a: da classificare · Manoukian Agopik · STORIA LOCALE E SOCIETA' · Torno

Sul filo della storia, DAL FILO DI LANA AL FILO DI FERRO, AL FILO …, Ricerca sulla STORIA ECONOMICA DI TORNO dal 1900 a oggi, a cura di Silvana Beccarelli, Agop Manoukian, Vincenzo Marrano, Jacopo Pigoni e Giorgio Ratto, in Via De Benzi 17, Torno, ore 21. 2° serata: 21 aprile 2017. APPUNTI a cura di Paolo Ferrario

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vai alla 1° serata:

Sul filo della storia, DAL FILO DI LANA AL FILO DI FERRO, AL FILO …, Ricerca sulla STORIA ECONOMICA DI TORNO dal 1900 a oggi, a cura di Silvana Beccarelli, Agop Manoukian, Vincenzo Marrano, Jacopo Pigoni e Giorgio Ratto, in Via De Benzi 17, Torno, ore 21. 1° serata: 7 aprile 2017. APPUNTI a cura di Paolo Ferrario

CONVEGNI, incontri, dibattiti, corsi, festival · Manoukian Agopik · STORIA LOCALE E SOCIETA' · Torno

Sul filo della storia, DAL FILO DI LANA AL FILO DI FERRO, AL FILO …, Ricerca sulla STORIA ECONOMICA DI TORNO dal 1900 a oggi, a cura di Silvana Beccarelli, Agop Manoukian, Vincenzo Marrano, Jacopo Pigoni e Giorgio Ratto, in Via De Benzi 17, Torno, ore 21. 1° serata: 7 aprile 2017. APPUNTI a cura di Paolo Ferrario

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Com’è cambiata Torno negli ultimi cento anni?

Che lavoro faceva la gente all’inizio del secolo scorso?

Che lavoro fa oggi?

E quali sono le prospettive per il futuro?

Queste sono alcune  domande alla base della ricerca sulla storia economica di Torno dal ‘900 a oggi, che verrà presentata in due serate (venerdì 7 e venerdì 21 aprile, alle ore 21.00) presso la sede dell’Associazione Culturale “Via de Benzi 17” in via de Benzi 17 a Torno.

Un gruppo di soci dell’Associazione costituito nel maggio del 2016  e composto da Silvana Beccarelli, Agop Manoukian, Vincenzo Marrano, Jacopo Pigoni e Giorgio Ratto si è impegnato nella raccolta e ricerca di racconti di famiglia, di pubblicazioni già esistenti, di documenti d’archivio e di immagini d’epoca al fine di ricomporre un quadro d’insieme  dell’evoluzione economica e sociale intervenuta a Torno nel corso del tempo e di individuare  i fattori che hanno favorito o rallentato i cambiamenti.

Ci auguriamo che questa iniziativa  possa suscitare interesse in chi abita a Torno e anche in chi si interroga sulle vicende di un piccolo comune lariano.

vai alla 2° serata:

https://coatesa.com/2017/05/04/sul-filo-della-storia-dal-filo-di-lana-al-filo-di-ferro-al-filo-ricerca-sulla-storia-economica-di-torno-dal-1900-a-oggi-a-cura-di-silvana-beccarelli-agop-manoukian-vincenzo-marrano-jacopo-p-2/

APPUNTI della prima serata, 7 aprile 2017

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CONVEGNI, incontri, dibattiti, corsi, festival · Manoukian Agopik

Agopik Manoukian parlerà degli  Armeni nella storia, Osteria del Gallo, Como, via Vitani 16, ore 17.30, ingresso libero, 18 novembre 2015

CAFFÈ LETTERARIO
Osteria del Gallo, via Vitani 16, ore 17.30, ingresso libero

Agopik Manoukian parlerà di un argomento di grande attualità Gli Armeni nella storia.

