L’associazione do.co.mo.mo Italia (Documentazione e Conservazione del Movimento Moderno) tutela gli edifici e i complessi urbani del Novecento, promuovendo la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio architettonico moderno.
Fondata nel 1990 e costituita formalmente come associazione culturale nel 1995, do.co.mo.mo Italia si occupa di sensibilizzare istituzioni, professionisti e cittadini sull’importanza di preservare l’architettura del XX secolo, spesso a rischio per obsolescenza e trasformazioni non adeguatamente progettate125.
Riguardo al progetto del nuovo Stadio di Como, do.co.mo.mo Italia ha espresso giudizi critici, ritenendo dannoso il progetto per il patrimonio architettonico e paesaggistico della città.
L’associazione sottolinea come interventi non rispettosi del contesto e delle architetture esistenti possano compromettere il valore storico e culturale del territorio, in linea con la sua missione di tutela e conservazione del patrimonio del ‘90015.
In sintesi, do.co.mo.mo Italia si oppone al progetto del nuovo Stadio di Como perché lo considera lesivo per il patrimonio architettonico moderno della città, coerentemente con il suo ruolo di difesa e valorizzazione delle architetture del Novecento15.
articolo di Alessio Brunialti in La Provincia 9 aprile 2025, pagina 48
Il Festival “Bellezze Interiori” sul Lago di Como, organizzato dalla cooperativa sociale Tikvà, è un evento che apre al pubblico giardini privati e dimore storiche normalmente inaccessibili, trasformandoli in spazi culturali partecipativi[1][3].
La settima edizione del festival è stata annunciata per il 2025 con un programma incentrato sul tema “Riflessi”, in omaggio al cinquantenario del gemellaggio tra Como e Tokamachi (Giappone)[3].
Caratteristiche principali dell’edizione 2025
Giardini e palazzi aperti: Oltre 30 eventi tra visite guidate, performance artistiche e degustazioni, con focus su luoghi nascosti come Palazzo della Rienza e Ronco dell’Abate[3].
Partecipazione giovanile: Coinvolge oltre 100 giovani nella logistica, comunicazione e creazione di contenuti, tra cui il podcast “Voce dei giardini” realizzato da studenti dell’Enaip[3].
Scambi culturali: Collaborazioni con artisti e istituzioni giapponesi per celebrare il legame storico tra Como e Tokamachi, con esposizioni di kimono e attività legate alla cultura della seta[3].
Dalla palude alle paratie, storia di un luogo mai risolto e delle emergenze attorno ad esso
E’ stata via via definita “il salotto buono”, “uno spazio instabile”, “un nulla vista lago”, “un non-luogo”: è la grande Piazza Cavour di Como, affacciata sul Lario. Incontro in Piazza Cavour, Domenica 16 febbraio ore 14:30
2. Scoprire Varenna con occhi diversi: visita guidata con laboratorio fotografico
Il tour è un invito al viaggio nella meraviglia del lago di Como con una visita guidata accompagnata da un mini laboratorio fotografico. Là dove gli influencer vanno a caccia di selfie, secoli di storia attraversano il Lario, ammantando di fascino i suoi romantici scorci. Dalla passeggiata dell’amore si scalano i vicoli fino a piazza San Giorgio, per scoprire Varenna con occhi diversi.
Sabato 22 febbraio ore 14:00
Incontro a Varenna (LC) in Via Imbarcadero presso la biglietteria della Navigazione
Tra le innumerevoli vedute del territorio lariano, realizzate nei primi tre decenni dell’Ottocento, la mostra Paesaggio sublime. Il Lago di Como all’epoca di Giovanni Battista Sommariva. 1801-1826 ne ha selezionate 39 – acquerelli e stampe – nelle quali emerge come protagonista indiscusso il paesaggio, illustrato nelle sue diverse componenti naturali e antropiche.
A partire dalle variegate e sublimi atmosfere, il connubio fra le montagne circostanti e le quiete acque del lago, la peculiare disposizione degli abitati, delle ville (prima fra tutte Villa Sommariva in Tremezzina) e dei giardini lungo le sponde, la natura selvaggia degli orridi e delle zone rocciose sono tutti elementi caratteristici di queste vedute che contribuiscono a definire un’immagine riconoscibile del Lario.
Immagini e testi in catalogo ne indagano le origini e gli esiti, e ne restituiscono i valori di documentazione e di evocazione.
La mostra è realizzata con il patrocinio della Camera di Commercio di Como-Lecco e in collaborazione con Villa Carlotta.
Questa guida presenta una selezione di 45 itinerari che abbracciano tutto il lago portando l’escursionista alla scoperta del sorprendente territorio lariano con percorsi per tutti i gusti e per tutte le gambe.
Massimo Lozzi
Ingegnere e insegnante di yoga, è un conoscitore ed esploratore dei sentieri, spesso sconosciuti o dimenticati, che si articolano su tutti i versanti del Lario. È iscritto da più di quarant’anni alla Sezione di Como del CAI, presso cui è consigliere e istruttore di scialpinismo nella scuola intitolata a Pietro e Luciano Gilardoni. È inoltre membro della Commissione Nazionale del CAI Rifugi e Opere Alpine.