PERSONE e DESTINI

Nini Binda ricorda: «Mio padre Gianni Binda fu uomo dalle molte passioni»

È singolare la varietà di interessi e di impegni, anche extra-professionali, coltivati da Gianni Binda. Dal versante amministrativo al servizio della città, a quello associativo, nello sport, alla passione per la cucina, che fece da molla all’idea di dar vita nel 1962, assieme a Gian Giuseppe Brenna, alla delegazione lariana dell’Accademia italiana della cucina. E riguardo alla passione gastronomica, Nini Binda racconta un aneddoto: «Mio padre era ammalato, si allontanava da casa a nostra insaputa. Io andavo a cercarlo e mi capitò di trovarlo seduto al tavolo di un ristorantino, vicino a viale Geno, davanti a un carrello di bolliti. Gli dissi sconsolato: “Ma papà!”. E lui, in dialetto: “Ta se propri un rumpiball, làsum murì in pas”».
Quanto all’attività di uomo pubblico, tra il 1946 e il 1964 Gianni Binda fu consigliere comunale e poi assessore con deleghe al Turismo e allo Sport nella giunta guidata dall’avvocato Lino Gelpi. Rimise a nuovo la piscina Sinigaglia e vi inaugurò i corsi di nuoto. «Quando a mia volta approdai a Palazzo Cernezzi – rievoca ancora il figlio Nini – la prima sera che mi affacciai in aula, il compianto usciere Gigi Meroni mi apostrofò in vernacolo comasco: “Lei è il figlio del “barbisùn?” (soprannome dato a Gianni Binda per via dei suoi vistosi baffi, ndr). Guardi che suo padre qui faceva tremare tutti, tanta era la soggezione che incuteva per il suo rigore».
L’impegno in Comune del figlio, a sua volta consigliere e assessore negli anni ’90 con il sindaco Alberto Botta, è stata l’ideale prosecuzione del servizio reso dal padre: «Quando ero giovane mi diceva: “Tu vai al golf; io invece in municipio, perché un imprenditore deve fare l’interesse della sua città. Altrimenti non può lamentarsi delle cose che non gli piacciono”. Per me fu una lezione postuma, nel senso che, a maturità raggiunta, avvertii anch’io l’esigenza di dare un po’ del mio tempo a Como».
Tra le molteplici attività di Gianni Binda – che fu anche editore e giornalista, dal momento che fondò con Enrico Luigi Ferrario, detto “Fel”, il settimanale satirico e sportivo “Ul Tivan”, di cui fu anche direttore – uno spazio particolare ebbe lo sport. Non tanto per partecipazione diretta a discipline agonistiche, al contrario del figlio Nini che conseguì due volte il record mondiale di motonautica e che disputa tuttora gare di golf, bensì per impegno associativo.

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da «Mio padre Gianni Binda fu uomo dalle molte passioni».

Carla Bignami, 1933-2022 · donatori del tempo · PERSONE e DESTINI

i trentacinque anni del Centro donatori del tempo di Como, l’associazione di volontariato fondata da pionieristici personaggi come Carla Bignami e altri

In prossimità dei festeggiamenti per i trentacinque anni del Centro donatori del tempo di Como, l’associazione di volontariato fondata da pionieristici personaggi come Carla Bignami e gli altri dalla medesima descritta nell’intervista a Muoversi Insieme di due anni fa, in analogo periodo. Il prossimo 21 settembre ricorre infatti la diciannovesima Giornata mondiale dell’Alzheimer, di un anno più giovane rispetto al Gruppo di Reciproco Aiuto per la Malattia di Alzheimer (che in sigla suona come “il leggendario sacro calice Graal, capace di curare tutte le malattie”, scrive l’autrice in altra pubblicazione), dedicato alla malattia che ruba la memoria dall’importante organizzazione comasca.

Tre anniversari in uno, in sostanza, andavano adeguatamente ricordati, a beneficio soprattutto di quelle famiglie colpite dall’improvviso ingresso della sofferenza nella propria quotidianità. In particolare, il libro di Luciana, psicologa specializzata in gerontologia, volontaria per il Centro comasco dal 1996

vai all’intero articolo qui: Luciana Quaia e l’Alzheimer, strategie “intime” per superare il dolore | Muoversi Insieme.

