Categoria: Passeggiate
NESSO: STORIA E PASSEGGIATA, in Mozzanica I. : “Itinerari panoramici sulle sponde del Lario”, Mondadori/Electa – Milano 2003
Nesso: storia e passeggiata
vedi: https://tinyurl.com/t7yt3973
tratto da: Mozzanica I.: “ItInerari panoramici sulle sponde del Lario”, Mondadori/Electa – Milano 2003.
Nesso è un località annidata fra acqua e montagna, a circa metà strada fra Como e Bellagio, sulla sponda orientale del ramo comasco del Lario. Il nucleo principale sorge allo sbocco della valle di Nesso, proprio nel punto in cui confluiscono spumeggiando i torrenti Tuf e Nosè che, prima di arrivare al lago, formano una gran cascata che precipita in un’alta e stretta forra: l’Orrido di Nesso.
La Val Nosè s’incunea fra i monti del Triangolo Lariano, il Monte San Primo a Nord e il Palanzone a Sud. Man mano guadagna quota la valle si apre e si arricchisce di affluenti per giungere nella vasta pianura carsica del Pian del Tivano non dopo aver cambiato nome in Val Giurada.
La gola dell’Orrido di Nesso è traversata dalla carrozzabile rivierasca mediante un ponte, ma la forra è talmente stretta che a volte si passa via quasi senza aver potuto scorgere questa bellezza della Natura.
Abbiamo deciso così di proporre quattro passi in questi luoghi spesso intravisti solo di sfuggita.
Il borgo e la sua storia
La tradizione vuole che la chiesa dei SS. Pietro e Paolo sia stata consacrata nel 1095 da papa Urbano II nel corso del suo viaggio in Francia per il Concilio di Clermont. Tale privilegio fu, senza dubbio, legato al fatto che i vescovi Rainaldo e Guido Grimoldi poi, sceglieressero Nesso come loro sede.
La chiesa, risalente al XI secolo, fu rimaneggiata nel 1538 con la costruzione di un nuovo campanile; l’anno successivo fu poi completamente rifatta per essere ultimata con un’altra tornata di lavori durata dal 1654 al 1706. All’interno si trova la tomba del vescovo Rainaldo (XI sec.).
Per quanto minuscolo, Nesso ebbe dunque una storia importante, ma anche in epoche più recenti conobbe un certo agio economico grazie ai torrenti Tuf e Nosè. Le impetuose acque che si uniscono a monte del borgo fornivano, infatti, energia per alcune cartiere e per due stabilimenti per la lavorazione della seta, oltre che per mulini, magli e torchi.
Percorso
Seguiamo la carrozzabile entrando nel borgo e giungendo in breve al ponte gettato sull’Orrido di Nesso. Lo spettacolo è notevole soprattutto in primavera o dopo recenti e abbondanti piogge che arricchiscono le acque del Tuf e del Nosè. Bianche e spumeggianti cascate si incontrano all’inizio della gola con un gioco d’acqua veramente scenografico; poi, unite le loro forze, le acque si gettano verso il vicino lago saltando nell’abisso, Superato il ponte si prosegue per poche decine di metri per poi imboccare una ripida scalinata che scende davanti ad un piccolo bar. La nostra meta è il secondo dei ponti che visiteremo nella giornata: il Ponte della Civera. La lunga scalinata s’abbassa verso il lago, ripida e stretta, fiancheggiata dalle case dell’antico borgo i cui ingressi sono a volte abbelliti da portali in pietra. Improvvisamente la lunga ginnastica sembra volerci scaraventare direttamente nel Lario: gli scalini raggiungono il pelo dell’acqua e non sembra esserci via d’uscita. Ma si tratta di un’impressione momentanea: a ben guardare quello che c’era sembrato l’ingresso di una abitazione altro non è che il proseguimento della strada che sfrutta un passaggio coperto sulla sinistra. Entrati nel passaggio, lo si percorre con suggestivi scorci che si aprono sul lago dai finestroni di illuminazione. Fatti pochi passi, dopo aver ammirato il bel disco di macina in pietra appeso al muro, eccoci sul Ponte della Civera che traversa, in basso, le acque dell’Orrido di Nesso. Guardando verso sinistra si può vedere tutta la profonda gola il cui fondo è chiuso dal salto da cui precipita la cascata prima ammirata dall’alto.