Sorgente: MERCOLEDÌ 18 NOVEMBRE – La Settimana InCom – La Provincia di Como La Provincia di Como – Notizie di Como e provincia

BIBLIOGRAFIE, LIBRI e EDITORI · Manoukian Agopik

AGOP MANOUKIAN, PRESENZA ARMENA in ITALIA 1915-2000, Guerini e associati, 2014. Recensione in Corriere di Como 1 febbraio 2015

Manoukian Agopik · Storia e Economia

MANOUKIAN AGOP, Presenza armena in Italia, 1915-2000, Guerini e associati, 2014, p. 380, da POLITICHE SOCIALI e SERVIZI

Agop Manoukian (Agopik per gli amici) illumina un aspetto particolare dei grandi flussi demografici che caratterizzano il mondo moderno e quello più specifico dell’Italia.

Leggiamo le sue parole: “soggetto di questa microstoria è il piccolo frammento italiano della grande diaspora armena” (pag. 11)

DIASPORA. Assume grande rilevanza nella narrazione questo concetto: “con questa espressione non si individua un vero e proprio gruppo, ma si identifica uno spazio sociale e immaginario che include sia istituzioni che hanno un forte punto di riferimento con il paese e il luogo da cui un tempo si sono staccati” (pag. 14)

La ricerca che si snoda in queste pagine è molto articolata e comprende aspetti storici, religiosi, socioantropologici, soggettivi ed identitari

Si capisce molto anche della società italiana inoltrandosi nel percorsi di insediamento degli armeni.  Il titolo “Presenza armena in  Italia” riassume bene l’intento narrativo ed analitico.

Riassumo qui alcuni punti fondamentali della struttura di questo libro:

  • l’obiettivo principale è “raccogliere i frammenti di una memoria che lentamente si va perdendo” (pag. 11)
  • si tratta di una “minoranza demografica” costituita, nel corso del tempo, da oscillanti ” mille e le due-tremila unità” (pag.  336). Proprio questo è l’interesse del libro: come una minoranza così estrema ha mantenuto memoria, costruito soggettività e relazioni, creato mercato
  • come la macrostoria (il genocidio armeno del 1915, messo in ombra nel “secolo breve” dall’Olocausto) si interseca con “le strategie con cui gli armeni, singolarmente o in connessione fra loro, si sono inseriti nel tessuto sociale italiano” (pag. 13)
  • i caratteri dei processi di insediamento in diversi territori: Milano, Roma, Venezia. E mi piacerebbe aggiungere Como, con la storia della industria di vernici Lechler, raccontata da Agop Manoukian in altri studi documentali
  • come funzionano i processi di integrazione e di assimilazione, quando si è in presenza di una bassa concentrazione demografica come quella dei nuclei armeni
  • la comunanza dell’esser “profughi” ossia costretti “a fuggire in avanti”
  • cosa vuol dire “narrare”, quando si parla di persone singole (“biografie”) , ma in riferimento a gruppi sociali fortemente identitari
  • l’importanze delle organizzazioni associative in queste vicende
  • la contaminazione fra culture e i ruoli integrativi della religione e dei rituali familiari
  • l’importanza della lingua armena (e della sua legittimazione)  nel tenere assieme questa comunità
  • il ruolo dell’arte e della creatività nella costruzione quotidiana del “senso” da dare alla esistenza individuale e alla vicenda storica

Insomma: un libro che, parlando di un aspetto parziale della demografia mondiale, illumina angoli pieni di significato per la sociologia, l’antropologia e la politica

Grazie per questo dono, Agopik

Paolo Ferrario che, con Luciana, è sceso verso TORNO, zona lago, ore 19 e 30 del 18 novembre 2014

MANOUKIAN AGOP, Presenza armena in Italia, 1915-2000, Guerini e associati, 2014, p. 380 « POLITICHE SOCIALI e SERVIZI.

de Benzi 17 - Torno · Manoukian Agopik · Teatri · Torno

prova generale di 1914 TREGUA DI NATALE, opera teatrale scritta e diretta da Giuseppe Di Bello, interpretata dall’attore Marco Continanza e con la scenografia di Laura Clerici, giovedì 30 ottobre, alle ore 21.00, all’apertura dello spazio di Via de’ Benzi 17, a Torno, per la conclusione della prima fase del restauro dei locali dell’ex-Farmacia. (con un audio della presentazione di Agopik Manoukian)

