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Il Comune di MELLE, in provincia di Cuneo, nel programma Generazione bellezza, a cura di Emilio Casalini, Rai3, 29 giugno 2025

Il Comune di Melle, in provincia di Cuneo, è stato protagonista di una puntata del programma televisivo “Generazione Bellezza”, a cura di Emilio Casalini, andata in onda su Rai 3 il 29 giugno 2025.

La puntata ha raccontato la storia di come due amici, Chicco e Fabio, con una grande passione, hanno dato il via a una piccola rivoluzione nel paese. Tornati nella loro valle, hanno aperto un locale con birreria che è diventato un punto di ritrovo per la comunità. Questo progetto ha stimolato altre iniziative, come il ritorno all’agricoltura, la produzione di linfa di betulla e la creazione di confetti, animando e dando nuova vita a Melle, un paese di circa trecento abitanti precedentemente in via di abbandono. In questo modo, il borgo è diventato un luogo dove fare impresa e intrecciare sogni, un esempio di valorizzazione del territorio e di economia condivisa e sostenibile1256.

“Generazione Bellezza” è un programma di Rai Cultura, condotto dallo stesso Emilio Casalini, che racconta storie di persone e comunità che agiscono con creatività e coraggio per valorizzare i propri territori, generando bellezza e modelli di sviluppo ispiratori34.

In sintesi, la puntata di “Generazione Bellezza” del 29 giugno 2025 su Rai 3 ha celebrato l’esempio di rigenerazione e creatività di Melle, mettendo in luce come il territorio e le persone si trasformano positivamente grazie alla passione e all’imprenditorialità locale.

  1. https://www.cuneo24.it/2024/03/le-telecamere-di-rai-3-a-melle-nella-valle-dei-birrai-felici-234860/
  2. https://www.cuneodice.it/curiosita/saluzzese/lunedi-melle-protagonista-su-rai-tre-in-generazione-bellezza_86027.html
  3. https://emiliocasalini.com/generazione-bellezza/
  4. https://it.wikipedia.org/wiki/Generazione_bellezza
  5. https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=%2Farticoli%2F2024%2F03%2FGenerazione-Bellezza-2ace894f-6c97-46e5-bc3f-878475ce3475-ssi.html
  6. https://www.puntozip.net/stasera-in-tv-torna-generazione-bellezza/

La puntata di “Generazione Bellezza” su Rai 3 dedicata al Comune di Melle illustra principalmente la storia di una comunità locale fatta di giovani amici e innovatori che hanno contribuito alla rinascita del paese attraverso iniziative imprenditoriali e culturali. In particolare, si racconta:

  • La storia di Chicco (Enrico Ponza) e Fabio Ferrua, due amici appassionati di birra artigianale, che dopo un viaggio in Belgio decidono di tornare a Melle per aprire un birrificio chiamato “Antagonisti”. Questa scelta ha dato nuova vita al borgo quasi spopolato, trasformandolo in un luogo di socialità e iniziativa economica.
  • La loro prima iniziativa, il piccolo chiosco estivo “Birroschio”, e successivamente l’acquisto di una vecchia casa che hanno trasformato nel pub-ristorante “Officina Antagonisti”.
  • L’espansione del progetto con la creazione di un ostello e l’apertura di un locale bar per gelati artigianali, tutti gestiti dalla loro comunità chiamata “Pirati di Montagna”.
  • Un modello di valorizzazione territoriale che parte dall’amore per il territorio e la passione per la birra, ma che ha generato una ripresa sociale ed economica del piccolo paese di Melle, creando un esempio virtuoso di impresa in montagna e di comunità che si rigenera con creatività e coraggio.

Queste storie concrete di rigenerazione attraverso l’imprenditorialità locale, l’amicizia e la valorizzazione delle tradizioni e del territorio sono al centro della puntata e mostrano come Melle sia diventato un luogo dove intrecciare sogni e fare impresa sostenibile1.

