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LIBRI SU COMO ED IL LARIO, bibliografia aggiornata al 2010

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ora questa bibliografia è stata spostata (e sarà aggiornata) qui: https://coatesa.com/como-e-il-lario-bibliografia/

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AA. VV.,

COMO DA SCOPRIRE,

ENZO PIFFERI EDITORE, 1999;

AA. VV.,

COMO E LA SUA STORIA  Dalla preistoria all’attualità,

NODO LIBRI, 1993;

AA. VV.,

COMO E LA SUA STORIA  L’immagine storica,

NODO LIBRI, 1993;

AA. VV.,

GUIDA DELLA PROVINCIA DI COMO: IL TRIANGOLO LARIANO,

NODO LIBRI, 2002;

AA. VV.,

LAGO DI COMO,

ENZO PIFFERI EDITORE, 1999;

AA. VV.,

ROMANICO: ITINERARI A COMO E LECCO,

ENZO PIFFERI EDITORE, 1999;

AA.VV.,

IL  LAGO DI COMO IN CARTOLINE D’EPOCA. Viaggio intorno a Lario tra storia e

antiche immagini,

ACTAC EDIZIONI, 2001;

AA.VV.,

IL  LIBRO DELL’ANNO DEL CORRIERE DI COMO ottobre 2008-novembre 2009,

EDITORIALE, 2010;

AZZOLA CLAUDIA,

STORIA DI COMO,

BIBLIOTECA LOMBARDA MERAVIGLI, 1997;

BADESI LICIA,

LA  CAMERA DEL LAVORO DI COMO dai CLN aziendali ai consigli unitari di fabbrica

1945-1970,

NUOVE PAROLE, 2000;

BALBIANI A.,

COMO   il suo lago,le sue valli e le sue ville,

FORNI, 1977;

BARTOLINI FRANCO,

CASTELLI DA SCOPRIRE del Lario e del Ticino,

CASA EDITRICE CORRIERE DI COMO, 2009;

BARTOLINI FRANCO,

COMO NASCOSTA. SECRET COMO,

EDITORIALE COMO, 2004;

BERNASCONI DAVIDE VAN DE SFROOS,

SINGUL DE PUNTA E ALTRE CANZONI DIALETTALI DI LAGO, DI LUOGHI, DI GENTE,

CANOTTIERI LARIO COMO – NODO LIBRI, 2003;

BERTOLA ALBERTO,

IL  CUSTODE DEL LAGO,

GUIDO MIANO EDITORE, 1995;

BIANCHI CAVALLERI LUCIANA (cur.),

LARIO IN POESIA, antologia poetica dedicata al Lario,

LULU.COM (distribuito anche su Amazon), 2009;

BRENNA GIAN GIUSEPPE, a cura di Alberto Longatti,

SULLE RIVE DEL LARIO E’ SEMPRE PRIMAVERA,

EDIZIONI DELLA FAMIGLIA COMASCA, 2007;

CANI FABIO,

COSTRUZIONE DI UN’IMMAGINE. COMO E IL LARIO NELLE RAFFIGURAZIONI

STORICHE DAL MEDIOEVO AL NOVECENTO,

NODOLIBRI, 1993;

CANI FABIO,

NESSO, I NOMI DEI LUOGHI. ATLANTE DELLA TOPONOMASTISTICA STORICA,

COMUNE DI NESSO-BIBLIOTECA, NODO LIBRI, 2003;

CANI FABIO,

NESSO: i consumi e il ritrovo. 110 anni di vita della cooperativa,

NODOLIBRI, BIBLIOTECA COMUNALE, COOPERATIVA SOCIALE DI NESSO, 2009;

CANI FABIO,

I  NOMI DELLA CITTA’  guida alla toponomastica antica della città murata di Como,

NODO LIBRI, 1999;

CANI FABIO,

LA  PLINIANA DI TORNO.  Storia di una villa e di un  mito sul lago di Como,

NODO LIBRI, 2010;

CANI FABIO, MONIZZA GERARDO (cur.),

COMO E LA SUA STORIA DALLA PREISTORIA ALL’ATTUALITA’,

NODOLIBRI, 1999;

