Villa del Grumello · Villa Geno

Sguardo su Villa Geno dalla Villa del Grumello

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Sguardo da Brunate sulla diga Foranea di Como

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Fontana di Villa Geno, 1948/1951, ing. Renato Uslenghi, Como, Viale Geno

La fontana di Villa Geno è un’opera realizzata tra il 1948 e il 1951 dall’ingegnere Renato Uslenghi. Situata a Como, in Viale Geno, la fontana è famosa per il suo spettacolare getto d’acqua, che può raggiungere un’altezza di 45 metri[1][2][3].

Caratteristiche della Fontana

  • Progettista: Renato Uslenghi
  • Anno di realizzazione: 1948-1951
  • Altezza del getto d’acqua: fino a 45 metri
  • Posizione: Di fronte alla facciata principale di Villa Geno

Storia e Contesto

Villa Geno è un’importante villa storica che ha subito diverse trasformazioni nel corso degli anni. La fontana, progettata da Uslenghi, è uno dei suoi elementi distintivi e contribuisce a creare un’atmosfera suggestiva lungo il lungolago di Como. Tuttavia, negli ultimi anni, la fontana ha mostrato segni di degrado e abbandono, con preoccupazioni sollevate riguardo alla sua manutenzione[4][5].

Situazione Attuale

Recentemente, la fontana ha attirato l’attenzione per il suo stato di deterioramento, con segnalazioni di pietre rovinate e sporche[5]. Tuttavia, ci sono stati anche sviluppi positivi, come la decisione del Comune di Como di riaprire l’area della fontana al pubblico, rendendola accessibile senza restrizioni per eventi privati[7].

La fontana di Villa Geno rappresenta non solo un’importante attrazione turistica ma anche un simbolo della bellezza architettonica e paesaggistica della zona.

scheda a pagina 16 del secondo volume di:


[1] https://whiskyweek.it/wp-content/uploads/2022/06/WhiskyWeekComo2022-Villa-Geno-fontana-scaled.jpg?sa=X&ved=2ahUKEwi-_rLM6KKLAxWyPbkGHVk9LTcQ_B16BAgHEAI
[2] https://www.visitcomo.eu/export/sites/default/it/vivere/il-lago-di-como/guidaVille.pdf
[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Geno
[4] https://comozero.it/attualita/a-villa-geno-sprizza-solo-rabbia-crolli-e-degrado-fontana-ko-lira-di-giorgio-maffei/
[5] https://www.quicomo.it/attualita/fontana-villa-geno-manutenzione-zio.html
[6] https://xxcoecoinformazioni.wordpress.com/wp-content/uploads/2016/02/xxco-057.pdf
[7] https://comozero.it/attualita/fontana-villa-geno-como-riaperta/
[8] https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede-complete/CO180-00167/

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Appunti su: La Diga Foranea Piero Caldirola a Como

La Diga Foranea Piero Caldirola si trova a Como, al termine del primo bacino del lago di Como. Questa struttura è stata progettata per proteggere il porto e il lago dalle onde e dalle correnti, rendendo l’area circostante più sicura per la navigazione e le attività ricreative.

Caratteristiche principali

  • Posizione: La diga si estende nel lago di Como, con accesso dal lungolago Mafalda di Savoia.
  • Struttura: La diga ha una lunghezza significativa e funge da barriera contro le intemperie, contribuendo a mantenere la calma delle acque nel porto.
  • Monumento vicino: Nei pressi della diga si trova l’opera “Life Electric”, un monumento dedicato a Alessandro Volta, progettato dall’architetto Daniel Libeskind. Quest’opera simboleggia la tensione elettrica e l’energia, riflettendo il legame tra scienza e natura[1].

Funzioni e importanza

La Diga Foranea non solo svolge un ruolo cruciale nella protezione del lago e delle attività portuali, ma è anche un punto di interesse per i visitatori. La sua presenza contribuisce alla bellezza paesaggistica della zona e offre opportunità per passeggiate panoramiche lungo il lungolago.

Attività

  • Passeggiate: È possibile percorrere la diga per godere di una vista unica sul lago e sulle montagne circostanti.
  • Fotografia: La diga e il monumento “Life Electric” sono luoghi ideali per scattare fotografie suggestive, soprattutto al tramonto.

In sintesi, la Diga Foranea Piero Caldirola rappresenta un’importante infrastruttura per la città di Como, combinando funzionalità e bellezza architettonica.


