“Immaginiamo il cervello come un giardino che, innaffiato a dovere, rimpiazzi con nuovi germogli le piantine rinsecchite, aggiunge foglie ai rami dei suoi alberi, veda sbocciare foglie che non c’erano”
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https://www.odoya.it/scienze/clima-e-ambiente/1174-Agire-e-pensare-come-un-albero.html
Forte come una quercia, flessibile come un bambù, dritto come un pino… Da sempre gli alberi sono usati dall’uomo come metro di paragone di qualità particolari. D’altra parte, abitano il nostro pianeta da circa quattrocento milioni di anni e per sopravvivere hanno dovuto imparare a coesistere con altre specie e sviluppare un modo più saggio del nostro per vivere pacificamente. È giunto il momento di avere un progetto per noi stessi e per questo mondo, di definirlo e rimodellarlo. Dobbiamo solo decidere di farlo e, attraverso le nostre azioni quotidiane, dare un senso al nostro cammino. Cosa vogliamo trasmettere alle generazioni future? Cosa vogliamo fare di questo nostro tempo sulla Terra? Immaginiamo la nostra impronta individuale e moltiplichiamola per otto miliardi. Forse può essere utile ripensare al nostro posto nella natura, prendere spunto dagli alberi, che tanto donano senza chiedere nulla in cambio. Attraverso consigli pratici, questo libro insegna a superare diversi problemi e a coltivare virtù quali la semplicità, la solidarietà e la benevolenza. Le nostre abitudini negative sono dure a morire, ma il cambiamento è dietro l’angolo e conduce a una vita più serena. Con un test per scoprire che albero sei!
Può la natura aiutarti ad affrontare le tue sfide quotidiane?
Prendi ispirazione dagli alberi, allunga le tue radici nel terreno fertile, ergiti fiero e stiracchia i tuoi rami verso il cielo. Gli alberi ci insegnano tanto: pazienza, determinazione, carisma, resilienza… La pace e il silenzio di una foresta sono utili anche nello stress di una giornata lavorativa e un approccio ecologico e meno consumista ci fa riscoprire la ricchezza della vita.
“Saldo e forte è solo l’albero che subisce il frequente assalto del vento, è il continuo scuotimento a dargli più robustezza, più tenaci radici”.
– Seneca
“Fate come l’albero, che cambia le foglie e conserva le radici. Cambiate le vostre idee e conservate i princìpi”.
– Anonimo
Introduzione
La vita di un albero
L’albero ci insegna la pazienza
L’albero ci insegna la resilienza
L’albero ci insegna la benevolenza
L’albero ci insegna l’intelligenza del cuore
L’albero ci insegna la capacità di comunicazione
L’albero ci insegna il silenzio
L’albero ci insegna la semplicità
L’albero ci insegna la solidarietà
L’albero ci insegna il carisma
L’albero ci insegna il potere della guarigione
Un po’ di poesia nella nostra vita
Come un albero
I consigli di un albero
Quale albero sei?
Mappa dei 10 comportamenti
Piano d’azione
Conclusione
Vittorio LINGIARDI, Mindscapes. Psiche nel paesaggio, Raffaello Cortina, 2017
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Vittorio LINGIARDI, Mindscapes. Psiche nel paesaggio, Raffaello Cortina, 2017 – Tracce e Sentieri
La legna sta bruciando. Dapprima appaiono i suoi contorni nella luce del fuoco; poi essi scompaiono e appare l’incandescenza delle braci; a sua volta, poi, questa incandescenza scompare e appare la cenere.
La legna spenta, la legna accesa, le braci, la cenere e il vento che la disperde si sono avvicendati nel cerchio luminoso dell’apparire. Al subentrare di ognuno di questi eventi, il precedente esce dall’apparire. Il cerchio dell’apparire non attesta che la legna si trasforma in cenere: appunto perché non attesta che la legna si annienta come legna. Per “trasformarsi”, o “diventare” cenere è infatti necessario che la legna si annienti come legna. Ma se l’annientamento della legna non appare, non può apparire nemmeno il suo “diventare” cenere.
All’interno di quel cerchio, la cenere non è la sorte toccata alla legna; essa non grida, ma tace la sorte della legna. In quel cerchio, la legna non diventa cenere, così come gli uomini non diventano polvere: la cenere è il successore della legna; la polvere dell’uomo. Ma l’annientamento di ciò che muore non appare.
da:
disegno di Nanà Dalla Porta in:
GALIMBERTI UMBERTO, MERLINI IRENE, PETRUCCELLI MARIA LUISA, PERCHÉ? 100
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Psiche e natura Fondamenti dell’approccio psicoanimistico
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Psiche e natura Fondamenti dell’approccio psicoanimistico
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resta il mio contributo per i silenziosi: un invito sempre aperto a te e a chi vuoi (anche un piccolo gruppo) a riflettersi dentro le acque del lago camminando e sostando nel giardino
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da una Email a D.D.
Errare per le città, le strade, entrare e uscire dai bar, osservare come l’ambiente cambia e influenza i comportamenti affettivi è il gioco chiamato deriva da Guy Ernest Debord e Ivan Vladimirovitch Chtcheglov (Gilles Ivan) che danno il via alla “psicogeografia”.
Sto iniziando a smantellare l’orto, che è nella sua fase esausta.
E’, però, anche il momento dei suoi prodotti finali.
Mi aggiro per i corridoi dell’orto/giardino sperando che il Destino mi riservi ancora i piaceri del ciclo della vangatura, semina, piantumazione, crescita e raccolta









