Centro Storico di Como · Chiese in Como città · Palazzi ed edifici · Pinacoteca di Palazzo Volpi · STORIA LOCALE E SOCIETA' · Tajana Tino · Via Diaz

Tesori nascosti. Il “museo” di Via Diaz, articolo di Clemente Tajana, in la Provincia 3 novembre 2025, pag. 36

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https://www.laprovinciadicomo.it/ricerca/avanzata/?q=Clemente+Tajana

luoghi descritti:

  • la casa Pozzi all’incrocio con Via Parini
  • la Camera di Commercio
  • La chiesa di San Donnino
  • il Palazzo Volpi
  • l’edificio della Confindustria
  • l’edificio che fu sede della Democrazia Cristiana e del quotidiano l’Ordine
  • il teatro Cressoni, poi cinema Odeon, poi cinema Centrale e in seguito chiuso
  • lo spazio Diaz
  • il complesso La Colombetta
  • palazzo Ciceri
  • palazzo Parravicini, nel passato sede del Club Esperia
Camminare in COMO città · Conosco Como? · Pinacoteca di Palazzo Volpi

cortile della Pinacoteca Civica di Como, Via Diaz, Como

MONUMENTI COMASCHI: Pinacoteca civica - Palazzo Volpi

Il cortile della Pinacoteca Civica di Como si trova all’interno del seicentesco Palazzo Volpi, situato in Via Diaz 84.

Il palazzo ha una pianta a “U” con un cortile centrale che si apre verso un giardino terrazzato, caratterizzato da un loggiato alla romana che si affaccia sul cortile interno.

Questo cortile è parte integrante della struttura architettonica del palazzo, che si distingue per la sua imponenza e per il portale bugnato dell’ingresso principale. Originariamente dimora nobiliare della famiglia Volpi, il palazzo è oggi sede della Pinacoteca Civica, che espone opere dal Medioevo al Novecento4578.

La Pinacoteca, inaugurata nel 1989, si sviluppa su tre piani espositivi e conserva un ricco patrimonio artistico della città di Como, rendendo il cortile un elemento significativo anche dal punto di vista culturale e storico13.

  1. https://www.visitcomo.eu/it/scoprire/musei/pinacoteca-civica/
  2. https://it.wikipedia.org/wiki/Pinacoteca_di_palazzo_Volpi
  3. https://www.comune.como.it/vivere-il-comune/luoghi/Pinacoteca-civica/
  4. https://coatesa.com/2024/12/18/pinacoteca-civica-di-como-situata-nel-palazzo-volpi/
  5. https://blog.comolake.com/monumenti-comaschi-pinacoteca-civica-palazzo-volpi/
  6. https://www.comune.como.it/export/sites/comune-di-como/.galleries/amministrazione-trasparente/servizi-erogati/CartadeiServizi_Pinacoteca-con-modulo-TRACCIATI.pdf
  7. https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO160-00001/
  8. https://lagodicomo.com/it/pinacoteca-civica/

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PINACOTECA Civica di Como, e storia del PALAZZO VOLPI, Via Diaz, angolo Via Giovio

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La Pinacoteca Civica di Como, situata nel Palazzo Volpi, ospita una ricca collezione di opere d’arte che coprono un ampio arco temporale, dal Medioevo al Novecento.

Questa pinacoteca è parte dei Musei Civici di Como e offre un’importante panoramica dell’arte lombarda, con particolare attenzione agli artisti attivi nella regione.

Collezioni e Opere Esposte

Sezione Medievale e Rinascimentale

  • Affreschi Gotici: Provenienti dal convento benedettino di Santa Margherita.
  • Ritratti di Uomini Illustri: Una collezione cinquecentesca di Paolo Giovio, che include ritratti significativi dell’epoca.
  • Opere Sacre: La Quadreria storica presenta opere come:
  • Caduta degli angeli ribelli di Pier Francesco Mazzucchelli.
  • Trionfo dell’arcangelo Michele di Carlo Francesco Nuvolone.
  • Dipinti di Cristoforo Caresana e Giovanni Paolo Ghianda[1][3][4].

