Zurigo

il cimitero di FLUNTEN,a Zurigo, dove sono sepolti Elias Canetti e James Joyce

* Sabato mattina, seguendo un suo suggerimento, vado al cimitero di Fluntern dove – scopro dopo una breve ricerca su internet – sono sepolti sia Elias Canetti che James Joyce. Al di fuori del centro vero e proprio, la città è deserta e il tram si arrampica su per le colline, costeggia i vari edifici universitari, chiusi per il fine settimana, percorre la Gloriastrasse, punteggiata di belle case signorili – alcune delle quali piacevolmente segnate dal tempo – fino ad arrivare al capolinea, “Zoo”. Il cimitero è relativamente piccolo e trovo subito le due tombe, una vicino all’altra. C’è anche una statua di James Joyce. La lapide di Canetti è estremamente sobria: il suo nome, scritto con la sua firma, e le date di nascita e di morte. Sono l’unico visitatore in tutto il cimitero e, dopo avere reso omaggio ai due autori, me lo giro un po’. E’ insolito, perché diversamente dai cimiteri cattolici qui non ci sono solo croci, gesùcristi, angeli e madonne sulle tombe, ma anche statue e simboli più creativi: colombi che tubano, Pan che suona il flauto, uomini in fila che sembrano tuffarsi nel nulla. E, dall’estremità superiore dove sono sepolti Joyce e Canetti, lo sguardo spazia verso il basso abbracciando tutto quanto: i cimiteri mi mettono di buon umore

Zurigo, un’altra volta

da

anni '50 · CONVEGNI, incontri, dibattiti, corsi, festival · Novecento · Svizzera

Martin Kuder Italia e Svizzera dal 1945 al 1970. Commercio, emigrazione, finanza e trasporti. Venerdì 5 ottobre 2012 ore 20:45 – Villa Bernasconi – Cernobbio (CO)

Martin Kuder
Italia e Svizzera dal 1945 al 1970. Commercio, emigrazione, finanza e trasporti.

Venerdì 5 ottobre 2012 ore 20:45 – Villa Bernasconi – Cernobbio (CO)Il Centro Studi Raul Merzario e il Comune di Cernobbio invitano alla presentazione del volume di Martin Kuder (premioMigros Ticino 2011) intitolato Italia e Svizzera dal 1945 al 1970. Commercio, emigrazione, finanza e trasporti, edito da Franco Angeli.Interverranno, oltre all’autore, il Prof. Luciano Segreto(Università Bicocca di Milano) e il Dott. Luigi Lorenzetti(coordinatore del Laboratorio di Storia delle Alpi presso USI/Mendrisio).

Il volume presenta un’analisi ad ampio spettro delle relazioni bilaterali tra Italia e Svizzera nei decenni successivi al secondo dopoguerra. Tramite un’analisi ad ampio spettro, che considera non solo gli scambi commerciali, i rapporti finanziari e gli investimenti svizzeri nella Penisola, ma anche l’emigrazione italiana in terra elvetica, i trasporti e le vie di comunicazione, l’autore mostra come le relazioni bilaterali rivestissero un’importanza notevolissima per entrambi i Paesi, che costituivano l’uno per l’altro uno dei principali partner economici. Di grande interesse è il forte peso assunto dalle operazioni illecite – perlomeno da un punto di vista italiano – nel corso degli anni ’60: le merci di contrabbando arrivarono a costituire fino a un quinto delle esportazioni elvetiche nella Penisola, e la fuga di capitali italiani verso la Confederazione, che portò alla nascita della piazza finanziaria di Lugano, raggiunse livelli talmente elevati da incidere sulla bilancia dei pagamenti italiana. Per l’Italia del boom economico, che esportava oltre confine sia fondi occultati al fisco sia lavoratori del Mezzogiorno, le relazioni con la Svizzera rappresentarono dunque lo specchio delle contraddizioni di una modernizzazione ancora incompiuta.

