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Palazzo Riva, in Via Rusconi, nel centro storico di Como

scheda storica alla pagina 327 del libro: https://coatesa.com/1994/01/15/cani-fabio-monizza-gerardo-a-cura-di-como-e-la-sua-storia-la-citta-murata-nodolibri-1994-pagg-394-indice-del-libro/

Gli studenti del Corso di Restauro dell’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como – Dipartimento di Progettazione ed Arti Applicate impegnati nelle fasi di recupero dei bellissimi dipinti murali e dell’ apparato lapideo (XVIII e XIX sec.) dello storico Palazzo Riva di Via Rusconi a Como:

Cani · Centro Storico di Como · Via Lambertenghi, Via Collegio dei Dottori, Via Rusconi

Cane alla finestra, nel centro storico di Como

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Palazzo di Rosa dell’Oca, baronessa Zacco di Pirrera in Via Bonanomi, angolo Via Lambertenghi, nel centro storico di Como

scheda storica alla pagina 174 di:

  • edificazione cinquecentesca
  • ristrutturato nel 1928 dall’arch. G. Caranchini

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Via Collegio dei Dottori, nel centro storico di Como

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Sguardo su alcuni edifici della Via Lambertenghi, fra via Diaz e Via Bonanomi

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Edificio costruito nella seconda metà dell’Ottocento su progetto di Giovan Battista Bernasconi, Via Diaz, angolo via Lambertenghi, nel centro storico di Como

scheda storica alla pagina 124 del libro:

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Edifici tardorinascimentali e neoclassici a Como: il PALAZZO LAMBERTENGHI, angolo Via Volta

Il Palazzo Lambertenghi, situato in Via Lambertenghi, all’angolo di Via Volta, a Como, è un significativo esempio di architettura tardorinascimentale, costruito all’inizio del XVII secolo. La sua edificazione ha comportato la fusione di diverse unità edilizie preesistenti, e i lavori erano ancora in corso nel 1618[1][3].

Storia e Proprietà

Originariamente di proprietà della famiglia Lambertenghi, il palazzo passò nel XVIII secolo a diverse altre famiglie, tra cui i Guaita e i Lucini Passalacqua, fino ad arrivare alla famiglia Galli di Rondineto[1].

Durante il Novecento, il palazzo subì importanti ristrutturazioni che portarono alla perdita di molte decorazioni seicentesche, ma conservano ancora un affresco di Giovan Battista Recchi nella sala al pianterreno[1][4].

Architettura e Decorazioni

Il Palazzo Lambertenghi è caratterizzato da un soffitto affrescato risalente al 1625, che rappresenta un’allegoria dei giorni della settimana con un carro di Aurora al centro, simbolo della domenica[4][7].

Nonostante le modifiche nel corso dei secoli, l’edificio mantiene elementi significativi del suo passato rinascimentale.

Importanza Culturale

Oltre alla sua architettura, il palazzo è un punto di riferimento nella storia culturale di Como, rappresentando l’evoluzione delle ville nobiliari nella regione. Il suo giardino all’inglese e le serre ottocentesche contribuiscono al fascino del luogo[2].

Accessibilità

Attualmente, il Palazzo Lambertenghi è una proprietà privata e può essere visitato solo in occasioni speciali o eventi specifici[1][5].

In sintesi, il Palazzo Lambertenghi non è solo un esempio di architettura tardorinascimentale a Como, ma anche un testimone della storia sociale e culturale della città.

scheda alle pagine 98/96 del libro:


[1] https://www.visitcomo.eu/it/scoprire/monumenti/monumenti-fino-900/palazzo-lambertenghi/index.html
[2] https://www.centomigliadellario.com/como
[3] https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO180-00145/
[4] https://it.wikipedia.org/wiki/Ville_e_palazzi_di_Como
[5] https://fondoambiente.it/luoghi/sala-recchi-presso-palazzo-lambertenghi
[6] https://milano.biblioteche.it/sites/milano/assets/www/SormaniStoriaLocale/MilanoStoriaLocalePalazzi.pdf
[7] https://villago.it/product/palazzo-lambertenghi-e-la-como-del-600-dalle-meraviglie-delle-opere-religiose-ai-fasti-dei-palazzi-aristocratici-2/
[8] https://it.wikipedia.org/wiki/Architetture_di_Como
[9] https://www.academia.edu/79742382/Anticamente_moderni_Palazzi_rinascimentali_di_Lombardia_in_et%C3%A0_sforzesca

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Edifici tardorinascimentali e neoclassici nel centro storico di Como: il PALAZZO RUSCA, in Via Rusconi

Palazzo Rusca: un esempio di Architettura Tardorinascimentale

Storia e Architettura

Il Palazzo Rusca, situato in Via Rusconi a Como, è un edificio di origine trecentesca, ristrutturato nel 1514 da Gian Giacomo Rusca. Questo intervento mirava a migliorare l’estetica della struttura, conferendole un aspetto più aristocratico e raffinato[1][3]. L’edificio è recentemente stato restaurato per riportarlo alla sua bellezza originaria, consentendo ai visitatori di ammirare il cortile, il porticato e lo scalone d’onore, caratterizzato da una balaustra con intagli di motivi guerreschi[1].

