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luoghi descritti:

Il Palazzo Carducci di Como, noto anche come Istituto Giosuè Carducci, fu progettato dall’architetto milanese Cesare Mazzocchi, con la collaborazione dell’ingegnere Luigi Catelli. La costruzione iniziò nel 1909 e si concluse con l’inaugurazione il 20 settembre 19101467. Il palazzo fu eretto su un terreno ceduto dal Comune di Como a un prezzo favorevole, grazie a generose donazioni, tra cui una rilevante di un ingegnere Musa3.
L’edificio fu concepito per ospitare l’Associazione “Pro Cultura Popolare”, fondata nel 1903 con l’obiettivo di promuovere l’educazione e la cultura nelle classi popolari della città167. Al suo interno trovavano spazio molteplici iniziative culturali tra cui una scuola di musica, una biblioteca circolante, corsi di disegno e scultura tenuti da artisti rinomati, e una scuola per massaie chiamata “Romualdo Borletti”2.
Dal punto di vista architettonico, il palazzo è caratterizzato da un grande salone per concerti e conferenze, sinonimo delle attività culturali intense che ospitava. Il complesso originario ha una pianta triangolare, mentre un ampliamento successivo, anch’esso progettato da Mazzocchi e Catelli tra il 1919 e il 1921, presenta una configurazione ad “U”. Entrambe le strutture si sviluppano su tre piani e sono realizzate con struttura in cemento armato, decorazioni esterne in cemento decorativo e coperture a tetto a falde145.
Un evento di rilievo nella storia del Palazzo Carducci fu nel 1927, quando ospitò il Congresso Internazionale dei Fisici in occasione delle celebrazioni per il centenario della morte di Alessandro Volta, alla presenza di 12 premi Nobel, nella cosiddetta “Sala dei Nobel” dell’istituto7.
Il palazzo continua a essere riconosciuto come un centro culturale significativo a Como, legato ad attività educative e culturali fin dalle origini, e ha subito negli anni ampliamenti che ne hanno mantenuto e ampliato la funzione pubblica e culturale12347.

Le principali caratteristiche architettoniche del Palazzo Carducci di Como sono le seguenti:
Questi elementi combinano funzionalità e un linguaggio formale tipico del primo Novecento, con attenzione sia alle strutture moderne (cemento armato) sia a dettagli decorativi esterni in cemento13.
In sintesi, il Palazzo Carducci si distingue per la doppia configurazione planimetrica triangolare e a U, la struttura in cemento armato, i tetti a falde e piani, la presenza di un grande salone centrale e le decorazioni in cemento che ne caratterizzano la facciata123.



Il Museo Storico Giuseppe Garibaldi si trova a Como, in Piazza Medaglie d’Oro, n. 6, all’interno di Palazzo Olginati, un edificio risalente al XV secolo che ha subito numerose ristrutturazioni, l’ultima delle quali a metà Ottocento.
Il palazzo, originariamente appartenente alla famiglia De Curte, passò poi ai Della Torre Rezzonico e infine agli Olginati, che lo donarono al Comune di Como con la condizione di istituire un museo dedicato a Giuseppe Garibaldi, in memoria del soggiorno dell’eroe nella città nel 18661246.
Il museo fu inaugurato nel 1932 alla presenza del generale Ezio Garibaldi, nipote dell’eroe, e raccoglie una collezione di cimeli risorgimentali iniziata nel 1884, trasferita da Palazzo Giovio a Palazzo Olginati nel 1932, arricchita da oggetti rappresentativi della nobiltà comasca tra il XVIII e il XIX secolo167.
Il percorso espositivo si articola in due sezioni principali: una dedicata al Risorgimento e alla storia contemporanea, che illustra le vicende storiche dal primo moto insurrezionale fino alle guerre mondiali, con particolare attenzione a Garibaldi e alle guerre d’indipendenza; l’altra sezione è etnografica, con tessuti, abbigliamento, arredi e oggetti che documentano la vita lariana dal XVII al XX secolo27.
fonti informative

Casa Nazareth, situata in via Don Luigi Guanella 12 a Como, è una mensa di solidarietà gestita dalla Diocesi di Como in collaborazione con diverse realtà cittadine, tra cui la Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio Onlus e le Suore Guanelliane.
La struttura offre ogni giorno, sia a pranzo che a cena, un pasto caldo e un ambiente accogliente per persone in difficoltà, con spazi interni confortevoli e un giardino per l’attesa e la socializzazione125.
Fondata oltre 120 anni fa, Casa Nazareth è diventata un “polo di carità” al servizio della città, non solo come mensa, ma anche come spazio di accoglienza per profughi ucraini, formazione per operatori e volontari Caritas, e proposte di servizio per giovani25.