[1] https://www.visitcomo.eu/it/scoprire/monumenti/monumenti-dal-900/life-electric/index.html
[2] https://www.alamy.it/foto-immagine-diga-foranea-di-piero-caldirola-pier-lago-di-como-il-lago-di-como-a-como-citta-regione-lombardia-italia-europa-41732455.html
[3] https://www.alamy.it/fotos-immagini/diga-foranea-piero-caldirola.html
[4] https://it.foursquare.com/v/diga-foranea-piero-caldirola/4df909181495b7db1b1087f1
[5] https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g187835-d2322743-Reviews-Diga_Piero_Foranea_Caldirola-Como_Lake_Como_Lombardy.html
[6] https://search.ch/map/Como,Diga-Foranea-Piero-Caldirola.it.html
[7] https://www.tripadvisor.it/LocationPhotoDirectLink-g187835-d2322743-i201379283-Diga_Piero_Foranea_Caldirola-Como_Lake_Como_Lombardy.html
[8] https://coatesa.com/2022/01/23/passi-sulla-diga-foranea-piero-caldirola-830-465-465-como-23-1-2022/

Lungolago

Il lungolago di Como, da Sant’Agostino ai giardini, è stato finalmente inaugurato dopo quasi 17 anni di lavori, 21 dicembre 2024

Il lungolago di Como, da Sant’Agostino ai giardini, è stato finalmente inaugurato dopo quasi 17 anni di lavori. Questo nuovo tratto, che collega piazza Sant’Agostino alla nuova biglietteria, è ora completamente percorribile e rappresenta un’importante riqualificazione per la città.

Dettagli dell’inaugurazione:

  • Cerimonia di apertura: Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza di autorità locali, tra cui il sindaco Alessandro Rapinese e gli assessori Massimo Sertori e Alessandro Fermi. Hanno sottolineato l’importanza di questo progetto non solo per la bellezza estetica, ma anche per la sicurezza contro le esondazioni[1][3].
  • Stato dei lavori: Attualmente, il 70% dei lavori è completato e si prevede che entro dicembre verrà consegnata anche piazza Cavour. I lavori hanno incluso misure per contrastare le esondazioni e migliorare la gestione delle acque[1][2].

Impatto sul turismo:
Il nuovo lungolago ha già attratto un notevole afflusso di turisti, con un incremento del 30% rispetto all’anno precedente. Le autorità locali sono ottimiste riguardo all’attrattività turistica della zona, che promette di diventare una delle passeggiate più belle al mondo[1][4].

Aspetti tecnici:
I lavori hanno comportato sfide significative, tra cui la necessità di mantenere il traffico e garantire la sicurezza dei pedoni. Sono state implementate strutture idrauliche per prevenire problemi legati alle esondazioni, rendendo l’intera area più sicura e accessibile[1][3].

In sintesi, l’inaugurazione del lungolago segna un momento significativo per Como, combinando bellezza paesaggistica e funzionalità urbana in un progetto atteso da molti anni.


[1] https://www.lombardianotizie.online/lungolago-como-inaugurato/
[2] https://www.laprovinciadicomo.it/publisher/Cronaca/section/
[3] https://www.laprovinciadicomo.it/stories/premium/como-citta/da-santagostino-ai-giardini-riecco-il-lungolago-dopo-17-anni-o_2715386_11/
[4] https://comozero.it/attualita/como-un-altro-pezzo-di-lungolago-ora-e-davvero-aperto-grande-emozione-16-anni-dopo-le-immagini/
[5] https://www.laprovinciadicomo.it/videos/Cronaca/da-santagostino-ai-giardini-riecco-lungolago-dopo-17-anni-o_1247372_44/
[6] https://www.quicomo.it/attualita/nuovo-lungolago-cantiere-paratie-stato-lavori.html
[7] https://www.laprovinciadicomo.it/stories/premium/como-citta/nuovo-lungolago-arriva-il-porfido-o_2085553_11/
[8] https://www.quicomo.it/attualita/cantiere-paratie-nuovo-e-vecchio-lungolago-finalmente-uniti.html

Villa Olmo · Ville sul Lario

Villa Saporiti, a Como

Villa Saporiti, conosciuta anche come “La Rotonda”, è una storica villa situata a Como, sulla sponda occidentale del Lago di Como, precisamente in Via Borgovico, 150. Costruita tra il 1790 e il 1793 su commissione della marchesa Eleonora Villani, la villa è un esempio significativo di architettura neoclassica lombarda.

Architettura e Design

La villa presenta una struttura a forma rettangolare sviluppata su due piani, con un imponente corpo centrale tondeggiante che si affaccia sul lago. Questo elemento distintivo è accompagnato da un salone d’onore di forma ellittica, che rappresenta il cuore dell’edificio e riflette l’influenza del rococò[1][2][3]. La facciata rivolta verso il lago è caratterizzata da decorazioni elaborate, tra cui colonne doriche e statue di divinità classiche, mentre il prospetto su Via Borgovico appare più sobrio[1].