Martin Kuder si è laureato in storia contemporanea all’Università di Bologna e ha conseguito il dottorato all’Università di Ginevra. Da diversi anni lavora come redattore e traduttore per la redazione di lingua italiana del Dizionario storico della Svizzera. Ha pubblicato Italia e Svizzera nella seconda guerra mondiale: rapporti economici e antecedenti storici (Carocci, 2002) e vari saggi, in particolare sull’esportazione di capitali italiani in Svizzera negli anni ’60 del secolo scorso.
Architettura · Canton Ticino · GENIUS LOCI

“Architettura romanica in Ticino: la Val Leventina”. Con la guida di Darko Pandakovic

La Val Leventina
Sabato 14 luglio – Giornico

“Architettura romanica in Ticino: la Val Leventina”. Con la guida di Darko Pandakovic.
Così come la valle di Blenio, meta dello scorso anno, la Val Leventina è stata nei secoli collegamento tra l’Insubria e i valichi alpini, passaggio di genti, manufatti e civiltà. Ne percorreremo i fianchi laterali, scoprendola in visuali secondarie e suggestive costellate da una sequenza di chiese romaniche o di origine romanica, antiche case e fienili in legno ma anche ville eclettiche che gli emigranti della valle hanno costruito al loro rientro nei paesi di origine.
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ARTE · Canton Ticino · CONVEGNI, incontri, dibattiti, corsi, festival · GENIUS LOCI

Gaspare Baldassarre Melchiorre Fontana: una cinque-giorni che il Centro Culturale Chiasso dedica ad uno dei maggiori artisti figli della regione dei laghi

Esposizioni – Da venerdì una maratona di eventi dedicata all’artista ticinese Gaspare Baldassarre Melchiorre Fontana
Si apre venerdì una cinque-giorni che il Centro Culturale Chiasso dedica ad uno dei maggiori artisti figli della regione dei laghi, Gaspare Baldassarre Melchiorre Fontana.
Il programma prevede una visita a tre degli esempi più significativi dell’attività dell’artista esistenti in zona, un convegno internazionale con esperti da Polonia e Repubblica ceca, e infine tre giorni di esposizione di immagini dei capolavori che Fontana ha realizzato in quei Paesi.
Nativo di Chiasso – dove vide i natali il 26 giugno 1661 – Baldasar (come si è sempre fatto chiamare) Fontana rappresentò il passaggio dell’arte europea dal Barocco al Rococò. Dopo aver svolto il suo apprendistato presso il cugino Carlo (allievo del Bernini) a Roma, Fontana svolse la sua attività di stuccatore e di architetto quasi esclusivamente in Boemia, Moravia, Polonia e Slesia. In queste regioni, Fontana introdusse la sua interpretazione della perfezione berniniana, leggendo la fase finale del berninismo come apporto positivo per un nuovo e affascinante equilibrio tra grandioso e sublime. Con il suo lavoro, contribuì in grande misura alla formazione di quello stile mitteleuropeo che tanto ammiriamo oggi.
La sua riscoperta è dovuta al lavoro di studiosi polacchi e cechi, che hanno pazientemente recuperato le decine di opere che il maestro ha realizzato in conventi, chiese, palazzi nobiliari tra Cracovia, Olomouc e molte altre località di quelle regioni.
Ad aprire le danze, per così dire, sarà un tour guidato che venerdì 16, a partire dalle ore 14 (appuntamento sul sagrato della chiesa parrocchiale di Chiasso non serve prenotazione, ma si consiglia di venire automuniti) porterà i partecipanti a visitare tre dei punti di maggior interesse in zona – la Parrocchiale stessa, Casa Cantoni a Cabbio, San Giovanni Evangelista a Morbio Superiore – guidati da ciceroni di eccezione.
Fulcro dell’iniziativa è però il convegno che, presso la Sala Diego Chiesa di via Soave a Chiasso, occuperà l’intero sabato 17. «L’occasione per fare anche un po’ di ordine negli studi su Baldasar Fontana, molto sviluppati negli ultimi venti anni. Con il corollario di una vera e propria novità, da parte dello studioso polacco Mariusz Smolinski», anticipa Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice degli spazi espositivi del Centro Culturale Chiasso e coordinatrice scientifica dell’evento.
Domenica 18, lunedì 19 e martedì 20 (10-12, 15-18, entrata libera), sempre presso la Sala Diego Chiesa, sarà liberamente visitabile l’esposizione di 26 immagini dei lavori di Baldasar Fontana in quelle lontane regioni.