Palazzo Valli Bruni si trova in Via Rodari 1 a Como ed è un edificio di impianto medievale, contiguo alla chiesa di San Provino, una delle più antiche della città risalente all’epoca longobarda124.
Originariamente residenza privata, nel XVIII secolo passò alla curia che lo trasformò in unità abitative per il clero con una ristrutturazione neoclassica nel 1820 a cura dell’architetto Melchiorre Nosetti4.
Il palazzo è stato oggetto di recenti lavori di restauro delle facciate esterne, con interventi di pulitura, risanamento e pitturazione a base di silicato di potassio, volti a riportare l’edificio al suo antico splendore4.
Attualmente Palazzo Valli Bruni ospita l’Accademia Giuditta Pasta, un’importante istituzione culturale dedicata alla musica e alla danza36.
In sintesi, Palazzo Valli Bruni è un edificio storico di Como situato in Via Rodari 1, con un passato medievale e neoclassico, oggi sede di attività culturali e artistiche.

L’episcopio di Como si trova in Piazza Guido Grimoldi, 5, ed è costituito dal Palazzo del Vescovado, una struttura storica che ha subito numerosi ampliamenti e ristrutturazioni nel corso dei secoli148.
In sintesi, l’episcopio in Piazza Grimoldi a Como è un complesso storico di grande valore architettonico e religioso, che conserva elementi medievali e rinascimentali, con una cappella romanica di rilievo e un ruolo tuttora centrale nella vita della diocesi di Como145.


scheda storica alla pagina 327 del libro: https://coatesa.com/1994/01/15/cani-fabio-monizza-gerardo-a-cura-di-como-e-la-sua-storia-la-citta-murata-nodolibri-1994-pagg-394-indice-del-libro/
Gli studenti del Corso di Restauro dell’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como – Dipartimento di Progettazione ed Arti Applicate impegnati nelle fasi di recupero dei bellissimi dipinti murali e dell’ apparato lapideo (XVIII e XIX sec.) dello storico Palazzo Riva di Via Rusconi a Como:
scheda storico informativa alle pagine 140-141 del libro:
altra fonte informativa:
https://www.antichiospedalicomo.it/en/casadellamisericordia/
L’impegno caritatevole del cappuccino Francesco da Calabria e di alcuni nobili, legati soprattutto al fondatore dei Somaschi, Gerolamo Miani, permise la fondazione di questo pio edificio. Durante la carestia e l’epidemia del 1539-40 distribuirono cibo ai poveri di Como e ai quaranteneti. Nel 1540 ottennero il riconoscimento dalle autorità cittadine e dal governatore di Milano, che ne approvarono il primo statuto. Nel 1544 i deputati della Casa della Misericordia acquistarono un edificio dove edificarono un oratorio dedicato a San Paolo; due anni dopo, Giovanni Antonio Odescalchi donò a questa associazione una casa. Essa sorgeva accanto alla chiesa e aveva come scopo la fondazione di una scuola, con rette gratuite per i bambini poveri e obbligatorie per i nobili. Oltre all’assistenza ai miseri e all’attività educativa, i membri dell’associazione fornivano anche assistenza medica gratuita agli ammalati e ai poveri della città; fornivano persino doti alle ragazze indigenti. A partire dal 1594, in ottemperanza all’ultima volontà di Ludovico Tridi, l’attività educativa si estese anche ai giovani disadattati di Torno. Dopo la chiusura delle scuole nel 1787, l’amministrazione pubblica rimase stabile fino alla fine dell’Ottocento.



scheda storica e informativa alla pagina 140 del libro:


scheda storica alle pagine 124-125 del libro:






