














vai alla 1° serata:

Com’è cambiata Torno negli ultimi cento anni?
Che lavoro faceva la gente all’inizio del secolo scorso?
Che lavoro fa oggi?
E quali sono le prospettive per il futuro?
Queste sono alcune domande alla base della ricerca sulla storia economica di Torno dal ‘900 a oggi, che verrà presentata in due serate (venerdì 7 e venerdì 21 aprile, alle ore 21.00) presso la sede dell’Associazione Culturale “Via de Benzi 17” in via de Benzi 17 a Torno.
Un gruppo di soci dell’Associazione costituito nel maggio del 2016 e composto da Silvana Beccarelli, Agop Manoukian, Vincenzo Marrano, Jacopo Pigoni e Giorgio Ratto si è impegnato nella raccolta e ricerca di racconti di famiglia, di pubblicazioni già esistenti, di documenti d’archivio e di immagini d’epoca al fine di ricomporre un quadro d’insieme dell’evoluzione economica e sociale intervenuta a Torno nel corso del tempo e di individuare i fattori che hanno favorito o rallentato i cambiamenti.
Ci auguriamo che questa iniziativa possa suscitare interesse in chi abita a Torno e anche in chi si interroga sulle vicende di un piccolo comune lariano.
vai alla 2° serata:















CAFFÈ LETTERARIO
Osteria del Gallo, via Vitani 16, ore 17.30, ingresso libero
Agopik Manoukian parlerà di un argomento di grande attualità Gli Armeni nella storia.
Agop Manoukian (Agopik per gli amici) illumina un aspetto particolare dei grandi flussi demografici che caratterizzano il mondo moderno e quello più specifico dell’Italia.
Leggiamo le sue parole: “soggetto di questa microstoria è il piccolo frammento italiano della grande diaspora armena” (pag. 11)
DIASPORA. Assume grande rilevanza nella narrazione questo concetto: “con questa espressione non si individua un vero e proprio gruppo, ma si identifica uno spazio sociale e immaginario che include sia istituzioni che hanno un forte punto di riferimento con il paese e il luogo da cui un tempo si sono staccati” (pag. 14)
La ricerca che si snoda in queste pagine è molto articolata e comprende aspetti storici, religiosi, socioantropologici, soggettivi ed identitari
Si capisce molto anche della società italiana inoltrandosi nel percorsi di insediamento degli armeni. Il titolo “Presenza armena in Italia” riassume bene l’intento narrativo ed analitico.
Riassumo qui alcuni punti fondamentali della struttura di questo libro:
Insomma: un libro che, parlando di un aspetto parziale della demografia mondiale, illumina angoli pieni di significato per la sociologia, l’antropologia e la politica
Grazie per questo dono, Agopik
Paolo Ferrario che, con Luciana, è sceso verso TORNO, zona lago, ore 19 e 30 del 18 novembre 2014
LA TREGUA DI NATALE
Basilica di San Vincenzo in Galliano, Cantù, ore 21, ingresso libero