CARUGATI ADDIS N.,

COOPERAZIONE NELLA CITTA’ DI COMO,

IST.COMASCO STORIA LIBERAZIONE, 1992;

CAVADINI L.,

IL RAZIONALISMO LARIANO  Como 1926-1944,

ELECTA, 1989;

CAVALLERI GIORGIO,

ALIDA VALLI   Una ragazza di Como,

EDIZIONI NUOVEPAROLE, 1996;

CAVALLERI GIORGIO,

OMBRE SUL LAGO,

PIEMME, 1995;

CAVALLERI GIORGIO,

L’  UOMO DEI CIPRESSI,

GRAFICA RAVEGLIA, 2000;

CAVALLERI GIORGIO,

LA  VILLA DELLA SALARIA. LUCHINO VISCONTI E LA RESISTENZA (1943-1944),

NUOVEPAROLE, 2002;

CAVELLERI ANTONIO,

ORTI DI MONTE, ORTI DI LAGO. Coltivare secondo tradizione nel territorio

, 2010;

CETTI ing. GIOVANNI,

IL  PESCATORE DEL LARIO   descrizione delle reti e dei vari generi di pesci nel lago di

Como,

ALESSANDRO DOMINIONI, 1999;

COTTINI PAOLO, MONTI LUISELLA,

GEOMETRIE VERDI SULL’ACQUA. I GIARDINI DEL TERRITORIO LARIOINTELVESE,

BELLAVITE, 2007;

CURTI PIER AMBROGIO,

IL  LAGO DI COMO E IL PIAN D’ERBA,

ALESSANDRO DOMINIONI, 1995;

DUSIO ANDREA, MAURI MICHELA (cur.),

VISTA LARIO. Il Lago di Como raccontato da…,

BELLAVITE, ;

ESPOSTI MAURO,

PORTOLANO DEL LAGO DI COMO,

ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI, 2010;

FASANA SILVIA, GARANCINI AMBRA,

SUI PASSI DELL’ANIMA. Luoghi di devozione nel territorio lariointelvese,

BELLAVITE editore in Missaglia, ;

FERRARIO CARLO,

IL  PANE DI COMO,

EDIZIONI NEW PRESS, 2002;

FERRATA CLAUDIO, prefazione di Claude Raffestin,

LA  FABBRICAZIONE DEL PAESAGGIO DEI LAGHI. Giardini, panorami e cittadine per

turisti tra Ceresio, Lario e Verbano,

EDIZIONI CASAGRANDE, 2008;

GAGLIARDI NATALE,

COMO DI IERI, MI RITORNI IN MENTE,

EDIZIONI DELLA FAMIGLIA COMASCA, 2001;

GALLI GIOVANNI,

IL  LARIOSAURO  storia della creatura misteriosa riemersa nel 1946 dalle profindità

del lago,

ACTAC, 2000;

GEROSA Franco,

MALATI E MALATTIE NELL’OSPEDALE PSICHIATRICO DI COMO  1882-1892,

ISTITUTO COMASCO ST. LIBERAZ., 1992;

GEROSA FRANCO, MERZARIO RAUL (cur.),

NON CAMMINERAI MAI SOLO. Raccolta di opinioni e interventi di Raul Merzario sul

territorio comasco,

NODOLIBRI, 2009;

GIANONCELLI MATTEO (cur.),

COMO E IL SUO LAGO, nelle descrizioni di Benedetto Giovio e di Anton Gioseffo Della

Torre di Rezzonico,

NEW PRESS, DALL’ANTOLOGIA LARIUS CON L’AUTORIZZAZIONE DELLA SOCIETA’

STORICA COMENSE, 1978;

GINI GIANNI,

CENTRO LAGO E ALTRI RACCONTI,

GIORGIO FIOCCHI EDITORE, 2000;

GIOVIO GIOVANNI BATTISTA,

COMO E IL LARIO,

VALENTINA EDIZIONI, 1999;

GIOVIO PAOLO,

LA  DESCRIZIONE DEL LARIO 1537,

IL POLIFILO, 2007;

GUARRACINO VINCENZO (cur.),

POETI A COMO,

DIALOGOLIBRI, 2002;

