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IN RICORDO DI CRISTIANA ISOLERI, Pittrice e scultrice
A noi tartarughe piace sognare soprattutto quando, sepolte nell’attesa del transito invernale, abbiamo molte ore a disposizione per farlo. E che cosa appare nel nostro cervello ibernato? Ovviamente distese di verde trifoglio, gialli fiori di tarassaco, tenere cimette di ortica, infiniti prati da esplorare …
E le parole confortanti degli umani che, come noi, fanno del giardino il loro paradiso terrestre:
“Allora cos’è in fondo il Paradiso se non un meraviglioso giardino?”
Con Serena Dandini la traccia che conduce verso l’ideale di Eden esclusivi inizia dalla casa di campagna dell’autrice, luogo dell’infanzia e contenitore di memorie familiari che si schiudono qui e là come tracce indelebili di legami, giochi, suppellettili, mobili, colori, profumi, rumori. Voglia di fuggirne, ma desiderio di tornarvi – col ricordo – per ritrovarvi quell’azzurro dell’ortensia della nonna, impossibile da riprodurre nonostante tutti gli espedienti praticati.
A questo album di famiglia rivissuto attraverso la penna si…
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Eli Riva 1921 – 2007. Segni nel territorio
Maestro della scultura, Eli Riva è considerato l’ultimo erede dei “magistri cumacini” per quel suo scalpellare “a taglio diretto” nel marmo come i marmorini antichi, come gli scalpellini delle valli lombarde, e sempre senza modelli preparatori.
Attivo fin dall’adolescenza in diversi campi dell’arte, ha consegnato al territorio un’enorme eredità di opere, studi e progetti.
Il volume – appena edito da NodoLibri – è stato pensato in occasione del centenario della nascita di Eli Riva. 172 pagine, oltre 200 immagini a colori, un indice ragionato delle opere e due mappe visive aiutano a orientarsi nella variegata geografia del pensiero artistico di Riva, alla scoperta di tutte le opere raggiungibili in Como e dintorni.La pubblicazione considera infatti i “segni” lasciati da Eli Riva nel territorio, essenzialmente comasco, ma con linee di percorso divaganti che arrivano, ad esempio, fino alla montagna di Cima di Castello, alle sponde del lago, in territorio elvetico o all’ospedale di Limbiate.Se l’arte sacra costituiva per Eli Riva una vera e propria vocazione, molti sono stati i suoi apporti anche in campo secolare: fra tutti quelli che risaltano nelle pagine del libro, ricordiamo qui soltanto la sua “filosofia della piazza”, il progetto con cui Riva nel 1975 vinse il concorso (mai realizzato) per la sistemazione dell’eterna incompiuta piazza Cavour.Maestro della scultura, Eli Riva è considerato l’ultimo erede dei “magistri cumacini” per quel suo scalpellare “a taglio diretto” nel marmo come i marmorini antichi, come gli scalpellini delle valli lombarde, e sempre senza modelli preparatori. Attivo fin dall’adolescenza in diversi campi dell’arte, ha consegnato al territorio un’enorme eredità di opere, studi e progetti.Il libro – che completa la ricostruzione storico-stilistica dell’artista, aggiungendosi al volume scritto in occasione della grande mostra “Eli Riva. Tradizione e modernità”, realizzata a Villa Olmo nel 2015 – nasce su impulso e iniziativa di Associazione Eli Riva. Oltre ai testi di Enza Coratolo e Giovanna Riva, si trovano contributi di Paolo Aquilini, Paolo Biscotti, Alessandra Bonfanti, Pietro Boyl di Putifigari, Valentino Carboncini, Guerrino Mattei e Rossano Nistri. |
sintesi del percorso:
Starbucks Reserve Roastery (piazza Cordusio 3, nel Palazzo Broggi, ex palazzo delle Poste)
Casa Ferrario (via Spadari 3)
Palazzo Fontana Silvestri (Corso Venezia)
Seminario Arcivescovile di Milano
Nel Quadrilatero del Silenzio ( via Cappuccini, via Serbelloni, via Mozart, via Vivaio)
I fenicotteri nel giardino di villa Invernizzi
Case Berri Meregalli (con la Vittoria alata di Wildt nell’atrio)
Palazzo Sola Brusca (Cà dell’Oregia)
Villa Mozart
Villa Necchi Campiglio
Casa Guazzoni (via Malpighi 12)
Ex Cinema Dumont ( via Frisi 2)
Casa Galimberti (via Malpighi 3 )
Casa Boschi De Stefano (via Giorgio Jan 15)
FOTOGRAFIE DI L. Q.: