Villa Brambilla Durini, situata a Cernobbio sul Lago di Como, è una storica villa che rappresenta un esempio significativo dell’architettura e della cultura della regione. Questa villa è parte del patrimonio architettonico che caratterizza la zona, insieme ad altre illustri dimore.
Storia e Architettura
La Villa Brambilla è datata al XIX secolo e si distingue per il suo stile neoclassico. È circondata da un ampio parco, che contribuisce a creare un’atmosfera incantevole e rilassante, tipica delle ville affacciate sul lago. La sua posizione offre una vista panoramica sul Lago di Como e sulle montagne circostanti, rendendola un luogo ideale per eventi e celebrazioni[2][3].
Caratteristiche
Architettura: La villa presenta elementi tipici dello stile neoclassico, con dettagli architettonici raffinati e decorazioni interne di pregio.
Giardini: Il parco che circonda la villa è curato e ospita diverse specie vegetali, creando spazi ideali per passeggiate e momenti di relax[4].
Eventi: Villa Brambilla è spesso utilizzata per matrimoni e ricevimenti, grazie alla sua bellezza scenografica e alla disponibilità di spazi adatti per accogliere gli ospiti[1].
Villa Erba si trova a Cernobbio, sul Lago di Como, ed è considerata una delle più importanti ville della regione. Costruita tra il 1894 e il 1898 su progetto degli architetti Angelo Savoldi e Giovan Battista Borsani, la villa fu commissionata da Luigi Erba, un noto industriale farmaceutico dell’epoca[1][2].
La proprietà sorge sull’area di un antico monastero femminile dedicato a Santa Maria, fondato nel 930 e soppresso nel 1784. Nel corso degli anni, la villa ha subito varie trasformazioni e ampliamenti, diventando un simbolo di eleganza e prestigio[1][2].
Architettura e Design
Villa Erba è caratterizzata da uno stile neorinascimentale con elementi manieristi. La struttura si sviluppa su due piani con una pianta quadrata, ampie scalinate che scendono verso il lago, un portico d’ingresso e una torretta panoramica.
Le decorazioni interne ed esterne sono state curate da Angelo Lorenzoli, mentre gli affreschi sono opera di Ernesto Fontana[1][3]. La villa ospita anche un insolito bagno-doccia con sei rubinetti, evidenziando l’attenzione ai dettagli tipica dell’epoca[1].
Funzione Attuale
Oggi, Villa Erba funge da centro esposizioni e congressi, nonché sede del Museo delle Stanze di Luchino Visconti.
È circondata da un vasto parco secolare che include anche un’area verde precedentemente utilizzata come galoppatoio[3][4].
La villa è spesso scelta per eventi prestigiosi come matrimoni, conferenze e rassegne culturali. Durante la pandemia di COVID-19, è stata utilizzata come hub vaccinale fino ad agosto 2021[1].
Eventi e Cultura
Villa Erba ospita regolarmente eventi significativi, tra cui il Concorso d’Eleganza Villa d’Este per auto d’epoca e concerti musicali.
È stata anche utilizzata come set per vari film e video musicali, tra cui “Ocean’s Twelve” e il video di Gwen Stefani per “Cool”[1][3].
La villa continua a essere un luogo vibrante per la cultura e l’arte, attirando visitatori da tutto il mondo.
In sintesi, Villa Erba rappresenta non solo un’importante testimonianza storica ma anche un centro dinamico per eventi culturali e sociali sul Lago di Como.
Villa Erba a Cernobbio ha una lunga e affascinante storia come location cinematografica, con numerosi film girati nei suoi eleganti spazi. Ecco alcuni dei titoli più significativi:
Ocean’s Twelve (2004): Diretto da Steven Soderbergh, questo film d’azione con un cast stellare, tra cui George Clooney e Julia Roberts, utilizza Villa Erba come opulenta dimora di un collezionista d’arte[1][4].
Murder Mystery (2019): Questa commedia con Jennifer Aniston e Adam Sandler presenta diverse scene ambientate a Villa Erba, contribuendo a far conoscere la villa a un pubblico globale attraverso Netflix[1][2].
Il giorno più bello del mondo (2019): Il film di Alessandro Siani è stato girato in parte a Villa Erba, mostrando scorci della villa e del suo parco[1][2].