GUIN GIUSEPPE, a cura di,

COMO: IL PASSATO, IL FUTURO,

LA PROVINCIA DI COMO, 2009;

HUSLER EUGEN E.,

INTORNO AL LAGO DI COMO,

ROTHER EDITORI, 1995;

introduzione di Alberto Longatti e Luca Levrini,

COMO NELL’800,

ENZO PIFFERI EDITORE, 2010;

KAWABATA YASUNARI,

IL  LAGO,

TEA, 1991;

LEVRINI ENRICO (cur.),

LAGO DI COMO. FASCINO E NOBILTA’,

MACCHIIONE EDITORE, 2002;

LORENZINI LANDI CHIARONI OMASSI ROSSINI …,

QUADRO DI AMBIENTE il Lario Occidentale. Natura paesaggio cultura,

NUOVA EDITRICE DELTA, 1989;

MARCARINI ALBANO,

IL  SENTIERO DEL VIANDANTE. Lungo la sponda orientale del Lago di Como,

LYASIS EDIZIONI, 2005;

MARCARINI ALBANO,

IL  SENTIERO DELLA REGINA Dieci passeggiate da Como a Chiavenna,

LYASIS EDIZIONI, 2000;

MARCARINI ALBANO,

LA  STRADA REGIA. A PIEDI DA COMO A BELLAGIO,

LYASIS EDIZIONI, 2007;

MARTINI MAGDA,

GLI  AMANTI DELLA PLINIANA  la contessa di Plaisance e il principe di Belgiojoso,

EDITRICE CESARE NANI, 1971;

MERONI V., TESSUTO A.,

MONTAGNE DEL LARIO OCCIDENTALE. GUIDA ESCURSIONISTICA,

NUOVEPAROLE, 2001;

MERZARIO RAUL,

IL  CAPITALISMO NELLE MONTAGNE,

IL MULINO, 1989;

MIGLIO GIANFRANCO,

INTRODUZIONE AL MITO DEL LARIO,

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA E ARTIGIANATO DI COMO, 2007;

MONIZZA GERARDO,

COLPI DI REMO. STORIA, CULTURA E TRADIZIONI DI LAGO E ATLETI,

CANOTTIERI LARIO COMO – NODO LIBRI, 2003;

MOZZANICA IVO,

ITINERARI PANORAMICI DALLE SPONDE DEL LARIO,

ELECTA, 2003;

MULLER,

LA  PLINIANA DI TORNO,

ATTILIO SAMPIETRO EDITORE – MENAGGIO, 1998;

MULLER PIETRO,

L’  INSIGNE BORGATA,

EDITORIALE LOMBARDA – COMO, 2002;

PANZERI FULVIO, COLOMBO GIANFRANCO,

SULLE STRADE DEL LARIO. IL LAGO DI COMO NEI DIARI DI VIAGGIO DI ARTISTI E

SCRITTORI,

LA PROVINCIA, 2005;

PIFFERI ENZO,

VILLE E GIARDINI DEL LAGO DI COMO,

ENZO PIFFERI EDITORE, 2007;

PIFFERI ENZO, e testi di Alberto Longatti, Natale Gagliardi, Giorgio Cavalleri,

COMO ANNI ’70 E DINTORNI,

ENZO PIFFERI EDITORE, 2009;

PROVINCIA DI COMO, ISTITUTO PER LA STORIA DELL’ARTE LOMBARDA,

LA  CITTA’ DI COMO,

NODO LIBRI, 2003;

RONCACCI VITTORIO,

LA  CALMA APPARENTE DEL LAGO. COMO E IL COMASCO TRA GUERRA E GUERRA

CIVILE 1940- 1945,

MACCHIONE EDITORE, 2003;

ROSANI MARZIA, MANGHI EUGENIO,

CHIESE ROMANICHE DEL LAGO DI COMO,

GUIDE MACCHIONE, 2006;

SELVA ATTILIO, MANNINO CHIARA,

ORRIDI DEL LARIO,

GUIDE MACCHIONE, 2010;

SOCIETA’ ARCHEOLOGICA COMENSE,

LA  BASILICA DI SANT’ABBONDIO IN COMO    IX centenario della Consacrazione

10095 – 1995,

EDITRICE DEL SETTIMANALE, 1996;

SOMIGLIANA BALDO,

LA  VITA DI IERI DA TORNO A PIAZZAGA. Cenni storici, usi e costumi,

NODOLIBRI, ;

TAJANA C.,

COMO. PROFILO DI UNA CITTA’  architettura contemporanea, restauro e nuova

edificazione,

EDIZIONE RIVISTA “COMO”, 1990;

TERRAGNI GIORGIO, PIFFERI ENZO,

STORIA DELLA NAVIGAZIONE. LAGO DI COMO,

ENZO PIFFERI EDITORE, 2000;

TERRAGNI GIUSEPPE, a cura di Enzo Pifferi,

GIUSEPPE TERRAGNI, architetto razionalista,

ENZO PIFFERI EDITORE, 2003;

TERRAGNI GIUSEPPE, a cura di Monica Colombo,

I  MAESTRI DELL’ARCHITETTURA: GIUSEPPE TERRAGNI,

HACHETTE, 2010;

VIGEVANI ALBERTO,

ESTATE AL LAGO,

SELLERIO, 2005;

VITALI,

ARIA DI LAGO,

ARAGNO, ;

VITALI ANDREA,

ARIA DI LAGO,

ARAGNO, ;

VON LAUFEN GREGOR,

LARIOSAURO. C’E’ UN MOSTRO NEL LAGO ?,

ANTICA STAMPERIA LARIANA, 2003;

YOUNES SAMIR, MAZZOLA ETTORE MARIA,

COMO, LA MODERNITA’ DELLA TRADIZIONE,

GAMGEMI EDITORE, 2005;

Architettura · COMO città · CONVEGNI, incontri, dibattiti, corsi, festival · ex ospedale psichiatrico San Martino · Storia e Economia

L’estate del S. Martino, Grafici Senza Frontiere – Iubilantes – « Politica dei servizi sociali: ricerche in rete

da: Grafici Senza Frontiere – Iubilantes – L’estate del S. Martino.

 

Architettura · COMO città · Ottocento · Storia e Economia

quarta e ultima lezione del ciclo di incontri Pro Patria mori: L’Unità d’Italia nella celebrazione dei monumenti

LA COSTRUZIONE DELLA MEMORIA
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Mercoledì 3 novembre alle 15.30 presso il Centro Diurno Comunale di Como (via Volta 83) si tiene la quarta e ultima lezione del ciclo di incontri Pro Patria mori: L’Unità d’Italia nella celebrazione dei monumenti.

Il corso, organizzato dall’Università Popolare di Como all’interno di un ricco calendario di lezioni, è a cura di Fabio Cani che questa settimana propone il tema: La costruzione della memoria.

“I 150 anni di storia italiana dall’Unità ad oggi si sono sedimentati nella coscienza collettiva anche attraverso le immagini e la retorica di numerosi monumenti che, in quantità e qualità assai differenziate da periodo a periodo, su tutto il territorio nazionale, promuovono la memoria dei caduti, degli eroi – ma a volte anche delle vittime – di queste vicende. Un percorso nelle testimonianze della provincia di Como, tra storia, kitsch e arte.”

Architettura · COMO città · Novecento

terza lezione del ciclo di incontri Pro Patria mori: L’Unità d’Italia nella celebrazione dei monumenti, di Fabio Cani, in Notizie NodoLibri

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Mercoledì 27 ottobre alle 15.30 presso il Centro Diurno Comunale di Como (via Volta 83) si tiene la terza lezione del ciclo di incontri Pro Patria mori: L’Unità d’Italia nella celebrazione dei monumenti.

Il corso, organizzato dall’Università Popolare di Como all’interno di un ricco calendario di lezioni, è a cura di Fabio Cani che questa settimana propone il tema: Il rinnovo della memoria.

“I 150 anni di storia italiana dall’Unità ad oggi si sono sedimentati nella coscienza collettiva anche attraverso le immagini e la retorica di numerosi monumenti che, in quantità e qualità assai differenziate da periodo a periodo, su tutto il territorio nazionale, promuovono la memoria dei caduti, degli eroi – ma a volte anche delle vittime – di queste vicende. Un percorso nelle testimonianze della provincia di Como, tra storia, kitsch e grande arte.”

Prossimo e ultimo incontro:
Mercoledì 3 novembre – La costruzione della memoria

Info: 031.275038
Altri dettagli sul sito dell’Università Popolare

Acqua · Architettura · ARTE · FOTOGRAFIE · GENIUS LOCI · Paesaggio · pietre · Simboli · stare · Terra e Clima

GENIUS LOCI: LO SPIRITO DEI LUOGHI, a cura Associazione Culturale Erodoto, Como

GENIUS LOCI: LO SPIRITO DEI LUOGHI
Chiostrino di Sant’Eufemia, Piazzolo Terragni – Como

Dal 26 settembre al 24 ottobre 2010, dalle 11 alle 18, orario continuato; giorni: dal martedì alla domenica, lunedì chiuso; Ingresso libero

Catalogo Vanilla Edizioni in mostra (7 €)

A cura di: Associazione Culturale Erodoto
Direzione artistica: Jessica Anais Savoia
Artisti: Jalisco Pineda, Nicoletta Brenna
Contributo artistico: OLO creative farm, per il montaggio video; Diego Casartelli per le fotografie sulla Valle del Cosia

Genius Loci è un ambiente in cui l’arte contemporanea, attraverso una video installazione, sculture in creta, bassorilievi, incisioni, fotografia, suoni, odori e installazioni spaziali, diventa mezzo di connessione tra lo spettatore e il suo io più intimo legato al ricordo e al contatto con la natura e il suo Genius Loci.
Ognuno di noi conserva dentro sé il segreto di un incontro intimo e personale con i luoghi che ci circondano, che ci appartengono o a cui siamo appartenuti. In questa mostra possiamo ritrovare quel ricordo, quella sensazione, quel momento.
Basta guardare, annusare, ascoltare e sentire, attraverso i tre piani espositivi, rapiti dalla magia di questo splendido Chiostrino nascosto nel centro storico di Como. Possiamo vivere in prima persona questa rassegna, vivere le opere, le piante, il verde che fa parte imprescindibile dell’allestimento, o ascoltare le testimonianze raccolte tra professionisti e professori che nel catalogo e durante le due conferenze (9 e 23 ottobre), ci parleranno del Genius Loci della Provincia di Como, del suo lago, ma anche dell’aspetto filosofico di questa figura, della simbologia del bosco e dell’albero

da: Associazione Culturale Erodoto

 

Architettura · Isola Comacina

LE CASE PER ARTISTI SULL’ISOLA COMACINA, Notizie NodoLibri

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LE CASE PER ARTISTI SULL’ISOLA COMACINA

 

Venerdì 15 ottobrealle ore 17.00 presso Villa Carlotta

a Tremezzo, in occasione della mostra suPietro Lingeri,

verrà presentato il quaderno

Le Case per artisti sull’Isola Comacina

curato da Andrea Canziani e Stefano Della Torre.

Il volume è l’occasione per un’indagine a tutto campo

sulla vicenda delle case e dell’isola in epoca moderna,

arricchita da un cospicuo apparato iconografico

e da contributi sul ruolo, nella situazione contemporanea,

della “residenza d’artista”,

per cui le case vengono nuovamente proposte dopo i recentissimi lavori.

Verrano inoltre presentati gli altri quattro quaderni

dellaFondation Montandon pubblicati daNodoLibri dedicati a edifici del Centro Lago.

Alla presentazione partecipano Stefano Della Torre,

docente al Politecnico di Milano,

Mario Di Salvo, direttore della Fondazione.

Posti limitati– ingresso libero. Prenotazioni 0344.40405 /segreteria@villacarlotta.it

Graphic Line
http://www.nodolibri.it

Architettura · Bellagio

Lido di Bellagio: Il bando che ridisegnerà la struttura è stato approvato dalla giunta comunale il 10 settembre. Il Lido di Bellagio avrà delle forme molto vicine a quelle pensate da Lingeri

BELLAGIO – Dopo tante parole arriva il momento dei documenti e dei progetti relativi al Lido di Bellagio. Il bando che ridisegnerà la struttura è stato approvato dalla giunta comunale il 10 settembre.
Il Lido di Bellagio avrà delle forme molto vicine a quelle pensate da Lingeri, quindi minimi i cambiamenti rispetto alle linee attuali, si parla semplicemente di una ristrutturazione. I lavori da eseguire avranno un costo di circa un milione e 250mila euro, ai quali vanno sommati i costi per gli arredi di tutti gli spazi. La concessione potrà essere richiesta per massimo 30 anni.
La gara è insomma aperta è già dal prossimo anno potrebbe esserlo anche il cantiere: «I tempi tecnici consentono di ipotizzare l’inizio dei lavori nel prossimo mese di febbraio – spiega il sindaco di Bellagio Angelo Barindelli -. Si prevede il recupero della struttura mantenendola inalterata nell’aspetto esteriore ma rinnovandola completamente negli impianti e nella funzionalità. Il progetto è stato predisposto dall’ingegner Lorenzo Jurina e dai suoi collaboratori, gli architetti Alberta Chiari e Marco Cavallin».
Il Lido di Bellagio è un esempio di architettura razionalista e venne costruito tra il 1932 e il 1936, sul sedime di un edificio tardo-ottocentesco, intitolato “Bagni Volta”.

Lido di Bellagio: un milione per 30 anni – Cronaca – La Provincia di Como.

Architettura · Tremezzo e Tremezzina

PIETRO LINGERI ARCHITETTO DELLA TREMEZZINA

Da sabato 11 settembre fino  al 31 ottobre è visitabile,

presso Villa Carlotta a Tremezzo, la

mostra Pietro Lingeri architetto della Tremezzina. L’isola degli artisti,

realizzata in occasione dell’ultimazione dei lavori di restauro

alle tre Case per artisti sull’Isola Comacina.

Con l’inaugurazione della mostra è disponibile il volume

Le Case per artisti sull’Isola Comacina,

curato da Andrea Canziani e Stefano Della Torre,

promosso dalla Fondation Montandon

e pubblicato daNodoLibri

nell’ambito della collana di Quaderni della Fondazione.

Il volume è l’occasione per un’indagine a tutto sulla vicenda delle case e dell’isola in epoca moderna, arricchita da un cospicuo apparato iconografico e da contributi sul ruolo, nella situazione contemporanea, della “residenza d’artista”, per cui le case vengono nuovamente proposte dopo i recentissimi lavori.

Lingeri e il “suo” lago, una mostra a Tremezzo
L’architettura di Pietro Lingeri in mostra

Orari di apertura:
dall’11 settembre al 17 ottobre ore 9.00-18.00
dal 18 al 31 ottobre ore 10.00-17.00

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Architettura · Biografie di persone · Camminare in COMO città · COMO città · Palazzi ed edifici · Storia Contemporanea · STORIA LOCALE E SOCIETA'

Giuseppe Terragni (1904-1943) e la casa del fascio a Como. Scheda biografica e storica

Giuseppe Terragni e il fascismo: un rapporto complesso

Giuseppe Terragni (1904-1943) è una delle figure più emblematiche dell’architettura italiana del Novecento e il suo percorso professionale si intreccia in modo indissolubile con la storia del fascismo. La sua opera e il suo pensiero sono oggetto di un acceso dibattito storiografico, sia per il contributo al Razionalismo italiano sia per il suo coinvolgimento politico e ideologico nel regime.

Adesione e ruolo nel regime fascista

Terragni fu un convinto sostenitore del fascismo, almeno nella prima parte della sua carriera. La sua adesione non fu solo formale: fu fiduciario del Sindacato nazionale fascista architetti e ricevette incarichi di rilievo dal partito, come la progettazione della celebre Casa del Fascio di Como, inaugurata nel 1936 e considerata il manifesto architettonico del Razionalismo italiano54.

La sua visione dell’architettura moderna si intrecciava con l’“esistenza spirituale” fascista, come lui stesso scriveva, vedendo nello spirito nuovo dell’architettura una corrispondenza con la missione rivoluzionaria del regime4.

Architettura tra modernità e ideologia

L’opera di Terragni si distingue per la ricerca di un equilibrio tra innovazione e tradizione, tra classicismo e funzionalismo, influenzata dalle avanguardie europee ma anche dalla volontà di dare forma a un nuovo ordine architettonico che rispondesse alle esigenze del fascismo5.

La Casa del Fascio di Como, ad esempio, è progettata secondo una rigorosa griglia proporzionale e orientata secondo il cardo e il decumano romani, a simboleggiare la continuità tra la nuova città fascista e l’antica Roma4. Tuttavia, la sua architettura si distingueva dal monumentalismo retorico promosso dal regime negli anni Trenta, rappresentato da architetti come Marcello Piacentini2.

Contraddizioni e distacco dal regime

A partire dalla metà degli anni ’30, il fascismo prese le distanze dal Razionalismo, preferendo uno stile più monumentale e “romaneggiante”2.

Questo portò Terragni e altri architetti razionalisti a una posizione ambivalente: da un lato, la loro opera era utilizzata come simbolo del nuovo ordine, dall’altro veniva marginalizzata rispetto alle nuove linee del regime.

Alcuni studi suggeriscono che Terragni, pur restando ufficialmente vicino al fascismo, abbia assunto atteggiamenti critici o almeno distaccati, come si può leggere nell’interpretazione di alcuni dettagli progettuali della Casa del Fascio e nelle sue lettere private, dove si evidenzia la volontà di aggirare le imposizioni degli organi di partito3.

Il tramonto personale e politico

La parabola personale di Terragni si conclude tragicamente: dopo aver partecipato come ufficiale alla campagna di Russia, ne tornò profondamente segnato, affetto da gravi disturbi psicologici che lo portarono a cure elettroconvulsive e infine alla morte prematura nel 1943, pochi giorni prima della caduta del regime6.

La sua figura rimane emblematica di una generazione di intellettuali e artisti italiani profondamente compromessi con il fascismo, ma anche capaci di produrre opere di grande valore che hanno saputo superare i confini ideologici e temporali65.

Riflessione critica e rivalutazione postuma

Nel dopoguerra, l’opera di Terragni fu inizialmente rimossa o criticata per il suo legame con il fascismo, ma successivamente rivalutata per il contributo innovativo all’architettura moderna.

Critici come Ernesto Nathan Rogers, Bruno Zevi e Peter Eisenman hanno sottolineato come il Razionalismo di Terragni abbia rappresentato una “oasi di verità” in un periodo dominato dalla retorica e dalla monumentalità del regime6.

In sintesi, Giuseppe Terragni fu un architetto profondamente legato al fascismo, sia per convinzione personale sia per ruolo istituzionale, ma la sua opera si colloca in una posizione critica rispetto all’evoluzione stilistica del regime e il suo lascito architettonico continua a essere oggetto di studio e dibattito per la sua complessità e modernità452.

Fonti informative

  1. https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Terragni
  2. https://www.domusweb.it/it/movimenti/razionalismo-italiano.html
  3. https://www.picweb.it/emm/blog/index.php/2023/06/24/linfluenza-del-tracciato-romano-di-como-nelle-piante-e-nei-prospetti-della-casa-del-fascio-di-giuseppe-terragni/
  4. https://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-terragni_(Storia-della-civilt%C3%A0-europea-a-cura-di-Umberto-Eco)/
  5. https://www.elledecor.com/it/people/a39513812/giuseppe-terragni/
  6. https://www.ilfoglio.it/terrazzo/2021/08/31/news/la-guerra-dei-terragnez-2844697/
  7. https://www.listonegiordano.com/one/architettura/giuseppe-terragni-luigi-moretti-vite-parallele/
  8. https://www.nazioneindiana.com/2023/10/12/non-ce-lo-meritiamo/
  9. http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/Terragni/RidottoTerragni_internoFINALE.pdf
  10. https://it.wikipedia.org/wiki/Casa_del_Fascio_(Como)
  11. http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/Conferenze/Zagarolo/BIBLIOFRAFIAFIUSEPPETERRAGNISAGGIO.pdf
  12. http://www.riflessionline.it/articoli/2013/2013-09%20set%202013/2013-09%20nr%2049%20-%20Architettura%20-%20terragni.html
  13. https://www.artesvelata.it/casa-fascio-terragni/
  14. https://it.wikipedia.org/wiki/Architettura_del_periodo_fascista
  15. https://www.politesi.polimi.it/handle/10589/108268
  16. https://digilander.libero.it/danipooh/03a.htm
  17. https://www.elledecor.com/it/architettura/a39079042/casa-del-fascio-terragni-architettura-fascista-polemiche/
  18. https://opinionedellacastagna.wordpress.com/2015/01/01/a-como-con-terragni/
  19. https://www.secoloditalia.it/2018/07/il-fascismo-immaginario-e-visionario-del-comasco-giuseppe-terragni-video/
  20. https://www.artefascista.it/terragni_giuseppe__fascismo__architettu.htm