Storia

L’area su cui sorge la villa era originariamente parte dei beni dell’Ordine dei padri Filippini e delle monache di S. Agostino. Dopo le riforme religiose del XVIII secolo, i marchesi Villani acquistarono il terreno per costruire una residenza estiva[1][2]. Nel 1858, la villa passò alla famiglia Rocca Saporiti, da cui deriva il nome attuale. Durante la sua storia, Villa Saporiti ha ospitato personaggi illustri come Napoleone Bonaparte nel 1797[2][3].

Uso Attuale

Oggi, Villa Saporiti è di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Como ed è utilizzata come sede per uffici amministrativi. Nonostante ciò, mantiene gran parte del suo aspetto originale e alcuni spazi sono accessibili al pubblico[1][4]. La villa è circondata da un ampio giardino all’inglese che si estende fino al lago, offrendo splendide viste e spazi per eventi pubblici.

Accessibilità

Villa Saporiti è facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici. È situata vicino alla stazione ferroviaria di Como San Giovanni e dispone di un molo per l’accesso via lago[3][4].


[1] https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO180-00014/
[2] https://www.visitcomo.eu/it/scoprire/parchi_ville/ville/villa_saporiti/
[3] https://lariusway.com/punti-di-interesse/ville-giardini/como/villa-saporiti/
[4] https://www.villeaperte.info/ville-aperte/villa/550

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Villa Gallia, a Como

Villa Gallia è una storica villa situata a Como, precisamente in Via Borgovico 154. Costruita tra il 1615 e il 1622, è considerata la villa più antica del quartiere Borgovico e fu commissionata dal prelato Marco Gallio come residenza estiva. La villa sorge sulle rovine del Museo Gioviano, fondato dall’umanista Paolo Giovio nel XVI secolo[1][2].

Architettura e Design

La struttura di Villa Gallia presenta un impianto a blocco, con un ampio salone che occupa due piani dell’edificio. Attorno a questo salone si trovano diverse salette minori, mentre le facciate sono caratterizzate da profonde logge a triforio con colonne doriche binate. Il tetto è a padiglione e gli ingressi sono adornati da logge a triplice fornice[1].

Affreschi e Decorazioni

All’interno, la villa è decorata con affreschi di grande valore artistico. Il salone principale è coperto da un magnifico soffitto ligneo a lacunari e presenta un caminetto in marmo di Varenna. Al piano nobile, cinque sale conservano cicli di affreschi che risalgono all’epoca della costruzione, anche se l’attribuzione degli autori rimane incerta[1][2].

Storia e Ristrutturazioni

Villa Gallia ha subito diverse modifiche nel corso dei secoli. Nel 1815, l’architetto Simone Cantoni curò un ampliamento neoclassico per conto di Carolina di Brunswick. Ulteriori modifiche furono apportate alla fine dell’Ottocento dall’ingegner Robecchi, mentre l’ultima ristrutturazione significativa avvenne negli anni ’60 per ospitare gli uffici dell’Amministrazione provinciale di Como[1].

Uso Attuale

Oggi, Villa Gallia funge da sede per uffici amministrativi ed è di proprietà della Provincia di Como. La villa è aperta al pubblico in determinati orari, offrendo l’accesso gratuito ai visitatori[2].


[1] https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO180-00016/
[2] https://www.visitcomo.eu/en/discover/parks_villas/villas/villa_gallia/index.html

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Villa Olmo, a Como

Origini e Costruzione

La Villa Olmo, situata sulla riva occidentale del Lago di Como, è un’importante residenza storica progettata dall’architetto ticinese Simone Cantoni. La costruzione iniziò nel 1782 e fu completata nel 1797, commissionata da Innocenzo Odescalchi, marchese di Fino Mornasco, appartenente a una nota famiglia romana[1][3]. La villa fu concepita come residenza estiva per i marchesi Odescalchi e si distingue per il suo stile neoclassico, caratterizzato da un corpo centrale prominente con colonne ioniche e archi d’ingresso[3][4].

Architettura e Design

L’architettura della villa riflette un elegante equilibrio geometrico, seguendo le teorie della “bellezza ideale” di Johann Joachim Winckelmann. L’imponente edificio è circondato da un ampio giardino affacciato sul lago, che è stato ristrutturato nel corso degli anni[2][3]. Il nome “Olmo” deriva dalla presenza storica di un grande albero di olmo nell’area, che non esiste più[1].