  1. https://lemiestradedicuneo.com/2022/03/02/da-antagonisti-a-protagonisti-di-melle/
  2. https://www.icdeleddabosco.edu.it/attachments/article/912/Professione%20reporter.pdf
  3. https://www.rai.it/dl/doc/1752142526354_CINEMA%20SERIE%20TV%20-%20RAI%20DOCUMENTARI.pdf
  4. https://sodalisgroup.com
  5. https://fondazionecrc.it/author/lisasappia/
  6. https://www.consiglio.regione.toscana.it/upload/eda/pubblicazioni/pub4036.pdf
  7. https://iris.polito.it/retrieve/handle/11583/2729641/239519/PK-extra2-TURNS.pdf
  8. https://it.wikipedia.org/wiki/Lady_Gaga
Fiori · Luciana Quaia · Ortensia

Il vivaio vegetale di Luciana nella grotta

DIARIO di Amaltea · Estate · Mi ricordo

37 estati qui (1989-2025)

Doriam Battaglia · Estate · Lucia A, 1963 · Mi ricordo

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Gatti che dormono, ricordi fotografici in Flickr

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TETTI , ricordi fotografici in Flickr

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Arbusti · COMO città · Mi ricordo

Filodendro Monstera Deliciosa. Mi ricordo la pianta e le sue foglie che incontro andando a casa. Le donammo un vaso più grande e lei restituisce l’affetto

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BIOGRAFIA, biografie · Biografie di persone · CULTURA e CULTURA LOCALE

biografie di BENEDETTO GIOVIO (1471-1545) e PAOLO GIOVIO (1483-1552)

sintesi delle biografie di Benedetto e Paolo Giovio, due importanti figure storiche di Como nel Rinascimento.

Benedetto Giovio (1471-1545)

  • Nato a Como nel 1471, primogenito di Luigi Zobio e Lisabetta Benzi13.
  • Notaio e storico italiano, si occupò di studi storici, filologici e archeologici13.
  • Cresciuto in una famiglia patrizia ma non ricca, fu lui ad occuparsi dell’educazione del fratello minore Paolo dopo la morte del padre14.
  • Scrisse la “Historiae Patriae”, una storia di Como dalle origini fino al 15328.
  • Morì a Como il 3 agosto 15453.

Paolo Giovio (1483-1552)

  • Nato a Como il 21 aprile 1483 (alcune fonti indicano 1486), figlio di Luigi Zobio e Elisabetta Benzi, famiglia patrizia ma con risorse limitate245.
  • Rimasto orfano di padre da giovane, fu allevato e educato dal fratello Benedetto, che influenzò molto i suoi interessi storici e culturali247.
  • Studiò a Milano, Padova e Pavia, laureandosi in arti e medicina nel 151125.
  • Esercitò brevemente la professione medica a Como, poi si trasferì a Roma dove intraprese la carriera di storico, biografo, medico e cortigiano27.
  • Fu vescovo cattolico, storico, biografo e museologo, noto per aver concepito il museo come luogo di conservazione e contemplazione di opere d’arte e oggetti257.
  • Fu al servizio di importanti figure politiche e religiose del suo tempo, come i Medici, e svolse incarichi diplomatici27.
  • Scrisse numerose opere storiche e biografiche, tra cui le “Historiae”27.
  • Morì a Firenze il 12 dicembre 15522.

I due fratelli rappresentano un importante riferimento culturale per Como nel Rinascimento, con Benedetto che si dedicò soprattutto alla storia locale e Paolo che si impose come figura poliedrica nel panorama intellettuale europeo6.

  1. https://www.treccani.it/enciclopedia/benedetto-giovio_(Dizionario-Biografico)/
  2. https://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Giovio
  3. https://it.wikipedia.org/wiki/Benedetto_Giovio
  4. https://www.treccani.it/enciclopedia/paolo-giovio_(Dizionario-Biografico)/
  5. https://www.liceogiovio.edu.it/sito/attachments/article/39/Profilo%20Paolo%20Giovio%20-%20Picchi.pdf
  6. https://www.visitcomo.eu/it/vivere/eventi/I-grandi-storici-di-Como-Benedetto-e-Paolo-Giovio/
  7. https://www.incuriosire.it/paolo-giovio/
  8. https://www.newpressedizioni.com/scheda-libro/benedetto-giovio/historiae-patriae-9788895383545-33914.html
BIOGRAFIA, biografie · Biografie di persone · CULTURA e CULTURA LOCALE · Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane · STORIA LOCALE E SOCIETA'

Biografie di PLINIO IL VECCHIO (23 o 24 d.c. – 79 d.c.) e PLINIO IL GIOVANE (61 d.c. – 114 d.c.)

Plinio il Vecchio (Gaio Plinio Secondo)

  • Nato a Como nel 23 o 24 d.C. in una famiglia di rango equestre.
  • Fu scrittore, naturalista, filosofo della natura, comandante militare e governatore provinciale romano.
  • Ricoprì cariche importanti nell’amministrazione imperiale e militare, tra cui il comando della flotta di Capo Miseno sotto l’imperatore Tito.
  • Morì il 24 ottobre del 79 d.C. a Stabia, travolto dall’eruzione del Vesuvio mentre cercava di soccorrere le popolazioni colpite.
  • È noto soprattutto per l’opera enciclopedica Naturalis Historia, un vasto trattato in 37 libri che copre astronomia, geografia, zoologia, botanica, medicina e altre scienze naturali. Quest’opera è stata fondamentale per la conoscenza scientifica dell’antichità e ha influenzato la cultura medievale e rinascimentale.
  • Altre sue opere, oggi perdute, includevano trattati storici e biografici, come i Bellorum Germaniae libri e la biografia di Pomponio Secondo.
  • Il suo approccio era caratterizzato da una curiosità enciclopedica e da un moralismo che criticava la corruzione e i progressi scientifici e tecnici fuori dai limiti naturali e morali1356.

Plinio il Giovane (Gaio Plinio Caio Secondo)

  • Nipote e figlio adottivo di Plinio il Vecchio, nacque a Como nel 61 d.C.
  • Studiò retorica a Roma con Quintiliano e intraprese la carriera politica seguendo il cursus honorum.
  • Ricoprì cariche importanti come prefetto dell’erario sotto l’imperatore Traiano, console nel 100 d.C., e governatore delle province del Ponto e della Bitinia.
  • Morì intorno al 114 d.C.
  • È celebre soprattutto per il suo Epistolario, una raccolta di lettere in dieci libri, indirizzate a personaggi come l’imperatore Traiano e lo storico Tacito. Le lettere trattano vari argomenti, dalla vita quotidiana alla politica, e includono anche la descrizione della morte dello zio durante l’eruzione del Vesuvio.
  • Scrisse anche il Panegirico di Traiano, un discorso in onore dell’imperatore.
  • Plinio il Giovane fu anche mecenate e donò alla sua città natale una biblioteca, oltre a sostenere iniziative sociali68.

In sintesi, Plinio il Vecchio è ricordato come un grande enciclopedista e naturalista, mentre Plinio il Giovane è noto per le sue lettere che offrono un prezioso spaccato della vita e della politica romana del I secolo d.C. e per il suo ruolo politico e culturale.

  1. https://it.wikipedia.org/wiki/Plinio_il_Vecchio
  2. https://www.treccani.it/enciclopedia/plinio-il-vecchio/
  3. https://www.skuola.net/letteratura-latina-eta-imperiale/plinio-vecchio.html
  4. https://mostrevirtuali.uniroma1.it/mostra/conoscenzaemisericordia/it/77/gaio-plinio-secondo-detto-plinio-il-vecchio
  5. https://www.skuola.net/letteratura-latina-eta-imperiale/plinio-vecchio-vita-opere.html
  6. https://domenicomarinoblog.wordpress.com/2017/03/21/plinio-il-vecchio-e-plinio-il-giovane-letteratura-latina-geologia/
  7. https://plinio23.it/plinio-il-vecchio/
  8. https://www.skuola.net/letteratura-latina-eta-imperiale/plinio-vecchio-giovane.html
BIOGRAFIA, biografie · Blevio · CULTURA e CULTURA LOCALE · Moltrasio · STORIA LOCALE E SOCIETA'

biografie di Giuditta Pasta (1797-1865) e Vincenzo Bellini (1801-1835)

Ecco le biografie sintetiche di Giuditta Pasta e Vincenzo Bellini:

Giuditta Pasta

Giuditta Angiola Maria Costanza Pasta, nata Negri, nacque a Saronno il 26 ottobre 1797 e morì a Como il 1º aprile 1865. Fu una delle più grandi cantanti liriche del XIX secolo, considerata insieme a Maria Malibran tra le più celebri interpreti di quel periodo12.

Figlia di Carlo Antonio Negri, farmacista, e di Rachele Ferranti, iniziò gli studi musicali con lo zio materno Filippo Ferranti e poi a Como con Bartolomeo Lotti. Debuttò in teatro nel 1816 a Milano, e la sua carriera si sviluppò rapidamente, portandola a esibirsi nei principali teatri d’Italia e d’Europa, da Londra a Parigi, da Dublino a Pietroburgo124.

La sua voce, estesa dal registro di contralto a quello di soprano, la rese celebre soprattutto nelle opere di Rossini, Donizetti e Bellini, dal quale fu molto apprezzata. Nel 1829 passò definitivamente al registro di soprano, ottenendo grande successo con ruoli come Semiramide di Rossini e Norma di Bellini, quest’ultima opera che segnò una svolta nella sua carriera e nella storia dell’interpretazione lirica romantica15.

Giuditta Pasta fu nota anche per la sua vita morigerata e dedicata interamente alla musica e alla famiglia, distinguendosi dalle altre dive dell’epoca per la sua serietà professionale5. Trascorse gli ultimi anni della vita nella villa «Roda» di Blevio, vicino a Como1.

Vincenzo Bellini

Vincenzo Bellini (1801-1835) è stato un compositore italiano, tra i massimi esponenti del melodramma romantico italiano. Nato a Catania, è celebre per le sue opere liriche caratterizzate da melodie di grande lirismo e da una profonda espressività emotiva. Tra le sue opere più famose si ricordano Norma, La sonnambula e I puritani.

Bellini ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo del melodramma romantico, influenzando molti compositori successivi. La sua musica è nota per la linea melodica fluida e cantabile, che richiede interpreti dotati di grande tecnica vocale e sensibilità espressiva.

Bellini morì prematuramente a Parigi nel 1835, ma la sua eredità musicale è rimasta centrale nel repertorio lirico mondiale.


  1. https://it.wikipedia.org/wiki/Giuditta_Pasta
  2. https://www.treccani.it/enciclopedia/giuditta-pasta/
  3. https://www.parcolura.it/pagina.php?id=90
  4. https://www.treccani.it/enciclopedia/giuditta-negri_(Dizionario-Biografico)/
  5. https://www.azione.ch/cultura/dettaglio?tx_news_pi1%5Baction%5D=detail&tx_news_pi1%5Bcontroller%5D=News&tx_news_pi1%5Bnews%5D=5133&cHash=6e35349375fc2540494f8429a60bd2e9
  6. https://bibliolmc.uniroma3.it/node/2515
  7. https://www.150anni.it/webi/stampa.php?wid=1906&stampa=1
  8. https://www.villagianettisaronno.it/lettere-giuditta-pasta/vita-pubblica-e-politica/

Giuditta Pasta e Vincenzo Bellini ebbero un legame artistico particolarmente intenso e affettuoso. Bellini compose per lei opere su misura del suo talento vocale e interpretativo, in particolare “Norma” e “La Sonnambula”. Il compositore modellò il ruolo di Norma sulla personalità musicale della Pasta, e lei plasmò la celebre aria “Casta Diva” sul proprio timbro vocale134.

Il loro rapporto fu fondamentale per entrambi: la Pasta trovò in Bellini l’unico compositore capace di valorizzare appieno le sue doti vocali e drammatiche, mentre Bellini trovò in lei l’interprete ideale per le sue creazioni, grazie ai suoi ricchi mezzi vocali che soddisfacevano la sua vena creativa e sperimentale6.