Sezione Barocca e Settecentesca

  • Opere come:
  • Conforto del condannato e Samaritana al Pozzo di Agostino Santagostino.
  • Consacrazione del Cardinale Giuseppe Pozzobonelli di Giovanni Paolo Panini.
  • Vulcano di Pompeo Batoni e Ritratto di gentildonna di Alessandro Magnasco[1][2][3].

Collezione del Novecento

  • Questa sezione documenta l’arte del XX secolo a Como, con opere significative come:
  • Progetti dell’architetto futurista Antonio Sant’Elia.
  • Lavori del “Gruppo Como”, che include artisti come Mario Radice e Manlio Rho, influenzati dal razionalismo e dal Bauhaus[2][5][6].

Importanza Culturale

La Pinacoteca non solo conserva opere d’arte, ma funge anche da centro di ricerca e valorizzazione della storia artistica della città. Le esposizioni sono organizzate in sale tematiche, rendendo la visita un’esperienza educativa e culturale[1][4][5].

In sintesi, la Pinacoteca Civica di Como è un luogo fondamentale per comprendere l’evoluzione dell’arte nella regione, con una collezione che riflette la ricca storia culturale locale.

scheda alle pagine 149-154 del libro:


[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Pinacoteca_di_palazzo_Volpi
[2] https://www.milanoguida.com/visite-guidate/fuori-porta/como-pinacoteca-civica/
[3] https://www.visitcomo.eu/it/scoprire/musei/pinacoteca-civica/sezione-quadreria/index.html
[4] https://lakeaddicted.com/lago-di-como-musei-da-scoprire/
[5] https://artsandculture.google.com/partner/pinacoteca-civica-di-como?hl=it
[6] https://comozero.it/cultura-e-spettacolo/como-la-pinacoteca-delle-meraviglie-acquisite-300-nuove-opere-ci-sono-i-grandi-nomi-del-900/
[7] https://wonderlakecomo.com/it/items/pinacoteca-civica-como
[8] https://www.visitcomo.eu/it/vof/pinacoteca-video-sez-medievale.html

Storia di Palazzo Volpi a Como

Palazzo Volpi, situato in Via Armando Diaz a Como, è un edificio storico che rappresenta una fusione di stili architettonici comaschi e romani. La sua storia risale al XVII secolo.

Costruzione e Proprietà Iniziale

La costruzione del palazzo fu commissionata da Volpiano Volpi (1559-1629), un arcivescovo di Chieti residente a Roma. I disegni furono affidati all’architetto Sergio Venturi, senese ma attivo a Roma[1][2]. Il palazzo fu eretto tra il 1622 e il 1633 sotto la supervisione di Pietro Paolo Raimondi, nipote di Volpiano Volpi[1]. L’edificio presenta una pianta ad “U”, incompleta nella parte settentrionale, con un cortile interno aperto sul giardino terrazzato[3].

Utilizzo Successivo

Dopo essere stato proprietà della famiglia Volpi fino alla metà del XVIII secolo, passò ai Canarisi. Nel 1839 fu venduto allo Stato italiano, che lo utilizzò come sede del tribunale giudiziario fino al 1968. Durante questo periodo, il giardino originale fu sacrificato per costruire le carceri[1][3].

Restauro e Trasformazione in Museo

Negli anni Settanta del XX secolo, Palazzo Volpi fu acquistato dal Comune di Como e sottoposto a restauro per eliminare le aggiunte ottocentesche. Fu trasformato in museo nel 1989 come sede delle raccolte d’arte civiche della città[1][4]. La pinacoteca ospita opere d’arte dal Medioevo al Novecento ed è divisa in quattro sezioni principali: Medioevo, Rinascimento, Quadreria storica e Novecento[5][7].

Caratteristiche Architettoniche

Il palazzo si distingue per la sua imponenza rispetto all’edilizia circostante. Presenta un corpo ad “U” con un cortile centrale dotato di loggiato alla romana. Il prospetto principale è caratterizzato da forme semplici ma eleganti grazie al portale bugnato dell’ingresso principale[2].