Caratteristiche Artistiche

Una delle peculiarità più notevoli del Palazzo Rusca sono gli affreschi dei fratelli Recchi, visibili nell’atrio e nel salone d’onore. Questi affreschi rappresentano importanti opere artistiche commissionate dalle famiglie aristocratiche locali nel XVII secolo[3]. In particolare, la Sala Bianchi, situata al primo piano, presenta un grande affresco del pittore comasco Pietro Bianchi, che ritrae l’Esaltazione del Pontificato di Papa Innocenzo XI, datato alla fine del XVII secolo[3].

Importanza Culturale

Il Palazzo Rusca non è solo un esempio di architettura tardorinascimentale, ma anche un simbolo della storia sociale e politica di Como. La famiglia Rusca, che occupò il palazzo dal 1514 fino al 1786, giocò un ruolo significativo nella vita civile e religiosa della città. I membri della famiglia ottennero posizioni di potere grazie ai legami con la nobiltà e il clero[3].

Accessibilità

Attualmente, il Palazzo Rusca è una casa privata, ma eventi speciali come le aperture organizzate dal Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) permettono al pubblico di esplorare questo tesoro architettonico e artistico. Questi eventi offrono l’opportunità di scoprire stanze decorate con affreschi storici e di apprezzare la bellezza dell’edificio[3][6].

In conclusione, il Palazzo Rusca rappresenta un’importante testimonianza della storia architettonica e culturale di Como, con il suo mix di elementi tardorinascimentali e barocchi che continuano a affascinare visitatori e studiosi.

scheda storica alle pagine 324-326 del libro:


[1] https://www.comocity.it/palazzo-rusca-como/
[2] https://milano.biblioteche.it/sites/milano/assets/www/SormaniStoriaLocale/MilanoStoriaLocalePalazzi.pdf
[3] https://comocompanion.com/2024/11/20/comos-hidden-gems-palazzo-rusca-palazzo-olginati-rovelli-and-palazzo-vietti-rovelli/
[4] http://dspace.unive.it/bitstream/handle/10579/2801/810650-1162087.pdf?sequence=2
[5] https://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-3a130-0019999/
[6] https://www.oggiacomo.it/eventi/?link=%2Fit%2Fevents%2F2024%2F6.3segrete-stanze
[7] https://fondoambiente.it/eventi/segrete-stanze-palazzo-rusca
[8] https://www.bdl.servizirl.it/vufind/Record/BDL-OGGETTO-123153

BIOGRAFIA, biografie · Camminare in COMO città · Centro Storico di Como · Conosco Como? · Via Lambertenghi, Via Collegio dei Dottori, Via Rusconi · Vie e Piazze

Appunti su: Luigi Porro Lambertenghi, 1780-1860

Luigi Porro Lambertenghi è stato una figura significativa della storia italiana, noto per il suo ruolo di patriota, imprenditore e politico.

Nacque a Como il 12 luglio 1780, figlio del marchese Giorgio Porro Carcano, un patrizio della città. Lambertenghi si distinse non solo per il suo impegno politico, ma anche per la sua passione per le scienze e le novità del suo tempo[1][2][4].

Attività Politica e Imprenditoriale
Lambertenghi fu attivamente coinvolto nei movimenti patriottici italiani e contribuì alla causa dell’unità nazionale. Oltre alla sua carriera politica, si dedicò anche all’imprenditoria, gestendo diverse attività economiche che riflettevano il suo interesse per l’innovazione e il progresso[1][2].

Eredità Culturale
La sua eredità è visibile non solo nel campo politico ma anche in quello culturale, poiché era un sostenitore delle scienze e delle arti. La sua influenza si estese oltre la sua vita, contribuendo a plasmare il contesto sociale e politico dell’Italia del XIX secolo[4].


[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Porro_Lambertenghi
[2] https://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-porro-lambertenghi_(Dizionario-Biografico)/
[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Giulio_Porro_Lambertenghi
[4] https://www.divinamilano.it/casa-porro-lambertenghi/
[5] https://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-stefano-lambertenghi_(Dizionario-Biografico)/
[6] https://www.combattentiliberazione.it/movm-grande-guerra-1915-1918/lambertenghi-italo
[7] https://www.beat-leukemia.org/it/news-beat-leukemia-info.asp?N=Prof.-Giorgio-Lambertenghi-Deliliers-riceve-l%E2%80%99Ambrogino-d%27oro%2C&Cod=103

Luigi Porro Lambertenghi è una figura di spicco della storia italiana, noto per il suo ruolo di patriota, imprenditore e politico. Nacque a Como il 12 luglio 1780 da una famiglia aristocratica, figlio del marchese Giorgio Porro Carcano e di Margherita Borromeo. Dopo aver studiato al Collegio Longone di Milano, entrò giovanissimo in politica.

