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Il giardino pensile in via Volta 62 a Como si trova presso Palazzo Volta, un imponente edificio neoclassico situato nel cuore della città murata.
Questo giardino pensile è un elegante spazio verde sopraelevato che si affaccia sulle mura federiciane di viale Varese ed è accessibile da uno dei due cortili simmetrici del palazzo1247.
Palazzo Volta, di proprietà privata e sede attuale dell’Ordine degli Ingegneri di Como, risale al XVI secolo ed è caratterizzato da interni riccamente decorati con boiserie, stucchi, dorature, specchi e pavimenti con intarsi geometrici e graniglie veneziane.
Durante eventi speciali come le Giornate FAI di Primavera, il pubblico può visitare sia gli interni del palazzo che il giardino pensile, che rappresenta un classico esempio di giardino pensile nascosto lungo le mura medievali della città1247.
In sintesi, il giardino pensile di via Volta 62 è un luogo storico e suggestivo, parte integrante del patrimonio architettonico di Como, che offre una vista panoramica sulle antiche mura cittadine e rappresenta un raro angolo verde nella città murata124.

Il giardino pensile in via Volta 70 a Como è un classico esempio di giardino pensile nascosto lungo le mura del centro storico della città.
Fa parte del complesso difensivo medievale e si trova in un’area sopraelevata, integrata con le mura federiciane, che risale al XII secolo126.
Questo giardino è considerato un vero e proprio “tesoro dimenticato” di Como, situato all’esterno del Museo Giovio, e non è sempre accessibile al pubblico3. Tuttavia, viene aperto eccezionalmente in occasione di eventi culturali come il festival “Bellezze Interiori”, che permette di visitare alcuni giardini privati e segreti del Lago di Como, incluso il giardino pensile di via Volta 70.
Durante il festival si tengono anche attività come sessioni di yoga nel giardino, che si svolgono in uno scenario unico e suggestivo147.
Il giardino pensile rappresenta una fusione tra storia, architettura e natura, offrendo uno scorcio affascinante sul sistema difensivo medievale di Como e sulle sue mura storiche6. La sua posizione sopraelevata lo rende un luogo particolare, nascosto ma di grande valore storico e paesaggistico8.
In sintesi, il giardino pensile in via Volta 70 è un luogo storico e naturalistico di Como, parte delle mura medievali, che viene valorizzato tramite aperture straordinarie e eventi culturali, ma rimane poco conosciuto e non sempre accessibile al pubblico.




Si accede al giardino attraverso l’androne, il cortile e un cancello con incisi i nomi della famiglia Petazzi, che ha mantenuto l’area nel suo stato originale, offrendo un luogo segreto e suggestivo nel cuore della città13.
Il giardino è parte di un contesto storico importante: via Volta, intitolata ad Alessandro Volta nel 1888, ospita diverse architetture e luoghi di interesse, tra cui il Giardino Pensile Petazzi, che si distingue per il suo valore storico e paesaggistico34.
Il giardino è stato anche protagonista di eventi culturali come il Festival Bellezze Interiori, che permette ai visitatori di esplorare luoghi normalmente chiusi al pubblico, offrendo esperienze di natura, arte e cultura in un contesto unico. Nel 2025, ad esempio, il giardino è stato sede di attività come sessioni di yoga e visite guidate, inserite in un programma che valorizza il patrimonio nascosto di Como6.
In sintesi, il Giardino Pensile in via Volta 68 è un giardino storico privato , accessibile durante eventi culturali, che rappresenta un angolo di verde e storia nel centro di Como, con un forte legame con la tradizione e l’architettura locale136.

Il giardino pensile della Prefettura si trova in via Volta a Como ed è uno spazio verde privato che viene aperto eccezionalmente al pubblico in occasione di eventi culturali come il festival “Bellezze Interiori”.
Questo giardino è noto per ospitare mostre d’arte, come le opere digitali dell’artista Tommaso Lipari esposte durante il festival, e attività come laboratori per bambini e letture animate346.
L’accesso al giardino pensile della Prefettura è limitato e spesso richiede prenotazione, poiché si tratta di una proprietà privata.
Durante il festival Bellezze Interiori, che si tiene ogni anno a maggio, il giardino diventa una delle location principali per eventi artistici, musicali e culturali, offrendo ai visitatori un’occasione unica per scoprire questo spazio segreto nel cuore di Como35.
In sintesi, il giardino pensile della Prefettura in via Volta è un luogo di grande valore storico e culturale, aperto al pubblico solo in occasioni speciali come il festival Bellezze Interiori, durante il quale si svolgono mostre, performance e attività educative345.