Oggi Palazzo Volpi rappresenta uno dei luoghi culturalmente più significativi della città di Como grazie alla Pinacoteca Civica che ospita opere artistiche provenienti da tutto il territorio comasco.


Controllare sempre gli orari aggiornati sul sito ufficiale del museo.[4]

Citations:
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Pinacoteca_di_palazzo_Volpi
[2] https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO160-00001/
[3] https://blog.comolake.com/monumenti-comaschi-pinacoteca-civica-palazzo-volpi/
[4] https://abbonamentomusei.it/spazio_espositivo/pinacoteca-civica-di-palazzo-volpi/
[5] https://catalogo.beniculturali.it/CulturalInstituteOrSite/1492536934111
[6] https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede-complete/CO160-00001/
[7] https://www.visitcomo.eu/it/scoprire/musei/pinacoteca-civica/
[8] https://visitcomo.eu/it/vof/pinacoteca-civica-video4.html

Pinacoteca di Palazzo Volpi · Via Diaz

“Pinacoteca civica di Como, tutta la vita!”

Pinacoteca di Palazzo Volpi

“Mettici la faccia”: diventa testimonial della nuova campagna di comunicazione dei Musei Civici / sabato 6 maggio 2023, Pinacoteca Civica

Mostre · Pinacoteca di Palazzo Volpi · Via Diaz

VISITA GUIDATA alla MOSTRA UNIVERSO PARISI. I VETRI E LE CERAMICHE DI ICO E LUISA,  Domenica 30 aprile – ore 11.30. Pinacoteca Civica di Como,   Via Diaz 84, Como

ARTE · Pinacoteca di Palazzo Volpi

La Pinacoteca civica di Como insieme a Google Arts & Culture porta online le sue collezioni

La Pinacoteca civica di Como insieme a Google Arts & Culture porta online le sue collezioni

Disponibili su Google Arts & Culture oltre 240 opere d’arte

La Pinacoteca civica di Como entra a far parte di Google Arts & Culture, la piattaforma tecnologica sviluppata da Google per promuovere e preservare la cultura online, con una Collezione digitale di 240 opere.

IL PROGETTO

La Pinacoteca civica di Como conserva e valorizza le opere d’arte patrimonio della città. La collezione, che dal Medioevo arriva sino ai giorni nostri, si è costituita attraverso lasciti, donazioni, acquisti e documenta l’arte del territorio a partire dagli edifici religiosi, passando per la ritrattistica, il paesaggio, la pittura di genere, sino alle ricerche novecentesche legate al Futurismo, al Razionalismo e al design. Fulcro delle collezioni, la cinquecentesca raccolta di ritratti di Uomini Illustri di Paolo Giovio, i disegni dell’architetto Antonio Sant’Elia e alcune delle opere più significative del gruppo degli Astrattisti comaschi del Novecento.

Grazie alla collaborazione con Google Arts & Culture oltre 240 opere d’arte sono ora fruibili anche on line. Un progetto di valorizzazione culturale, con l’obiettivo di mettere in luce questo importante patrimonio, dando l’opportunità al pubblico e agli studiosi di visionarlo e consultarlo online gratuitamente.

L’entrare a far parte della piattaforma Google Arts & Culture – dichiara l’Assessore alla Cultura del Comune di Como Enrico Colombo – rientra tra gli obiettivi del Piano di Sviluppo dei Musei civici 2023 – 2025, che con “Musei digitali” intende migliorare e potenziare l’esperienza di fruizione del museo, anche in maniera virtuale, oltre che migliorare la capacità di attrazione per i diversi pubblici. Google Arts & Culture è una vetrina internazionale sul mondo dei Musei, che permette di visitare ed esplorare in maniera virtuale le collezioni d’arte di oltre 2000 musei in tutto il mondo.

ALCUNE INFORMAZIONI SULLA COLLEZIONE DIGITALE

  • Le oltre 240 opere della Pinacoteca digitalizzate, che verranno ulteriormente implementate nei prossimi mesi, contemplano dipinti che coprono un arco temporale di oltre 6 secoli, sculture e materiale lapideo provenienti da edifici religiosi del territorio, e un’ampia selezione di disegni di Antonio Sant’Elia della collezione civica.
  • Sono state create 4 storie, ovvero approfondimenti su alcune sezioni della collezione. Le storie presentano e raccontano opere o artisti punte di diamanti della collezione della Pinacoteca: i ritratti degli Uomini illustri di Paolo Giovio, Antonio Sant’Elia, Mario Radice e gli interventi pittorici per la casa del Fascio, I vetri e le ceramiche di Ico e Luisa Parisi.
  • Le opere sono accompagnate da testi di approfondimento a carattere storico – artistico, redatti da storici dell’arte come Elena Di Raddo, Bruno Fasola, Roberta Lietti, Alberto Longatti, Alberto Rovi, Paolo Vanoli.

Google Arts & Culture

Google Arts & Culture è la piattaforma di Google che permette agli utenti di esplorare le opere d’arte, i manufatti e molto altro tra oltre 2000 musei, archivi e organizzazioni da 80 paesi che hanno lavorato con il Google Cultural Institute per condividere online le loro collezioni e le loro storie. Disponibile sul Web da laptop e dispositivi mobili, o tramite l’app per iOS e Android, la piattaforma è pensata come un luogo in cui esplorare e assaporare l’arte e la cultura online. Google Arts & Culture è una creazione del Google Cultural Institute.

ARTE · MUSEI · Pinacoteca di Palazzo Volpi

Nuova sala in Pinacoteca civica: MARIO RADICE E L’ARCHITETTURA

il sito visit como dà queste informazioni: https://www.visitcomo.eu/it/vivere/eventi/Mario-Radice-e-larchitettura.-La-collaborazione-con-Giuseppe-Terragni-e-Cesare-Cattaneo/

NUOVA SALA IN PINACOTECA
Mario Radice e l’architettura. La collaborazione con Giuseppe Terragni e Cesare Cattaneo
Inaugurazione: giovedì 31 marzo 2022 – ore 18
Pinacoteca Civica di Como
Intervengono:
Livia Cioffi, Assessore alla Cultura – Comune di Como
Maria Antonietta Marciano, Dirigente Cultura – Comune di Como
Veronica Vittani, Responsabile Musei civici – Comune di Como
Roberta Lietti e Paolo Brambilla, curatori del progetto
Una nuova sala permanente va ad arricchire il patrimonio culturale della Pinacoteca Civica di Como: giovedì 31 marzo alle 18 verrà inaugurata la sala dedicata a “Mario Radice e l’architettura. La collaborazione con Giuseppe Terragni e Cesare Cattaneo”.

