







informazioni sulla “matita sanguigna”:
informazioni sulla “matita sanguigna”:
La passeggiata inizia a Rovenna, caratteristico paesino sopra Cernobbio, conosciuto per la Festa delle Streghe, e finisce sul Monte di Lenno. Si percorre un sentiero a mezza costa, denominato Sentee di sort, che collega Rovenna a Moltrasio e, giunti nella parte alta di Moltrasio, si prende la via in salita che conduce al Monte di Lenno. La passeggiata, durata poco più di due ore, é stata allietata dalla compagnia degli amici Greg e Sabrina e da Aria, il nostro cucciolo di pastore tedesco. Per Aria é stata la prima uscita fuori paese…è stato emozionante vedere come si destreggiava a camminare lungo sentieri stretti, a volte impervi. Divertente poi vederla sulla strada del ritorno con la lingua penzoloni …
Una passeggiata domenicale che inizia a Colonno e termina al lido di Lenno, passando per Sala Comacina e Ossuccio, con scorci paesaggistici da favola sul meraviglioso lago di Como…
CODICE: S1425
Editore: New Press Edizioni
pp. 92, cm 24, illustrato
Anno: 2014
Lingua: italiano / ITALIANO
Prezzo: 22,00
da Dominioni Libri.
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![]() (di Paolo Ferrario) Sebbene ormai anche gli ultimi miti scampoli tardoautunnali ci abbiano abbandonato, proponiamo un interessante “diario di viaggio” scritto da Paolo Ferrario in occasione dell’itinerario guidato di ottobre lungo la cosiddetta “Greenway del lago di Como”, organizzata da Associazione Territori e NodoLibri.L’itinerario contempla anche alcune proposte di lettura da abbinare, selezionate dal catalogo NodoLibri e in promozione speciale, per l’occasione, per i lettori di JSC15.Un modo per riscoprire luoghi e paesaggi così vicini a noi ma spesso poco conosciuti nei loro aspetti storico-artistici e naturali.
In attesa delle terse giornate invernali. VAI A
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Domenica 19 ottobre abbiamo imparato che i luoghi assumono una intensità diversa se vengono visitati con l’intenzione di “leggerli” dal punto di vista storico oltre che paesaggistico.
A rendere possibile questo obiettivo è l’accompagnamento dello storico Fabio Cani, il cui lavoro di analitico studio documentale gli permette di fornirci informazioni a cavallo di diversi secoli di storia locale ed europea.
Partenza da Piazza Cavour attorno alle 9 in aliscafo all’interno di un gruppo che, pur nella sua eterogeneità, condivide interesse e voglia di conoscere. L’utilizzo dell’aliscafo consente inoltre una vista complessiva delle sponde del lago, poiché i diversi “passaggi acquei” vengono attraversati velocemente.
Arriviamo allo scalo di Tremezzo attorno alle 10 e 30 e, prima dell’inizio della camminata, ci viene sottolineata la riflessione che è solo da pochi decenni che le rive del nostro lago vengono percorse con l’automobile.
Per lungo tempo infatti la vera “autostrada” è stata il lago stesso e gli abitanti lacustri erano ben abituati a percorrenze “ad U”, con partenza da un punto del lago, penetrazione dell’entroterra e ritorno da un diverso punto d’approdo. Questo permetteva di fare esperienza della straordinaria doppiezza dei nostri luoghi, costituita dalla profonda integrazione fra la linea dell’acqua e la ripida pendenza dei monti.
La giornata è bellissima. Sole, caldo e cielo terso costituiscono uno scenario abbastanza insolito per essere a ottobre avanzato. Il percorso inizia con una ripida erta lungo i tipici sentieri acciottolati che talvolta dividono in due giardini e orti delle case. Lungo la salita sono distribuiti qua e là archi di pietra che collegano i vari appezzamenti.
L’arrampicata è impervia, ma il risultato ne vale la pena: al cospetto della torre medievale di Rogaro è possibile rimirare una stupenda visione del lago.
Giunti a mezza costa il cammino è più rilassato e tranquillo e ci porta abbastanza rapidamente alla frazione di Bonzanigo, dove di fronte al palazzo Rosati apprendiamo che questi luoghi sono stati tutt’altro che isolati e chiusi, visto che i loro abitatori intrattenevano intensi collegamenti commerciali e artistici con le regioni del Nord Europa.
Attraversiamo questo straordinario borgo che alterna agglomerati di case addossate l’un l’altra ad archi di pietra affacciati sul panorama delle montagne che contornano il lago. Visita della chiesa di Sant’Abbondio con breve relazione di Fabio Cani sugli aspetti storici e artistici e rapida escursione nel vicino cimitero.
L’incantevole caratteristica di questo luogo è il paesaggio dolcemente digradante in cui spiccano ampi terrazzamenti di centinaia di ulivi e cipressi.
Attorno alle 13 giungiamo all’imbarcadero di Lenno.
Qui è il lungolago ad imporsi grazie alla spaziosa curvatura verso il promontorio di Villa Balbianello.
Nella piazza ascoltiamo la descrizione dell’architettura romanica del Battistero e, con un notevole balzo in avanti del tempo, la storia più recente rappresentata dal monumento di caduti che si erge a pochi metri dalla chiesa di Santo Stefano.
E’ davvero bella la possibilità di camminare in viottoli paralleli al percorso delle automobili. Appare alla nostra vista la villa Balbiano, stupenda anche nella veduta retrostante, il cui giardino nulla ha da invidiare a quello ben più famoso di Versailles.
Breve sosta davanti alla chiesa di Sant’Eufemia e poi imbocchiamo il sentiero che passando davanti a Villa Monastero ci porterà verso Ossuccio, la cui principale attrattiva è la chiesa di Santa Maria Maddalena, dove ci viene ricordata la sua collocazione vicino a un antico “hospitium”. Il luogo è di profonda suggestione dovuta anche alla prospettiva sull’isola Comacina. Da qui l’ultimo tratto di strada previsto dalla gita ci conduce a Spurano dove, a strapiombo sul lago sorge la chiesa di San Giacomo e Filippo.
Termina qui il nostro “cammino nella conoscenza”.
Alcuni torneranno a Como in corriera e altri in aliscafo, con la netta percezione di avere trascorso una giornata indimenticabile.