058
Tra le regole che ho dichiarato in apertura di questa “guida” all’architettura del Novecento c’era anche quella di escludere i monumenti funerari. Con un certo rammarico, perché in questa tipologia il territorio comasco annovera alcuni capolavori assoluti, ho preso tale decisione con l’obiettivo di valorizzare le architetture affettivamente “vivibili”, lasciando da parte quei simulacri che, nonostante il grande fascino, hanno comunque valore eminentemente celebrativo e simbolico.
Diverso è, ovviamente, il discorso per i cimiteri nel loro complesso, che rappresentano organismi percorribili e vivibili, con funzionalità precise e importanti. Anche in questo settore il territorio comasco può vantare alcuni esempi molto interessanti, scalati lungo tutto l’arco del XX secolo. Se nella maggioranza dei casi i cimiteri si riducono a un recinto di rispetto che si limita a segnare i confini dello spazio dedicato (il “camposanto”), a volte con l’aggiunta di una o più ali di porticato, in altri casi i…