Franco Cavalleri

Svizzera

Città svizzere

Canton Ticino · GENIUS LOCI

PASSEGGIATA LETTERARIA con Marco Ballerini

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE e la BIBLIOTECA di

Campione d’Italia

Propone 

PASSEGGIATA LETTERARIA

con Marco Ballerini 

Domenica 25 settembre 2011, ore 10.30

Un itinerario tra parchi e giardini

accompagnato dalla lettura di pagine scelte 

Rinfresco con prodotti locali su prenotazione  CHF 12.–/€ 10.—

Per informazioni e prenotazioni:

É 091/649 64 41

biblioteca.campione@bluewin.ch 

Ritrovo c/o la Biblioteca, in Corso Italia 10 dalle ore 10.15

Centovalli

Locarno – Domodossola, attraverso Centovalli

video su Youtube

https://www.youtube.com/results?search_query=Locarno+%E2%80%93+Domodossola%2C+attraverso+Centovalli

Eranos

Jung a Eranos. Il progetto della psicologia complessa

Jung a Eranos. Il progetto della psicologia complessa
Autori e curatori: Riccardo Bernardini
Contributi: Maurizio Gasseau, Hans Thomas Hakl, S.A.R. Irene dei Paesi Bassi Principessa di Orange-Nassau e di Lippe-Biesterfeld, Fabio Merlini, Gian Piero Quaglino
Collana: Psicoterapie
Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l’intervento clinico – Psicologia analitica
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
Dati: pp. 464,     1a edizione  2011  (Cod.1250.168)
Jung a Eranos. Il progetto della psicologia complessa
Tipologia: Edizione a stampa 
Prezzo: € 44,00
Disponibilità: Buona
Codice ISBN 13: 9788856834499 
Tipologia: E-book 
Prezzo: € 35,00
Possibilità di stampa:  No 
Possibilità di copia:  No 
Possibilità di annotazione:  Si 
Portabilità:  Si 
Ottimizzazione:  per PC, Mac, NoteBook, NetBook
Codice ISBN 13: 9788856850123 
Formato: PDF per Digital Editions
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In breve Il libro, di impostazione storiografica e basato su documentazione finora inedita, ricostruisce la formazione e gli sviluppi del pensiero junghiano partendo dai Colloqui di Eranos, la straordinaria sequenza di convegni interdisciplinari, inaugurata nel 1933, in cui Jung delineò più chiaramente l’idea di psicologia complessa.
 
Presentazione
del volume:
Eranos, la straordinaria sequenza di convegni interdisciplinari inaugurata nel 1933, Jung delineò più chiaramente l’idea di psicologia complessa: si trattava, ancor prima che di una scuola di psicoterapia, del disegno di una vera e propria psicologia generale, con cui le altre scienze – dalla storia delle religioni alla filosofia, dalla teologia all’antropologia, dalla storia dell’arte alle scienze naturali – avrebbero potuto dialogare. Il fatto che, nel pensiero contemporaneo, l’espressione psicologia analitica sia sempre stata privilegiata rispetto a quella di psicologia complessa sembra suggerire che l’insegnamento attuale appanni, in qualche modo, un aspetto di ciò che Jung intendeva realizzare e che, viceversa, era centrale nel programma di Eranos: un ambizioso, irripetuto e, per molti aspetti, ancora attuale modello di studio comparato dell’anima umana, a cui sarà necessario ritornare e da cui sarà forse possibile ripartire per ogni futuro serio tentativo di dialogo interdisciplinare.
Il libro, di impostazione storiografica e basato su documentazione fino a questo momento inedita, ricostruisce la partecipazione di Jung a Eranos proprio alla luce del progetto di psicologia complessa. Nel primo capitolo, in particolare, vengono esplorati i territori del contributo teorico di Jung a Eranos. Nel secondo capitolo è ripercorso l’itinerario intellettuale junghiano lungo un ventennio di conferenze. Nel terzo capitolo, infine, vengono ritrovate le tracce delle pionieristiche iniziative promosse da Jung a lato dei convegni, rilette come altrettanti passaggi fondativi della psicologia complessa.

