisti; anche a quelli che ‘l’arte contemporanea non la capisco’. A questi, Giuliano non dava spiegazioni (sulla ‘contemporaneità’ dell’arte), ma mostrava il lavoro della giornata: fosse un dipinto, un disegno, uno schizzo, un ritaglio, uno strappo di tessuto.
Il visitatore, immerso inconsapevolmente nella ‘contemporaneità’ dell’arte, usciva magari perplesso, ma non infastidito.
“Cosa c’è da capire”, diceva Giuliano: “guarda”.
Nella sua lunga vita umana e artistica ha accumulato soddisfazioni che accettava come un segnale illuminante sulla strada che andava percorrendo. Non ho mai percepito che cercasse il riconoscimento (la sua ‘amata’ città gli ha riconosciuto il merito di essere artista di valore e di fama) che pure gli derivava dai collezionisti sparsi ovunque.
Finisce quasi come artista concettuale; è a lungo scultore (del metallo, soprattutto, che modella con piacere e facilità), ma soprattutto è pittore (visionario, immaginifico, materico); poi anche stupendo incisore. Alcuni suoi lavori (conservati in molte case comasche) sono un continuo, devoto omaggio al territorio: alle sue ombre e alle sue luci…
Ma Giuliano aveva il dono rarissimo (oggi) del ‘segno’. Qui scatta l’invidia.
Matita, biro, penna, pennarello, pennello… nella sua mano erano una bacchetta magica che segnava carta o cartoncino in modo ‘assoluto’. Non aveva ripensamenti tale era la sua capacità di fissare quel che vedeva o che immaginava; era sempre un segno tanto essenziale quando efficacemente espressivo. Un dono, appunto.
Lavorava ogni giorno e, tra azioni che assumevano la consistenza dell’opera, riempiva pagine di segni e segni nei suoi album. Sfogliarli era un piacere quasi fisico.
Lo conoscevo da sempre: ero amico di suo padre Piero e dei suoi fratelli Enrico e Davide. Lo frequentavo senza continuità. Nel gennaio del 2021 (anno dantesco, per intenderci) mi presentai nel suo studio con una proposta: illustrare la Divina Commedia.
Eravamo seduti uno di fronte all’altro e mi chiese: “Cento disegni?”. Riposi: “Uno per canto… in un’edizione speciale; in un formato non consueto, in modo diverso”.
Reagì subito dicendo che non avrebbe certamente rifatto Doré o Dalì o Sironi… e ci intendemmo subito che non era un’illustrazione della Divina Commedia bensì una indagine pittorica, cromatica, espressiva sul viaggio di Dante all’Inferno, Purgatorio, Paradiso.
Giuliano ci pensò un attimo e concluse che ci sarebbe voluto almeno mezzo anno.
Si mise all’opera e s’impegnò per pochi mesi. Un lavoro magnifico che avremmo (2022) esposto in Duomo e poi a Lugano Massagno. Un lavoro che è diventato un libro prezioso, ma che è stato l’occasione per incontrare Giuliano almeno tre volte la settimana, per alcuni mesi, ricavandone sempre idee, spunti, riflessioni, suggerimenti. L’ho sentito raccontare decine di volte, a spettatori sempre differenti, il crescere quotidiano del suo viaggio nella Commedia.
Ci mancherai, Giuliano e con te i tuoi modi, i tuoi colori, i tuoi segni. Resta – per fortuna – un’opera immensa come una miniera tutta da scoprire e da scavare. Il tuo lavoro non si perderà.
Giuliano Collina ha curato per NodoLibri “La Divina Commedia illustrata”, elegante opera in cofanetto rigido: 112 tavole, realizzate con varie tecniche pittoriche, attraverso cui Collina ha saputo narrare i cento canti della Commedia partendo da personaggi, luoghi, percorsi – che Dante Alighieri incontra e segue nel suo viaggio – con attimi di movimento e invenzioni di colori.
ARTE · Eli Riva · Mostre

ELI RIVA scultore, conoscerne l’arte, il pensiero e i segni in città, a cura di Giovanna Riva e Paolo Aquilini, alla Fondazione della Seta ETS, Via Castelnuovo , 5, Como, il 20 novembre 2025