Il progetto nasce come ideale seguito e consolidamento della mostra realizzata nel 2019 (“Mario Radice: il pittore e gli architetti. La collaborazione con Cesare Cattaneo, Giuseppe Terragni, Ico Parisi”) che aveva messo in luce per la prima volta il lavoro sinergico tra Radice e gli artisti comaschi, espressioni delle tre arti: scultura, architettura e pittura.
Prosegue con questa inaugurazione il cammino intrapreso di nuova valorizzazione del patrimonio artistico comunale della sezione Novecento della Pinacoteca civica, avviato nel 2020 con l’apertura delle due sale Giuseppe Terragni per i bambini: l’asilo Sant’Elia.
Il nuovo allestimento indaga il rapporto di Mario Radice (Como, 1898-1987), una tra le figure più complesse nel panorama del primo astrattismo italiano, con gli amici architetti, Giuseppe Terragni e Cesare Cattaneo, un rapporto di stima e amicizia, ma a volte anche conflittuale. Le opere trovano un chiaro riferimento in immagini fotografiche d’epoca, scritti, disegni preparatori e studi su carta, tra cui molti inediti conservati presso gli archivi della Pinacoteca di Como – in gran parte provenienti dal Fondo Mario Radice – che approfondiscono il rapporto ideativo, progettuale e di collaborazione dei protagonisti.
La collaborazione con Terragni è rappresentata dalla Casa del Fascio di Como, di cui è visibile in mostra un accurato modello appositamente realizzato dall’architetto Paolo Brambilla, per la quale Radice aveva realizzato tra il 1932 e il 1936 due grandi bassorilievi per la Sala del Direttorio al primo piano e otto affreschi nel Salone delle Adunate al piano terra, interventi pittorici centrali per la nascita del primo astrattismo italiano, ammirati anche da Lucio Fontana.
Mentre con Cattaneo la collaborazione è per la Fontana di Camerlata. Concepita tra il 1934 e il 1935 per il piazzale di Camerlata di Como, da cui prende il nome, viene realizzata l’anno successivo in occasione della VI Triennale di Milano, trovando collocazione al centro del Parco Sempione, sull’asse fra il Castello Sforzesco e l’Arco della Pace; demolita al termine dell’esposizione nel 1937, viene ricostruita a Como soltanto nel 1960.
La visita alla sala è arricchita da un podcast, che racconta la figura di Mario Radice nel vissuto quotidiano, attraverso la viva voce di quattro comaschi che a vario titolo ebbero modo di conoscerlo e frequentarlo.

La realizzazione di questa sala è stata possibile grazie alle donazioni, recenti e passate, di Francesca e Barbara Radice, che hanno contribuito ad arricchire il patrimonio artistico della Pinacoteca cittadina.

Dopo la giornata inaugurale, due momenti per scoprire la nuova sala
Sabato 2 aprile ore 11
Visita guidata
Giochiamo con Mario!

Info

dove: Pinacoteca civica, via Diaz 84 – Como

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria: pinacoteca@comune.como.it

EMERGENZA COVID-19: Green pass e Green pass rafforzato
Verifica sul sito www.dgc.gov.it/web le limitazioni per l’accesso.

Orari

Ore 18.00

ARTE · Mostre · Pinacoteca di Palazzo Volpi

PINACOTECA CIVICA DI COMO. Opere scelte, Electa editore, 2021. Recensione di Pietro Berra in La Provincia di Como, 7 febbraio 2022. Indice del libro

vai alla scheda dell’editore:

https://www.electa.it/prodotto/pinacoteca-civica-di-como-opere-scelte/

Nelle parole “Pinacoteca civica” c’è un’alchimia: Pinacoteca rimanda a un luogo destinato a proteggere e custodire opere, mentre civica esprime l’appartenenza di questo patrimonio alla civitas.

Il volume raccoglie una selezione di opere conservate presso la Pinacoteca di Como, relative a un ampio arco cronologico: accanto ai materiali medievali delle chiese del territorio compaiono i ritratti degli uomini illustri della raccolta di Paolo Giovio (1483-1552); dalle opere provenienti dagli edifici religiosi soppressi si passa ai tesori del collezionismo, per approdare alle avanguardie storiche con il Futurismo di Antonio Sant’Elia, il Razionalismo di Terragni e l’Astrattismo comasco, fino al contemporaneo.

Mostre · Pinacoteca di Palazzo Volpi

L’arte del dono. Viaggio alla scoperta delle opere donate alla Pinacoteca di COMO: OMAGGIO A GIULIANO COLLINA, inaugurazione: 9 dicembre 2018, ore 11

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MUSEI · Pinacoteca di Palazzo Volpi · Via Diaz · Vie e Piazze

Como: LA PINACOTECA DI PALAZZO VOLPI, Via Armando Diaz

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Palazzo Volpi | Cultura Como.

COMO città · MUSEI · Pinacoteca di Palazzo Volpi · Pittura

Alfonso Salardi (Carpi 1914 – Como 1981), Tetti di Como, olio su tela, Pinacoteca di Como, sala 2.7

Alfonso Salardi (Carpi 1914 – Como 1981), Tetti di Como, olio su tela,

Pinacoteca di Como, sala 2.7