La tregua di Natale. Testo e regia di Giuseppe di Bello. Con Marco Continanza. Scenografia di Laura Clerici. Organizzazione di Michele Ciarla. Una produzione dell’associazione culturale Anfiteatro
Durante l’inverno del 1914, al confine tra la Francia e il Belgio, inglesi e tedeschi erano impantanati in una logorante guerra di posizione combattuta nella disumana condizione delle trincee, con assalti quotidiani nei quali molti soldati perdevano la vita nel tentativo di strappare qualche metro al nemico.
Queste terribili condizioni accomunavano i due schieramenti e forse proprio la sensazione del male comune portò i soldati a scambiarsi qualche favore che rendesse la vita meno impossibile e così, sfidando l’accusa di tradimento cominciarono, ad esempio, a non aprire il fuoco durante i pasti ma nessuno poteva immaginare quello che sarebbe accaduto da lì a poco.
Era la vigilia di Natale e per entrambi gli schieramenti, assieme agli ordini che dicevano che i combattimenti non avrebbero dovuto essere interrotti per nessun motivo, erano arrivati anche i pacchi dono che contenevano dolci, liquori, tabacco, alberelli natalizi e candele.
Quella sera i tedeschi addobbarono le loro trincee e mentre si scambiavano gli auguri un soldato intonò la canzone Stille nacht. Prima si fece silenzio poi a uno ad uno tutti i soldati cominciarono a cantare e a quelli si aggiunsero i soldati inglesi intonando la stessa canzone. Da quel momento i soldati dei due eserciti non smisero più di cantare, ognuno nella propria lingua e ognuno al riparo della propria postazione. Poi questa “fiaba” continua in un crescendo di fatti che se non fossero stati documentati da entrambe le parti, sembrerebbero davvero incredibili: i soldati uscirono dalle trincee, e si salutarono, e si scambiarono dei doni, e mostrarono le foto delle loro fidanzate, mogli, figli e madri, e seppellirono i morti, e per loro si suonarono le cornamuse, mangiarono insieme scambi di doni e di cibo, e poi musica e balli fino a una affollatissima partita di calcio giocata sulla terra di nessuno tra gli inglesi del reggimento Scottish Seaforth Highlanders e i soldati tedeschi del Reggimento Sassone.
Il pallone fu messo insieme con stracci legati con lo spago, mentre le porte furono delimitate da pile di cappotti. (Si racconta che i giocatori di ogni squadra fossero una sessantina e che la partita finì con la vittoria dei tedeschi per 3 reti a 2). La notizia della tregua intanto si diffuse e nei giorni successivi dalle trincee partirono innumerevoli lettere per raccontare alle famiglie quello che stava accadendo e alcune di quelle lettere, assieme a qualche foto, finirono sui quotidiani che titolarono commossi che inglesi e tedeschi si stringevano la mano sui campi di battaglia. Allora intervennero gli alti comandi e la tregua fu interrotta ma i soldati fecero un patto solenne, che nel caso li avessero costretti a riprendere i combattimenti nessuno avrebbe mirato ad altezza uomo, ma reso inoffensive le munizioni… “sparando alle stelle in cielo”.
L’Amministrazione canturina, vuole ricordare questo episodio storico e regalare lo spettacolo, in prima nazionale, alla città.
(da una scheda di Alessio Brunialti, La Provincia di Como
Appunti audio della serata:
vedi anche
Un amico mi segnala queste due pagine su NESSO del pittore Grigorij Ivanovič Sciltian (Šil´tjan) (1900-1985), tratte da
In occasione del centenario di Lechler italiana si completa la collana in tre volumi scritta dal dottor Agop Manoukian, presidente di Lechler S.p.A., edita dalla casa editrice OEMME di VeneziaLechler. Storia e Racconti di un Marchio:
Sfoglia on line un estratto del volume “Attraverso le immagini”!
Clicca sull’immagine per ingrandire
Per conoscere la disponibilità dei testi presso le biblioteche della Lombardia e del Canton Ticino (CH), consulta l’elenco.
da: Lechler. Storia e Racconti di un Marchio
Lechler festeggia 100 anni di storia, colmi di avanguardia, sfide, evoluzioni e progressi. Una storia tutta italiana che nasce il 24 febbraio 1910 quando l’azienda Chr. Lechler & Figlio Successori di Ponte Chiasso acquisisce i diritti sul marchio e diventa una Fabbrica italiana di vernici e smalti. Il dottor Agop Manoukian, presidente di Lechler S.p.A., scrive il secondo volume della collana Lechler. Storia e Racconti di un Marchio dal titolo “Cent’anni di Lechler italiana”, unitamente alla raccolta iconografica “Attraverso le immagini”.

Lechler celebra il 150° anniversario della nascita del marchio; per l’occasione, il dottor Agop Manoukian, presidente di Lechler S.p.A., scrive il primo volume della collana Lechler. Storia e Racconti di un Marchio dal titolo “Vernici e Smalti dal 1858” pubblicato dalla casa editrice OEMME.

Viene installato il nuovo impianto industriale per prodotti all’acqua presso il Site di Foligno

Viene acquisito lo storico marchio Stoppani, affermatosi negli anni nel settore della Rivendta con prodotti vernicianti di qualità, distribuiti anche nei principali mercati europei del settore Yachting.

Nasce LechlerTech, il nuovo brand che racchiude la proposta per le imprese industriali che, attraverso la verniciatura dei propri manufatti, vogliono aggiungere un valore competitivo al proprio prodotto sul mercato.