                                          siamo lieti di invitarvi, giovedì 30 ottobre, alle ore 21.00,
all’apertura dello spazio di Via de’ Benzi 17, a Torno, per la conclusione della prima fase del restauro dei locali dell’ex-Farmacia. 
Nell’occasione potrete assistere alla prova generale di 
1914 Tregua di Natale,
opera teatrale scritta e diretta da Giuseppe Di Bello, interpretata dall’attore Marco Continanza e con la scenografia di Laura Clerici, che hanno qui preparato lo spettacolo
che porteranno in scena in prima nazionale il 4 novembre, a Cantù, nell’ambito della Giornata della Pace.

LA TREGUA DI NATALE

Basilica di San Vincenzo in Galliano, Cantù, ore 21, ingresso libero

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La tregua di Natale. Testo e regia di Giuseppe di Bello. Con Marco Continanza. Scenografia di Laura Clerici. Organizzazione di Michele Ciarla. Una produzione dell’associazione culturale Anfiteatro
Durante l’inverno del 1914, al confine tra la Francia e il Belgio, inglesi e tedeschi erano impantanati in una logorante guerra di posizione combattuta nella disumana condizione delle trincee, con assalti quotidiani nei quali molti soldati perdevano la vita nel tentativo di strappare qualche metro al nemico.

Queste terribili condizioni accomunavano i due schieramenti e forse proprio la sensazione del male comune portò i soldati a scambiarsi qualche favore che rendesse la vita meno impossibile e così, sfidando l’accusa di tradimento cominciarono, ad esempio, a non aprire il fuoco durante i pasti ma nessuno poteva immaginare quello che sarebbe accaduto da lì a poco.

Era la vigilia di Natale e per entrambi gli schieramenti, assieme agli ordini che dicevano che i combattimenti non avrebbero dovuto essere interrotti per nessun motivo, erano arrivati anche i pacchi dono che contenevano dolci, liquori, tabacco, alberelli natalizi e candele.

Quella sera i tedeschi addobbarono le loro trincee e mentre si scambiavano gli auguri un soldato intonò la canzone Stille nacht. Prima si fece silenzio poi a uno ad uno tutti i soldati cominciarono a cantare e a quelli si aggiunsero i soldati inglesi intonando la stessa canzone. Da quel momento i soldati dei due eserciti non smisero più di cantare, ognuno nella propria lingua e ognuno al riparo della propria postazione. Poi questa “fiaba” continua in un crescendo di fatti che se non fossero stati documentati da entrambe le parti, sembrerebbero davvero incredibili: i soldati uscirono dalle trincee, e si salutarono, e si scambiarono dei doni, e mostrarono le foto delle loro fidanzate, mogli, figli e madri, e seppellirono i morti, e per loro si suonarono le cornamuse, mangiarono insieme scambi di doni e di cibo, e poi musica e balli fino a una affollatissima partita di calcio giocata sulla terra di nessuno tra gli inglesi del reggimento Scottish Seaforth Highlanders e i soldati tedeschi del Reggimento Sassone.

Il pallone fu messo insieme con stracci legati con lo spago, mentre le porte furono delimitate da pile di cappotti. (Si racconta che i giocatori di ogni squadra fossero una sessantina e che la partita finì con la vittoria dei tedeschi per 3 reti a 2). La notizia della tregua intanto si diffuse e nei giorni successivi dalle trincee partirono innumerevoli lettere per raccontare alle famiglie quello che stava accadendo e alcune di quelle lettere, assieme a qualche foto, finirono sui quotidiani che titolarono commossi che inglesi e tedeschi si stringevano la mano sui campi di battaglia. Allora intervennero gli alti comandi e la tregua fu interrotta ma i soldati fecero un patto solenne, che nel caso li avessero costretti a riprendere i combattimenti nessuno avrebbe mirato ad altezza uomo, ma reso inoffensive le munizioni… “sparando alle stelle in cielo”.