Luigi Zuccoli è stato un architetto italiano, nato a Milano il 12 novembre 1907 e morto a Como il 22 marzo 1985. Trasferitosi a Como nel 1922, si diplomò perito edile nel 1925 e iniziò la sua carriera collaborando con lo studio di un architetto locale dal 1927 al 1943
Zuccoli è noto soprattutto per essere stato un collaboratore e amico stretto dell’architetto Giuseppe Terragni, uno dei principali esponenti del razionalismo italiano. La sua vicinanza a Terragni lo ha reso parte di un gruppo di giovani architetti influenzati dal suo stile innovativo
Luigi Zuccoli fu anche un militante comunista. Durante la seconda guerra mondiale, fu costretto a rifugiarsi a Vevey, vicino a Losanna, in Svizzera. Da lì evase per continuare il suo impegno politico e lavorare per il Partito Comunista
Zuccoli credeva che l’architettura potesse risolvere problemi sociali, come la distribuzione degli spazi abitativi. Il suo lavoro e la sua figura sono stati celebrati in vari volumi, tra cui “Quindici anni di vita e di lavoro con l’amico e maestro architetto Luigi Zuccoli”
In sintesi, Luigi Zuccoli è stato un architetto che ha lasciato un segno significativo nella storia dell’architettura italiana, sia per la sua collaborazione con Terragni sia per il suo impegno politico e sociale.
scheda storica alla pagina 89 del libro:
Casa Sambenedetto, poi Cassina e Ciceri, è un edificio storico situato in Via Volta a Como. Fu progettata nel 1875 dall’ingegnere Eugenio Linati. Tuttavia, prima della sua attuale forma, l’edificio era sede della ditta serica Casnati dal 1832 al 1868[3][4]. Questo cambiamento di destinazione d’uso riflette l’evoluzione economica e culturale della città di Como durante il XIX secolo.
L’edificio rappresenta un esempio dell’integrazione tra tradizione industriale e sviluppo urbanistico nella città di Como. La sua storia è legata alla produzione serica locale e all’influenza delle famiglie imprenditoriali dell’epoca.
[1] https://www.comune.como.it/export/sites/comune-di-como/.galleries/Settore-07/Acchiappati_-_Inventario.pdf
[2] https://coatesa.com
[3] https://coatesa.com/2025/02/10/casa-san-benedetto-poi-cassina-e-ciceri-progettata-nel-1875-dalling-eugenio-linati-dal-1832-al-1868-sede-della-ditta-serica-casnati-in-via-volta-como/
[4] https://www.threads.net/@ferrario1948/post/DF5ey_IucQw
[5] https://albese.ospedaliere.it/villa-san-benedetto-menni/
[6] https://www.poste.it/telepass-family-elenco-uffici-postali.pdf
[7] https://liceoteresaciceri.edu.it/tipologia-articolo/notizie/
[8] https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/5961998/Elenco+permanente+dell+Onlus+accreditate+-+4+marzo+2024.pdf/ce44e264-8baa-2f26-e321-703f8faf6665
scheda storica alle pagine 88-89 del libro:

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scheda informativa alle pagine 106-107 del libro:
altre schede informative:
https://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB00057B/




scheda storica alla pagina 109 del libro:
Il Palazzo degli Inzaghi, successivamente divenuto residenza della famiglia Della Torre di Rezzonico, è stato ricostruito nel 1864 dall’ingegnere Ramponi per Cesare Fusoni. Questo edificio si trova in via Volta a Como, una strada che prende il nome da Alessandro Volta, il famoso fisico italiano nato proprio a Como[2][4][5].
Nel cortile ci sono quattro statue dello scultore Pietro Clerici raffiguranti le stagioni.
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Como
[2] https://coatesa.com/2025/02/
[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Volta
[4] https://www.facebook.com/groups/coatesa/posts/9557664187597945/
[5] https://coatesa.com/2025/02/10/palazzo-degli-inzaghi-poi-residenza-della-famiglia-della-torre-di-rezzonico-ricostruita-nel-1864-dall-ing-ramponi-per-cesare-fusoni-in-via-volta-a-como/
[6] https://www.facebook.com/groups/coatesa/posts/9558361077528256/
[7] https://coatesa.com/category/como-citta/palazzi-ed-edifici/
[8] http://passeggiatecreative.it/file/Itinerario_voltiano_4.pdf



scheda a pagina 91 del libro:

Il Palazzo di Via Volta 70 a Como ha una storia architettonica e culturale ricca e complessa. Originariamente, l’area era caratterizzata da edifici di epoca tardorinascimentale e neoclassica, con costruzioni che risalgono al periodo fra il Sei e il Settecento. Tra i progettisti notabili di questo periodo ci sono Cocquio, Benzi e Caimi, che hanno contribuito alla trasformazione della zona.
Nel 1738, Carlo Carloni realizzò un intervento significativo, mentre nel metà dell’Ottocento, De Herra apportò ulteriori modifiche. Questo palazzo ha avuto diverse funzioni nel corso degli anni, culminando nella sua attuale destinazione come sede del Collegio-Convitto “A. Volta”.
L’edificio si distingue per le sue caratteristiche architettoniche che riflettono le tendenze stilistiche dell’epoca. La facciata presenta elementi decorativi tipici del neoclassicismo, mentre gli interni sono stati ristrutturati per adattarsi alle esigenze moderne senza perdere il fascino storico.
La presenza del Collegio-Convitto “A. Volta” sottolinea l’importanza educativa della struttura, contribuendo alla formazione di nuove generazioni in un contesto storico significativo. Questo legame con la figura di Alessandro Volta, nato a Como, rende il palazzo un punto di riferimento non solo architettonico ma anche culturale.
In sintesi, il Palazzo di Via Volta 70 rappresenta un esempio significativo della storia architettonica di Como, riflettendo le evoluzioni stilistiche e le trasformazioni sociali che hanno caratterizzato la città nel corso dei secoli.
scheda informativa alla pagina 110 del libro:
https://coatesa.com/1994/01/15/cani-fabio-monizza-gerardo-a-cura-di-como-e-la-sua-storia-la-citta-murata-nodolibri-1994-pagg-394-indice-del-libro/
[2] https://www.camminacitta.it/como-percorso-6-punti-di-interesse/
[3] https://coatesa.com/2025/01/07/edifici-tardorinascimentali-e-neoclassici-a-como-il-palazzo-volta/
[4] https://it.wikipedia.org/wiki/Ville_e_palazzi_di_Como
[5] https://www.visitcomo.eu/export/sites/default/it/events/2016/allegati/FAI-Marathon-2016-COMO-BENI-APERTI.pdf
[6] https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO180-00053/
[7] https://lagodicomo.jimdofree.com/como/storia/
[8] https://consent.google.it/m?cm=2&continue=https%3A%2F%2Fwww.google.it%2Fmaps&hl=nl&m=0&pc=m&src=1&uxe=eomtm