La Libreria Andreoli Rita si trova in Via Rovelli Giuseppe, 23, a Como. Questa libreria è nota per la sua specializzazione in libri antichi e stampe d’epoca, offrendo una selezione unica per i collezionisti e gli appassionati di letteratura storica.
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La via Rovelli a Como è una strada che porta il nome di Giuseppe Rovelli, un personaggio storico legato alla città. Ecco alcuni riferimenti significativi associati a questa via:
Riferimenti Storici e Culturali
- Palazzo Albricci Peregrini: Situato in Via Giuseppe Rovelli, questo palazzo del XV secolo è noto per il suo stile unico e la sua storia affascinante. È aperto ai visitatori e offre un’esperienza immersiva nella cultura comasca[3].
- [3] https://www.palazzoalbricciperegrini.it/it/storytelling/
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Giuseppe Rovelli, nato a Milano il 12 gennaio 1818 e morto nella stessa città il 26 gennaio 1874, è stato un importante scrittore e giornalista italiano. La sua vita fu segnata da difficoltà e sfide, influenzate dalla sua infanzia problematica e dal contesto politico dell’epoca.
Formazione e Carriera
Rovelli crebbe in una famiglia modesta, figlio di un orafo e di una madre con un carattere difficile. Dopo aver studiato con l’abate Giuseppe Pozzone, divenne istitutore presso famiglie nobili e successivamente lavorò presso la Biblioteca di Brera. Tuttavia, la sua carriera subì un arresto quando partecipò ai moti del 1848 e si arruolò come volontario per difendere la Repubblica Romana, il che portò al suo esilio in Svizzera[1].
Durante il suo esilio, Rovelli incontrò diversi esuli italiani noti, tra cui Giuseppe Mazzini e Carlo Cattaneo. Tornato a Milano nel 1851, riprese il suo lavoro alla Biblioteca di Brera e collaborò con varie riviste e giornali. Sposò una giovane allieva, ma il matrimonio si rivelò infelice, contribuendo al suo declino personale[1].
Opere Letterarie
Rovelli è noto per le sue critiche al romanzo storico romantico, ritenuto da lui pieno di stereotipi sentimentali. Le sue opere principali includono:
- Lamberto Malatesta (1843)
- Valenzia Candiano (1844)
- Cento anni (1859-1864), considerata la sua opera più celebre.
- La giovinezza di Giulio Cesare (1872), una rievocazione del mondo romano.
Questi romanzi hanno contribuito significativamente all’evoluzione del romanzo in Italia, ponendo l’accento su tematiche contemporanee piuttosto che storiche[1].
Ultimi Anni e Morte
Negli ultimi anni della sua vita, Rovelli cadde in miseria, afflitto dall’alcolismo e da problemi familiari. Morì in condizioni difficili e fu sepolto al Cimitero Monumentale di Milano dopo una cerimonia che evidenziava la sua vita travagliata[1]. La sua figura rimane significativa nella letteratura italiana per il suo approccio innovativo al romanzo e per il suo impegno politico durante un periodo tumultuoso della storia italiana.
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Rovani
[2] https://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-rovelli_(Dizionario-Biografico)/
[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Rovelli
[4] https://it.wikisource.org/wiki/Notizie_biografiche_degli_illustri_comaschi/Giuseppe_Rovelli
[5] https://dominionilibri.it/prodotto/storia-di-como/
[6] https://libreriaantiquariacoenobium.it/catalogo/elogio-di-giuseppe-rovelli/
[7] https://www.bibliorfeo.com/notizia-di-giuseppe-rovelli-43066.html
[8] https://books.google.com/books/about/Storia_di_Como_descritta_dal_marchese_Gi.html?id=5Hz0i44T5c4C