L’Amministrazione canturina, vuole ricordare questo episodio storico e regalare lo spettacolo, in prima nazionale, alla città.

(da una scheda di Alessio Brunialti, La Provincia di Como


Appunti audio della serata:

CARI AGOPIK E FRANCA
vi siamo molto grati per l’invito al monologo 1914 Tregua di Natale
Questa serata resterà incisa nella nostra memoria sia per la bravura del giovane attore , sia per la bellezza di luogo della ex farmacia
mi sapete cultore del “genius loci” che occorre ritrovare in certi spazi (e allora vi allego un mio saggio su questo tema)
questo simbolo si riattiva quando ci sono persone che lo sanno custodire. e voi lo avete saputo fare
ho molto apprezzato anche la davvero bellissima introduzione di agopik, con quel riferimento all'”arte del mescolare” ingredienti benefici
torno è collegata a como con così tanti battelli che (di fatto) sono come una metropolitana lacuale
quel grande locale si presta a tantissime operazioni culturali: mostre, presentazioni di libri, discussione su temi di valore
è davvero corrispondente a quello che chiamo: il fare cose grandi da luoghi piccoli
è così che dovrebbe agire la nostra generazione: trasferire (nei limiti del possibile) pezzi di passato utili per il futuro
saluti cari , grazie ancora e arrivederci
paolo e luciana

vedi anche

LONDRA – E’ la notte di Natale del 1914. Sul fronte della prima guerra mondiale, gli eserciti di due paesi si guardano dalle rispettive trincee, a poche centinaia di metri di distanza l’una dall’altra. Poi un soldato tedesco comincia a cantare “Stille Nacht”, la più famosa canzone natalizia, dalla trincea opposta un soldato inglese risponde cantando “Silent night” e poco per volta i nemici escono all’aperto, con le mani alzate, e si abbracciano. E’ un momento passato alla storia: il breve armistizio di Natale, che interruppe per qualche ora il conflitto segue qui http://www.repubblica.it/esteri/2014/11/14/news/natale_festa_della_condivisione_lo_short_movie_pubblicitario_un_capolavoro-100510013/
ARTE · Manoukian Agopik · NESSO

due pagine su NESSO del pittore Grigorij Ivanovič Sciltian (Šil´tjan) (1900-1985), tratte da Gregorio Sciltian, “Mia avventura”, Rizzoli, Milano 1963 pagg. 410-11, Segnalazione di Agopik Manoukian

Un amico mi segnala queste due pagine su NESSO  del pittore Grigorij Ivanovič Sciltian (Šil´tjan) (1900-1985), tratte da

  • Gregorio Sciltian, “Mia avventura”, Rizzoli, Milano 1963 pagg. 410-11
Manoukian Agopik · Storia e Economia

Lechler. Storia e Racconti di un Marchio. In occasione del centenario di Lechler italiana si completa la collana in tre volumi scritta dal dottor Agop Manoukian, presidente di Lechler S.p.A., edita dalla casa editrice OEMME di VeneziaLechler. Storia e Racconti di un Marchio

Lechler. Storia e racconti di un Marchio

In occasione del centenario di Lechler italiana si completa la collana in tre volumi scritta dal dottor Agop Manoukian, presidente di Lechler S.p.A., edita dalla casa editrice OEMME di VeneziaLechler. Storia e Racconti di un Marchio:

