Novecento · Politica regionale e locale · Storia e Economia

La storia sbagliata: Filippo Andreani e il suo gruppo presenteranno il racconto in musica ispirato alla vicenda del Neri e della Gianna, due giovani partigiani della brigata Garibaldi, Giovedì 9 dicembre nell’Aula Magna dell’ITC Caio Plinio (Via Italia Libera 1, Como)

LA STORIA SBAGLIATA, LEZIONE-CONCERTO
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Giovedì 9 dicembre nell’Aula Magna dell’ITC Caio Plinio

(Via Italia Libera 1, Como) si terrà la lezione-concerto

La storia sbagliata:

Filippo Andreani e il suo gruppo presenteranno

il racconto in musica ispirato alla vicenda

del Neri e della Gianna,

due giovani partigiani della brigata Garibaldi.

Roberta Cairoli offrirà la cornice storica

di questa intensa vicenda.

Tredici canzoni racconteranno una storia

in cui amore e morte, lealtà e tradimento,

persone e fatti storici si intrecciano

con grande forza;

una storia che si affaccia sugli orrori

provocati dalla dittatura fascista,

dall’occupazione nazista

e su aspetti ancora oscuri della resistenza.

Vi invitiamo a intervenire numerosi

per assistere ad un concerto emozionante e di particolare interesse storico.

Ultime recensioni della Storia sbagliata:
IlMucchio
Sentireascoltare
Bielle
Cantine
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anni '50 · Cinquecento · Fiori · salute e malattie

IL RACCONTO DEI PASTORI, Testi di Gerardo Monizza, voce narrante Gianfranco Scotti, musiche di Federico Bonetti Amendola eseguite da musicisti dell’Orchestra Sinfonica del Lario, Giovedì 9 dicembre alle 21 Basilica di San Fedele

IL RACCONTO DEI PASTORI
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si terrà in prima assoluta presso la basilica di San Fedele

a Como l’esecuzione della cantata

per voce recitante ed ensemble di archi, flauto e oboe “Il racconto dei pastori”.

Il racconto della nascita e dell’adorazione di Gesù

viene narrato dall’insolito punto di vista di un pastore

testimone dei segni prodigiosi di quella notte.

L’evento trae ispirazione dagli affreschi seicenteschi

sulla Natività della basilica di San Fedele,

dei quali ancora non si possono definire con precisione gli autori.

Lo studio dei documenti e la comparazione stilistica

lasciano aperta l’attribuzione a Isidoro Bianchi

come la più certa.

L’inizio di questi studi

(pubblicati nel libro Como e il viaggio dei Re Magi

edito da NodoLibri e presentato nella stessa serata)

trae spunto da una curiosità:

al centro dell’Adorazione dei Magi, dietro Maria e il bambino,

un giovane tiene una mano in un buco del muro.

Chi è, e perché compie tale gesto?

 

Testi di Gerardo Monizza,

voce narrante Gianfranco Scotti,

musiche di Federico Bonetti Amendola

eseguite da musicisti dell’Orchestra Sinfonica del Lario.

Evento promosso da NodoLibri

con gli Amici dei Musei di Como

e la Camera di Commercio di Como.

Info: 031.243113 – monizza.como@iol.it

 

COMO città · Manoukian Agopik · Novecento · Storia e Economia

Lechler. storia e racconti di un marchio è un’opera tre volumi, scritta da Agop Manoukian, presidente di Lechler S.p.A., pubblicata dalla casa editrice Oemmedi Venezia

 

La storica azienda comasca, insediata per anni a Ponte Chiasso, ha ripercorso la propria storia con un’opera in tre volumi per il centenario della nascita della filiale italiana

Infatti il 24 febbraio 1910 Giuseppe Brizzolara, Domenico La Regina e Alessandro Rizzi «acquistano dalla proprietà tedesca la filiale di Ponte Chiasso, i diritti e il marchio Lechler costituendo la “Chr. Lechler & Figlio Successori fabbrica italiana di vernici e smalti”».

Lechler. storia e racconti di un marchio è un’opera tre volumi, scritta da Agop Manoukian, presidente di Lechler S.p.A., pubblicata dalla casa editrice Oemmedi Venezia. È già stato presentato il primo volume Vernici e smalti dal 1858 e prosegue ora con il secondo Cent’anni di Lechler italiana completandosi con la raccolta iconografica Attraverso le immagini.

Una pubblicazione che racconta «non solo la storia italiana dell’Azienda ma ripercorre le evoluzioni della chimica italiana delle vernici ricostruendone i cambiamenti e gli sviluppi tecnologici».

 

Novecento · PERSONE e DESTINI

INAUGURAZIONE CENTRO STUDI RAUL MERZARIO, Notizie NodoLibri

INAUGURAZIONE CENTRO STUDI RAUL MERZARIO
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Venerdì 3 dicembre2010 alle 17.30 presso Villa Bernasconi (Via Regina 7) il Comune di Cernobbiovi invita all’inaugurazione dell’AssociazioneCentro Studi e Ricerche Raul Merzario.

Programma

– Saluto del presidente e del sindaco di Cernobbio
– Presentazione dell’Associa
zione
Matteo Dominioni (storico)
– Intellettuali scomodi: Raul Merzario e Luciano Bianciardi
Giorgio Gandola (direttore La Provincia)

a seguire rinfresco curato dal Bar Gei

Non camminerai mai solo(NodoLibri 2009)

Il volume contiene una ricca raccolta degli interventi cheRaul Merzario, storico e ricercatore scomparso nel 2006, dedicò negli anni a Como: articoli scritti per quotidiani e settimanali, interviste concesse a numerosi giornalisti sui temi delle sue ricerche, polemiche edivertissements.

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da: Notizie NodoLibri – pamalteo@gmail.com – Gmail.

anni '50 · Architettura · ARTE · BATTELLI e Corriere · Cinquecento · COMO città · Criminalità e microcriminalità · CULTURA e CULTURA LOCALE · Dialetto · FOTOGRAFIE · GEOGRAFIA · LAGO DI COMO-LARIO: Luoghi · Lario · LETTERATURA: romanzi, racconti, poesie · Libri su Como e il Lario · Novecento · Ottocento · Pifferi Enzo · Poesie · Politica regionale e locale · Settecento · Storia e Economia · STORIA LOCALE E SOCIETA' · Tradizioni

LIBRI SU COMO ED IL LARIO, bibliografia aggiornata al 2010

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ora questa bibliografia è stata spostata (e sarà aggiornata) qui: https://coatesa.com/como-e-il-lario-bibliografia/

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AA. VV.,

COMO DA SCOPRIRE,

ENZO PIFFERI EDITORE, 1999;

AA. VV.,

COMO E LA SUA STORIA  Dalla preistoria all’attualità,

NODO LIBRI, 1993;

AA. VV.,

COMO E LA SUA STORIA  L’immagine storica,

NODO LIBRI, 1993;

AA. VV.,

GUIDA DELLA PROVINCIA DI COMO: IL TRIANGOLO LARIANO,

NODO LIBRI, 2002;

AA. VV.,

LAGO DI COMO,

ENZO PIFFERI EDITORE, 1999;

AA. VV.,

ROMANICO: ITINERARI A COMO E LECCO,

ENZO PIFFERI EDITORE, 1999;

AA.VV.,

IL  LAGO DI COMO IN CARTOLINE D’EPOCA. Viaggio intorno a Lario tra storia e

antiche immagini,

ACTAC EDIZIONI, 2001;

AA.VV.,

IL  LIBRO DELL’ANNO DEL CORRIERE DI COMO ottobre 2008-novembre 2009,

EDITORIALE, 2010;

AZZOLA CLAUDIA,

STORIA DI COMO,

BIBLIOTECA LOMBARDA MERAVIGLI, 1997;

BADESI LICIA,

LA  CAMERA DEL LAVORO DI COMO dai CLN aziendali ai consigli unitari di fabbrica

1945-1970,

NUOVE PAROLE, 2000;

BALBIANI A.,

COMO   il suo lago,le sue valli e le sue ville,

FORNI, 1977;

BARTOLINI FRANCO,

CASTELLI DA SCOPRIRE del Lario e del Ticino,

CASA EDITRICE CORRIERE DI COMO, 2009;

BARTOLINI FRANCO,

COMO NASCOSTA. SECRET COMO,

EDITORIALE COMO, 2004;

BERNASCONI DAVIDE VAN DE SFROOS,

SINGUL DE PUNTA E ALTRE CANZONI DIALETTALI DI LAGO, DI LUOGHI, DI GENTE,

CANOTTIERI LARIO COMO – NODO LIBRI, 2003;

BERTOLA ALBERTO,

IL  CUSTODE DEL LAGO,

GUIDO MIANO EDITORE, 1995;

BIANCHI CAVALLERI LUCIANA (cur.),

LARIO IN POESIA, antologia poetica dedicata al Lario,

LULU.COM (distribuito anche su Amazon), 2009;

BRENNA GIAN GIUSEPPE, a cura di Alberto Longatti,

SULLE RIVE DEL LARIO E’ SEMPRE PRIMAVERA,

EDIZIONI DELLA FAMIGLIA COMASCA, 2007;

CANI FABIO,

COSTRUZIONE DI UN’IMMAGINE. COMO E IL LARIO NELLE RAFFIGURAZIONI

STORICHE DAL MEDIOEVO AL NOVECENTO,

NODOLIBRI, 1993;

CANI FABIO,

NESSO, I NOMI DEI LUOGHI. ATLANTE DELLA TOPONOMASTISTICA STORICA,

COMUNE DI NESSO-BIBLIOTECA, NODO LIBRI, 2003;

CANI FABIO,

NESSO: i consumi e il ritrovo. 110 anni di vita della cooperativa,

NODOLIBRI, BIBLIOTECA COMUNALE, COOPERATIVA SOCIALE DI NESSO, 2009;

CANI FABIO,

I  NOMI DELLA CITTA’  guida alla toponomastica antica della città murata di Como,

NODO LIBRI, 1999;

CANI FABIO,

LA  PLINIANA DI TORNO.  Storia di una villa e di un  mito sul lago di Como,

NODO LIBRI, 2010;

CANI FABIO, MONIZZA GERARDO (cur.),

COMO E LA SUA STORIA DALLA PREISTORIA ALL’ATTUALITA’,

NODOLIBRI, 1999;

CARUGATI ADDIS N.,

COOPERAZIONE NELLA CITTA’ DI COMO,

IST.COMASCO STORIA LIBERAZIONE, 1992;

CAVADINI L.,

IL RAZIONALISMO LARIANO  Como 1926-1944,

ELECTA, 1989;

CAVALLERI GIORGIO,

ALIDA VALLI   Una ragazza di Como,

EDIZIONI NUOVEPAROLE, 1996;

CAVALLERI GIORGIO,

OMBRE SUL LAGO,

PIEMME, 1995;

CAVALLERI GIORGIO,

L’  UOMO DEI CIPRESSI,

GRAFICA RAVEGLIA, 2000;

CAVALLERI GIORGIO,

LA  VILLA DELLA SALARIA. LUCHINO VISCONTI E LA RESISTENZA (1943-1944),

NUOVEPAROLE, 2002;

CAVELLERI ANTONIO,

ORTI DI MONTE, ORTI DI LAGO. Coltivare secondo tradizione nel territorio

, 2010;

CETTI ing. GIOVANNI,

IL  PESCATORE DEL LARIO   descrizione delle reti e dei vari generi di pesci nel lago di

Como,

ALESSANDRO DOMINIONI, 1999;

COTTINI PAOLO, MONTI LUISELLA,

GEOMETRIE VERDI SULL’ACQUA. I GIARDINI DEL TERRITORIO LARIOINTELVESE,

BELLAVITE, 2007;

CURTI PIER AMBROGIO,

IL  LAGO DI COMO E IL PIAN D’ERBA,

ALESSANDRO DOMINIONI, 1995;

DUSIO ANDREA, MAURI MICHELA (cur.),

VISTA LARIO. Il Lago di Como raccontato da…,

BELLAVITE, ;

ESPOSTI MAURO,

PORTOLANO DEL LAGO DI COMO,

ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI, 2010;

FASANA SILVIA, GARANCINI AMBRA,

SUI PASSI DELL’ANIMA. Luoghi di devozione nel territorio lariointelvese,

BELLAVITE editore in Missaglia, ;

FERRARIO CARLO,

IL  PANE DI COMO,

EDIZIONI NEW PRESS, 2002;

FERRATA CLAUDIO, prefazione di Claude Raffestin,

LA  FABBRICAZIONE DEL PAESAGGIO DEI LAGHI. Giardini, panorami e cittadine per

turisti tra Ceresio, Lario e Verbano,

EDIZIONI CASAGRANDE, 2008;

GAGLIARDI NATALE,

COMO DI IERI, MI RITORNI IN MENTE,

EDIZIONI DELLA FAMIGLIA COMASCA, 2001;

GALLI GIOVANNI,

IL  LARIOSAURO  storia della creatura misteriosa riemersa nel 1946 dalle profindità

del lago,

ACTAC, 2000;

GEROSA Franco,

MALATI E MALATTIE NELL’OSPEDALE PSICHIATRICO DI COMO  1882-1892,

ISTITUTO COMASCO ST. LIBERAZ., 1992;

GEROSA FRANCO, MERZARIO RAUL (cur.),

NON CAMMINERAI MAI SOLO. Raccolta di opinioni e interventi di Raul Merzario sul

territorio comasco,

NODOLIBRI, 2009;

GIANONCELLI MATTEO (cur.),

COMO E IL SUO LAGO, nelle descrizioni di Benedetto Giovio e di Anton Gioseffo Della

Torre di Rezzonico,

NEW PRESS, DALL’ANTOLOGIA LARIUS CON L’AUTORIZZAZIONE DELLA SOCIETA’

STORICA COMENSE, 1978;

GINI GIANNI,

CENTRO LAGO E ALTRI RACCONTI,

GIORGIO FIOCCHI EDITORE, 2000;

GIOVIO GIOVANNI BATTISTA,

COMO E IL LARIO,

VALENTINA EDIZIONI, 1999;

GIOVIO PAOLO,

LA  DESCRIZIONE DEL LARIO 1537,

IL POLIFILO, 2007;