Biblioteca comunale di Nesso · FOTOGRAFIE · NESSO · PERSONE e DESTINI

SEGNI DELLA VITA, mostra fotografica di Masha Corabi, a Nesso sul Lago di Como, dal 6 al 19 agosto 2012

Segni della vita
Da lunedì 6 agosto – Nesso

Dal 6 al 19 agosto si tiene presso la sala consiliare del Comune di Nesso la mostra “Segni della vita”: una serie di fotografie di Masha Corabi.

Le intense fotografie presentate in questa mostra raccolgono ritratti di persone che vivono a Nesso e Careno, persone che nei loro anni hanno conosciuto esistenze diverse, hanno svolto mestieri diversi, hanno visto cose diverse. Ma tutte concorrono a comporre oggi il ritratto di una comunità. Leggere i molti aspetti di questa comunità sui loro volti di persone anziane significa avere la misura, al di là di ogni possibile dubbio, della complessità e della ricchezza della vita, presente e passata, del paese. Non c’è una vicenda che possa sovrapporsi a un’altra, esattamente come non c’è, su questi volti, un segno uguale a un altro; eppure tutti partecipano delle stesse vicende complessive.

Bisogna sforzarsi di individuare i tratti personali e di riconoscere le caratteristiche comuni. Bisogna, cioè, non limitarsi a guardare i volti di queste donne e questi uomini come generiche comparse di una messa in scena qualsiasi, ma metterli a fuoco come protagonisti di una ben precisa narrazione. Questi volti significano nomi, soprannomi, incontri, relazioni, racconti

Masha Corabi, autrice delle fotografie, è nata in Unione Sovietica; vive in Italia dal 1990 e dal 1996 risiede a Nesso. Appassionata di fotografia digitale da cinque anni, ha pubblicato immagini di still-life e architettura, ma la sua vera passione sono i ritratti e il reportage. Nel 2010-2011 ha partecipato con un’opera raffigurante le mani di un cittadino di Nesso al concorso fotografico “Confini” a Como.

La mostra sarà aperta il mattino dalle 10 alle 12, la sera dalle 20 alle 22 (chiusa il 15 agosto)

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PERSONE e DESTINI · Politica regionale e locale · Storia e Economia

Giordano Azzi. Socialismo umanesimo poesia Martedì 12 giugno – Como Alle 21.00 nella Biblioteca Comunale (piazzetta Venosto Lucati) si presenta il volume di Giordano Azzi Socialismo umanesimo poesia (NodoLibri), Newsletter NodoLibri 6/6

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Giordano Azzi. Socialismo umanesimo poesia
Martedì 12 giugno – Como

Alle 21.00 nella Biblioteca Comunale (piazzetta Venosto Lucati) si presenta il volume di Giordano Azzi Socialismo umanesimo poesia (NodoLibri).
A dieci anni dalla morte il volume raccoglie un’ampia antologia degli scritti poetici, storici e politici di Giordano Azzi, figura centrale del Novecento comasco.
Partecipano Fabio Cani, Vincenzo Guarracino, Alberto Longatti
CULTURA e CULTURA LOCALE · PERSONE e DESTINI · Storia e Economia

Antonio Ratti (1915-2002)



ANTONIO RATTI 1915 – 2002
Antonio Ratti, nominato Cavaliere del Lavoro nel 1972, Honorary Trustee del Metropolitan Museum of Art di New York, è stato uno degli esponenti più significativi dell’imprenditoria italiana, nonché uno dei mecenati più illuminati della scena nazionale e internazionale.
Oltre alla passione per l’arte della seta, che è diventata il fulcro della sua attività imprenditoriale, Antonio Ratti ha coltivato un forte interesse per l’arte in generale. Non a caso il suo nome è legato alle più grandi istituzioni culturali quali il Guggenheim, il Museum of Modern Art e il Metropolitan Museum of Art di New York, Palazzo Grassi di Venezia, Palazzo Reale e il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano.
Nato a Como il 22 settembre 1915, fonda nel 1945 la “Tessitura Serica Antonio Ratti” per la ideazione e la commercializzazione di tessuti per cravatte e foulard in seta. È la prima tappa di una lunga attività imprenditoriale che culminerà nella creazione del Gruppo Ratti – attualmente presieduto da sua figlia Donatella – uno dei più importanti produttori al mondo di tessuti ad alto contenuto tecnologico-creativo.
Dotato di una spiccata sensibilità verso l’innovazione e la ricerca non solo industriale, nel 1985 Antonio Ratti crea a Como l’omonima Fondazione, dedicata interamente alla ricerca culturale e storica nell’ambito del tessile (collezione di tessuti antichi, mostre tematiche e forum) e alla promozione dei migliori talenti nell’ambito delle arti visive.
Nel 1995 Antonio Ratti decide di finanziare la creazione al Metropolitan Museum of Art di New York di un centro per la conservazione, il restauro e la catalogazione delle collezioni tessili di proprietà del museo americano,precedentemente ospitate presso i singoli dipartimenti del Museo stesso.
Nasce così l’Antonio Ratti Textile Center al Metropolitan Museum of Art, una delle strutture più grandi e meglio attrezzate, oggi aperte al pubblico nei musei d’arte, per lo studio e la conservazione dei tessili.
Nel novembre del 1998 viene inaugurato il Museo Tessile della FAR – successivamente denominato Museo Studio del Tessuto – che ospita la collezione di tessuti antichi raccolta con passione e lucidità da Antonio Ratti durante tutta la sua vita.

A succedergli alla guida della FAR, dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2002, è sua figlia, Annie Ratti.

da Fondazione Antonio Ratti.

Donatella Ratti:

“Fu il primo a comprendere il ruolo che avrebbe avuto la Cina” “In questi 10 anni è cambiato il mondo. A pensarci bene, però, nella nostra azienda il cambiamento era iniziato già tempo prima.

da

CONVEGNI, incontri, dibattiti, corsi, festival · PERSONE e DESTINI · Storia e Economia

LA COMO DEGLI ANNI D’ORO DEL TESSILE”, UN RICORDO DI SANDRO GABAGLIO E ALVARO MOLTENI CON FILMATI E INTERVENTI, VENERDI 2 MARZO ALLE 20.30 NEL SALONE DEL CARDUCCI

CARO PAOLO,
LEGGO ORA SUL CORRIERE DI COMO CHE 
VENERDI 2 MARZO ALLE 20.30 NEL SALONE DEL CARDUCCI , ALLE 20.30 ,
SI TERRA’ UN RICORDO DI SANDRO GABAGLIO E ALVARO MOLTENI ( DISEGNATORE BRAVISSIMO COLLABORATORE IMPORTANTISSIMO DEL SIGNOR RATTI E PITTORE ASTRATTISTA OGGI NOVANTUNENNE ANCORA ATTIVO)
SUL TEMA “ LA COMO DEGLI ANNI D’ORO DEL TESSILE” CON FILMATI E INTERVENTI.
L’INCONTRO E’ REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON FAMIGLIA COMASCA E ARCHIVIO MARAJA  ( DISEGNATORE E PITTORE E BRAVISSIMO ILLUSTRATORE DI FAVOLE , MORTO DA ANNI;  ANNA LO AVEVA CONOSCIUTO AI TEMPI DELLA MANTERO).
SAPENDO LA TUA SETE DI CONOSCENZA DELLA STORIA TESSILE DI COMO, PENSO CHE POTREBBE INTERESSARTI PARTECIPARE.
UN CARO SALUTO.
CARLA
cara carla e anna

sono andato a questo incontro
bellissimo:
  • una presentazione biografica,
  • un video in ricordo di sandrino gabaglio (fra l’altro una serie di fotografie di una bellezza superlativa),
  • alcune testimonianze e il coro finale con canzoni dialettali, che anche lui cantava.
insomma: un tuffo nella biografia creativa di un comasco di manualità artistica geniale
in sala riflettevo dentro di me su un grande errore della mia vita: quello di non avere assorbito nella mia adolescenza e giovinezza informazioni culturali sulla parte sana della “comaschità”
tutto per colpa della mia militanza ideologica nella sinistra: fra il 1967 e il 1974 ero un estremista studentesco in lotta contro tutti i padri (e dunque anche contro mio padre e mio nonno e l’universo mondo), poi dal 1974 a tutti gli anni ’80 la militanza attiva nel pci era intrisa di odio verso gli “industriali capitalisti”.
e così tutti questi filtri ideologici mi hanno fatto perdere di vista una parte di grande interesse della storia sociale comasca, fatta di ingegno, capacità pittoriche, imprenditorialità produttiva, intelligenza organizzativa
ora a 63 anni sono impegnato a recuperare qualcosa. ma avverrà sui libri, anche se non è la stessa cosa

ho registrato e vi invierò gli audio. il video è molto bello: magari lo mettono su internet. chissà: ma anche gli audio servono a conservare il clima di questa serata
grazie infinite per la segnalazione
un caro saluto
paolo