  • Vernici e smalti dal 1858 VOL.1 (lingua italiana) 
    Paints and Coatings since 1858 VOL.1 (lingua inglese)
    Christian Lechler, farmacista tedesco, nel 1856 brevetta una lacca speciale per la verniciatura dei metalli. Decide di vendere la farmacia e, nel 1858, a Stoccarda, fonda la società Chr. Lechlerche da subito si specializza nella fornitura di vernici per il comparto ferroviario. E’ l’inizio di una lunga storia in cui lo studio e la ricerca chimica diventano chiave del successo imprenditoriale della società. Il volume si conclude con il racconto delle vicende della filiale italiana di Lechler che viene aperta a Ponte Chiasso nel 1889
  • Cent’anni di Lechler italiana VOL.2 (italiano)
    E’ la storia della Lechler italiana che nasce il 24 febbraio 1910 quando Giuseppe Brizzolara, Domenico La Regina e Alessandro Rizzi, dipendenti della filiale, ne acquistano la proprietà e il marchio con il sostegno di una Banca locale e di un piccolo nucleo di investitori. Il volume non si limita a raccontare la secolare storia di quella che inizialmente prende il nome di Chr. Lechler & Figlio Successori snc. Fabbrica italiana di vernici e smalti, ma ripercorre, attraverso le sue vicende, le evoluzioni della chimica italiana delle vernici ricostruendone i cambiamenti e gli sviluppi tecnologici in uno stile narrativo scorrevole ma ben documentato
  • Attraverso le immagini (didascalie in italiano)
    Through Images (didascalie in inglese)
    La trilogia Lechler si conclude con la raccolta iconografica curata da Agop Manoukian, Fabio Camozzi e Luciano Valli.
    La storia di Lechler è qui raccontata attraverso le immagini che ritraggono i protagonisti delle vicende societarie e della vita lavorativa, i documenti storici, i messaggi pubblicitari, le etichette, confezioni e cartelle colore distribuiti secondo un ordine cronologico scandito dall’evoluzione del marchio Lechler

Sfoglia on line un estratto del volume “Attraverso le immagini”!
Clicca sull’immagine per ingrandire



Per conoscere la disponibilità dei testi presso le biblioteche della Lombardia e del Canton Ticino (CH), consulta l’elenco.

da: Lechler. Storia e Racconti di un Marchio

2010

Lechler festeggia 100 anni di storia, colmi di avanguardia, sfide, evoluzioni e progressi. Una storia tutta italiana che nasce il 24 febbraio 1910 quando l’azienda Chr. Lechler & Figlio Successori di Ponte Chiasso acquisisce i diritti sul marchio e diventa una Fabbrica italiana di vernici e smalti. Il dottor Agop Manoukian, presidente di Lechler S.p.A., scrive il secondo volume della collana Lechler. Storia e Racconti di un Marchio dal titolo “Cent’anni di Lechler italiana”, unitamente alla raccolta iconografica “Attraverso le immagini”.

2008

Lechler celebra il 150° anniversario della nascita del marchio; per l’occasione, il dottor Agop Manoukian, presidente di Lechler S.p.A., scrive il primo volume della collana Lechler. Storia e Racconti di un Marchio dal titolo “Vernici e Smalti dal 1858” pubblicato dalla casa editrice OEMME.

2008

Viene installato il nuovo impianto industriale per prodotti all’acqua presso il Site di Foligno

2007

Viene acquisito lo storico marchio Stoppani, affermatosi negli anni nel settore della Rivendta con prodotti vernicianti di qualità, distribuiti anche nei principali mercati europei del settore Yachting.

2006

Nasce LechlerTech, il nuovo brand che racchiude la proposta per le imprese industriali che, attraverso la verniciatura dei propri manufatti, vogliono aggiungere un valore competitivo al proprio prodotto sul mercato.

2006

Viene installato il nuovo impianto Hydrofan presso il Site di Foligno, che segna l’inizio della terza generazione del sistema all’acqua per la carrozzeria, denominata H3O

2001

Viene inaugurato il Centre for Excellence, un’area polifunzionale dedicata alla formazione ed all’aggiornamento di clienti ed utilizzatori dei prodotti di tutte le brand del gruppo.

2001

Viene deliberata la costituzione di Lechler S.p.A. che accorpa tutte le società italiane del Gruppo.

1999

Nasce Hydrofan, un innovativo sistema di prodotti a base acqua per carrozzeria, che riduce sensibilmente le emissioni di solvente in atmosfera.

1999

A Kassel in Germania apre Lechler Coatings GmbH, è la quarta filiale Lechler in Europa.