Carriera Politica

Nel 1801, fu eletto deputato alla Consulta di Lione, un evento significativo che segnò l’inizio della sua carriera politica. Nonostante la giovane età, dal 1802 al 1807 fu membro del Corpo legislativo della Repubblica Italiana, ottenendo una dispensa per l’età[1][3]. Durante il periodo napoleonico, Lambertenghi divenne un sostenitore attivo della modernizzazione e della riforma in Italia, affermandosi come un liberale impegnato. Fu anche affiliato alla Massoneria e frequentò la corte di Eugenio di Beauharnais, ricevendo il titolo di conte nel 1810[1].

Dopo la caduta di Napoleone, Lambertenghi partecipò al Congresso di Vienna, dove sostenne la creazione di un regno indipendente nell’Italia settentrionale. Con l’arrivo della Restaurazione e il ritorno degli austriaci a Milano, si dedicò al movimento liberale e all’industrializzazione della Lombardia, promuovendo innovazioni come l’introduzione delle macchine a vapore nell’industria tessile e lo sviluppo dell’illuminazione a gas[1][3].

Attività Imprenditoriale e Sociale

Oltre alla sua carriera politica, Lambertenghi si distinse come imprenditore. Sostenne lo sviluppo dell’industria locale e avviò iniziative sociali come scuole di mutuo insegnamento. La sua visione per un’Italia moderna era caratterizzata da un forte impegno verso il progresso economico e sociale[1][3].

Vita Personale e Morte

Luigi Porro Lambertenghi sposò Anna Maria Serbelloni e ebbe quattro figli: Giberto, Elisabetta, Anna e Giacomo Giulio. Morì a Milano il 9 febbraio 1860 e fu sepolto nella stessa città[1][3]. La sua eredità rimane significativa nella storia italiana, rappresentando un ponte tra le aspirazioni liberali del XIX secolo e le trasformazioni sociali ed economiche che seguirono.

In sintesi, Luigi Porro Lambertenghi è ricordato non solo per il suo contributo politico ma anche per il suo ruolo nell’industrializzazione dell’Italia settentrionale e nel movimento liberale del suo tempo.


[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Porro_Lambertenghi
[2] https://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-stefano-lambertenghi_(Dizionario-Biografico)/
[3] https://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-porro-lambertenghi_(Dizionario-Biografico)/
[4] https://it.wikipedia.org/wiki/Italo_Lambertenghi
[5] https://famiglie.societastoricalombarda.it/index.php?title=Lambertenghi
[6] https://www.santiebeati.it/dettaglio/98519
[7] https://it.teknopedia.teknokrat.ac.id/wiki/Luigi_Porro_Lambertenghi
[8] https://www.asst-santipaolocarlo.it/documents/810281/0/LAMBERTENGHI+(2).pdf/21a60f97-7c69-f1a1-e160-ae58fdc8d823

Ristoranti, Trattorie, Pizzerie · Via Lambertenghi, Via Collegio dei Dottori, Via Rusconi

La Pizzeria ROSSO POMODORO, a Como in Via Lambertenghi, 3

Il Rossopomodoro ha recentemente aperto un nuovo ristorante a Como, situato in Via Lambertenghi, 3, il 19 dicembre 2023. Questa apertura si colloca nel cuore del centro storico della città, precisamente nei locali precedentemente occupati da “Pane e Tulipani” [1][6].

Dettagli dell’apertura

  • Data di apertura: 19 dicembre 2023, con una festa inaugurale aperta al pubblico.
  • Capacità: Il ristorante offre circa 90 coperti e sarà aperto tutti i giorni per pranzo e cena.
  • Personale: Sono stati assunti circa 25 dipendenti per gestire il nuovo locale.

Offerta gastronomica

Rossopomodoro è noto per la sua pizza napoletana e propone un menù che include:

  • Pizza tradizionale e fritta
  • Opzioni gluten-free
  • Pasta, carne, insalate e dolci

L’approccio del ristorante si basa su ingredienti di alta qualità e preparazione artigianale, seguendo le tradizioni napoletane [1][6]. Claudio Crippa, franchisee del locale, ha espresso entusiasmo per l’apertura, sottolineando l’importanza di portare la qualità della pizza napoletana a Como [1].

Citations:
[1] https://www.confimprese.it/news-soci/nuova-apertura-di-rossopomodoro-a-como/
[2] https://ristoranti.rossopomodoro.it
[3] https://ristoranti.rossopomodoro.it/rossopomodoro-como-52d2251049a4
[4] https://www.instagram.com/rossopomodoro_italia/p/C1Cz1pUoM4-/
[5] https://www.rossopomodoro.it/static/news/vittoria!-1117.aspx
[6] https://comozero.it/attualita/rosso-pomodoro-como-apertura-nuovo-ristorante-via-lambertenghi-3/
[7] https://www.rossopomodoro.it
[8] https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187835-d27469841-Reviews-Rossopomodoro_Como-Como_Lake_Como_Lombardy.html

Bar · Centro Storico di Como · Via Lambertenghi, Via Collegio dei Dottori, Via Rusconi

Pasticceria LA VECCHIA COMO di Massimo Turolla, Via Lambertenghi, 35, Como

CULTURA e CULTURA LOCALE · Librerie · Via Lambertenghi, Via Collegio dei Dottori, Via Rusconi

LIBRERIA DEI RAGAZZI, Via Lambertenghi, 6, Como

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