CONVEGNI, incontri, dibattiti, corsi, festival · PERSONE e DESTINI

SOLO IL NECESSARIO, 80 anni in 80 risposte (e forse +), libro intervista a DON BRUNO MAGGIONI a cura di Grazia Lissi, edizioni Ancora, presentazione all’Auditorium Biblioteca comunale, 5 marzo 2012, ore 20 e 45 Intervengono: ANTONIO SPALLINO e GRAZIA LISSI

SOLO IL NECESSARIO 80 anni in 80 risposte (e forse +)

libro intervista a DON BRUNO MAGGIONI a cura di Grazia Lissi, edizioni Ancora

presentazione all’Auditorium Biblioteca comunale, 5 marzo 2012, ore 20 e 45

Intervengono: ANTONIO SPALLINO e GRAZIA LISSI

PERSONE e DESTINI

Blog “Radici e racconti Lariani”, a cura di Luciana Bianchi Cavalleri – da Blog di Stannah | Muoversi Insieme

Blog “Radici e racconti Lariani”

 blog chiamato “Radici e Ricordi Lariani”. 
Questo nuovo spazio web curato da Luciana Bianchi Cavalleri, aperto a tutti,  è stato inaugurato lunedi 13 febbraio 2012 e raccoglie al suo interno racconti, memorie, prose, esperienze ambientate sul territorio del Lario, fino agli anni ottanta del secolo scorso.

leggi tutto qui: Blog “Radici e racconti Lariani” – Blog di Stannah | Muoversi Insieme.

Giobatta · Gradini · PERSONE e DESTINI

dove sedeva il saggio Giobatta: alla fine dei gradini, sotto l’aucuba… con in una mano un bel fumetto da ri-leggere e nell’altra un bicchiere di acqua e menta con dentro anche un ciuffetto di erba menta

Grazie degli auguri, il ricordo del giorno del mio compleanno da parte vostra è sempre molto più che gradito.
Anch’io spesso penso a voi e ad ad Amaltea, che resta il mio luogo dell’anima, anche se, essendo la mia anima  pigra, esso è circoscritto a dove sedeva il saggio Giobatta: alla fine dei gradini, sotto l’aucuba… con in una mano un bel fumetto da ri-leggere e nell’altra un bicchiere di acqua e menta con dentro anche un ciuffetto di erba menta…..  😉 
Lascio a te i faticosi lavori primaverili e a me il compito di venirti a vedere mentre li fai…
A presto (prima o poi).
Un abbraccio per te e un bacio a Luciana.
…. (67! wow!)

Dialetto · Libri su Como e il Lario · PERSONE e DESTINI · Tradizioni

RADICI E RICORDI LARIANI accoglie testi, racconti e descrizioni di ricordi personali e di tradizioni lariane, fino agli anni ottanta del secolo scorso, a cura di Luciana Bianchi Cavalleri

RADICI E RICORDI LARIANI

Radici comasche… e radici lariane: storia, memorie, immagini, vicende e racconti. Per ricordare com’ era il Lario della nostra infanzia… quello dei nostri genitori … dei nostri nonni.

“© Radici Lariane” è aperto alla partecipazione di tutti ed accoglie testi, racconti e descrizioni di ricordi personali e di tradizioni lariane, fino agli anni ottanta del secolo scorso. Per vedere pubblicato il vostro racconto, (lunghezza massima di un foglio A4, 30 righe in carattere corpo 12) inviatelo a:ventifebbraio@iol.it  Se lo desiderate, il vostro testo potrà essere accompagnato e corredato anche da una vostra immagine

per cooperare alla costruzione di questo diario collettivo vai a: Radici e ricordi lariani.