1998

Tutte le attività legate al prodotto verniciante per l’edilizia vengono accorpate in un nuovo marchio: Chrèon.

1998

Fortissimo impulso alle attività internazionali: a Barcellona nasce Lechler Coatings Iberica e a Grenoble Lechler Coatings France.

1996

Lechler ottiene la certificazione di qualità secondo le normative ISO 9001.

1995

Apertura a Manchester della prima filiale europea: nasce nel Regno Unito Lechler Coatings UK. Si avvia la fase di internazionalizzazione di Lechler

1991

Acquisizione di Argon, azienda di Ospedaletto Lodigiano (Lo) che produce inchiostri e macchine da Stampa.

1980

Acquisizione di un’azienda con sede a Foligno (PG) che produce vernici per l’Edilizia.

1980

Con lo sviluppo dei sistemi polivalenti, Lechler entra nel settore della General Industry.

1972

Nasce BSB, il nuovo sistema a doppio strato per la carrozzeria.
Il prodotto viene utilizzato negli stabilimenti di Rivalta (TO) per i nuovi modelli in tinta metallizzata della Fiat 128 e 131.

1970

Ha inizio l’espansione delle attività produttive presso i nuovi stabilimenti di Como in località Rebbio e Luisago.

1962

F.lli Manoukian-Frama entra nel mercato degli inchiostri con il marchio Manoukian.

1956

Con l’ingresso dell’ing. Noubar Manoukian si avvia una fase di forte ristrutturazione tecnico-produttiva.

1950

Il marchio Frama promuove la nuova linea di prodotti per Edilizia e Belle arti.

1948

Nasce la F.lli Manoukian Frama che sviluppa prodotti per il settore della Cosmesi.

1938

Le attività dell’azienda vengono orientate verso la produzione e la commercializzazione di prodotti vernicianti ad alte prestazioni nei settori della carrozzeria e dell’industria.

1932

Nasce Syntex, il primo smalto a base di resine alchiliche fabbricato su formulazione originale italiana.

1925

Con l’ingresso del dottor Onnik Manoukian si rafforza l’attività autonoma di Ricerca e Sviluppo.

1910

La filiale italiana si rende indipendente.
Ad essa resterà legato indissolubilmente il marchio Lechler nel settore delle vernici.

1889

Viene aperta a Ponte Chiasso (Como) la filiale italiana.

1858

Christian Lechler fonda in Germania, a Stoccarda l’omonima fabbrica di vernici e smalti.

COMO città · Manoukian Agopik · Novecento · Storia e Economia

Lechler. storia e racconti di un marchio è un’opera tre volumi, scritta da Agop Manoukian, presidente di Lechler S.p.A., pubblicata dalla casa editrice Oemmedi Venezia

 

La storica azienda comasca, insediata per anni a Ponte Chiasso, ha ripercorso la propria storia con un’opera in tre volumi per il centenario della nascita della filiale italiana

Infatti il 24 febbraio 1910 Giuseppe Brizzolara, Domenico La Regina e Alessandro Rizzi «acquistano dalla proprietà tedesca la filiale di Ponte Chiasso, i diritti e il marchio Lechler costituendo la “Chr. Lechler & Figlio Successori fabbrica italiana di vernici e smalti”».

Lechler. storia e racconti di un marchio è un’opera tre volumi, scritta da Agop Manoukian, presidente di Lechler S.p.A., pubblicata dalla casa editrice Oemmedi Venezia. È già stato presentato il primo volume Vernici e smalti dal 1858 e prosegue ora con il secondo Cent’anni di Lechler italiana completandosi con la raccolta iconografica Attraverso le immagini.

Una pubblicazione che racconta «non solo la storia italiana dell’Azienda ma ripercorre le evoluzioni della chimica italiana delle vernici ricostruendone i cambiamenti e gli sviluppi tecnologici».

 

Manoukian Agopik

Famiglia e matrimonio nel capitalismo europeo, a cura di Agopik Manoukian, Il Mulino, 1974. Indice del libro

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