GUARRACINO VINCENZO (cur.),

POETI A COMO,

DIALOGOLIBRI, 2002;

GUIN GIUSEPPE, a cura di,

COMO: IL PASSATO, IL FUTURO,

LA PROVINCIA DI COMO, 2009;

HUSLER EUGEN E.,

INTORNO AL LAGO DI COMO,

ROTHER EDITORI, 1995;

introduzione di Alberto Longatti e Luca Levrini,

COMO NELL’800,

ENZO PIFFERI EDITORE, 2010;

KAWABATA YASUNARI,

IL  LAGO,

TEA, 1991;

LEVRINI ENRICO (cur.),

LAGO DI COMO. FASCINO E NOBILTA’,

MACCHIIONE EDITORE, 2002;

LORENZINI LANDI CHIARONI OMASSI ROSSINI …,

QUADRO DI AMBIENTE il Lario Occidentale. Natura paesaggio cultura,

NUOVA EDITRICE DELTA, 1989;

MARCARINI ALBANO,

IL  SENTIERO DEL VIANDANTE. Lungo la sponda orientale del Lago di Como,

LYASIS EDIZIONI, 2005;

MARCARINI ALBANO,

IL  SENTIERO DELLA REGINA Dieci passeggiate da Como a Chiavenna,

LYASIS EDIZIONI, 2000;

MARCARINI ALBANO,

LA  STRADA REGIA. A PIEDI DA COMO A BELLAGIO,

LYASIS EDIZIONI, 2007;

MARTINI MAGDA,

GLI  AMANTI DELLA PLINIANA  la contessa di Plaisance e il principe di Belgiojoso,

EDITRICE CESARE NANI, 1971;

MERONI V., TESSUTO A.,

MONTAGNE DEL LARIO OCCIDENTALE. GUIDA ESCURSIONISTICA,

NUOVEPAROLE, 2001;

MERZARIO RAUL,

IL  CAPITALISMO NELLE MONTAGNE,

IL MULINO, 1989;

MIGLIO GIANFRANCO,

INTRODUZIONE AL MITO DEL LARIO,

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA E ARTIGIANATO DI COMO, 2007;

MONIZZA GERARDO,

COLPI DI REMO. STORIA, CULTURA E TRADIZIONI DI LAGO E ATLETI,

CANOTTIERI LARIO COMO – NODO LIBRI, 2003;

MOZZANICA IVO,

ITINERARI PANORAMICI DALLE SPONDE DEL LARIO,

ELECTA, 2003;

MULLER,

LA  PLINIANA DI TORNO,

ATTILIO SAMPIETRO EDITORE – MENAGGIO, 1998;

MULLER PIETRO,

L’  INSIGNE BORGATA,

EDITORIALE LOMBARDA – COMO, 2002;

PANZERI FULVIO, COLOMBO GIANFRANCO,

SULLE STRADE DEL LARIO. IL LAGO DI COMO NEI DIARI DI VIAGGIO DI ARTISTI E

SCRITTORI,

LA PROVINCIA, 2005;

PIFFERI ENZO,

VILLE E GIARDINI DEL LAGO DI COMO,

ENZO PIFFERI EDITORE, 2007;

PIFFERI ENZO, e testi di Alberto Longatti, Natale Gagliardi, Giorgio Cavalleri,

COMO ANNI ’70 E DINTORNI,

ENZO PIFFERI EDITORE, 2009;

PROVINCIA DI COMO, ISTITUTO PER LA STORIA DELL’ARTE LOMBARDA,

LA  CITTA’ DI COMO,

NODO LIBRI, 2003;

RONCACCI VITTORIO,

LA  CALMA APPARENTE DEL LAGO. COMO E IL COMASCO TRA GUERRA E GUERRA

CIVILE 1940- 1945,

MACCHIONE EDITORE, 2003;

ROSANI MARZIA, MANGHI EUGENIO,

CHIESE ROMANICHE DEL LAGO DI COMO,

GUIDE MACCHIONE, 2006;

SELVA ATTILIO, MANNINO CHIARA,

ORRIDI DEL LARIO,

GUIDE MACCHIONE, 2010;

SOCIETA’ ARCHEOLOGICA COMENSE,

LA  BASILICA DI SANT’ABBONDIO IN COMO    IX centenario della Consacrazione

10095 – 1995,

EDITRICE DEL SETTIMANALE, 1996;

SOMIGLIANA BALDO,

LA  VITA DI IERI DA TORNO A PIAZZAGA. Cenni storici, usi e costumi,

NODOLIBRI, ;

TAJANA C.,

COMO. PROFILO DI UNA CITTA’  architettura contemporanea, restauro e nuova

edificazione,

EDIZIONE RIVISTA “COMO”, 1990;

TERRAGNI GIORGIO, PIFFERI ENZO,

STORIA DELLA NAVIGAZIONE. LAGO DI COMO,

ENZO PIFFERI EDITORE, 2000;

TERRAGNI GIUSEPPE, a cura di Enzo Pifferi,

GIUSEPPE TERRAGNI, architetto razionalista,

ENZO PIFFERI EDITORE, 2003;

TERRAGNI GIUSEPPE, a cura di Monica Colombo,

I  MAESTRI DELL’ARCHITETTURA: GIUSEPPE TERRAGNI,

HACHETTE, 2010;

VIGEVANI ALBERTO,

ESTATE AL LAGO,

SELLERIO, 2005;

VITALI,

ARIA DI LAGO,

ARAGNO, ;

VITALI ANDREA,

ARIA DI LAGO,

ARAGNO, ;

VON LAUFEN GREGOR,

LARIOSAURO. C’E’ UN MOSTRO NEL LAGO ?,

ANTICA STAMPERIA LARIANA, 2003;

YOUNES SAMIR, MAZZOLA ETTORE MARIA,

COMO, LA MODERNITA’ DELLA TRADIZIONE,

GAMGEMI EDITORE, 2005;

Architettura · COMO città · Novecento

terza lezione del ciclo di incontri Pro Patria mori: L’Unità d’Italia nella celebrazione dei monumenti, di Fabio Cani, in Notizie NodoLibri

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Mercoledì 27 ottobre alle 15.30 presso il Centro Diurno Comunale di Como (via Volta 83) si tiene la terza lezione del ciclo di incontri Pro Patria mori: L’Unità d’Italia nella celebrazione dei monumenti.

Il corso, organizzato dall’Università Popolare di Como all’interno di un ricco calendario di lezioni, è a cura di Fabio Cani che questa settimana propone il tema: Il rinnovo della memoria.

“I 150 anni di storia italiana dall’Unità ad oggi si sono sedimentati nella coscienza collettiva anche attraverso le immagini e la retorica di numerosi monumenti che, in quantità e qualità assai differenziate da periodo a periodo, su tutto il territorio nazionale, promuovono la memoria dei caduti, degli eroi – ma a volte anche delle vittime – di queste vicende. Un percorso nelle testimonianze della provincia di Como, tra storia, kitsch e grande arte.”

Prossimo e ultimo incontro:
Mercoledì 3 novembre – La costruzione della memoria

Info: 031.275038
Altri dettagli sul sito dell’Università Popolare

Cinquecento · CULTURA e CULTURA LOCALE · Novecento · Ottocento · Settecento · Storia e Economia

“Idee Giovani: tesi di laurea e di dottorato, studi e ricerche sul territorio comasco”

DEE GIOVANI IN BIBLIOTECA A COMO
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Sabato 23 ottobre dalle 14.30 presso la Biblioteca Comunale di Como (piazzetta Venosto Lucati 1) si terrà la giornata di studi “Idee Giovani: tesi di laurea e di dottorato, studi e ricerche sul territorio comasco”.

A volte tesi di laurea o di dottorato producono risultati importanti a favore del territorio che non vengono valorizzati in modo adeguato. Anche nel comasco un buon numero di studenti e ricercatori delle più varie discipline produce informazioni, scoperte e proposte cui attingere come risorsa di rinnovamento culturale.

L’iniziativa, promossa dall’Associazione Chiave di Volta con Univercomo e curata da Elena di Raddo eDarko Pandakovic, è volta ad accreditare ricerche e studi accademici applicati alle realtà locali.

Programma
14.30 “Razionalismo comasco: architettura e pittura”
15.00 “Pittura lariana tra ‘400 e ‘500”
16.00 “Libri antichi e fondi letterari”
16.15 “Paesaggio, verde, natura”
17.15 “Eclettismo e arte contemporanea”
17.45 “Arte tessile”

Info: 031.268190 – info@chiavedivolta.org

Argegno · COATESA: frazione di Nesso · Novecento · Valle Intelvi

Filovia San Fedele – Argegno, 1908-1922

SAN FEDELE INTELVI

Cento anni di traspor­to pubblico in Valle d’Intelvi. La storia dei tra­sporti nel comprensorio intelvese, iniziata un secolo fa, è legata alla nascita della filovia San Fedele – Argegno.

Era il mese di febbraio del 1908 quando fu costituito un comitato promotore del trasporto a mezzo di automobili elettriche e filo aereo (così venivano chiamate allora), che andavano a sostituire, almeno in parte, i carri a traino tirati da buoi, muli e cavalli per il trasporto di merce e derrate alimentari e per quello delle persone, da secoli uti­lizzati in tutta la valle. Un progetto – detto e fatto – che ven­ne realizzato in breve tempo sull’e­sempio di quello di Ivrea, e che do­veva riguardare tre tronchi: Arge­gno – San Fedele, San Fedele – Lanzo e San Fedele – Casasco. Furono previsti tre carroz­ze e un ricovero per le vetture, e vennero fis­sati tariffe e orari. Si dovette però poi atten­dere il mese di giugno del 1909 per vedere in funzione la prima carrozza – filovia, che col­legava il Comune di Argegno con il capolinea di San Fedele, ubicato presso l’attuale depo­sito degli autobus di linea Asf, il cosiddetto «garage».

Ciascuna vettura destinata al trasporto pub­blico, con una capienza massima di diciotto passeggeri per ogni corsa, era munita di due motori da dodici cavalli ciascuno, e consen­tiva di coprire il percorso in cinquanta minu­ti. I veicoli con le ruote in gomma e la tra­zione elettrica continuarono le loro corse si­no al 1922, contribuendo parecchio a far co­noscere le bellezze artistiche e paesaggistiche dei paesi dell’intera Valle d’Intelvi, e favoren­do così anche lo sviluppo turistico dell’inte­ro comprensorio.

Il primo luglio del 1910 furono emesse 1.500 azioni da cento lire cadauno. Alla cessazione del servizio, avvenuto come detto nel 1922, il trasporto dei passeggeri passò ad essere ef­fettuato attraverso le corriere della Savi, la so­cietà anonima vallintelvese che poi a sua vol­ta venne sostituita, a partire dagli anni Qua­ranta del secolo scorso, dalla Salvi, Servizi automobilistici lariani vallintelvesi, con au­tolinee ordinarie e turistiche, e un autoser­vizio diretto fino a Milano. Quest’ultimo ven­ne pure effettuato dalla «Gay & C», sempre al­la fine degli anni Quaranta, oltre che sul La-rio anche nelle vallate affluenti, con grande soddisfazione delle maestranze locali che spesso dovevano recarsi fin nel capoluogo per lavoro.

Fino alla fine degli anni Sessanta venne poi istituita una linea di servizio appositamente per gli operai, con partenze da Ponna, Pigra, Schignano, Claino con Osteno e Lanzo.

Da Lanzo partiva pure una corriera per i pendolari diretti invece a Lu­gano, che di sabato effettuava ecce­zionalmente quattro corse. Fu pro­prio su questo percorso che nel 1948 perse tragicamente la vita Ma­rio Boccardi, figlio di Aristide Boccardi, autista della Salvi, e anch’egli autista, mentre scendeva dalla sua corriera per rimuovere un palo della linea elettrica divelto forse dal vento notte tempo, e che ingombra­va la strada, impedendo il passag­gio.

Grazie a questi progetti dunque, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecen­to la Valle d’Intelvi potè finalmente uscire dal suo isolamento.

I reperti fotografici che saranno esposti nel corso della cerimonia organizzata da Asf au­tolinee, Provincia, Comunità montana e dai Comuni di San Fedele e Argegno, apparten­gono all’archivio storico privato della fami­glia Salandin di San Fedele.

Francesco Aita

In La Provincia di Como, 26 giugno 2009

Cavalleri Giorgio · Novecento

Presentato un libro su una pagina buia della Resistenza scritto a due mani da Giorgio Cavalleri e Franco Giannantoni,, “GIANNA” E “NERI” FRA SPECULAZIONI E SILENZI

Como – Presentato un libro su una pagina buia della Resistenza scritto a due mani da Cavalleri e Giannantoni
La verità sulle morti di “Gianna” e “Neri” 

Nessuna suspence e tanto coraggio degli autori e di Carlo Scardeoni che ha pubblicato con la sua casa editrice Arterigere un libro che farà discutere. La verità è tutta nel sotto titolo. “Gianna” e “Neri” fra speculazioni e silenzi – La verità è nella sentenza degli anni ’70: fu il Pci e non la Resistenza a volere la morte dei due partigiani “garibaldini“.
Giorgio Cavalleri e Franco Giannantoni, autori del volume sono stati ospiti a Como, insieme con Renato Morandi, per presentare il loro lavoro e spiegare le ragioni di una rilettura dei tragici fatti del ’45, quando i due partigaini vennero fatti uccidere per decisione del Partito comunista. “Un capitolo purtroppo oscuro e assieme una ferita lacerante ancora aperta nel corpo di quella stagione esaltante ed eroica che fu la lotta contro il nazifascismo. Almeno in parte, questa storia atroce e dolorosa è già stata da noi affrontata in precedenti volumi e l’eco drammatica e tragica delle umane vicende delle due vittime è rimbalzata a lungo”.
L’amministrazione comunale di Como ha finalmente deciso di titolare una strada, o meglio una scalinata ai due eroi della Resistenza. Un luogo periferico, ma che ha il pregio di essere sulla via di una scuola. Le domande, speriamo, dei ragazzi terranno ancora di più in vita il ricordo di quei drammatici ed esaltanti giorni in cui si sconfisse il nazifascismo, ma che costò anche sangue innocente per ragioni piolitiche, che a distanza di sessant’anni appaiono ancor più distanti da quei sentimenti e quelle speranze che avevano animato quella drammatica lotta intestina per estirpare il cancro che da vent’anni corrodeva l’Italia.
Il libro, che verrà presentato anche a Varese contiene molti documenti originali e nella parte finale due memoriali inediti. Il primo con  la testimonianza di Renato Morandi resa a Varese il 29 aprile del 2002. Il secondo ad opera di Pietro Vergani.


Varese – Il libro di Giannantoni e Cavalleri sull’assassinio di due partigiani comunisti: una coraggiosa rievocazione delle ultime ore di Mussolini e della sparizione della tesoro che portava con se in fuga verso la Germania

Quella verità scomoda sull’oro di Dongo


Quando Franco Giannantoni in un libro si accinse a rendere pubblica la requisitoria del PM Agostino Abate per la Tangentopoli varesina, in città scoppiò il finimondo: si parlò di un atto di ingiustizia, di faziosità, di devastante ottica, di una versione di parte e come tale inaccettabile ;i meno accaniti sottolinearono l’inopportunità dell’iniziativa. Franco Giannantoni in realtà aveva un solo scopo: che la gente ne sapesse di più dopo i tombali silenzi dei mass media su un processo-fiume molto scomodo per l’eccellenza degli imputati e per i riverberi sull’immagine di Varese. Certamente in qualche misura si trattò di una provocazione, ma nella sostanza non sconfessata dalla sentenza.

Anche il libro ” Gianna e Neri fra speculazioni e silenzi” scritto da Giannantoni e dallo storico comasco Giorgio Cavalleri, ha lo scopo preciso di far sapere a tutti, in primo luogo al popolo della sinistra, come e perché due coraggiosi partigiani comunisti, Neri e Gianna i loro nomi di battaglia, furono assassinati dopo la cattura di Mussolini e il sequestro di denaro e gioielli alla colonna fascista bloccata a Dongo nell’aprile del 1945.

Dopo decenni e un primo libro nel quale venne ben delineato e impostato il problema, cioè l’esigenza di andare a fondo, di dire che l’assassinio di Neri e Gianna fu una tragedia comunista, Franco Giannantoni ha vinto la sua grande battaglia di verità e democrazia e oggi la offre alla nostra attenzione, la consegna alla storia, anche con l’imprimatur dei vertici diessini.

Il 28 febbraio alle 16 presso la Palazzina della cultura in via Sacco ci sarà la presentazione del libro con l’intervento di Mimmo Franzinelli, uno dei più autorevole storici italiani della Resistenza; parteciperà pure il varesino Renato Morandi, comandante partigiano che è stato collaboratore prezioso per Giannantoni nella inoppugnabile ricostruzione di giorni e situazioni drammatici.

I giovani di ieri e di oggi della Varese cattolica e antifascista e anche chi di sinistra non è e guarda senza pregiudizi ideologici alla storia, apprezzeranno questo libro che propone a tutti il coraggio della verità. E capiranno che quel brontolone, polemico, appassionato idealista e umanissimo “partigiano” di Franco Giannantoni nella sua vita di giornalista e storico ha sempre anteposto alla bandiera, anche a quella che egli ama, il bene prezioso della realtà documentata, che è un pilastro della democrazia, oggi evidentemente negata da coloro che volevano il silenzio eterno su Dongo.

Grazie a Giannantoni e Cavalleri non ha più veli la storiaccia tanto invisa all’ANPI comasca, ovvero l’assassinio di due partigiani comunisti che ai loro capi “rossi” chiedevano conto del tesoro sequestrato e poi sparito. Non è cosa da poco in una Italia dagli infiniti misteri.

Pierfausto Vedani


Socialisti Punto Net

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«Con l’oro di Dongo comprarono anche Botteghe Oscure»

Da: da Varese News
Data: 3/3/2003
Ora: 10:00:58 AM
Nome remoto: 213.254.3.151

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Varese – I partigiani Gianna e Neri furono assassinati per ordine del partito comunista e non della Resistenza. I due volevano che l’oro requisito al Duce, in fuga verso la Svizzera, venisse restituito all’erario

«Con l’oro di Dongo comprarono anche Botteghe Oscure»

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Quando Benito Mussolini nell’aprile del ’45 fu fermato dai partigiani a Dongo, piccolo paesino sulla riva occidentale del Lago di Como, aveva con sé una vera fortuna: danaro contante (circa 230 miliardi di allora) e oltre 42 chili in lingotti d’oro, ovvero tutto quel che restava del patrimonio della Rsi. Passato alla storia come il famigerato “oro di Dongo”, quel “bottino” ha segnato il destino di molte persone, tra cui anche quelli dei partigiani Neri e Gianna. I due, infatti, volevano che la fortuna requisita al duce in fuga verso la Svizzera fosse restituita all’erario italiano e per questo furono fatti eliminare dal Pci. Renato Morandi, classe 1923, all’epoca dei fatti era un giovane comandante partigiano della Brigata Garibaldi, che operava proprio nel comasco. (foto: la tessera di Renato Morandi del C.d.L.N)

Morandi, lei conosceva personalmente Gianna e Neri?