Riccardo Bernardini è professore a contratto di Psicologia analitica e di Psicologia della formazione presso la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino. Tra le sue pubblicazioni, Carl Gustav Jung a Eranos 1933-1952 (con G.P. Quaglino e A. Romano, 2007), The Spirit of Eranos (con J. van Praag, 2007) e Il sogno. Dalla psicologia analitica allo psicodramma junghiano (curato con M. Gasseau, 2009). È collaboratore scientifico della Fondazione Eranos, per cui è co-curatore della collana Eranos Yearbooks, e di Vivenzia, la scuola di formazione di sé fondata da Gian Piero Quaglino e Claudia Piccardo.

Indice
Fabio Merlini, Gian Piero Quaglino, Maurizio Gasseau, Hans Thomas Hakl, Prefazioni
Ringraziamenti
Indice delle abbreviazioni
Territori. Il contributo junghiano a Eranos
(La parola eranos; Eranos come fenomeno storico-culturale; L’idea di psicologia complessa; La collaborazione di Jung con Eranos; Il rapporto tra Jung e Olga Fröbe-Kapteyn; Jung e l’ermeneutica di Eranos)
Itinerario. Le conferenze di Jung a Eranos
(Empiria del processo d’individuazione, 1933; Gli archetipi dell’inconscio collettivo, 1934; Simboli onirici del processo d’individuazione, 1935; Le rappresentazioni di liberazione in alchimia, 1936; Le ‘Visioni’ di Zosimo, 1937; L’aspetto psicologico della Grande Madre, 1938; Psicologia del rinascere, 1939; Sulla psicologia dell’idea della Trinità, 1940; Il simbolo della trasformazione nella massa, 1941; Lo spirito Mercurio, 1942; Il ‘Codex Palatinus Latinus 1993’ di Opicino de Canistris, 1943; 1944; Sulla psicologia dello spirito, 1945; Lo spirito della psicologia, 1946; 1947; La totalità dell’uomo, 1948; 1949; 1950; Sulla sincronicità, 1951; 1952)
Tracce. Jung e l’Archivio di Eranos
(L’interesse di Olga Fröbe-Kapteyn per il simbolismo; La nascita dell’Archivio di Eranos; Le esposizioni dell’Archivio di Eranos; La ‘prima’ Bollingen Foundation e l’Archivio di Eranos; I sospetti di spionaggio; La ‘seconda’ Bollingen Foundation e l’Archivio di Eranos; L’Istituto di Eranos per la ricerca sul simbolismo; La cessione dell’Archivio di Eranos)
Conclusione
S.A.R. Irene dei Paesi Bassi, Postfazione
Bibliografia
Indice dei nomi.

GENIUS LOCI · LETTERATURA: romanzi, racconti, poesie · Montagnola · Svizzera

Al Museo Hermann Hesse di Montagnola, nel Canton Ticino: racconto di una giornata

COMO città · CULTURA e CULTURA LOCALE · STORIA LOCALE E SOCIETA' · Svizzera

Ricostruire i vecchi sentieri montani sul Lago di Como – Giornale di Como

Alla scoperta delle antiche vie di comunicazione che collegavano il comasco e la Svizzera. Un progetto ambizioso (oltre 1 milione e mezzo d’investimento) per ripristinare i sentieri di un tempo, metterli in rete e creare un vero e proprio itinerario di trekking a disposizione dei visitatori dell’area lariana, una proposta suggestiva a livello turistico ma anche di difesa e salvaguardia di un territorio bellissimo ma troppo spesso abbandonato a se stesso. Questo l’obiettivo del progetto «Le antiche vie di comunicazione tra Italia e Svizzera»

Ricostruire i vecchi sentieri montani sul Lago di Como – Giornale di Como.