Oltre il Ponte della Civera si risale brevemente fra le case e si prosegue a mezza costa, per poi tornare a scendere verso il lago traversandone una minuscola insenatura grazie ad un altro bel ponte in pietra. Sotto l’arcata del ponte è stato ricavato un piccolo porticciolo per le barche. A questo punto il tracciato continua pianeggiante fra la lussureggiante vegetazione e, poco dopo, inizia la salita che, con qualche tornante, porta nei pressi del parcheggio sulla carrozzabile rivierasca. Traversata la strada, e fatti pochi metri verso destra, imbocchiamo la strada di servizio che sale al parcheggio soprastante e da qui, grazie ad un viottolo di collegamento, entriamo fra le case che si raggruppano sotto il vecchio castello. L’edificio, già visibile dalla strada, sorge su proprietà privata, ma lo possiamo ammirare dalla mulattiera che corre ai suoi piedi. Nella contrada Castello sorge anche la minuscola chiesetta di San Lorenzo. Scendendo verso sinistra si ritorna, in breve, nell’ampio slargo presso il ponte sull’Orrido. Tenendosi sulla destra della strada si imbocca la Via Municipio che sale proprio di fronte all’inizio del viottolo che scende verso il Ponte della Civera. Con piacevole camminata si sale verso la parte alta del paese raggiungendo le case della frazione Lizzogno. Qui si deve prendere a destra, per la Via Castagna. La stradina prosegue fra le antiche case offrendo alcuni scorci interessanti.
Ma lasciamo anche a Voi il piacere di andare a curiosare qua e là in cerca di angoli caratteristici.
Intanto, quasi senza accorgerci, abbiamo guadagnato quota tenendoci sulla sponda destra idrografica del Nosè o Nosee. Nei pressi delle ultime abitazioni si supera un rivo grazie ad un ponticello di cemento dinnanzi al quale sorge una casa sul cui muro è stato conservato un antico affresco raffigurante la “Madonna col Bambino”. Purtroppo il dipinto è molto danneggiato, ma se ne indovina ancora il pregio artistico. Il nostro cammino continua ora lungo Via Nosee che, tenendo sempre la destra idrografica del torrente, s’addentra nella valle immersa nel verde. La salita ha momentaneamente termine e si cammina per un buon tratto in piano giungendo, infine, in vista dell’antico ponte a doppia campata gettato sul Nosè. La datazione del manufatto è incerta: per alcuni, sebbene restaurato, risale al periodo romano, per altri è di epoca medioevale. Le due arcate trovano appoggio centrale su un pilastro eretto direttamente su un enorme masso erratico di granito che ostruisce il letto del torrente.
A questo punto è possibile fare ritorno per il cammino appena seguito. Fate però attenzione perché la gita riserva ancora una piccola e preziosa sorpresa che si nota, per l’appunto, durante la discesa. Poco prima di rientrare in paese, sul muro di cinta che imposta un bivio sulla destra si trova una piccola quanto curiosa raffigurazione della “Madonna col Bambino”. Si tratta di un bassorilievo, certamente ricavato con la pietra locale, in cui la Vergine ha proporzioni decisamente ridondanti, che la fanno assomigliare più ad un’arcaica Dea Madre che alla divinità che siamo abituati a vedere nell’iconografia sacra. Le vesti della figura richiamano i costumi femminili rinascimentali per cui, ragionevolmente, l’opera potrebbe proprio risalire a questo periodo.
NOTA: la gita può essere condotta anche arrivando a Nesso col battello. In questo caso, dall’imbarcadero si raggiunge subito il Ponte della Civera aggirando una casa affacciata sul lago e immettendosi nella scalinata sopra descritta prima che termini nell’acqua.
la passeggiata di VILLA OLMO, approvata il 27 giugno 1957 su proposta dell’allora sindaco LINO GELPI. Articolo di Elena D’Ambrosio in La Provincia del 4 giugno 2017
la 19° edizione di PAROLARIO: il programma di PASSEGGIATE CREATIVE, maggio 2019
Il festival Parolario è arrivato alla diciannovesima edizione e questa mattina c’eravamo anche noi alla conferenza stampa, dove Pietro Berra ha presentato le iniziative realizzate con la collaborazione della nostra associazione Sentiero dei Sogni.
Non solo Passeggiate creative,
una green con Marcella Danon introdotta da Maria Jose Cerezo
e una in cui per la prima volta sarete voi a dipingere (guidati da un maestro di arte e cammini come Luciano Ragozzino),
ma anche un viaggio filmico in Patagonia sulle tracce di Giovanni Maria De Agostini,
il ritorno di Tiziano Fratus, che lo scorso anno aveva camminato con noi, questa volta per presentare la sua mostra “Arborgrammaticus” e le sue “Poesie creaturali”,
una cena “con” Alda Merini e la presentazione del primo libro della collana tematica che andrà ad arricchire il progetto Passeggiate Creative: si intitola “I laghi delle stelle. Itinerari cineturistici d’acqua dolce in Lombardia” e molto presto vi daremo qualche anticipazione.
Torneranno a Como per l’occasione anche l'”archeopoetessa” Flaminia Cruciani, che ha camminato con noi tante volte,
e Giovanna Cristina Vivinetto, vincitrice lo scorso marzo del Premio internazionale di Letteratura Alda Merini – Brunate.