ARTE · Brianza · GENIUS LOCI · LAGO DI COMO-LARIO: Luoghi · LUOGHI D'ITALIA · STORIA LOCALE E SOCIETA' · Tajana Tino

Tajana Clemente, Passeggiate comasche 3. Un viaggio dalla cintura urbana alla Brianza, a cura di Pietro Berra, New Press edizioni, 2025

Il libro “Passeggiate comasche 3. Un viaggio dalla cintura urbana alla Brianza” di Clemente Tajana, curato da Pietro Berra e pubblicato da New Press Edizioni nel 2025, è il terzo volume di una trilogia dedicata al territorio della provincia di Como.

In questo terzo libro, l’autore esplora i centri della cintura urbana limitrofi a Como, come San Fermo e Tavernerio, per poi scendere verso la Bassa, toccare l’Olgiatese ed esplorare ampiamente la Brianza erbese e canturina.

Il testo racconta anche di Campione d’Italia, exclave italiana nel territorio svizzero, nota per i Maestri Campionesi, artigiani e artisti di epoca tardo medievale.

Clemente Tajana, ingegnere e architetto, unisce la sua competenza tecnica alla passione del camminatore per cogliere e raccontare dettagli storici, artistici, architettonici e paesaggistici che definiscono l’identità dei luoghi.

Il volume chiude il trittico iniziato con i primi due libri che hanno avuto molto successo per la capacità dell’autore di coniugare conoscenza e sensibilità emotiva nella descrizione del territorio comasco, dal capoluogo fino ai borghi lacustri e ora alla pianura e Brianza.

Indice delle località

Questi, per la precisione, i Comuni di cui Tajana ci racconta la storia, i personaggi e gli elementi di interesse architettonico, suggerendo puntualmente anche delle passeggiate da compiere nei dintorni: Albese con Cassano, Appiano Gentile, Campione d’Italia, Cantù, Canzo, Capiago Intimiano, Casnate con Bernate, Erba, Fino Mornasco, Grandate, Inverigo, Lomazzo, Montano Lucino, Montorfano, Olgiate Comasco, San Fermo della Battaglia, Tavernerio, Vertemate con Minoprio e Villa Guardia

  1. https://www.laprovinciadicomo.it/stories/premium/como-citta/passeggiate-comasche-il-terzo-libro-di-tajana-con-la-provincia-o_3432680_11/
  2. https://www.newpressedizioni.com/scheda-libro/clemente-tajana/passeggiate-comasche-9788893562249-727109.html
  3. https://coatesa.com/2025/10/07/clemente-tajana-il-decumano-di-como-una-via-da-leggere-in-la-provincia-6-ottobre-2025-pag-36/
  4. https://www.hoepli.it/libro/passeggiate-comasche/9788893562249.html
  5. https://books.google.com/books/about/Passeggiate_comasche.html?id=TWkZ0QEACAAJ
  6. https://www.libraccio.it/libro/9788893562249/clemente-tajana/passeggiate-comasche.html
  7. https://www.mondadoristore.it/passeggiate-comasche-libro-clemente-tajana/p/9788893562249
  8. https://www.ebay.it/itm/136059046973
  9. https://coatesa.com/2023/05/18/tajana-clemente-passeggiate-comasche-in-cammino-per-como-e-dintorni-tra-storia-e-futuro-testi-a-cura-di-piero-berra-copertina-di-mirna-ortiz-new-press-edizioni-2023/
  10. https://libreriadelmare.it/negozio/passeggiate-comasche-cofanetto-clemente-tajana-9788893560498/
  11. https://www.laprovinciadicomo.it/stories/cultura-e-spettacoli/scoprire-segreti-como-libro-tajana-o_1517171_11/
  12. https://www.newpressedizioni.com/libri-collana-passeggiate-creative-63620.html
  13. https://www.libreriauniversitaria.it/passeggiate-comasche-tajana-clemente-new/libro/9788893562249
  14. https://www.ebay.it/itm/236077035823
  15. https://www.ibs.it/libri/autori/clemente-tajana