La partita – La difesa di Lužin (2000): Questo film, basato sul romanzo di Nabokov, utilizza Villa Erba come hotel dove soggiornano i protagonisti, intrecciando la bellezza della villa con la storia d’amore dei personaggi[2][4].
Morte a Venezia (1971) e Il Gattopardo (1963): Sebbene non siano stati girati direttamente a Villa Erba, elementi decorativi della villa sono stati utilizzati in queste opere di Luchino Visconti, che trascorse molte estati nella villa durante la sua infanzia[1][5].
Villa Erba è anche stata scelta per vari spot pubblicitari e videoclip musicali, rendendola un punto di riferimento non solo per il cinema ma anche per la cultura popolare.
Villa d’Este, situata a Cernobbio sulle rive del Lago di Como, è una storica residenza patrizia rinascimentale, originariamente conosciuta come Villa del Garovo. Costruita tra il 1565 e il 1570 per il cardinale Tolomeo Gallio, la villa è diventata un hotel di lusso dal 1873, noto per la sua eleganza e il suo fascino senza tempo.
Storia della Villa
Origini: La villa fu eretta sul sito di un convento femminile fondato nel 1442. Dopo la demolizione del convento, Gallio commissionò la costruzione della villa a Pellegrino Tibaldi.
Trasformazioni: Nel corso dei secoli, la villa ha subito numerosi rimaneggiamenti. Sotto la famiglia Calderara, nel XVIII secolo, fu creato un giardino all’italiana e furono apportate modifiche architettoniche significative.
Acquisto da Carolina Amalia di Brunswick: Nel 1815, la villa fu acquistata dalla principessa Carolina Amalia, che apportò ulteriori cambiamenti al parco, trasformandolo in stile inglese.
Posizione
Villa d’Este si trova in Via Regina, 40 a Cernobbio. La sua posizione privilegiata offre una vista spettacolare sul Lago di Como ed è facilmente accessibile da Como e altre località circostanti.
La villa non è aperta al pubblico come attrazione turistica generale; tuttavia, gli ospiti dell’hotel possono godere della bellezza dei suoi giardini e delle strutture esclusive[3][5].
La Villa d’Este, situata a Cernobbio sulle rive del Lago di Como, è un esempio emblematico di architettura barocca e ha una storia ricca e affascinante che risale al XV secolo.
Origini e Costruzione
Convento Femminile (1442): Inizialmente, la villa fu costruita come convento femminile dal Vescovo di Como[1][3].
Trasformazione in Villa (1568): Nel 1568, il Cardinale Tolomeo Gallio commissionò la costruzione della villa attuale, progettata dall’architetto Pellegrino Tibaldi. La villa venne chiamata inizialmente “Garrovo”, in riferimento al torrente che attraversa i giardini[1][2][4].
Proprietà e Ristrutturazioni
Declino e Riscatto: Dopo la morte di Gallio, la villa passò in eredità ai suoi familiari, che la lasciarono in stato di abbandono. Fu utilizzata dai gesuiti per esercizi spirituali fino a quando nel 1769 fu acquistata dagli Odescalchi[1][3].
Acquisto da Carolina di Brunswick (1815): La principessa Carolina di Brunswick acquistò la villa nel 1815, ribattezzandola “Villa d’Este”. Sotto la sua proprietà, la villa subì significativi lavori di restauro e decorazione, rendendola un luogo di ritrovo per l’aristocrazia europea[2][6].
Periodo Moderno
Zarina Maria Fedorowna (1868-1870): Dopo vari passaggi di proprietà, tra cui il barone Ippolito Ciani, la villa fu affittata dalla zarina russa Maria Fedorowna, che contribuì a riportarla al suo antico splendore attraverso feste sontuose[3][6].
Trasformazione in Hotel (1873): Nel 1873, grazie all’iniziativa del sindaco di Milano e di alcuni senatori del Regno d’Italia, la villa fu trasformata in un hotel di lusso. Da allora, è diventata una delle mete preferite dall’aristocrazia e dai turisti internazionali[1][4].
Architettura e Giardini
La villa è circondata da un parco di circa 10 ettari che ospita splendidi giardini in stile barocco, con elementi rinascimentali e romantici. Tra le attrazioni principali ci sono il Ninfeo, la Fontana dell’Ercole e il Tempietto di Telemaco[4][5].
Conclusione
Oggi, Villa d’Este è non solo un prestigioso hotel cinque stelle ma anche un simbolo della bellezza storica e architettonica del Lago di Como. La sua storia riflette le trasformazioni sociali e culturali dell’Europa attraverso i secoli, rendendola un luogo di grande interesse storico e turistico.