Qui sotto i link per trovare facilmente le iniziative che ci vedono coinvolti nel vasto e interessantissimo programma di Parolario (la cena meriniana e la passeggiata con Pietro Berra e Luciano Ragozzino vanno prenotate, le altre sono a ingresso libero).
Si ringrazia Daniele Butti per le foto.
http://parolario.it/…/Inaugurazione-mostra-Arbogrammaticus.…
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una PASSEGGIATA attorno al LAGO di COMO, usando l’autobus e il treno. Tempo necessario: dalle 10 e 20 alle 17,40
“Forse la verità dipende da una passeggiata intorno al lago“,
Wallace Stevens (1879-1955)
1. CORRIERA C10 da COMO a COLICO
ore 10,20-13
2. TRENO da COLICO a LECCO:
ore 14,37-15,35
3. CORRIERA C40 da LECCO a COMO
ore 16,30-17,40
il percorso Como/Colico in pdf:
camminare nel CENTRO STORICO DI COMO per 2.992 PASSI: Via 5 Giornate; Piazza Duomo; Via Vittorio Emanuele; Via Indipendenza; Piazza San Fedele; Via Adamo Del Pero; Via Rovelli; Via Cesare Cantù; Via Giovio; Via Odescalchi; Piazza San Fedele; Via Bernardino Luini; Via Boldoni; Piazza Perretta; Piazza Mazzini; Piazza Volta; Via Garibaldi, 3 novembre 2018
amici ALBERI nel percorso da Villa Olmo alla passeggiata di Via Bignanico, Como, ottobre 2018
TRE BORGHI DA SCOPRIRE: CARENO, NESSO, BRIENNO. Itinerario culturale a cura del FAI-delegazione di Como, Comuni di Nesso e Brienno, Sentierodesogni, sabato 30 giugno 2018
Slow Lake Como presenta l’ attività primavera/estate 2018
vai a:
Slow Lake Como – Primavera/Estate 2018
12 mesi, 12 perle, 12 emozioni |
Musso – Dongo, gli ultimi giorni di Mussolini (mercoledì 25 Aprile) Esploriamo la parte alta della sponda occidentale del Lago, terra di partigiani, e teatro dell’epilogo del fascismo e della vita di Mussolini. Sono previste soste a Musso, luogo in cui fu fermata la colonna di Mussolini, e a Dongo con visite alla storica piazza Paracchini e Palazzo Manzi, luogo emblematico che ospita oggi il Museo della Fine della Guerra. • Orario: 10:30 • Durata: 2/3 h • Ritrovo: Musso, indirizzo esatto comunicato alla prenotazione • Difficoltà: Semplice. Si svolge in parte su comodi sentieri e in parte in contesti urbani. Necessaria abitudine a camminare per alcune ore. Prezzo: Adulti: € 25,00 ragazzi (5-14): €; Bambini (0-4): / |
A grande richiesta riproposta domenica 13 Maggio: Brienno. Il paese labirinto Niente alberghi a 5 stelle, niente vip e lungolaghi con le palme. Qui trovi piuttosto piccole case addossate le une alle altre e viottoli che parlano chiaro sin dal nome, come Via labirinto. Solo in un luoghi come questo, dove il tempo sembra essersi fermato, è possibile farsi un’idea di come erano i paesi affaciati sulle sponde del Lago prima dell’avvento del turismo e vivern per alcune ore l’incredibile atmosfera. • Durata: 2 h Link: http://www.slowlakecomo.com/prodotto/brienno-paese-labirinto/ |
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Attività fisse fino al 30 settembreVersione primavera / estate di MISTERI E CURIOSITA’ di Como Giorno della settimana: GIOVEDI Un itinerario sorprendente e avvincente, sia per viaggiatori che per locali curiosi. Il centro della città, con la sua storia millenaria è ricco di particolari architettonici non evidenti, ma che celano curiosità, storie e, a volte, misteri affascinanti. Prezzo: Adulti: € 25.00 Ragazzi (6-14): € 20,00 Bambini (0-5): / |
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La novità della primavera 2018: La “Nosetta”. Un Affascinante Borgo in Città (Como). Giorno della settimana: tutti i MARTEDI’ La zona della Nosetta porta ancora le tracce di quando era abitata da barcaioli e lavandaie che tra le numerose piante di noce venivano ad appendere i loro panni. Si tratta di una bellissima e dimenticata zona della città. Scoprirai prospettive originali sul Lago, monumenti antichi, semplici ma legati a memorie e rituali molto particolari della città. Prezzo: Adulti: € 25.00 Ragazzi (5-14): € 20,00 Bambini (0-4): / |
Se ti va di seguirci ci puoi trovare QUI |
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