Architettura · LAGO DI COMO-LARIO: Luoghi · Lanzo · Valle Intelvi

Villa Cirla è una storica villa situata a Lanzo d’Intelvi

Villa Cirla è una storica villa situata a Lanzo d’Intelvi, in Lombardia.

Costruita tra il 1915 e il 1917, la villa è stata progettata dall’architetto milanese Giuseppe Sommaruga per la famiglia Cirla, un’importante famiglia locale legata all’industria dei materiali da costruzione. La villa rappresenta l’ultimo progetto di Sommaruga, completato dai suoi collaboratori dopo la sua morte[2][7][9].

Caratteristiche Architettoniche

Villa Cirla è un esempio significativo dell’architettura residenziale del periodo, con elementi stilistici che riflettono il gusto dell’epoca. La villa è caratterizzata da dettagli decorativi elaborati e da una struttura che si integra armoniosamente nel paesaggio circostante[6][8].

Storia

Originariamente costruita per Giuseppe Morosini nel 1856, Villa Cirla fu acquistata nel 1896 da Sperandio Teodoro Cirla, che ne commissionò il restauro e l’ampliamento[5]. La villa ha quindi un’importante valenza storica e culturale per la comunità locale e per la regione.

Accessibilità

Attualmente, Villa Cirla è parte di un complesso più ampio e può essere visitata, anche se le informazioni specifiche sulla sua accessibilità attuale non sono sempre disponibili. Tuttavia, l’area circostante è generalmente accessibile[1].

In sintesi, Villa Cirla non è solo un importante esempio di architettura storica ma anche un simbolo della storia economica e sociale della zona di Lanzo d’Intelvi.


[1] https://sereniorizzonti.it
[2] https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO260-00009/
[3] https://catalogo.beniculturali.it/detail/Lombardia/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/CO260-00011_R03
[4] https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO260-00011/
[5] https://patrimonio.luganocultura.ch/oggetti/3571-il-golfo-del-di-lugano-da-paradiso
[6] https://catalogo.beniculturali.it/detail/Lombardia/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/CO260-00009_R03
[7] https://www.giuseppesommaruga.org/villa-cirla
[8] https://catalogo.beniculturali.it/detail/Lombardia/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/CO260-00010_R03
[9] https://xxcoecoinformazioni.files.wordpress.com/2016/07/xxco-212.pdf

L’architetto di Villa Cirla è stato Giuseppe Sommaruga, un importante esponente dell’architettura Liberty in Italia. Sommaruga progettò la villa per Anacleto Cirla, un imprenditore del settore dei materiali da costruzione, tra il 1915 e il 1917[1][3][5]. La villa rappresenta una delle ultime opere di Sommaruga prima della sua morte avvenuta nel 1917.


[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Sommaruga
[2] https://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-sommaruga_(Dizionario-Biografico)/
[3] https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO260-00009/
[4] https://xxcoecoinformazioni.files.wordpress.com/2016/07/xxco-212.pdf
[5] https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede-complete/CO260-00009/
[6] https://danielenaselli.altervista.org/la-regina-del-castello-di-pieve/
[7] https://www.palazzodelgigante.com/proprieta/castello-cirla.php
[8] https://www.sempionenews.it/cultura/giuseppe-sommaruga-un-protagonista-del-liberty/