Ospiti Illustri e Eventi Storici

Nel corso della sua storia, Villa Olmo ha ospitato molte figure illustri. Nel 1797, il marchese Odescalchi invitò il generale Bonaparte e sua moglie Giuseppina, anche se la coppia scelse di alloggiare in un’altra villa[1][2]. Altri ospiti notabili includono Ugo Foscolo e membri della famiglia imperiale austriaca[2][3]. Dopo la morte di Odescalchi nel 1824, la villa passò alla famiglia Raimondi, che continuò a ospitare eventi di rilievo.

Passaggio al Comune di Como

Nel 1925, Villa Olmo fu ceduta al Comune di Como, che la trasformò in un centro per manifestazioni culturali e mostre d’arte. Nel 1927, la villa ospitò l’Esposizione Internazionale in onore di Alessandro Volta, dedicata alle innovazioni tecnologiche[1][4]. Da allora, ha continuato a essere un importante spazio espositivo, accogliendo mostre significative e eventi culturali.

Il Parco e l’Uso Attuale

Oltre alla villa, il parco circostante è considerato uno dei più importanti della provincia. Presenta una varietà di alberi secolari e strutture storiche come serre in ferro risalenti al XIX secolo. Oggi, Villa Olmo è aperta al pubblico e continua a fungere da sede per eventi culturali e mostre d’arte, contribuendo alla vita culturale di Como[3][4].


[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Olmo
[2] https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO180-00068/
[3] https://mylakecomo.co/it/attrazioni/villa-olmo-como/
[4] https://www.in-lombardia.it/it/turismo-in-lombardia/como-turismo/monumenti-como/villa-olmo

Cambiamenti nella Configurazione dei Giardini di Villa Olmo

Origini e Progettazione Iniziale

La configurazione dei giardini di Villa Olmo ha subito notevoli cambiamenti sin dalla sua costruzione tra il 1782 e il 1787, progettata dall’architetto Simone Cantoni. Inizialmente, il parco si estendeva per quasi cinque ettari, caratterizzato da un giardino all’italiana con aiuole regolari e una balaustra che si affacciava sul lago. Il giardino era ornato da statue di divinità pagane e una fontana centrale, creando un ambiente elegante e armonioso[2][3].

Ristrutturazioni e Modifiche

Dopo la morte del marchese Odescalchi nel 1824, la villa passò alla famiglia Raimondi, che apportò modifiche significative al giardino. Nel 1829, l’architetto paesaggista Luigi Sada ristrutturò il parco in stile inglese, introducendo nuove piante e alberi monumentali, tra cui ippocastani secolari. Queste modifiche hanno contribuito a creare un paesaggio più naturale e panoramico[2][4].

Nel corso del XIX secolo, furono aggiunti elementi come un tempietto neoclassico e nuove fontane, che arricchirono ulteriormente la bellezza del parco. Tuttavia, la costruzione della Strada statale 340 Regina negli anni ’60 del Novecento compromisse parte della configurazione originale, isolando alcune aree del giardino dalle serre ornamentali[2][3].

Restauro Contemporaneo

Negli ultimi anni, a partire dal 2016, il Comune di Como ha avviato un’importante ristrutturazione del parco. Questo restyling ha mirato a ripristinare i parterres storici e a migliorare l’accessibilità per i cittadini. L’intervento ha incluso la creazione di un nuovo orto botanico nella parte nord del parco, dedicato alla coltivazione di piante storiche locali[1][4].

Oggi, Villa Olmo ospita uno dei parchi pubblici più grandi di Como, con una varietà di alberi monumentali e arbusti, mantenendo al contempo un forte legame con la sua storia. La ristrutturazione ha reso il parco non solo un luogo di bellezza naturale ma anche uno spazio culturale attivo, con eventi e manifestazioni che richiamano visitatori da tutta la regione[1][2].


[1] https://www.foodeviaggi.it/villa-olmo-a-como-quando-il-neoclassico-incontra-il-futuro/
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Olmo
[3] https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO180-00068/
[4] https://www.quicomo.it/social/lago-como-villa-olmo-storia-parco.html

Villa Geno

Villa Geno, Como – Passeggiata a lago

VAI A:

Villa Geno, Como – Passeggiata a lago

https://digilander.libero.it/felice/Comovillageno.htm

COMO città · Villa Geno

Como, lungo il Viale Margerita fra la Nosetta e Villa Geno: VILLA TARONI, su progetto dell’ingegnere Piero Ponci (1920)

COMO città · Villa Geno

Como, lungo il Viale Margerita fra la Nosetta e Villa Geno: VILLA WALTER, su progetto dell’architetto Federico Frigerio (1930)

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