«Certo, io operavo in quella zona con loro, ma all’epoca dei fatti non c’ero perché a causa di una grave malattia avevo dovuto allontanarmi dalle operazioni. Ricordo però molto bene la figura di Neri come una persona intelligente e aperta, un vero comandante, con un’esperienza militare grandissima. Si era formato in Abissinia e sul fronte russo, dove aveva imparato le tecniche della guerriglia. Era un camminatore formidabile, su e giù per le valli, non era mai stanco».

Perché ad un certo punto lei diventa un testimone fondamentale di questa vicenda?

«La vicenda della morte di Gianna e Neri è sempre stata presente nella vita di molti partigiani di quella zona. Nel 1999 io ero stato attaccato da un giornalista per un’altra vicenda, sempre legata alla lotta partigiana nel comasco. Per fare luce su quegli episodi e per ricostruire vicende di cui ricordavo poco andai all’istituto storico della Resistenza di Como e lì iniziai a prendere atto direttamente, de visu, della brutta fine che fecero alcune persone oneste, in relazione alla sparizione dell’oro di Dongo, tra questi c’erano anche i partigiani Gianna e Neri. E così iniziai a chiedere conto sia all’Anpi sia al partito. Ci furono comunque altre persone coinvolte e ridotte al silenzio».

Chi e in che modo?

«Beh Moretti e Terzi dovettero espatriare all’estero, in Jugoslavia. Erano testimoni scomodi e vennero allontanati subito dopo i fatti e tramite la sezione del Pci di Udine portati in Jugoslavia, dove hanno lavorato per molti anni. Ho incontrato Terzi a Varese nel 1991 a casa di Franco Giannantoni. E anche in quella occasione si parlò di Gianna e Neri».

Che cosa accadde dopo il sequestro dei beni della Rsi?

«Neri il 4 maggio del 1945 va a trovare il segretario del partito comunista di Como, chiedendo ragione della fine dell’oro di Dongo. Dei valori sequestrati erano stati stilati da lui stesso tre elenchi, ma nulla di quell’enormità era finito all’erario, cioè allo Stato. Neri venne ucciso dopo quella visita».

E Gianna?

«Erano molto legati tra loro, si amavano. Dopo due mesi dalla scomparsa di Neri, Gianna andò a chiedere sue notizie per cercare di capire che cosa fosse successo. Venne prelevata il pomeriggio del 23 giugno, mentre in bicicletta tornava da Dongo. L’hanno seguita, caricata in macchina e fatta sparire. Sono morti entrambi per la loro onestà e la loro coscienza di cittadini italiani»

Dove finirono i soldi?

«A Milano e a Roma, comprarono proprietà e tra queste probabilmente anche Botteghe Oscure».

Il libro di Franco Giannatoni e Giorgio Cavalleri ha dato un contributo decisivo alla scoperta della verità?

«Sì, perché è un libro ben documentato, dove si fa finalmente luce su questa drammatica vicenda partendo dai fatti e dai documenti. È un riconoscimento di onestà che meritano. Rimangono ancora poche ombre su cui ci sono delle supposizioni realistiche»

Tra le ombre di cui lei parla c’è anche il destino della borsa contenente il compromettente carteggio con il premier inglese Winston Churchill?

«Si conoscono mandanti ed esecutori materiali, purtroppo non si sa dove furono fatti sparire i corpi di Gianna e Neri. Poi c’è anche il mistero riguardante quella borsa. Il contenuto fu diviso in due: una parte andò ai partigiani di fede monarchica, che avevano un rappresentante in brigata, l’altra sparì. Da qualche parte le risposte ci saranno e penso che all’Istituto Gramsci di Roma ci sia ancora un pezzo di verità da scoprire».

Franco Giannantoni e Giorgio Cavelleri “Gianna” e “Neri” fra speculazioni e silenzi Edizoni Arterigere

Michele Mancino michele@varesenews.it

[http://www.socialisti.net/_private/disc1_aftr.htm]

Cavalleri Giorgio · Novecento

Giorgio Cavalleri, Storia del Neri e della Gianna, NodoLibri editore, Como 1991, p. 220

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in: http://www.nodolibri.it/libro.php?lid=65

Giorgio Cavalleri
Storia del Neri e della Gianna

NodoLibri.

anni '50 · COATESA: frazione di Nesso · Riva di Castello, frazione di Nesso · STAMPE antiche

Coatesa, Riva, Riva di Castello, anni ’50