Viene installato il nuovo impianto Hydrofan presso il Site di Foligno, che segna l’inizio della terza generazione del sistema all’acqua per la carrozzeria, denominata H3O

Viene inaugurato il Centre for Excellence, un’area polifunzionale dedicata alla formazione ed all’aggiornamento di clienti ed utilizzatori dei prodotti di tutte le brand del gruppo.

Viene deliberata la costituzione di Lechler S.p.A. che accorpa tutte le società italiane del Gruppo.

Nasce Hydrofan, un innovativo sistema di prodotti a base acqua per carrozzeria, che riduce sensibilmente le emissioni di solvente in atmosfera.

A Kassel in Germania apre Lechler Coatings GmbH, è la quarta filiale Lechler in Europa.

Tutte le attività legate al prodotto verniciante per l’edilizia vengono accorpate in un nuovo marchio: Chrèon.

Fortissimo impulso alle attività internazionali: a Barcellona nasce Lechler Coatings Iberica e a Grenoble Lechler Coatings France.

Lechler ottiene la certificazione di qualità secondo le normative ISO 9001.

Apertura a Manchester della prima filiale europea: nasce nel Regno Unito Lechler Coatings UK. Si avvia la fase di internazionalizzazione di Lechler

Acquisizione di Argon, azienda di Ospedaletto Lodigiano (Lo) che produce inchiostri e macchine da Stampa.

Acquisizione di un’azienda con sede a Foligno (PG) che produce vernici per l’Edilizia.

Con lo sviluppo dei sistemi polivalenti, Lechler entra nel settore della General Industry.

Nasce BSB, il nuovo sistema a doppio strato per la carrozzeria.
Il prodotto viene utilizzato negli stabilimenti di Rivalta (TO) per i nuovi modelli in tinta metallizzata della Fiat 128 e 131.

Ha inizio l’espansione delle attività produttive presso i nuovi stabilimenti di Como in località Rebbio e Luisago.

F.lli Manoukian-Frama entra nel mercato degli inchiostri con il marchio Manoukian.

Con l’ingresso dell’ing. Noubar Manoukian si avvia una fase di forte ristrutturazione tecnico-produttiva.

Il marchio Frama promuove la nuova linea di prodotti per Edilizia e Belle arti.

Nasce la F.lli Manoukian Frama che sviluppa prodotti per il settore della Cosmesi.

Le attività dell’azienda vengono orientate verso la produzione e la commercializzazione di prodotti vernicianti ad alte prestazioni nei settori della carrozzeria e dell’industria.

Nasce Syntex, il primo smalto a base di resine alchiliche fabbricato su formulazione originale italiana.

Con l’ingresso del dottor Onnik Manoukian si rafforza l’attività autonoma di Ricerca e Sviluppo.

La filiale italiana si rende indipendente.
Ad essa resterà legato indissolubilmente il marchio Lechler nel settore delle vernici.

Viene aperta a Ponte Chiasso (Como) la filiale italiana.

Christian Lechler fonda in Germania, a Stoccarda l’omonima fabbrica di vernici e smalti.
La storica azienda comasca, insediata per anni a Ponte Chiasso, ha ripercorso la propria storia con un’opera in tre volumi per il centenario della nascita della filiale italiana
Infatti il 24 febbraio 1910 Giuseppe Brizzolara, Domenico La Regina e Alessandro Rizzi «acquistano dalla proprietà tedesca la filiale di Ponte Chiasso, i diritti e il marchio Lechler costituendo la “Chr. Lechler & Figlio Successori fabbrica italiana di vernici e smalti”».
Lechler. storia e racconti di un marchio è un’opera tre volumi, scritta da Agop Manoukian, presidente di Lechler S.p.A., pubblicata dalla casa editrice Oemmedi Venezia. È già stato presentato il primo volume Vernici e smalti dal 1858 e prosegue ora con il secondo Cent’anni di Lechler italiana completandosi con la raccolta iconografica Attraverso le immagini.
Una pubblicazione che racconta «non solo la storia italiana dell’Azienda ma ripercorre le evoluzioni della chimica italiana delle vernici ricostruendone i cambiamenti e gli sviluppi tecnologici».
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