Bellini scrisse anche per la Pasta l’opera “Beatrice di Tenda”, rappresentata in anteprima al Teatro La Fenice di Venezia nel 18336. La Pasta interpretò inoltre “Giulietta” ne “I Capuleti e i Montecchi” di Bellini, diretta dal compositore a Londra nel 18352.

Sul piano personale, la loro storia d’amore è oggetto di narrazioni di fantasia letteraria, basate però su un contesto storico reale. Si racconta di un amore intenso, ma impossibile, vissuto in un’epoca di grandi passioni e fermenti culturali e politici, con la Pasta vista come una cantante-attrice capace di trasmettere sentimenti sul palco ma meno nella vita privata5.

In sintesi, Giuditta Pasta fu la principale ispiratrice e interprete delle opere di Bellini, in particolare di “Norma”, e il loro rapporto artistico influenzò profondamente il melodramma italiano dell’epoca136.

  1. https://www.150anni.it/webi/stampa.php?wid=1906&stampa=1
  2. https://it.wikipedia.org/wiki/Giuditta_Pasta
  3. https://www.parcolura.it/pagina.php?id=90
  4. https://bibliolmc.uniroma3.it/node/2517
  5. https://www.saronnonews.it/2021/04/01/del-primo-amore-romanzo-storico-e-damore-con-giuditta-pasta-protagonista/
  6. https://parita.regione.emilia-romagna.it/piani-programmi-progetti/vie-en-rose/schede/negri-giuditta-in-pasta
  7. https://www.osservatoreromano.va/it/news/2022-06/quo-135/bellini-e-la-pasta-alla-norma.html
  8. https://museocity.it/opere/2019/ritratto-della-cantante-giuditta-pasta

Nel romanzo storico recente “Del primo amore” di Manuel Sgarella, l’amore tra Giuditta Pasta e Vincenzo Bellini viene rappresentato come una storia di sentimento puro e intenso, ma allo stesso tempo ingabbiato e impossibile1. L’autore parte da una solida base storica, ma innesta una vicenda amorosa di pura fantasia che si svolge in un’Europa post-napoleonica, durante i moti rivoluzionari e la nascita del Romanticismo, un periodo di forti passioni e fermenti culturali1.

Nel romanzo, Giuditta Pasta è descritta come una donna capace di vivere e trasmettere intensamente i sentimenti sul palco, ma incapace di farlo nella vita privata, il che rende il loro amore contrastato e difficile1. Il sentimento tra i due protagonisti è quindi intenso ma soffocato dalle circostanze storiche e personali, riflettendo un amore idealizzato e tormentato che si sviluppa sullo sfondo delle lotte per la libertà e dei grandi cambiamenti sociali dell’epoca1.

In sintesi, nel romanzo l’amore tra Pasta e Bellini è una passione romantica, idealizzata e impossibile, che rispecchia sia la complessità dei loro caratteri sia il contesto storico di un’Europa in trasformazione1.

  1. https://www.saronnonews.it/2021/04/01/del-primo-amore-romanzo-storico-e-damore-con-giuditta-pasta-protagonista/
  2. https://www.amazon.it/Del-primo-Amore-Manuel-Sgarella/dp/B092G6JCW7
  3. https://letteredalconvento.wordpress.com/tag/vincenzo-bellini/
  4. https://www.teatroalighieri.org/wp-content/uploads/2020/11/150327_PS_Sonnambula.pdf
  5. https://www.teatrolafenice.it/wp-content/uploads/2019/03/NORMA-4.pdf
  6. https://iris.unive.it/retrieve/e4239ddc-5cf4-7180-e053-3705fe0a3322/Capuleti_vMG.pdf
  7. https://www.teatroallascala.org/static/upload/sca/scala_magazine_n6_7_digital.pdf
  8. https://iris.unipa.it/retrieve/e3ad891e-46a2-da0e-e053-3705fe0a2b96/Milena%20Giuffrida-Per%20una%20nuova%20edizione%20commentata%20del%20carteggio%20Verga-Capuana.pdf