Il Giardino della Valle è un incantevole giardino botanico situato a Cernobbio, sul lago di Como, precisamente nell’alveo del torrente Garrovo. Questo spazio verde è nato negli anni Ottanta grazie all’impegno di Ida Lonati Frati, affettuosamente conosciuta come “Nonna Pupa”, che ha trasformato una discarica abusiva in un’oasi di bellezza naturale.
Storia e Trasformazione
La storia del Giardino della Valle inizia con la visione di Nonna Pupa, che, infastidita dalla presenza di rifiuti nella zona, ha chiesto al Comune di Cernobbio il permesso di “adottare” l’area. Dopo anni di duro lavoro e con l’aiuto della nipote Giulia e di altri volontari, la discarica è stata bonificata e trasformata in un giardino ricco di flora e fauna. Oggi, il giardino ospita oltre 130 specie diverse di piante, sculture artistiche e spazi per la lettura e il relax[1][2].
Importanza Culturale
Il Giardino della Valle non è solo un luogo di bellezza naturale ma anche un centro culturale attivo. L’associazione “Il Giardino della Valle”, fondata da Nonna Pupa e dai suoi collaboratori, si occupa della manutenzione e dell’organizzazione di eventi. Questo spazio è diventato un punto d’incontro per la comunità locale e per i turisti che visitano il lago di Como[5][6].
La storia di questo giardino è stata anche raccontata nel documentario Il Giardino di Nonna Pupa, che ha ricevuto riconoscimenti a livello internazionale, evidenziando l’importanza del progetto nel contesto ambientale e sociale[1].
In sintesi, il Giardino della Valle rappresenta un esempio straordinario di riqualificazione ambientale e comunitaria, dove la passione per la natura si unisce all’arte e alla cultura.
Villa Pizzo è una storica dimora situata a Cernobbio, sul lago di Como, nota per la sua bellezza architettonica e il vasto parco circostante. Ecco una panoramica dettagliata della villa.
Storia e Architettura
Origini: La villa ha origini che risalgono al XV secolo, quando Giovanni Muggiasca, un mercante di Como, acquistò il terreno nel 1435. Inizialmente, fu costruito un modesto edificio rurale per le soste durante le visite alla proprietà[1][2]. Durante la peste del 1630, la villa divenne rifugio per molti cittadini in fuga dalla malattia, e in questo periodo iniziarono i lavori di ampliamento del parco[2][3].
Ristrutturazioni: Nel corso dei secoli, la villa ha subito numerosi rimaneggiamenti. L’ultimo dei Muggiasca a vivere nella villa fu Giovanni Battista, che contribuì all’arredamento neoclassico e al monumento dedicato ad Alessandro Volta presente nel parco[1][2]. Nel XIX secolo, la villa passò sotto la proprietà del viceré Ranieri d’Austria e successivamente della nobildonna francese Elise Mousard, che apportò ulteriori modifiche e abbellimenti[3][4].
Caratteristiche del Parco
Il parco di Villa Pizzo si estende in lunghezza tra i terrazzamenti montani e il lago. È suddiviso in diverse aree giardiniere, ognuna con caratteristiche uniche. Tra le principali attrazioni ci sono:
Giardini all’italiana: Ordinati vialetti e aiuole fiorite.
Fontane e statue: Elementi decorativi che risalgono al Seicento.
Darsena: Un’area dedicata alle imbarcazioni storiche[1][2][4].
Visite e Eventi
Villa Pizzo è attualmente una residenza privata utilizzata per matrimoni ed eventi aziendali. Le visite sono disponibili solo su prenotazione e offrono un’esperienza immersiva nella storia della villa e dei suoi proprietari[5][8]. Il parco, con oltre 10 chilometri di sentieri, è ideale per passeggiate botaniche[5].
Posizione
La villa si trova lungo la Via Regina a Cernobbio (CO), a circa 5 km dal centro di Como e 7 km dal confine svizzero[1][3]. La sua posizione panoramica offre spettacolari vedute sul lago di Como, rendendola una delle dimore più affascinanti della regione.
In sintesi, Villa Pizzo rappresenta non solo un importante patrimonio storico ma anche un luogo incantevole per eventi speciali, immerso nella bellezza naturale del lago di Como.